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Estratto del documento

• QUALE E’ VALORE MASSIMO DATO AD UNA

• ?

RIMANENZA

La rimanenza può essere valutata al max per la quota parte del prezzo di vendita

ad essa riferibile  VALORE DI PRESUNTO REALIZZO

Se io assegnassi ad una rimanenza un valore più alto di quello di presunto realizzo

questo valore sarebbe irragionevole PRINCIPIO DELLA

Il principio che enuncia questo concetto si chiama

RAGIONEVOLEZZA 22

Si può valutare qualsiasi valore tra i VALORI DI COSTO e il VALORE DI

PRESUNTO REALIZZO  SPAZIO DEI VALORE RAGIONEVOLI

Noi abbiamo ipotizzato che la nostra impresa vendesse a prezzi remuneratori , ma

non è sempre così.

-Supponiamo quindi che la nostra impresa vendi sottocosto.

VPR< COSTO

-Applichiamo il principio della ragionevolezza

?

A quanto valuto le rimanenze

• 23

Al valore di presunto realizzo, poiché non esiste lo spazio dei valori ragionevoli

TRA I VALORI RAGIONEVOLI QUALE DEVO

• • ?

SCEGLIERE

Esistono due impostazioni diverse che si pongono due obbiettivi diversi :

LOGICA DEL REDDITO PRODOTTO quando vado a determinare il reddito e devo

1) calcolare le rimanenze, lo faccio perché voglio conoscere il reddito che la mia

impresa ha prodotto effettivamente conseguito e poter distribuire con il minor rischio

di compromettere l’integrità del capitale.

cioè valuto le rimanenze ai valori più bassi tra quelli ragionevoli, in quanto hanno

maggiore possibilità di essere recuperati in caso il VPR sia alto. Solitamente i valori

più bassi sono quelli di costo (convenzione del costo), quindi si sta scegliendo una

logica che è conservativa  PRINCIPIO DELLA PRUDENZA LOGICA DEL

2) REDDITO

MATURATO 

più allineata alle

esigenze dei 24

mercati finanziari

globali

?

Cosa succede quando devo valutare le passività

Oltre a valutare l’attivo è anche molto importante valutare il passivo, ovvero i debiti. Il

confronto tra due valori ci permette di ottenere il valore che i debiti devono assumere:

- VALORE NOMINALE (è un valore certo) è il valore per il quale debito è sorto, che

corrisponde per l’attivo al costo

-VALORE DI PRESUNTA ESTINZIONE (è un valore stimato) è quel valore al quale io

dovrò in realtà estinguere il mio debito

Ci sono due possibilità

Quando VPE < VN Si sceglie VN per il

principio della

prudenza

Quando VPE > VN si ha una perdita futura presunta

pari a

PFP = VPE-VN

Quindi la regola generale per valutare le passività è quello di prendere il valore massimo

tra VPE e VN. 25

CONFIGURAZIONE DEL CAPITALE 26

CAPITALE DI PROPRIETà  composto da

CAPITALE NETTO DI BILANCIO  è il capitale che si legge all’interno del

bilancio (si determina con la differenza fra attivo e passivo)

CHE RELAZIONE C’è TRA IL CAP DI PROPRIETà è IL

* ?

CAP NETTO DI BILANCIO

Sono la stessa cosa. Inoltre il cap di bilancio non necessariamente è giusto perché se

ipotizziamo di utilizzare la logica della prudenza, io devo confrontare il costo con il VPR , in

teoria dovrei scegliere il costo, perché è quello che più probabilmente si verifica, ma non

necessariamente lo faccio, potrei scegliere un criterio di valutazione ragionevole ma non

prudente e per effetto di questa mia valutazione il cap netto di bilancio risulterebbe essere

non corretto. Quindi ogni volta che io vado a guardare un bilancio non so se il valore che

c’è scritto in bilancio è giusto o sbagliato. Allora cerco di creare un valore simbolo  creo

un valore del capitale, mi ricalcolo il capitale e lo calcolo usando in modo corretto il

principio di ragionevolezza e di prudenza, ovvero effettuo le valutazioni cercando di

determinare i valori più corretti e il valore simbolo che prende il nome di CAPITALE

NETTO DI FUNZIONAMENTO

CAPITALE NETTO DI FUNZIONAMENTO  è un valore simbolico che viene

determinato applicando CORRETTAMENTE i criteri di valutazione. Serve a confrontarlo

con il CAP NETTO DI BILANCIO , se effettivamente i criteri sono stati applicati

correttamente

CAPITALE NETTO DI FUNZIONAMENTO = CAPITALE NETTO DI BILANCIO

?

QUANTO VALE UN ‘IMPRESA

Un ‘impresa vale perché:

-produce valore nel tempo

-continuerà le sue combinazioni produttive

-crea del Reddito 27

Il capitale netto di bilancio determina il valore dei processi produttivi fino ad oggi ma voglio

sapere oggi il valore dell’impresa nel TEMPO t0=

costituzione

impresa

R= reddito

medio

presunto

ATTUALIZZAZIONE di tutti i REDDITI che l’impresa produrrà da oggi all’infinito

R∗1

CE=  formula per attualizzare un flusso di reddito medi

i 28

CAPITALE ECONOMICO

Il capitale economico è il valore di un’impresa in un particolare istante della

sua vita, determinato valutando la sua prospettiva di reddito ( flusso dei

redditi prospettici).

IL CAPITALE NETTO DI BILANCIO è Più GRANDE O

• ?

Più PICCOLO DEL CAPITALE ECONOMICO

E’ più piccolo perché il cap economico comprende tutti i redditi da qui

all’infinito mentre il cap netto di bilancio prende solo i redditi già conseguiti.

IN QUALE MOMENTO ASSUME PARTICOLARE

* ?

IMPORTANZA

il capitale economico, oltre ad essere il MAX VALORE dell’impresa in un

particolare istante, può assumente particolare importanza al momento della

cessione ( se io devo vendere un ‘impresa). Quindi due soggetti diversi che

hanno informazioni diverse, posso ottenere valori del capitale economico

diversi.

il reddito l’impresa dipende dalle CONDIZIONI DI UTILIZZO (cioè da cosa

l’acquirente vuole fare con l’impresa). 29

CONFRONTO DI VALORI

CAP DI FUNZIONAMENTO sia valutato CORRETTAMENTE

1) rappresenta tutti gli

utili che l’impresa

potrà produrre

grazie ai processi

produttivi futuri

è importante pe conoscere le risorse perché il FLUSSO FUTURO DI REDDITI è anche

determinato dalle risorse

CAP DI FUNZIONAMENTO non valutato correttamente

2) valutazione più bassa del cap netto rispetto al cap di funzionamento

per errore o per dolo sono troppo PRUDENTE

-valutato le RIMANENZE SOTTO IL VALORE DI COSTO

-valutato le PASSIVITà sopra il VALORE DI PRESUMIBILE

ESTINZIONE 30

?

COSA SONO LE RISERVE OCCULTE

*

Sono tutti gli utili che l’impresa ha RAGIONEVOLMENTE e PRUDENTEMENTE

prodotto ma per errore o per dolo io non riesco a leggere sul bilancio dell’impresa

LE RISERVE OCCULTE DI UTILE FANNO PARTE DEL CAP. DI

• ?

RISPARMIO

si solo che non si vedono

IPOTESI DI SOVRASTIMA DEL CAPITALE NETTO

3) APPLICATA

LA

RAGIONEVOLEZZA MA NON LA PRUDENZA

Per errore o per dolo o sovrastimato il reddito:

- valutato le rimanenze sopra il valore di costo

-sottostimato la passività ?

perché

Ho fatto apparire un reddito più altro rispetto a quello che ho in realtà ,

- per ottenere un finanziamento 31

-se l’azienda è quotata in borsa

-per fare un nuovo progetto

IPOTESI DI GRAVE SOVRASTIMA DEL CNB

4) Per errore o per dolo si va

molto oltre i valore di

presunto realizzo :

-sovrastimo molto le

rimanenze

-sottostimo molto le

passività

COSA

* ?

SIGNIFICA ANNACQUAMENTO DEL CAPITALE

Significa che quegli utili non esistono e che questo capitale non potrà mai

essere realizzato perché va oltre i valori che l’impresa avrebbe in questo

instante.

è in assoluto rischio, perché distribuisce redditi che non avrò MAI.

Si dice che il capitale ha perso significato ECONOMICO.

Capitale di liquidazione

è il valore del capitale di un’impresa nel momento in cui cessa di funzionare.

*COME SI CALCOLA?

lo devo calcolare considerando che non esiste più l’effetto sistema quindi è

una somma.

Sommo il valore che tutti i componenti del capitale hanno nel momento in cui

li vado a vendere sul mercato al prezzo di cessione. Quindi il capitale di

liquidazione è una valutazione del capitale nell’ipotesi di chiusura e viene 32

effettuata calcolando singolarmente i beni che compongono il capitale al

prezzo di cessione li valutiamo per stralcio . inoltre è chiaro che fino a

quando il capitale economico è più grande del capitale di liquidazione. Vuol

dire che gli conviene continuare a lavorare perché ci faccio di più rispetto a

quanto farei vendendo tutto singolarmente

Può CAPITARE CHE IL CAPITALE ECONOMICO SIA Più

*

PICCOLO DEL CAPITALE DI LIQUIDAZIONE?

SI è possibile, nell’ipotesi in cui i redditi prospettici che sto andando ad

attualizzare sono negativi. Cioè se ho una prospettiva di perdita allora è

probabile che mi convenga chiudere, perché vendendo le singole parti ,

recupero di più rispetto a tenere aperta l’impresa.

DIFFERENZA TRA CAPITALE ECONOMICO E DI LIQUIDAZIONE:

-nel Cap Economico si valorizza l’effetto sistema

-nel Cap di Liquidazione no 33

cosa è l’effetto sistema?

*

è quanto vale di più un complesso funzionante rispetto alle singole parti che

lo compongono

in RAGIONERIA questo effetto si chiama AVVIAMENTO  è il valore del

complesso rispetto al valore delle parti

?

*COME SI CALCOLA

avviamento=cap economico−capitaleliquidazione

ma non è proprio così perché il capitale di liquidazione quando l’ho valutato ,

l’ho valutato considerando i singoli componenti del capitale al loro valore di

cessione, che è più basso . quindi per calcolare l’avviamento io dovrò fare

avviamento=cap economico−capitale a prezzi corretti

che è la somma dei valori dei singoli

componenti valutati a prezzo di

mercato ’ ?

* QUAL È LA FINALITÀ DELL AZIENDA

produrre valore nel tempo. Per l’impresa e per tutti coloro che partecipano

all’attività dell’impresa. Quindi questo valore deve essere espresso in forma

economica.

il reddito non esprime il valore effettivo dell’impresa perché so soltanto che ho

remunerato la proprietà. ’ ?

* QUALE È LA MISURA DEL VALORE EFFETTIVO DI UN IMPRESA

è il VALORE AGGIUNTO, che misura la ricchezza prodotta rispetto ai mezzi

impiegati è un concetto più grande del reddito

?

* COME SI CALCOLA IL VALORE AGGIUNTO

valore aggiunto=valore produzione realizzata&min

Dettagli
A.A. 2014-2015
43 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cenerentolainnamorata94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Fazzari Amalia Lucia.