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A
x f
pieno è anche raggiungibile.
Si consideri un sistema SISO TD, con
+= + (2.12)
x ( k 1) Ax ( k ) Bu ( k ) =
e si provi a portarlo a in passi. Si ha
con condizione iniziale = x 0
x (0) x n
0 = +
x (1) Ax Bu (0)
0
= + = + +
2
x (2) Ax (1) Bu (1) A x ABu (0) Bu (1)
0 (2.13)
= + + +
3 2
x (3) A x A Bu (0) ABu (1) Bu (2)
0
− −
= + + + + − =
n n n
1 2
x ( n ) A x A Bu ( 0) A Bu (1) ... B u ( n 1) 0
0
L’ultima equazione può essere scritta come 17
Pierluigi Giangrande
Automazione dei Sistemi −
u n
( 1)
(2.14)
−
− =
n 2 n 1
A x B AB A B A B
0
u (0)
in cui la matrice è chiamata matrice di controllabilità ed ha righe (in quanto è ) e
n× 1
n B
colonne (in quanto è formata da matrici di colonna). Se si riesce ad invertire la matrice di
1
n n
controllabilità si ottiene −
( 1)
u n
(2.15)
−
= −
1 n
A x
0
(0)
u
che ci consente di calcolare gli ingressi che annullano lo stato dopo passi.
n
Si ottiene allora che condizione necessaria e sufficiente affinché un sistema sia
controllabile è che la matrice di controllabilità sia invertibile, ossia di rango pieno.
È possibile calcolare la matrice di controllabilità in Matlab mediante il comando e
ctrb,
calcolare il rango mediante il comando È possibile inoltre calcolare gli autovalori mediante il
rank.
comando eig.
2.3.1 La controllabilità per un sistema diagonalizzato
Abbiamo parlato in precedenza della diagonalizzazione dei sistemi, ossia della possibilità di
= =
dove è la matrice
rendere un sistema diagonale effettuando la sostituzione x Tz T [ v v ...
v ]
1 2 n
degli autovettori.
Consideriamo ora un sistema SISO sul quale è effettuata la diagonalizzazione; si ha
− −
= +
1 1
z ' T ATz T Bu (2.16)
=
y CTz
(si ricordi che lo scopo della sostituzione è di rendere la matrice
in cui si sostituisce − =
1
T AT D
dinamica del sistema una matrice diagonale), =
, . La matrice di controllabilità
− =
1 CT C
T B B T
T
diventa quindi (2.17)
−
=
n 1
[ B DB ... D B ]
D T T T
e è la matrice diagonale degli autovalori. Si ha allora
dove β β β
= T D
[ ... ]
B 1 2
T n β
β λ β λ β λ λ
− −
n 1 n 1
0 0 1
1
1 1 1 1 1 1 1
β
β λ β λ β λ λ
− −
n 1 n 1
0 0 1
β (2.18)
= = =
2
2 2 2 2 2 2 2 W
D
β
β λ β λ β λ λ
− −
n n
1 1
0 0
1
n
n n n n n n n
18 Pierluigi Giangrande
Automazione dei Sistemi
Vander Monde
dove è la matrice di ed è invertibile se gli autovalori sono distinti. Si ha allora
W
che β
= (2.19)
det ( ) det ( ) det (
W )
D β β
≠ ≠
se gli autovalori sono distinti, e se i sono tutti non nulli. Se
dove det (
W ) 0 det ( ) 0 i
≠ e quindi la matrice di controllabilità è invertibile,
avvengono entrambe le cose si ha
det ( ) 0
per cui il sistema è controllabile.
Se osserviamo l’andamento dello stato del sistema si ha
t
∫ τ τ τ (2.20)
−
= + ( )
Dt D t
z (
t ) e z e B u ( ) d
T
0 0
che può essere scritta, scomponendo le componenti dello stato, come la somma di due matrici
diagonali
t
∫ λ τ β τ τ
−
( )
t
λ
e u d
( ) 0
1
t
e z (0) 0
1 1
0
1
(2.21)
= +
z t
( )
λ
t
t
∫
e z
0 (0) λ τ β τ τ
−
n ( )
t
e u d
0 ( )
n
n
n
0
da cui t
∫
λ λ τ β τ τ (2.22)
−
= + ( )
t t
z (
t ) e z (0) e u ( ) d
i i
i i i
0
λ
dove indica l’ modo del sistema. Allora si noti come la controllabilità del sistema, che
−
i esimo
i β ≠ , indichi la possibilità di influire su tutti i modi del sistema.
è associata a dei 0
i
2.4 L’O SSERVABILITÀ
Abbiamo finora parlato della retroazione di stato dando per scontata la possibilità di
leggere tutti gli stati del sistema. Nella realtà ciò non è sempre possibile, ma si ricavano tali
grandezze dagli ingressi e dalle uscite del sistema, le quali sono effettivamente misurabili.
D . L’osservabilità è la proprietà di un sistema di fornire le informazioni su tutti gli stati
EFINIZIONE
a partire dall’osservazione degli ingressi e delle uscite.
Il concetto di osservabilità può essere rappresentato come segue: 19
Pierluigi Giangrande
Automazione dei Sistemi Figura 2.4
D . Un sistema si dice completamente osservabile se tale che, noti e in
∀ ∃
EFINIZIONE x y
T u
0
, è possibile stimare .
[0, T ] x
0
Sia dato il sistema SISO descritto dalle equazioni
+= +
x ( k 1) Ax ( k ) Bu ( k ) (2.23)
=
y ( k ) Cx ( k )
sulla base delle osservazioni di e di negli istanti
Bisogna stimare =
x (0) x y
x
0
− ; siccome è di ordine , sono sufficienti osservazioni per determinare lo stato
0,..., n 1 x n n
0
iniziale. − tutti
Si consideri per semplicità una serie di ingressi negli istanti indicati u (0),..., u ( n 1)
che ; tale equazione tuttavia presenta variabili, per cui
nulli: si avrà all’istante =
0 y (0) Cx n
0
non è risolvibile. Per tale motivo si cerca di risolvere il sistema
=
y (0) Cx
0
= = + =
y (1) Cx (1) CAx B 0 CAx (2.24)
0 0
−
− = − = 1
n
y ( n 1) Cx ( n 1) CA x
0
che può essere scritto anche come
y (0) C
y (1) CA
(2.25)
−
= = =
→
1
x x
x y
0 0 0
−
− n 1
y ( n 1) C A
20 Pierluigi Giangrande
Automazione dei Sistemi
dove è la matrice di osservabilità ed è composta da matrici di ordine , per cui è di
×
p n
n
× . Si desume allora che condizione necessaria e sufficiente affinché il sistema sia
ordine ( np ) n
osservabile è che la matrice di osservabilità sia invertibile, ossia di rango pieno.
Così come nel caso della controllabilità, si consideri anche nel caso dell’osservabilità un
sistema diagonalizzato. Si osservi il sistema = +
x ' Ax Bu (2.26)
=
y Cx
= , dove è la matrice degli autovettori. Il sistema
sul quale viene effettuata la sostituzione x Tz T
così diventa − −
= +
1 1
z ' T ATz T Bu (2.27)
=
y CT z
, , . Si può scrivere allora , dove
dove = γ γ
− −
= = =
1 1 T
CT C
T AT D T B B y [ ,..., ][ z ,..., z ]
T 1 1
T n n
γ γ . La matrice di osservabilità così diventa
= C
[ ,..., ]
n T
1 γ γ γ γ
1 1 1 0 0
C 1 2 n 1
T
(2.28)
γλ γ λ γ λ λ λ λ γ
0 0
C D
= = = =
1 1 2 2 n n 1 2 n 2
T T
W C
T
γ λ γ λ γ λ λ λ λ γ
− − − − − −
−
1 1 1 1 1 1
n n n n n n
1
n
0 0 0
C D 1 1 2 2 1 2
n n n n
T Vander Monde
dove si nota la presenza della trasposta della matrice di . Si ha allora che
dove il primo determinante è non nullo se gli autovalori sono distinti,
=
T
det det W det C
( ) ( ) ( )
T γ sono tutti non nulli. Si noti allora come quest’ultima condizione
ed il secondo è non nullo se i i
si traduce nel fatto che un sistema diagonalizzato è osservabile se tutti i modi del sistema
contribuiscono all’uscita.
2.4.1 Osservatore di Luenberger
L’obiettivo è quello di costruire un sistema dinamico chiamato osservatore che riesca a
stimare lo stato del sistema in base all’osservazione dell’ingresso e dell’uscita. In altre parole, il
e e deve fornire in uscita . L’obiettivo è
sistema da sintetizzare deve ricevere in ingresso x̂
y u = Ψ che garantisca
quindi quello di selezionare una opportuna legge di osservazione ˆ
x (
u , y ) (2.29)
− =
ˆ
x t x t
lim | ( ) ( ) | 0
→∞
t ≠
e , con . In generale, la quantità
a partire da qualsiasi condizione iniziale ˆ ˆ
x (0)
x (0) x (0) x (0)
= − è chiamata errore di stima.
ˆ
e (
t ) x (
t ) x (
t )
Sappiamo che lo stato del sistema segue l’evoluzione descritta dal modello:
x 21
Pierluigi Giangrande
Automazione dei Sistemi = +
x ' Ax Bu (2.30)
=
x (0) x
=