Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Altezza dei dischi:
3 mm cervicale
– 5mm dorsale
– 9 mm lombare
–
L' aumento della lunghezza va di pari passo con l'aumento della grandezza delle vertebre, dall'alto verso il
basto. Questo è dovuto al fatto che le vertebre cervicali devono sorreggere solo il peso della testa quindi hanno
una dimensione inferiore. Nel tratto lombare grava il peso maggiore, quindi le vertebre sono più grandi e perciò
anche i dischi lo sono. I tratti della colonna vertebrale non si muovono tutti alla stessa maniera ma compiono
movimenti diversamente ampi. Un tratto della colonna, quello toracico, si muove pochissimo perchè il rapporto
tra l'altezza del disco e l'altezza del corpo della vertebra è a sfavore del disco: il disco è troppo piccolo rispetto
alla vertebra. Questo viene dimostrato dal fatto che esistono degli apparecchi metallici che servono per
raddrizzare la parte toracica della colonna vertebrale bloccandola completamente: il paziente può vivere
tranquillamente comunque: il blocco completo non implica cambiamenti evidenti nella motilità della persona
che presenta questo apparecchio. I dischi hanno la capacità di comprimersi in presenza di carichi che gravano
sulla colonna vertebrale. Comprimendosi essi si espandono. Alla fine della giornata siamo più bassi due
centimetri a causa della comprensione. Nelle persone anziane l'accorciamento di lunghezza è dovuto alla
comprensione dei dischi.
La parte periferica del disco che dovrebbe essere la più resistente può presentare parti più cedevoli: questo
comporta in fatto che il nucleo polposo può premere sulla parete e può dare origine a un rigonfiamento del
disco che prende il nome di ernia del disco (si ha un ernia ogni qual volta si ha lo spostamento di un organo
dalla sua normale sede).
Oltre alle articolazioni intersomatiche tra le vertebre ci sono delle diartrosi tra i processi articolari superiori e
inferiori degli archi a livello degli archi. Nella colonna vertebrale le diartrosi sono artrodie perchè i due capi
articolari presentano una superficie piatta. Tra una vertebra e l'altra molti spazi sono riempiti da legamenti:
legamenti gialli sono quelli tesi tra lamine sopra e sottostanti: questi servono a colmare gli spazi tra una
• lamina e l'altra.
legamenti interspinosi: tra processi spinosi contigui. Inoltre è presente una sorta di cordoncino detto
• legamento sovraspinoso che collega dorsalmente tutti i processi spinosi.
legamenti intertrasversali : sono tesi tra i processi trasversi di vertebre contigue
•
Vertebre cervicali
Le prime vertebre sono modificate per adattarsi al cranio.
Atlante: la prima vertebra cervicale prende il nome di atlante per analogia col personaggio mitologico. Esso
presenta un foro vertebrale molto grande: in questa zona il midollo spinale ha un diametro importante. Il
perimetro osseo di questo foro è formato davanti da un arco anteriore (più piccolo) e dietro da un arco
posteriore. Tra questi due archi si trovano le masse laterali che tuttavia presentano caratteristiche modificate.
Esse solitamente presentano i processi articolari: anche l'altlante presenta due regioni articolari complementari
a due superfici articolari presenti sull'osso occipitale. Queste due superfici sono concave. Anche l'osso
occipitale ha un foro che si allinea sul grande foro dell'atlante. Ai lati di questo foro sono presente due superfici
concave. L'articolazione tra occipitale e atlante è una diartrosi e più precisamente una condiloartrosi: le
superfici dell'occipitale sono così convesse che prendono il nome di condili. Queste articolazioni sono
rinforzate da una capsula articolare molto spessa che si chiama membrana atlooccipitale anteriore.
Posteriormente si ha una membrana atloocipitale posteriore (si parla proprio di membrana a causa del suo
spessore). La faccia inferiore dell'atlante non ha caratteristiche degne di nota se non le facce articolari per
l'epistrofeo.
Epistrofeo o asse: presenta una strana sporgenza detta dente. Questo processo nello sviluppo embrionale
diventa parte dell'epistrofeo ma inizialmente costituisce il corpo dell'atlante. Il dente stabilisce un rapporto con
l'atlante, presenta due faccettine articolari(anteriormente e posteriormente). Posteriormente presenta la struttura
dell'arco e anteriormente un corpo sul quale si è fuso il dente. Cominciano a comparire delle strutture tipiche
delle vertebre. Sul corpo si vedono le due masse laterali o apofisarie dove si trovano le faccettine articolari per
la vertebra C3 e per l'atlante. L'articolazione dell'epistrofeo con l'atlante avviene tramite le faccettine delle
masse laterali: è mobile (diartrosi) e in particolare è un'artrodia (punto di contatto piatto). Oltre a questa
articolazione ne abbiamo un'altra per mezzo del dente che si articola con l'arco posteriore dell'atlante. Questa
articolazione si chiama atlo-assiale mediana. L'articolazione laterale è quella delle faccettine sulle masse
laterali. Le due vertebre quindi si toccano in 3 punti. Nel mezzo si ha l'interazione tra l'arco e il dente,
lateralmente tra faccettine articolari delle due vertebre. L'articolazione atloassiale mediana è una diartrosi e in
particolare è costituita da un perno (il dente) attorno al quale si muove l'atlante che lo circonda. Si tratta di un
ginglimo laterale. Dietro al dente dell'epistrofeo appoggiato all'arco si trova un legamento, il legamento
trasverso dell'atlante, che blocca il dente dell'epistrofeo nella sua sede. Il legamento inoltre forma una parete
di separazione con il midollo spinale. Il dente in caso di urto è una parte che si può staccare facilmente: il
legamento fa si che esso non si sposti anteriormente per andare a lesionare il midollo spinale. La faccettina
articolare davanti serve per toccare l'arco anteriore dell'atlante quella dietro serve per il contatto con questo
legamento.
C3: si iniziano a distinguere le classiche strutture delle vertebre. Il corpo non ha una forma cilindrica piuttosto
ha l'aspetto di un parallelepipedo (il perimetro è quasi rettangolare). L'asse maggiore del parallelepipedo è
quello trasversale. Sia la sua faccia superiore che quella inferiore sono concave. I bordi sono così sporgenti che
prendono il nome di processi uncinati. Lateralmente al corpo si trovano le masse laterali dove si vedono due
superfici rotonde articolari. In più davanti al processo articolare si vede una parte dell'osso chiamato processo
trasverso che si orienta verso l'esterno trasversalmente. Termina con dei tubercoli (anteriori e posteriori).
Stranamente sono qui presenti due fori trasversari. In realtà tutte e 7 le vertebre cervicali mostrano un foro
trasversario su ognuna delle masse laterali. Si viene così a creare una sequenza di fori a dx e una seri di fori a
sx. questi fori vengono sfruttati da dei vasi, le arterie vertebrali, rami della succlavia. La settima vertebra che
tuttavia presenta il foro non viene attraversata dall'arteria vertebrale perche essa nasce più in alto. All'interno
dei fori trasversari scorre anche la vena vertebrale che scende verso il basso attraverso i fori e li percorre tutti,
incluso il settimo. Questo si verifica sia a dx che a sx.
C4, C5, C6, C7: le altre vertebre sono simili e progressivamente le loro caratteristiche vanno a sfumare in
quelle delle vertebre toraciche. Eccezion fatta per le ultime due, tutte le cervicali hanno un processo spinoso
bifido (con due punte). Invece le ultime hanno le due punte fuse. Il diametro del foro è molto grande. Il
processo spinoso di C7 sporge alla base del collo ed è un punto di repere (reperire, trovare: i punti di repere
sono punti facili da trovare sul corpo). In questo caso esso serve per contare le vertebre. Il processo spinoso di
C7 è molto simile a quello di T1. La settima vertebra cervicale assomiglia così tanto alle vertebre toraciche che
può presentare delle articolazioni con le coste (in queste caso le coste sono chiaramente sovrannumerarie). Ciò
interferisce in maniera negativa con i vasi i muscoli e i nervi di quella regione.
Vertebre toraciche
Le vertebre toraciche hanno le caratteristiche tipiche delle vertebre in generale. Hanno la proprietà peculiare di
articolarsi con le dodici paia ai coste (e non a caso sono 12). Il corpo di queste vertebre e i processi trasversi
presentano faccette articolari che prendono il nome di faccettine costali (superiore e inferiore sul corpo e
trasversaria sul processo trasverso). Queste variano molto. Il processo spinoso è molto allungato e molto
appuntito, inoltre si dirige verso il basso. Le vertebre toraciche si riconoscono anche solo per questo. Questo è
importante perchè il processo spinoso delle vertebre toraciche che si apprezza dall'esterno è all'altezza di una
vertebra e mezzo sotto (per quanto riguarda il corpo) di quella a cui appartiene. Quando si tocca il processo
trasverso dobbiamo sapere che dietro di essa non si trova esattamente il corpo di quella vertebra.
Vertebre lombari
Il corpo ha una forma a cuneo perchè la parte anteriore è più alta. Sono molto grandi perchè vi grava un peso
maggiore. I processi trasversi si dicono costiformi perchè sono così robusti che possono essere assimilabili a
piccole coste. Processo mammillare e processo accessorio sono due piccole sporgenze nel processi trasversi.
I processi spinosi sono delle lamine che in questo casi si trovano alla stessa altezza del corpo. Il foro è molto
più piccolo: il midollo spinale si assottiglia e a livello di L1 e L2 termina e viene rimpiazzato da una serie di
nervi.
Osso sacro: le cinque vertebre sacrali di per sé non esistono perchè si fondono in un unico osso che si chiama
osso sacro. La parte anteriore è quella che deriva dalla fusione dei corpi (si vedono anche le linee di fusione).
Accanto alle linee di fusione ci sono 4 fori (4 a dx e 4 a sx). La faccia anteriore è piuttosto liscia, mentre la
parte posteriore è piuttosto accidentata a causa della conformazione degli archi. Sono presenti delle creste, la
più importante della quali è quella mediana che risulta dalla fusione dei processi spinosi (la parte più
sporgente). Posteriormente si vedono ancora 4 paia di fori. Questi fori si assimilano ai fori che facevano passare
fori spinali perchè derivano dalla sovrapposizione dei peduncoli successivi. La funzione di questi fori rimane la
stessa. Dall'alto il sacro presenta un grande corpo e il canale sacrale (hiatus sacrale) che è il continuazione con
il canale vertebrale. Esso è un vero e proprio canale, non è derivato dalla sovrapposizione di vertebre ma dalla
loro fusione. Di porfilo si osserva una grande superficie articolare che si chiama facceta auricolare. Essa serve