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ANNO ROE ROI L TIGEC

2016 7.5% 10% 2,5 0,30

2017 8% 10% 2.15 0.37

2018 9.6% 12% 2 0.40

Commento:

Dal primo anno in poi si è avuto un costante miglioramento della redditività del

capitale proprio.

Le variazioni possono essere spiegate, nel 2017, con incremento del TIGEC.

Nel 2018,invece, la variazione è spiegabile con un miglioramento del ROI, che ha

provocato un innalzamento del ROE.

“parziale”

Infatti il prodotto tra L e TIGEC è lo stesso nel 2017 e nel 2018, e, perciò,

non rilevante ai fini qui esaminati.

La leva finanziaria

E’ importante mettere a confronto il ROE ed il ROD che, in sostanza, rappresenta il

costo medio che l’azienda deve sostenere per ottenere finanziamenti da terzi.

Se ROI>ROD significa che ogni 100 euro investiti a qualunque titolo nell’azienda

essa rende di più di quanto costi prendere quegli stessi 100 euro a prestito.

ROE=[ROI+ (ROI-ROD) MT/MP]x (1-t)

Fase POSITIVA della leva finanziaria

Ciò significa che, per l’azienda che si trovi in una situazione, è conveniente

indebitarsi anziché finanziare con Capitale Proprio i nuovi investimenti.

Infatti se ROI= 10% e ROD=7%, ogni 100 euro investiti l’azienda ne rende 10 e, dopo

aver remunerato con 7 i finanziatori, ne rimangono 3 di guadagno, senza che i soci

abbiamo dovuto tirar fuori altri soldi.

Quando il ROI> ROD è conveniente indebitarsi.

Effetto leva

“leva finanziaria”

L’effetto crea uno stretto legame tra il ROE ed il ROI.

Per spiegarlo e poi formalizzarlo, occorrono alcuni esempi.

Esempio: Ipotesi 1. Azienda che si finanzia con il capitale proprio

CP= 100% e P= 0%

Si ipotizzi una struttura finanziaria totalmente costituita da Capitale Proprio:

Ti= 600 e CP= 600

Qui l’azienda non ha oneri finanziari. L’intero ROI va a remunerare i portatori del

Capitale proprio, cioè i soci.

Se si suppone il ROI= 10%, il C.E. che rappresenta questa azienda è il seguente:

1:

Conto Economico Ipotesi

Ricavi netti 750

-costo del venduto -690

= Risultato operativo (10% di 600) =60

-Oneri finanziari 0

Risultato ante imposte =60

-Imposte dell’esercizio (50% di RI) -30

=Reddito d’esercizio netto =30

Commento

In tale situazione, se escludiamo per semplicità l’aspetto fiscale (che dimezza l’utile

lordo, nell’ipotesi), il reddito operativo remunera soltanto i portatori del Capitale

proprio.

Il ROI ed il ROE (al lordo delle imposte) sono uguali. Infatti:

ROE= 60/600= 10% ROI= 60/600= 10%

Esempio: Ipotesi 2 Capitale proprio= 50% mezzi di terzi=P=50%

Azienda finanziata per metà dal capitale proprio e l’altra metà dal capitale di terzi.

Si ipotizzi, adesso, una struttura finanziaria costituita in pari misura da CP e P:

Ti= 600 dato da CP= 300 e P= 300

Inoltre, si supponga ROD=8%

Qui l’azienda ha oneri finanziari. Il ROI remunera prima i finanziatori esterni e poi i

portatori del capitale proprio, cioè i soci.

Se si suppone il ROI=10%, il Conto Economico che rappresenta questa azienda è il

seguente. 

Conto Economico: Ipotesi 2 CP=50% e P=50%

Ricavi netti 750

-costo del venduto -690

= Risultato Operativo (10% di 600) =60

-Oneri finanziari (8% di 300) -24

=Risultato ante imposte =36

-Imposte dell’esercizio -18

= Reddito d’esercizio netto =18

In tale situazione, escludendo sempre per semplicità l’aspetto fiscale (che incide

sull’utile lordo per il 50%), il reddito operativo remunera sia i finanziatori sia i

portatori del CP.

In questa ipotesi, il ROI è supposto sempre 10%. Per effetto della leva finanziaria

positiva (ROI>ROD), il ROE è pari al 12% (=36/300x100)

IPOTESI 1 2

CP 600 300

P 0 300

Ti 600 600

Rapporto P/CP 0 1

Si noti che ciò accade in una situazione aziendale che differisce dalla precedente

soltanto per una diversa struttura finanziaria.

 CP= 33,3% e P= 66,7%

Esempio: Ipotesi 3

Mi finanzio per 33.3% con capitale proprio e per 66.7% con il capitale di terzi. E’

aumentato l’indebitamento rispetto al capitale proprio.

Si ipotizzi, questa volta, una struttura finanziaria costituita dalla seguente

combinazione di CP e P:Ti= 600 dato che CP=200 e P= 400.

Effetto leva positivo.

Si supponga ancora ROD=8%

Conto economico ipotesi 3

Ricavi netti 750

-costo del venduto -690

= Risultato operativo (10% di 600) =60

-Oneri finanziari -32

Risultato ante imposte =28

-Imposte dell’esercizio (50% di RI) -14

=Reddito d’esercizio netto =14

Qui il ROI è supposto sempre 10%. Per effetto della leva finanziaria positiva

(ROI>ROD), il ROE è pari al 14% (=28/200x100). E’ aumentato

IPOTESI 1 2 3

CP 600 300 200

P 0 300 400

Ti 600 600 600

Rapporto P/CP 0 1 2

(indebitamento)

Anche qui si noti che ciò accade in una situazione aziendale che differisce dalle

precedenti soltanto per una diversa struttura finanziaria.

Commenti Conclusivi

In altre parole, dall’ipotesi 1 alle 2 e poi dalla 2 alla 3, a parità di ROI e di capitale

investito, il ROE cresce dal 10 al 12% e poi al 14% Esclusivamente per effetto di una

diversa struttura finanziaria che, in presenza di una fase positiva della leva

“P” “CP”

finanziaria (ROI>ROD), privilegia (cioè indebitamento) rispetto a (cioè gli

apporti dei soci).

ROI>ROD si privilegia di più l’indebitamento rispetto agli apporti dei soci perché

c’è più convenienza quindi si va a sfruttare la leva finanziaria. Aumentando

l’indebitamento si ha un impatto positivo sulla redditività dell’azienda.

Lezione:03/04/2019 Analisi della Liquidità (capitolo 10)

La liquidità si collega all’equilibrio finanziario e monetario (solvibilità) di breve

periodo. Un’azienda con adeguata liquidità ha la capacità di generare flussi finanziari

e monetari tali da mantenere un costante bilanciamento tra attivo e passivo a breve,

ovvero l’attitudine a far fronte tempestivamente (senza ritardi) ed economicamente

(a costi accettabili) ai propri impegni verso i finanziatori. La liquidità presenta

stringenti collegamenti con la solidità aziendale. 

Indice di Liquidità Primaria= Liquidità immediate/ Passivo a breve

Esprime la quota di impegni a breve scadenza che l’azienda sarebbe

immediatamente in grado di fronteggiare attingendo alle proprie risorse liquide.

Liquidità immediate+ Liquidità differite/ passivo a breve (formula esercizi)

i presupposti……

Se <1 l’azienda è potenzialmente a rischio, poiché mancano

– 

Margine di Tesoreria= Liquidità immediate Passivo a breve

Se negativo e di importo elevato è un forte segnale di rischio finanziario, in quanto

evidenzia un eccesso di indebitamento a breve; se positivo è rivelatore di risorse

liquide nette disponibili. –

Liquidità immediate + Liquidità differite Passivo a breve

– 

Liquidità netta= Liquidità immediate Liquidità negative

Esprime la posizione netta di breve termine verso il sistema bancario, mettendo a

confronto le forme più liquide di attività e passività a breve. 

Indice di Liquidità Secondaria= attivo a breve/ Passivo a breve

condizione

Se >1 necessaria ma non sufficiente per esprimere un giudizio

positivo.

- Le Liquidità Immediate sono di pronto utilizzo.

- Le Liquidità differite trasformabili in flussi monetari in breve tempo.

- Il magazzino richiede l’effettuazione di ulteriori operazioni (di trasformazione e di

vendita) prima di generare liquidità. Bisogna analizzare la composizione del

magazzino. La prevalenza di materie prime e di prodotti in corso di lavorazione

rende maggiormente difficoltoso trasformare in liquidità il magazzino in tempi brevi:

più agevole se costituito da prodotti finiti. –

Capitale Circolante Netto= attivo a breve Passivo a breve

Esempio: Indice di liquidità secondaria

Liquidità immediate Magazzino Liquidità differite

10.000 30.000 60.000 (Diviso)

Esigibilità Liquidità negative

45.000 5.000

Attivo a breve ………

10.000 30.000

………………….finire

Esempio: Liquidità primaria

Liquidità immediate Liquidità differite

10.000 60.000 (Diviso)

Esigibilità Liquidità negative

45.000 5.000

– 1.4

Attivo a breve Rimanenze / Passivo a breve= 70.000/ 50.000=

Esempio: La composizione e l’evoluzione dell’attivo a breve “Qualità

Dall’anno T1 all’anno T3 si denota un costante peggioramento della

finanziaria” dell’attivo a breve, con una crescita dell’incidenza delle disponibilità.

Confronto il capitale circolante netto con il margine di struttura (di primo livello)

In quanto la negatività del primo (capitale circolante netto) comporta anche

un’assenza di equilibrio nelle scelte di finanziamento, dovuta a sottocapitalizzazione

ed a copertura di investimenti durevoli con passività a breve termine.

Se CCN<0 Se il capitale circolante netto è negativo, significa che il passivo a

breve è superiore rispetto all’attivo a breve. Sicuramente troverò un margine di

struttura di primo livello negativo. Parte dell’attivo fisso netto è finanziato con

delle passività a breve quindi di conseguenza il margine di struttura di primo livello

sarà negativo. (Situazione di allarme che devo andare a monitorare). Quando

il capitale circolante netto mi dà un valore inferiore allo zero.

Se CCN >0 Qualora il capitale circolante netto mi dà un valore positivo significa

che l’attivo a breve è superiore al passivo a breve. Se il capitale circolante netto è

positivo può verificarsi due situazioni per il margine di struttura: positivo o negativo.

Margine di struttura positivo quando i mezzi proprio sono superiori dell’attivo fisso

netto. Indici di Durata

*Durata media dei crediti verso clienti= Crediti verso clienti/ Vendite: 360 gg

Esso misura la durata media in giorni dei crediti delle vendite ancora da incassare.

Quanto tempo impiega un’azienda per raccogliere ciò che è dovuto. Più si abbassa e

più è efficiente la gestione operativa. Una società che impiega 50 gg per riscuotere i

propri crediti avrà bisogno di un capitale circolante significativamente maggiore di

quello che impiega 4 giorni per la raccolta.

Dettagli
A.A. 2018-2019
74 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francesca.germani97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi finanziaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Scienze economiche Prof.