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CONCLUSIONE FILOSOFIA ANTICA
INIZIO FILOSOFIA MODERNA
INIZIO '500 – FINE '600 → Si inizia a parlare di FILOSOFIA MODERNA. In tale periodo due
sono gli aspetti più rilevanti → Innanzitutto muta considerevolmente il modo di intendere la natura,
il mondo, la fisica; muta il modo di concepire la natura non solo per quanto riguarda
l'interpretazione cosmologica prima e astronomica poi. Come sappiamo è il periodo in cui si passa
da una VISIONE GEOCENTRICA a una VISIONE ELIOCENTRICA (Keplero, Copernico, Galileo
Galilei). Nonostante il modo di rapportarsi al mondo della natura →se parlando dello stoicismo si
diceva che tutta la realtà presenta caratteri divini e nn possiamo cambiare il corso delle cose,
nell'ambito della filosofia moderna invece prevale un atteggiamento che privilegia il DOMINIO
DELL'UOMO SULLA NATURA. Si tratta dunque di instaurare il REGNUM HOMINIS.
Comunque anche i cambiamenti radicali di pensiero si pongono in un certo rapporto con il pensiero
precedente → Ad esempio BACONE teorizza il fatto di dover instaurare il regnum hominis e si rifa
alla tradizione che viene ricondotta addirittura alla Bibbia quando Dio si rivolge ad Adamo e gli
dice: “dai il nome alle cose” che per certi versi è una metafora per dire “ diventa signore del creato”
→ Questo significa che gli uomini sono chiamati a dominare il mondo della natura.
Quali sono le novità? → La natura deve essere considerata a disposizione dell'agire umano; a questo
si lega una concezione anche diversa della natura → Io uomo posso intervenire sulla natura dei non
vi riconosco più il segno divino; quindi il mondo naturale diventa qualcosa di cui io posso disporre.
Questo ha come conseguenza che il sapere, la conoscenza viene intesa come funzionale a questo
obiettivo → Si tratterrà di sviluppare le nostre conoscenze al fine di intervenire più efficacemente
nel mondo esterno per trasformarlo secondo i nostri scopi. Questo si lega ad un altro aspetto →
Quale concezione del movimento inizia divenire prevalente? Secondo Aristotele vi sono diversi tipi
di movimento (dottrina delle cause) → Quando si parla di causa motrice o efficiente vuol dire che
c'è qualcosa che mette in moto dall'esterno, un ente. È un movimento meccanico mentre diverso è il
moto quando si parla di forma, di fine, di scopo; è un movimento inteso come sviluppo → Non è un
movimento unicamente meccanico. In questo periodo moderno si inizia a privilegiare il MOTO
MECCANICO; si parla di MECCANICISMO → Moto meccanico significa che c'è una causa ed un
effetto e questi nessi causali si teorizza che possono essere conosciuti con rigorosità; si tratta della
rigorosità è possibile ottenere attraverso la metodologia propria della matematica, delle scienze
esatte; colui il quale dal punto di vista filosofico lo teorizza è Galileo Galilei → si ha l'applicazione
del metodo matematico allo studio del mondo della e con ciò nasce la FISICA MODERNA in cui si
può ottenere rigorosità ed esattezza solo di alcuni aspetti del mondo della natura, ossia quelli che si
possono misurare. L'applicazione del metodo matematico allo studio del mondo naturale fa sì che
nasca la fisica moderna e anche le altre scienze esatte, esatte proprio perché nel loro ambito si deve
indagare applicando il metodo matematico, la misurazione. Quanto più sono in grado di misurare il
mondo della natura, tanto più sarò in grado di governarlo, di instaurare quel regnum hominis; nasce
in questo contesto il CONCETTO MODERNO DI SCIENZA → l' di Aristotele e Platone
viene ora intesa in questo modo; la scienza significa aspirare a quella rigorosità che ci è garantita
dalla matematica.
Un altro aspetto importante della nozione di scienza è l'importanza che viene assegnata all'
ESPERIMENTO → Diviene SCIENZA SPERIMENTALE.
L'obiettivo dell'esperimento è quello di cercare di riprodurre dei fenomeni che accadono in natura,
alla luce di un'ipotesi interpretativa e di condurre l'esperimento in modo da eliminare tutti gli aspetti
che possano turbare il fenomeno che noi vogliamo riprodurre. Cerco di riprodurre quell'evento alla
luce della mia ipotesi interpretativa; se riesco a riprodurre il fenomeno a partire dalla mia ipotesi
allora potrà dire che questa era fondata.
Questo aspetto sperimentale esemplifica anche la possibilità che io ho di intervenire sul mondo
della natura, a tal punto di riprodurne gli accadimenti; ne divento in qualche modo l'artefice. Oggi
l'epistemologia contemporanea si intende in maniera diversa rispetto a ciò; mentre nell'esperimento
si va alla ricerca della conferma delle nostre ipotesi. La ricerca di come stanno le cose non si ha
andando a cercare la conferma ma si deve cercare di smentire la nostra ipotesi e quando questa
ipotesi non viene smentita allora si hanno buoni motivi per ritenerla valida (KARL POPPER →
epistemologo).
CARTESIO (RENE' DESCARTES) → Viene considerato l'iniziatore della filosofia moderna; egli
era anche un fine scienziato. Cartesio teorizzò IL METODO del celeberrimo “DISCORSO SUL
METODO” → È esemplare come indicatore di un progressivo cambio di mentalità e atteggiamento
che diventa sempre + un sentire culturale diffuso fino ai giorni nostri.
Cosa succede quando ciascuno di noi vuole cambiare radicalmente qualcosa? Cerca di liberarsi di
ciò che non gli serve più. Cartesio fa qualcosa di simile → Egli ritiene che per poter avviarsi su una
nuova strada serve sbarazzarci di tutto ciò che appartiene al passato, cambiando rotta. La prima
parte del “ discorso sul metodo” è dedicata ad argomentare l' INUTILITA' di quelle che oggi
potremmo chiamare le scienze umane come filosofia, scienze storiche e letterarie; inutilità che viene
esaltata non solo nel periodo antico ma anche successivamente. Le SCIENZE LIBERALI secondo
Cartesio sono inutili in quanto non possono essere messe al servizio di un intento di intervento sul
mondo della natura. Non solo sono inutili ma (secondo aspetto) hanno dato e danno prova di
grande conflittualità; non si riesce mai a capire chi ha ragione; è una sorta di lotta senza fine che
non porta mai ad un esito conclusivo e chiaro. Secondo Cartesio le scienze umane sono un campo di
conflitti che non portano a nulla; bisogna, secondo Cartesio, fare tabula rasa per far posto ad un
nuovo modo di impostare la questione della scienza. Cartesio fin dall'inizio mantiene una
DISTINZIONE TRA FEDE E SAPERE; egli vuole mantenere la distinzione tra fede cristiana e
sapere.
Cosa teorizza sul “ discorso sul metodo”? → Si teorizza un unico metodo come l' UNICO
METODO che permette di porre fine a quelle polemiche sterili ed inutili delle scienze umane;
questo è il metodo ricavato dalle uniche scienze che possono garantire l'esattezza e l'universale
validità → Aritmetica, geometria.
Il metodo secondo Cartesio è l'unica metodologia, l'unica via da percorrere per indagare ogni
ambito della realtà senza alcuna distinzione. Questo metodo è modellato sull'esattezza e sulla
universalità delle scienze matematiche. Se ragiono, calcolo correttamente, posso pervenire a risultati
non solo certi ma anche univoci. Da qui secondo Cartesio ha necessità di seguire alcune regole
precise → 4 REGOLE DEL METODO che sono: EVIDENZA, ANALISI, SINTESI ed
ENUMERAZIONE.
1. EVIDENZA → Significa per Cartesio cogliere qualcosa con due caratteristiche, ossia la
chiarezza e la distinzione. In genere associamo al termine evidenza un altro termine cioè
INTUIZIONE; l'intuizione sensibile mi dice che io colgo con chiarezza e distinzione un
oggetto. Se le condizioni sono favorevoli, posso dire che io intuisco, vedo chiaramente
l'oggetto. La nozione di evidenza in Cartesio non è del tutto assimilabile a quella di
intuizione perché etimologicamente “ intuire” equivale a leggere dentro (intus legere) e
questo posso farlo anche se non ho a che fare con un oggetto sensibile; posso cogliere,
intuire anche un concetto, una nozione; intuire in questo caso significa comprendere in
maniera esaustiva. L'evidenza è dunque legata ad un'intuizione sensibile ma anche con
un'intuizione che ha a che fare con referenti nn sensibili (nozioni, concetti). Vi sono dei
concetti di cui è possibile avere l'evidenza intesa in questo senso e non come intuizione
sensibile? Certamente sì: ad esempio le nozioni matematiche → Io comprendo cosa è il
triangolo quando ne comprendo tutte le sue proprietà quindi ne ho una conoscenza che nel
momento in cui si esplicita diventa evidente, perché nella nozione di triangolo sono già
contenute tutte le proprietà che lo definiscono e di esse posso averne una conoscenza
completa, posso averne un'evidenza dall'interno di tali sono le nozioni matematiche. Quando
dunque Cartesio parla evidenza non ha in mente solo le intuizioni sensibili ma ha in mente le
nozioni che possiamo avere chiare e distinte.
2. ANALISI → Significa scomposizione; quando affronto un problema, per padroneggiarlo,
devo scomporlo nelle parti componenti, farne l'analisi.
3. SINTESI → È l'inverso dell'analisi; una volta scomposto l'oggetto di possibile conoscenza
nelle sue parti componenti poi le ricompongo insieme per ridare vita all'oggetto complesso.
4. ENUMERAZIONE → È una sorta di controprova che mi consente di verificare la
correttezza della mia procedura.
Questo vale per qualsiasi ambito che non sia quello della fede. La corretta applicazione del metodo
mi garantisce anche la corretta conclusione del ragionamento; sono in grado di pervenire a
proposizioni vere e certe.
Questo secondo Cartesio suppone, riflette la convinzione che la realtà è strutturata in modo tale da
essere suscettibile, di essere compresa attraverso questo metodo e poiché si tratta di un unico
metodo, vuol dire che ogni ambito della realtà presenta delle caratteristiche strutturali simili motivo
per cui attraverso questo metodo sono in grado di cogliere i vari aspetti in ogni ambito dell'indagine
al reale. Poiché questo metodo è modellato modo di procedere delle scienze matematiche vuol dire
che anche la realtà è strutturata in questo modo, presenta delle caratteristiche che solo una
metodologia basata sulle scienze matematiche è in grado di cogliere. Qui si comprende perché
Cartesio è considerato il padre della filosofia moderna → È colui che per primo teorizza in maniera
completa e complessa quelle che sono le caratteristiche della concezione moderna di scienza che si
distingue dalla conc