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Estratto del documento

Si passa dal regno delle ombre, delle tenebre a quello della luce, si passa dall'apparenza alla realtà,

da ciò che sembra essere a ciò che effettivamente è, e chi è riuscito a compiere tale percorso cerca

di condividerlo con gli altri di metterlo in comune, cerca di liberare gli altri dalle tenebre; qui sta il

SIGNIFICATO POLITICO DI QUESTO RACCONTO → chi riesce con fatica a concludere un

percorso che va dallo scambiare l'apparenza per la realtà, a conoscere le cose come sono

effettivamente, mette in comune questo bene x formare una comunità di uguali, la comunità

politica. Questo significato politico è intrecciato con l'aspetto su che cosa significa comprendere la

realtà. A livello sensibile vediamo ombre ma in realtà sono copie più o meno sfocate degli oggetti

così come essi sono; solo progressivamente, cominciando a uscire da questa dimensione sensibile

cominciamo a volgerci verso la fonte luminosa che ci permette di renderci conto in che modo le

cose stanno → quello che prima ci sembrava la realtà era semplicemente l'ombra di qlc. Passiamo

dalle immagini al percepire oggetti come essi sono; allontanandoci dalla dimensione sensibile

cominciamo a percepire i diversi aspetti della realtà. Quello che permette ciò è la LUCE DEL SOLE

→ ci permette di vedere ma dà anche la vita → legame tra il comprendere e il vivere. Nel momento

in cui cerco di guardare il sole, nn vedo più niente. Per P. il sole raffigura l'idea del bene, il BENE

IN SE'. All'apice della gerarchia del mondo ideale c'è l'idea del bene, che noi nn possiamo mai

cogliere direttamente con la luce della nostra mente così come noi nn possiamo vedere con i nostri

occhi il sole. Il sole è principio in tutti e due i sensi del termine principio → è ciò che dà inizio e ciò

che sta alla base di tutti i processi vitali; la luce è ciò che ci permette di vedere con il ragionamento,

così come la luce ci permette di vedere la realtà che ci circonda; con la luce dell'intelletto possiamo

vedere, nn con i sensi la realtà che nn ci circonda ma che è causa della realtà che ci circonda, cioè il

mondo delle idee. Ma l'idea del bene nn può mai essere colta direttamente ma sempre e solo

attraverso ciò che essa causa. Perchè la nozione, l'idea di bene è al principio, è la causa di tutte le

altre idee? Perchè ogni qualvolta pensiamo a qlc di immateriale, indefinito, facciamo riferimento

implicitamente alla loro forma ottimale, completa. Noi giudichiamo un lavoro fatto male in quanto

facciamo riferimento al parametro di quello che per noi significa lavoro ben fatto.

La nozione di bene di per sé è difficile da cogliere ma è fondamentale così come la luce del sole è

fondamentale x la via ma quando lo guardo direttamente nn riesco esattamente a dire il contrario in

quanto noi siamo creature dotate di due dimensioni, sensibile e sovrasensibile ma proprio per questo

una delle due è destinata a finire, siamo enti finiti e questo è un altro motivo per cui la

comprensione della realtà secondo P. può avvenire nn per una sorta di coglimento immediato ma

solo attraverso i ragionamenti, la dialettica, passando attraverso gli argomenti → nessuno di noi,

secondo P., può avere una comprensione immediata, intuitiva di come la reealtà è; questa

comprensione può avvenire solo attraverso il confronto, il dialogo utilizzando correttamente i

cconcetti.

Dunque, l'idea di bene che è causa di tutte le altre idee ma che può essere colta solo attraverso la

comprensione della connessione delle altre mai direttamente.

P. distingue due livello nel rapporto tra la dimensione del conoscere e che cosa è l'oggetto della

nostra conoscenza → distingue l' OPINIONE dalla SCIENZA. In greco opinione si chiama e la

scienza si chiama → equivale alla dialettica, alla filosofia. Qual'è la differenza tra

opinione e scienza? Dal pto di vista etimologico scienza significa SAPERE SALDO e SICURO,

mentre l'opinione nn lo è xchè ha come suio oggetto il mondo sensibile e l'opinione a sua volta si

distingue in IMMAGINAZIONE (cogliere il mondo sensibile attraverso le immagini) e in

CREDENZA il cui riferente sono le immagini. Noi abbiamo accesso alla realtà nella sua duplice

dimensione → REALTA' SENSIBILE attraverso l'opinione che si distingue in immaginazione e

credenza.

Opinione → “penso sia così” Scienza → “so che è così” → il “so che” significa che sono in grado

di esibire delle argomentazioni a riprova di ciò che dico; la scienza ha come oggetto il mondo

intelleggibile, il mondo ideale. A sua volta P. con una distinzione che ha fatto , distingue due

facoltà di cogliere e comprendere il mondo intellegibile → la RAGIONE e l'INTELLETTO. La

ragione ha x oggetto gli enti matematici, ciò che è possibile misurare, confrontare. L'intelletto ha

invece come oggetto le idee in quanto tali.

Secondo P. nn riusciamo mai, partendo dalla realtà sensibile, a comprendere le idee, i concetti; nn vi

è un passaggio graduale dall'opinione alla scienza; quando riusciamo a comprendere la connessione

tra le idee , allora riusciamo a comprendere anche ciò che è a livello sensibile.

III lezione 20.03.2012

Mito → in greco significa racconto; una delle funzioni del mito secondo P. è quella di agevolare la

comprensione di alcuni modelli teorici attraverso la NARRAZIONE. Differenza tra

NARRAZIONE e ARGOMENTAZIONE. La narrazione è l'esposizione di una serie di eventi,

circostanze seguendo una concatenazione temporale; l'argomentazione è un ragionamento in base a

promesse e conclusioni di un ragionamento. Il termine ragionamento in greco è reso con →

sillogismo → figura logico- argomentativa. La concatenazione nn è temporale ma è legato alla

qualità degli argomenti e della funzione che gli argomenti assumono nell'ambito di un discorso.

Con il mito della caverna P. illustra i capisaldi della sua filosofia che ha come filo conduttore l'

INTERESSE POLITICO. Vi è un altro legame tra l'ambito politico che ha a che fare con l'agire e

ciò che ha a che fare con la riflessione sui principi dell'agire; c'è un termine polisemico che è

→ parola, espressione, linguaggio, verbo; significa anche ordine, struttura; avere una struttura

equivale ad avere una logica. Ordine e struttura secondo P. fanno riferimento nn solo a come noi

parliamo della realtà ma anche al tipo di ordine e struttura della realtà in quanto tale.

ONTOLOGIA → discorso sull'essere, sulla realtà. La DIALETTICA con cui P. identifica la stessa

filosofia (scienza, episteme) che si distingue dall'opinione (docsa).

Dire: IO SO CHE X.... nn equivale a dire: IO PENSO, SUPPONGO, CREDO CHE X... Dire il xchè

di qlc equivale ad identificarne la causa → SO CHE X XCHè.....SO CHE IL TRENO PARTE ALLE

12 XCHE'.... HO VISTO L'ORARIO, XCHE' ME L'HA DETTO UNA PERSONA CREDIBILE E

COSì VIA. Questo è esibire gli argomenti in forza dei quali mi sento titolato a dire “SO CHE” e

questo indica un sapere saldo e sicuro; cci si può sbagliare ma c'è una distinzione chiara con chi

dice: “CREDO CHE” → molto più debole. L'episteme è stabilità, sicurezza; un ordine che sia

instabile è una contraddizione in sé.

La dialettica, equivalente per P. alla filosofia, ha come oggetto di indagine, come referente, le

relazione delle idee tra di loro, idee che nn sono creazioni, nn sono oggetti mentali di cui noi siamo

artefici ma nella loro relazione reciproca costituiscono i principi della realtà complessiva

(dimensione sensibile e sovrasensibile). P. dice che le cose sensibili sono copie delle idee.

L'attenzione a come noi conosciamo è centrale nella filosofia platonica.

STRUTTURA, ORDINE → CONCEZIONE PLATONICA DELLA → viene tradotto

riduttivamente come EDUCAZIONE; dovrebbe essere tradotta con FORMAZIONE DELLA

PERSONA, DEL CITTADINO → ritorniamo all'interesse politico.

La struttura complessiva della realtà risulta soprattutto nell'ultima fase del pensiero platonico e che

è stata tramandata nel periodo successivo sotto la denominazione delle DOTTRINE NN SCRITTE

di P. → alcuni aspetti si ritrovano in alcuni dialoghi soprattutto quelli della maturità e attraverso la

documentazione di altri autori che si rifanno a Platone. Nelle dottrine nn scritte emerge una certa

struttura della realtà, resa nel suo complesso; dimensione sensibile e sovrasensibile danno un quadro

unitario di come secondo P. e i platonici successivi e i neoplatonici è l'immagine del cosmo (cosmo

è UNIVERSO ORDINATO) ha avuto un'influenza rilevante sui platonici ma anche nel periodo

dell'umanesimo e del Rinascimento avendo una funzione determinante nella formazione della

moderna concezione della scienza; la concezione moderna della scienza ha un partner di riferimento

→ GALILEO GALILEI → rivoluzione scientifica in cui il termine scienza manterrà il significato

originario di episteme greco ma la metodologia della scienza assumerà come suo metodo un metodo

basato sulla matematica da cui la nascita delle scienze moderne.

Qual'è l'immagine della realtà che emerge dalle dottrine nn scritte? Abbiamo visto come alla base

della dottrina delle idee, sono all'opera due concetti → UNITA' e MOLTEPLICITA'. Questo

rapporto tra l'uno e i molti è molto importante in ogni ambito di indagine della realtà → ontologico,

comunicativo-linguistico, politico → come si riesce a comporre la molteplicità dei cittadini in

un'unità della polis che garantisca concordia e funzionalità delle attività della polis? La dialettica, la

filosofia ha come oggetto i rapporti delle idee tra loro e di queste con le cose sensibili. Quante idee

sono implicate nella nozione di giustizia? Tante → e in che rapporto stanno tra loro? Che tipo di

relazione c'è tra un'idea e le diverse cose che vi partecipano? E' un rapporto tra l'uno e i molti.

Il termine giustizia viene accostato con quello di armonia, equilibrio,...misura, il discorso della

misura indica, ha a che fare con quello di equilibrio → è il trovare la giusta proporzione tra le parti

di qlc, riuscire a calcolare il giusto peso tra le diverse parti.

Anche la polis è un tutto composto da parti; l'importanza di focalizzare il tipo di struttura che P.

prefigura, è importante x cap

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A.A. 2014-2015
12 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher arret di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della filosofia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste o del prof Longato Fulvio.