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• TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI NEL CLOUD
Per dati personali s’intende qualsiasi dato che si riferisce alla persona fisica,
identificato o identificabile. In tal caso dobbiamo tenere conto della normativa
e di quelle che sono le clausole contrattuali, per capire come tutto questo può
incidire sul contratto.
Le parti che ruolo assumono? Gli attori fondamentali sono due:
Controller. A cui competono le decisioni su come svolgere il
• trattamento, nonché il livello di sicurezza necessario.
Processor. È un soggetto preposto dal controller al trattamento dei dati,
• in base ai comiti affidatigli.
È richiesta una cooperazione tra i due soggetti e il rispetto di un modello
gerarchico cosi strutturato: Titolare, controller, processor e gli incaricati.
Il titolare è colui che si occupa della raccolta dei dati e fissa le finalità, gli
scopi etc. normalmente non è una persona fisica, ma giuridica.
Il responsabile esegue le attività che gli vengono date e decide come gestire
le operazioni di trattamento, sulla base delle finalità scelte dal titolare. Di
solito è una persona fisica, non giuridica.
I COOKIES
In informatica i cookie HTTP (più comunemente denominati Web cookie,
tracking cookie o semplicemente cookie) sono righe di testo usate per
eseguire autenticazioni automatiche, tracciatura di sessioni e
memorizzazione di informazioni specifiche riguardanti gli utenti che accedono
al server, come ad esempio siti web preferiti o, in caso di acquisti via internet,
il contenuto dei loro "carrelli della spesa".
Nel dettaglio, sono stringhe di testo di piccola dimensione inviate da un
server ad un Web client (di solito un browser) e poi rimandati indietro dal
client al server (senza subire modifiche) ogni volta che il client accede alla
stessa porzione dello stesso dominio web.
Ogni dominio o sua porzione che viene visitata col browser può impostare dei
cookie. Poiché una tipica pagina Internet, ad esempio quella di un giornale in
rete, contiene oggetti che provengono da molti domini diversi e ognuno di
essi può impostare cookie, è normale ospitare nel proprio browser molte
centinaia di cookie.
Poiché possono essere usati per monitorare la navigazione su Internet, i
cookie sono oggetto di discussioni concernenti il diritto alla privacy. Molti
paesi ed organizzazioni, fra cui gli Stati Uniti e l'Unione Europea, hanno
legiferato in merito. I cookie sono stati inoltre criticati perché non sempre
sono in grado di identificare l'utente in modo accurato ed inoltre perché
possono potenzialmente essere oggetto di attacchi informatici. Esistono
alcune alternative ai cookie, ma tutte, insieme ad alcuni vantaggi, presentano
controindicazioni.
I cookie vengono spesso erroneamente ritenuti veri e propri programmi e ciò
genera errate convinzioni. In realtà essi sono semplici blocchi di dati,
incapaci, da soli, di compiere qualsiasi azione sul computer. In particolare
non possono essere né spyware, né virus. Ciononostante i cookie provenienti
da alcuni siti sono catalogati come spyware da molti prodotti anti-spyware
perché rendono possibile l'individuazione dell'utente. I moderni browser
permettono agli utenti di decidere se accettare o no i cookie, ma l'eventuale
rifiuto rende alcuni oggetti inutilizzabili. (Ad esempio, gli shopping cart
implementati con i cookie non funzionano in caso di rifiuto).
Cosa sono? Un cookie è un header aggiuntivo presente in una richiesta
(Cookie:) o risposta (Set-cookie:) HTTP: nel caso il server voglia assegnare
un cookie all'utente, lo aggiungerà tra gli header di risposta. Il client deve
notare la presenza del cookie e memorizzarlo in un'area apposita (in genere,
si utilizzava una directory dove ogni cookie veniva memorizzato in un file,
Attualmente i cookies sono gestiti in maniera molto più evoluta, in un unico
file (per esempio Mozilla e Chrome usano SQL - SQLite). Il cookie è
composto da una stringa di testo arbitraria, una data di scadenza (oltre la
quale non deve essere considerato valido) e un pattern per riconoscere i
domini a cui rimandarlo. È possibile impostare più cookie in una sola risposta
HTTP.
Il browser client rimanderà il cookie, senza alcuna modifica, allegandolo a
tutte le richieste HTTP che soddisfano il pattern, entro la data di scadenza. Il
server può quindi scegliere di assegnare il cookie di nuovo, sovrascrivendo
quello vecchio. Il reinvio tramite pattern permette a tutti i sottodomini di un
dato dominio di ricevere il cookie, se così si vuole.
I cookie vengono utilizzati per aggiungere uno stato ad un protocollo privo di
stato. Senza i cookie non vi sarebbe differenza in una pagina caricata prima
di effettuare un login, dalla stessa pagina caricata dopo. Dato che i cookie
permangono nel sistema per lunghi periodi, i siti possono assegnare un
indice all'utente e tenere traccia della sua navigazione all'interno del sito,
solitamente allo scopo di creare statistiche.
I cookie possono essere utilizzati anche per tracciare la navigazione su siti
terzi, nel caso in cui questi siti terzi utilizzino contenuti provenienti dal sito che
ha impostato il cookie. Solitamente la pubblicità sui siti viene gestita da
compagnie che hanno inserzioni su svariati siti internet.
Il contenuto della pubblicità stessa viene caricato direttamente dal loro server
(tramite una richiesta http) e visualizzato in maniera integrata nel sito che
l'utente desidera visitare. In questo modo il server della compagnia
pubblicitaria riceverà dal browser dell'utente l'indirizzo della pagina che si sta
visualizzando, e potrà inviare un cookie al client. Tramite questo meccanismo
le società pubblicitarie possono creare profili personalizzati per gli utenti e
mostrare loro pubblicità mirate.
Ogni cookie è composto da 6 parametri:
Nome/valore è una variabile ed un campo obbligatorio.
• Scadenza (expiration date) è un attributo opzionale che permette di
• stabilire la data di scadenza del cookie. Può essere espressa come
data, come numero massimo di giorni oppure come Now (implica che il
cookie viene eliminato subito dal computer dell'utente in quanto scade
nel momento in cui viene creato) o Never (implica che il cookie non è
soggetto a scadenza).
Modalità d'accesso (HttpOnly) rende il cookie invisibile a javascript e
• altri linguaggi client-side presenti nella pagina.
Sicuro (secure) indica se il cookie debba essere trasmesso criptato
• con HTTPS.
Ovviamente vista la loro capacità di tenere traccia dei siti che vengono
visitati, i cookies presentano dei problemi riguardo al tema sulla privacy. Nel
1994 vennero utilizzati originariamente per controllo, dovevano documentare
se i visitatori del sito di Netscape lo avevano già visitato. Nel 1995 la gestione
dei cookie è stata integrata in Internet Explorer 2. Inizialmente non è stata
conosciuta da un ampio pubblico, ma se ne iniziò a parlare dopo un articolo
pubblicato sul Financial time il 12 febbraio 1996: Il dibattito che si scatenò
aveva come tema le implicazioni dei cookie sulla segretezza. I cookie furono
oggetto di due udienze della Commissione degli Stati Uniti in commercio
federale, una nel 1996 e l’altra nel 1997. Da queste date si incominciò a
regolare gli utilizzi dei cookie con riguardo alla privacy degli utenti.
Oggi le applicazioni più comuni riguardano la memorizzazione di informazioni
sulle abitudini dell'utente stesso all'interno dei siti web che visita. Tale
applicazione ha spesso sollevato dubbi da parte dei difensori della privacy
dei navigatori, perchè un cookie potrebbe aiutarci nella navigazione oppure
spiarci. In questo secondo caso rientrano molte catene pubblicitarie, che
vendono pubblicità a molti siti differenti, i quali usano un cookie accluso
all'immagine pubblicitaria per correlare le visite di uno stesso utente a più siti
diversi, costruendo quindi una specie di profilo dei siti più graditi. Altri usi
considerati convenienti sono per esempio la registrazione dei dati di una
sessione per evitare la necessità di una nuova autenticazione in una visita
successiva (come fa anche Wikipedia per i suoi utenti registrati), o per
mantenere il contenuto del "carrello della spesa" nei siti di commercio
elettronico.
Anche il motore di ricerca più famoso del mondo, Google, spedisce un cookie
che immagazzina dati riguardanti le ricerche, le parole chiave delle ricerche e
le abitudini dell'utente.
Più in dettaglio i diversi utilizzi dei cookie sono dunque:
• Per riempire il carrello della spesa virtuale in siti commerciali (i cookie ci
permettono di mettere o togliere gli articoli dal carrello in qualsiasi
momento).
• Per permettere ad un utente il login in un sito web.
• Per personalizzare la pagina web sulla base delle preferenze dell'utente.
• Per tracciare i percorsi dell'utente (tipicamente usato dalle compagnie
pubblicitarie per ottenere informazioni sul navigatore, i suoi gusti le sue
preferenze. Questi dati vengono usati per tracciare un profilo del
visitatore in modo da presentare solo i banner pubblicitari che gli
potrebbero interessare).
• Per la gestione di un sito: i cookie servono a chi si occupa
dell'aggiornamento di un sito per capire in che modo avviene la visita
degli utenti, quale percorso compiono all'interno del sito. Se il percorso
porta a dei vicoli ciechi il gestore se ne può accorgere e può migliorare
la navigazione del sito.
Esiste la possibilità di evitarli. Molti dei moderni browser permettono all'utente
di decidere quando accettare cookie, ma respingere alcuni cookie non
permette l'utilizzo di alcuni siti (prendiamo come esempio l'iscrizione ad un
sito web come Wikipedia). Le impostazioni possono essere personalizzate
per abilitarli o bloccarli sempre, entro un determinato periodo di permanenza,
per filtrare i siti in base a whitelist e blacklist, e per filtrare cookie che sono
utilizzati dallo stesso server o anche da link (spesso pubblicitari) a siti ospitati
su server differenti.
È da notare che il funzionamento dei cookie è totalmente dipendente dal
browser di navigazione che l'utente usa: in teoria, tale programma può dare
all'utente il controllo completo dei cookie e permettere o rifiutare la loro
creazione e diffusione. In pratica, il programma di navigazione attualmente
più diffuso, ovvero Microsoft Internet Explorer, ha solo una gestione
rudimentale dei cookie, mentre alternative meno diffuse (come Opera o
Mozilla) danno un maggiore controllo all'utente e permettono di
accettare/rifiutare cookie