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Diritto 15-03-2019

Parola, diritto - parola norma.

Sanzioni, il presupposto è illecito, non tutte le norme prevedono sanzioni.

L’illecito è un comportamento contro la legge.

logico)

Illecito —> responsabilità—> sanzione (iter

L’illecito è contra Ius —> norma che viene violata contro la legge.

La responsabilità è uno stato soggettivo, psicologico.

La sanzione è una conseguenza negativa derivante dall’inosservanza di una norma,

dall’illecito.

Le sanzioni possono essere punitive o non punitive (riparazione del danno).

La sanzione svolge anche la funzione di rieducazione del condannato.

L’illecito può essere:

Penale Civile Amministrativo

(=reato)

Nel penale ho una responsabilità che è penale ed una sanzione anch’essa penale, il reato

Delitti e contravvenzioni.

può essere diviso in

Molto spesso i tre illeciti sono legati: se passo con il rosso e prendo sotto uno commetto

tre illeciti, il primo penale, ci sarà una responsabilità civile e la sanzione amministrativa

(tolta la patente, i punti ecc).

La differenza tra delitto e contravvenzione è solo formale, perché sono solo

comportamenti contro la legge; perché le norme giuridiche variano a seconda dello

spazio.

Possono essere sanzioni detentive o sanzioni pecuniarie.

carcere

Le detentive in la persona viene ristretta nella sua libertà personale per giorni o

anni, colui che commetto il reato viene chiamato REO.

Per le sanzioni pecuniarie consistono nella dazione di una somma di denaro.

l’ergastolo

Per i delitti abbiamo come pene detentive , la reclusione (da 15 giorni fino a

30 anni), se una pena supera i 30 anni è direttamente ergastolo.

multa.

Come pena pecuniaria abbiamo la

Per le sanzioni amministrative come pena detentiva abbiamo l’arresto che va da 3 giorni a

ammenda.

3 anni, e la pena pecuniaria chiamata

L’arresto è una contravvenzione.

Perché si distingue il delitto o la contravvenzione, uno è più grave dell’altro.

dolo

I delitti sono puniti solo se commessi con cioè volontariamente, solo in pochi casi è

commesso a titolo di colpa (contro la propria volontà).

specifica o generica.

La colpa può essere: (art. 43 codice penale) —> il reato è colposo

solo se è compiuto contro la volontà.

1- Per violazioni o di legge o di regolamenti o di ordini o di discipline.

Gli ordini sono concreti, impartiti dalle autorità; mentre le discipline sono regole, a volte

metagiuridiche che vanno seguite (come i protocolli medici, oppure un ingegnere che

costruisce un ponte, se non ne rispondi vieni accusato per disastro colposo come per il

ponte di Genova). negligenza,

Se non vi è una norma specifica, puoi rispondere ad una norma generica per:

imprudenza, imperizia.

Negligenza è ad esempio il caso medico, in cui il dottore si dimentica una garza nello

stomaco del paziente e a lungo andare si forma un tumore, bisogna essere diligenti.

Imprudenza bisogna essere prudenti e prevenire il danno come ad esempio alla guida.

Imperizia guida senza patente.

Il delitto colposo è contro la volontà però ne sei responsabile per comportamento

irresponsabile. I delitti sono tutti a titolo di dolo (capacità di intendere e di volere).

Anche a titolo di colpa.

Il delitto preterintenzionale (volevi fare male alla persona ma non la morte).

Bisogna dimostrare l’elemento psicologico, da un serie di elementi, di indici.

Nel caso della contravvenzione è più semplice, perché non si indaga se è stato

commesso con dolo o preterintenzione, ho commesso il reato, pago delle mie

conseguenze. (art. 27)

Le sanzione penali a cosa servono ? servono per punire, castigare, perché il

reato viene ritenuto come un fatto che crea allarme sociale (omicidio e furto).

Ad esempio dipingere sui muri si incorre a contravvenzione.

castigo

Prima funzione della pena è il (dallo Stato).

La pena è una funzione preventiva, di rieducazione.

Art. 27 le pene non possono consistere in comportamenti contrari al senso

:

dell’umanità, e devono tendere alla rieducazione del condannato.

E’ illecito civile: qualunque comportamento che provochi un danno ingiusto ad un

soggetto o ad un ente e quindi fa scaturire l’obbligo di risarcire il danno (non è punitiva

ma riparatoria del danno).

I delitti sono puniti solo con titolo di dolo in pochi casi di colpa o di preterintenzione.

Ad esempio: se io danneggio qualcosa altrui commetto un delitto, è punito colui che

danneggia volontariamente.

Se non è fatto volontariamente è colposo quindi non rispondo. (se non è previsto dalla

legge). il risarcimento del danno,

L’illecito civile prevede come sanzioni: viene risarcito o per

forma giuridica o in equivalente in denaro.

Riparazione del danno può essere: in forma specifica (sempre se possibile) o in forma

equivalente, in denaro. Materiale, Biologico, non

Bisogna quantificare il danno: questi danni possono essere:

materiale.

Materiale = patrimoniale si divide in danno emergente (finisco in ospedale e devo

pagarmi la riabilitazione) oppure in lucro cessante (mancati guadagni, come l’architetto

che rimane bloccato nei lavori.

Biologico = riguarda la salute, tizio che viene investito, non è quantificabile in denaro

quindi si fa una forfettizzazione monetaria.

Non monetaria = non patrimoniale, pecunia doloris, non patrimoniale o danni morali, nel

caso dell’omicidio, ai componenti della famiglia verrà data la pecunia doloris (033L).

2043 del codice civile.

Il risarcimento del danno viene spiegato all’articolo

Qualunque fatto doloso o colposo che provoca ad altri un danno ingiusto obbliga colui

che ha commesso il danno a risarcirlo.

Sanzioni amministrative: sono sanzioni che vengono inflitti ad una PA a seguito

della violazione di una norma posta nell’interesse della stessa PA.

(esempio: salgo sull’autobus/treno e non pago il biglietto).

Queste sanzioni sono pericolosissime perché non c’è pietà da parte della vittima, qua

abbiamo due litiganti da una parte c’è la PA che sanziona direttamente il tizio.

La PA ha un interesse personale ad infliggere sanzioni.

La multa o l’ammenda arrivano fino a 5.000€, invece la sanzione può essere molto più

salata.

Le sanzioni amministrative possono consistere in due tipologie: o sanzioni amministrative

pecuniarie o di altro tipo (ritiro patente, punti tolti, ripristino dell’opera abbattuta,

demolizione dell’opera).

Perché vengono inflitte? È una via di mezzo tra la penale e la civile a volte ha funzione

riparatoria afflittiva

o altre volte quindi punitiva.

Se io costruisco abusivamente: ci sarà la funzione ripristinatoria ma oltre all’abbattimento

ci saranno sanzioni.

A volte i reati vengono depenalizzati: trasformati da illeciti penali ad illeciti amministrativi.

Se non è più illecito penale non se ne occupano i giudici.

Multa 2000€ —> Sanzione 15000€

Molti di questi reati cadono in prescrizione, se non vengono trasformati in sanzioni

amministrative.

Se sono sanzioni amministrative è nell’interesse della PA di richiedere il danno quindi non

cade in prescrizione.

invalidità dell’atto

Prima nozione: (pag.9)

Una sanzione molto piccola è quella di comminare l’invalidità dell’atto (contra IUS), invece

di sanzionarti, prevede l’invalidità dell’atto.

In modo da invogliarci a seguire la legge. (fuorigioco nel calcio).

Pag. 10 diritto premiale: invece che sanzionare, può premiarci.

Ad esempio i pentiti di mafia (se collaborano avranno un cospicuo sconto di pena).

Il governo del territorio è intriso di diritto premiale.

Se decido di restaurare un bene culturale di mio possesso, ricevo una sovvenzione dal

governo.

Oppure i capaci ed i meritevoli all’università hanno un diritto a borse di studio.

Lo Stato fa pagare meno tasse se assumono giovani.

diritto amministrativo europeo

Ultimo paragrafo: è una branca del diritto pubblico che

disciplina l’azione della PA.

E’ un diritto interno italiano, molte norme interne italiane sono frutto di norme europee,

come i corsi della sicurezza prima di lavorare (dpr 81) del 2008.

L’origine della normativa sulla sicurezza è europea e noi le abbiamo tradotte in norme

interne.

Se si tratta di direttive comunitarie l’Europa da le linee guida e gli stati le traducono in

norme interne.

CAP. 2 FONTI DEL DIRITTO

Che cos’è una fonte del diritto? (cap. 2-3-4).

Fonte vuol dire origine: tutti gli atti o i fatti che producono norme giuridiche.

Che cos’è un atto giuridico e un fatto giuridico?

Un atto ha due significati: il primo: vuol dire documento, sono racchiusi in documenti ad

esempio la costituzione italiana è una fonte.

Il secondo significato: risultato di un’azione : per esempio il contratto non solo inteso

come atto formale ma anche compro un giornale in edicola (atto verbale di

compravendita).

Un fatto giuridico vuol dire accadimento, fonti che creano diritto, consuetudine —>

comportamento ripetitivo nel tempo ma che diventa obbligatorio.

Negli stati moderni (dal 1700 in poi il giudice è la bocca della legge), le leggi sono scritte,

ma una volta si rifacevano a consuetudine (e volere del Re).

La legge è scritta dal Parlamento, legge scritta dal popolo tramite i loro rappresentanti

(rendendo la legge uguale per tutti).

Fonti di produzione e di cognizioni di diritto.

La costituzione crea norme.

Esistono finte fonti che sono di cognizione cioè di conoscenza del diritto servono a far

veicolare le norme del diritto.

Primo caso —> gazzetta ufficiale, bollettino ufficiale (per le leggi regionali).

La fonte di produzione è la singola legge e quella di cognizione è quella pubblicata sulla

gazzetta ufficiale.

Consuetudine: (detta anche usi locali) è un comportamento reiterato (ripetuto) nel tempo

dei consociati, ritenuto dal legislatore come giuridicamente obbligatorio.

elemento oggettivo elemento

Per avere una consuetudine ci vogliono 2 elementi: ed

soggettivo.

Oggettivo: comportamento o condotta

Soggettivo: è una consuetudine —> hanno valore se richiamate da una legge (opinio

Giulia ac necesitatis).

Consuetudini sociali: regalo di natale (non sono giuridicamente obbligato) è una prassi

sociale, ma non è un comportamento giuridicamente obbligatorio. art. 1755

Le consuetudini pur non essendo scritte traggono origine dalla legge: è

inti

Dettagli
A.A. 2019-2020
7 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AlessandroPlanning di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Torino o del prof Giuffrida Armando.