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Amministratori di SPA
I primi amministratori sono nominati nell'atto costitutivo, quando viene costituita la SPA i soci fondatori nominano i primi amministratori ovviamente i soci devono essere tutti d'accordo, altrimenti chi non è d'accordo può non firmare l'atto costitutivo non partecipa la società, quindi qui non c'è un principio maggioritario.
Principio maggioritario che invece si applica durante la vita della società, cioè siccome gli amministratori non possono durare in carica più di 3 anni, passati i primi 3 già l'assemblea deve essere convocata dagli amministratori uscenti che sono in scadenza per il rinnovo dell'organo amministrativo è competente la assemblea ordinaria quindi delibera a qui maggioranza con i suoi quorum.
L'applicazione del principio maggioritario fa sì che tutti gli amministratori che vengono nominati sono quelli designati da chi ha la maggioranza (avere la
La maggioranza del capitale nell'assemblea ordinaria significa che si ha il controllo della società). *Il voto per testeri riguarda l'elezione del presidente dell'assemblea quando non è già indicato nello statuto e allora in ogni singola assemblea devono provvedere alla nomina coloro che sono presenti* La delibera di nomina degli amministratori deve essere pubblicata nel registro delle imprese; molte delibere vengono per legge devono essere pubblicate registro imprese, ma non tutte, questa è una di quelle che devono essere pubblicate. Di solito coloro che vengono eletti, cioè nominati dall'assemblea fanno una dichiarazione di accettazione della nomina che vanno a depositare anche presso il registro delle imprese, però non si ritiene che questo sia un adempimento necessario, può anche mancare ogni caso ai fini della responsabilità degli amministratori, tale ruolo è anche rischioso perché se si.commettono dei gravi errori nella gestione che danneggiano il patrimonio della società. Si può essere citati in giudizio per il risarcimento del danno, quindi si espone il proprio patrimonio. A fini della responsabilità, rispondono degli illeciti gestionali e quindi dei danni che hanno procurato alla società non soltanto gli amministratori che sono stati regolarmente nominati, ma anche gli amministratori di fatto (colui che, in assenza di nomina, di fatto svolge però le funzioni di amministratore). È una figura frequente proprio perché ci si mettono magari nella carica di amministratori dei prestanomi, persone che in realtà poi si limitano a firmare quello che dice l'amministratore di fatto. Poi, in realtà, la società è gestita da questo soggetto il cui nome non è stato nominato con una delibera dell'assemblea e non risulta dal registro delle imprese. Però, di fatto, va lui in ufficio da gli.ordini e decide tutto - le azioni di responsabilità possono essere proposte anche contro gli amministratori di fatto non regolarmente nominati o non nominati per niente.
L'assemblea di SPA è libera di nominare come amministratore sia soci che terzi (invece nella SRL terzi possono essere nominati come amministratori solo se l'atto costitutivo lo prevede espressamente - invece qui non occorre diciamo che l'altro atto costitutivo preveda questa possibilità).
Si esclude che possa essere nominato come amministratore di una SPA un'altra società, soltanto persone fisiche possono essere amministratori di SPA. Il codice non richiede requisiti particolari, in particolare non richiede requisiti di professionalità, questo neanche nelle SPA quotate, però lo statuto può richiederli.
persona che è stata interdetta, cioè ritenuta incapace di intendere e di volere.
I requisiti di professionalità sono richiesti dalla legge però SPA che operano in alcuni settori economici in particolare per es. nel campo nel settore bancario, assicurativo e finanziario sono questi 3 i settori in cui spesso è richiesta sono richiesti questi requisiti di professionalità.
L'applicazione del principio maggioritario fa sì che se vengono nominati + amministratori sono tutti espressione della volontà del socio di maggioranza, però nelle SPA quotate e poi anche in tutte le altre SPA, se però lo statuto lo prevede, il meccanismo che è previsto è il voto di lista SPA quotate è la legge a imporre questo perché si vuole che nel nelle consiglio di amministrazione di queste società almeno 1 o 2 amministratori (questo dipende dal numero totale degli amministratori che ci sono nel consiglio) e anche
1sindaco (cioè un membro del collegio sindacale) siano scelti nella lista di minoranza, se vengono presentate + liste di minoranza sono scelti dalla lista di minoranza che ha avuto più voti. Il risultato è che in queste società 1 o 2 amministratori e 1 sindaco sono chiamati amministratori o sindaco di minoranza e danno la possibilità di una partecipazione maggiore alle minoranze nella vita della società nella gestione e poi anche al fine di controllare l'operato degli altri amministratori che sono tutti espressione del capitale di comando. L'amministratore di minoranza che siede in un consiglio di amministrazione essendo stato eletto, designato dalla minoranza partecipa proprio alla vita dell'organo amministrativo quindi ha anche questa funzione di controllo, non soltanto per dare un contributo alle decisioni gestionali ma anche per tenere sott'occhio gli altri amministratori. È l'idea che è alla base.
dell'organo di controllo nelle società organizzate secondo il modello monistico, nel quale c'è un solo organo che è il consiglio di amministrazione, al cui interno però c'è un comitato composto da alcuni amministratori indipendenti dagli altri, che hanno anche questa funzione di controllo della gestione. Negli anglosassoni, secondo un modo più efficace di controllare gli amministratori, si prevede l'inserimento di qualcuno con compiti di controllo all'interno del consiglio di amministrazione, anziché prevedere un organo esterno. Pensa poi che questi amministratori e sindaci di minoranza servano non solo a tutelare le minoranze, ma anche siano utili nell'interesse generale, perché ovviamente la legalità delle attività degli amministratori risponde a un interesse generale, proprio per il benessere del sistema economico. Gli amministratori e i sindaci sono anche uno strumento di tutela.dell'interesse generale, non solo dell'interesse della minoranza. (discorsi che riguardano + le società quotate che hanno tanti azionisti di minoranza, perché nelle quotate il capitale è polverizzato tra tanti piccoli azionisti). strumenti finanziari partecipativi Gli possono prevedere o meno anche il diritto dell'assemblea dei portatori degli strumenti finanziari di nominare un amministratore questo è il caso di un amministratore che viene nominato non dall'assembleaquindi generale degli azionisti, cioè dei soci, ma da questi soggetti che sono un po' a metà strada tra soci e creditori (obbligazionisti) soggetti non sono soci poiché loro eseguonoquesti un apporto che non va a formare il capitale della società a differenza dei conferimenti imputati a capitale dei soci. Gli amministratori restano in carica al massimo per 3 esercizi ratio per cui il legislatorelamette questo limite max è che vuole
Evitare il fenomeno dello stra-potere della classe del management (come avviene negli USA) viene chiamata tecnocrazia, cioè il potere dei tecnici.
Nel sistema tradizionale delle SPA, l'assemblea può nominare un consiglio di amministrazione o un amministratore unico, salvo che la società sia quotata società. Le società con azioni quotate devono avere per forza un consiglio di amministrazione composto da un numero minimo di membri, oltre che ad avere 1/2 amministratori di minoranza. Inoltre, non possono avere un amministratore unico le società amministrate secondo il modello dualistico o il modello monistico. Questo perché l'organo amministrativo delle società dualistiche è il consiglio di gestione (e viene nominato dal consiglio di sorveglianza che è nominato a sua volta dall'assemblea) e l'organo amministrativo delle società monistiche si chiama consiglio di amministrazione come quello del sistema tradizionale.
Questi modelli → inl'organo amministrativo è sempre collegiale. Nella SPA se la società decide di nominare + amministratori, queste persone devono necessariamente costituire e devono operare come un organo collegiale, cioè non è ammessa ad es. l'amministrazione disgiuntiva (come nel caso delle soc. di persone), cioè che ciascuna amministratore può amministrare per fatti propri → nelle SPA questo non è possibile, ma operano con il metodo collegiale analoga all'assemblea.
Nell SRL lo statuto può consentire a questa pluralità di amministratori di non fare le riunioni, di non seguire quindi questo metodo collegiale, ma di assumere le decisioni mediante una consultazione scritta o con il consenso espresso per iscritto, si chiamano metodi decisionali alternativi al metodo collegiale in cui c'è il dibattito come differenza sostanziale.
Che tipo di contratto c'è fra la società e gli amministratori?
Gli amministratori non sono dei lavoratori subordinati della società, ma sono al vertice di questa, sono loro che danno ordini ai dipendenti e non hanno alcun superiore gerarchico. I soci non possono dare ordini agli amministratori, sono soggetti solo al potere della legge e sono autonomi. Non è nemmeno un contratto di mandato, ma è simile in quanto gli amministratori (come i mandatari) agiscono nell'interesse della società, quindi curano un interesse altrui. Tuttavia, a differenza del mandatario, non sono soggetti al potere direttivo del mandante. I soci non possono dare ordini agli amministratori e il mandato ha ad oggetto solo il compimento di atti giuridici, mentre gli amministratori compiono nella loro attività non solo atti giuridici. La Cassazione afferma che il rapporto giuridico tra società e amministratore è "sui generis" ed è un rapporto che si chiama contratto di amministrazione, il cui contenuto è.el mandato, che di norma è di cinque anni;- per dimissioni volontarie;- per decadenza, nel caso in cui vengano meno i requisiti previsti dalla legge per ricoprire la carica;- per revoca, qualora l'assemblea dei condomini decida di revocare l'amministratore per gravi motivi;- per decesso, nel caso in cui l'amministratore venga a mancare durante il suo mandato. Durante il loro mandato, gli amministratori hanno il compito di gestire e amministrare il condominio, prendendo decisioni in merito alla manutenzione e alla gestione delle parti comuni, alla raccolta dei fondi condominiali, alla convocazione delle assemblee condominiali e alla redazione del bilancio annuale. È importante sottolineare che gli amministratori devono agire nell'interesse del condominio e dei suoi proprietari, rispettando le norme di legge e le disposizioni dell'assemblea condominiale. In caso di violazione di tali obblighi, gli amministratori possono essere chiamati a rispondere civilmente e penalmente dei danni causati. Per garantire una gestione trasparente e corretta del condominio, è consigliabile che gli amministratori siano scelti tra persone competenti e affidabili, che abbiano una buona conoscenza delle norme di legge in materia di condominio e che siano in grado di gestire in modo efficiente le questioni amministrative e finanziarie.