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SERRAMENTO IN ACCIAIO

Componenti :

- Telaio ( lamiera di acciaio sp. 10/10 )

- Isolamento termico a cappotto ( riempimento telaio )

- Fermavetro

- Guarnizioni ( elastomeri o polimetri termoplastici ) di

battuta, di tenuta e cingivetro

- Sigillanti ( resine termoindurenti)

- Vetrazione ( o materiale plastico trasparente o traslucido )

- Tassellature

SERRAMENTO IN LEGNO

5 Vantaggi: proprietà estetiche e elevata resistenza termica

Svantaggi: deformazioni ( imbarcamento ); durabilità e elevata

manutenzione

Componenti:

- Guarnizioni ( di battuta e distanziatori )

- Sigillanti

- Vetrazione

- Tassellature

- Fermavetro

Esistono anche altre tipologie di telaio come :

telai ibridi legno- alluminio

telai ibridi PVC – Alluminio

telai a finitura flessibile

Serramenti poltrusi ( 20% poliuretano e 80% fibra di vetro con il vantaggio di avere un

rapporto prestazione meccanica/peso ottimale )

PRESTAZIONI ‘ SISTEMA ‘ SERRAMENTO

Le caratteristiche intrinseche che devono essere garantite dei singoli elemento che

costituiscono il serramento ( ad esempio resistenza, urto vetrazioni, durabilità e guarnizioni

); prestazioni del serramento e le prestazioni del serramento messo in opera come

serramento- vano murario .

Per quanto riguarda le prove effettuate sulla vetrazione, queste sono quelle stabilite nella

norma UNI 1096 e UNI 1748 dove sono descritte i metodi di prova, le caratterizzazioni e la

valutazione di conformità .

Relativi alla resistenza strutturale del componente

- Resistenza ai carichi verticali

- Resistenza allo svergolamento

- Resistenza alla torsione statica

- Resistenza al vento

- Resistenza ai carichi di neve ( solo per lucernai )

- Sicurezza del davanzale

- Resistenza agli urti da corpo molle

- Resistenza alle azioni di manovra

- Resistenza verso terra

- Requisiti di tenuta ( permeabilità all’acqua, tenuta all’acqua, permeabilità al vapore

acqueo)

- Requisiti relativi alla sicurezza in caso di eventi eccezionali ( resistenza al fuoco,

reazione al fuoco, resistenza allo shock termico, resistenza allo shock sismico,

resistenza ai proiettili, resistenza alle esplosioni, resistenza alle effrazioni,

resistenza in presenza di sostanze pericolose )

Requisiti relativi al controllo dei flussi energetici

- Isolamento termico

- Controllo del flusso luminoso

- Fattore solare

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Requisiti relativi al controllo delle condizioni di comfort acustico ( isolamento acustico )

Requisiti relativi alla durabilità dell’elemento e dell’opera

- Resistenza allo shock termico

- Controllo della mobilità termica

- Controllo del comportamento al movimento della struttura dell’edificio

- Resistenza agli urti da corpo duro

Requisiti di manutenibilità e sostituibilità

- Pulibilità

- Manutenibilità

- Sostituibilità

- Basso impatto ambientale

Le norme si dividono in norme che controllano e stabiliscono le procedure di posa in opera

e quelle che definiscono le prestazioni ottenuto e da ottenere.

Norme per le PROCEDURE DI PROVA

- Prova di svergolamento ( sforzo di messa in movimento dell’anta )

- Prova di svergolamento ( sforzo di messa in movimento dell’anta ( dinamica ) e

sforzo di spostamento dell’anta

- Prova di tensione ( sforzo di messa in movimento dell’anta e sforzo di spostamento

dell’anta)

- Dispositivo di arresto ( fine corsa ) forza statica . Sforzo di messa in movimento

dell’anta

- Prova di deformazione diagonale . Sforzo di messa in movimento dell’anta

( dinamica ) sforzo di spostamento dell’anta.

RESISTENZA AI CARICHI DINAMICI ORTOGONALI ALLA VETRAZIONE

Indica la capacità del serramento di conservare la sua geometria sotto l’azione di un carico

dinamico ortogonale dovuto al vento ( pressione e depressione del vento )

Naturalmente la distribuzione delle pressione del vento sulle facciate è da porsi in

relazione a diversi fattori come i parametri ambientali legati alla topografia locale e ai

fattori orografici esprimibili attraverso il coefficiente di rugosità ; parametri climatici come la

velocità del vento e la direzione e alcuni parametri edilizi legati all’ambiente circostante

l’edificio in questione come l’altezza dell’edificio e l’altezza in relazione agli altri edifici , la

forma e il rapporto di forma laterale.

Gli elementi interessati sono la vetrazione che trasferisce carichi e il telaio mobile .

N.B. La pressione agente sulla specchiatura può provocare una deformazione del telaio

e, in casi estremi, la perdita di tenuta acqua e aria del serramento.

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RESISTENZA AI CARICHI VERTICALI

Indica la capacità del serramento di conservare la sua geometria sotto l’azione di un carico

statico verticale agente sull’anta aperta e fissata al suo telaio. Sono delle forze che variano

a seconda della destinazione d’uso degli ambienti . Gli elementi interessati sono cerniere,

fissaggio cerniere, ancoraggio telaio fisso e zanche fissaggio controtelaio.

Note progettuali: la destinazione d’uso comporta uno specifico sovraccarico variabile. Il

cedimento della cerniere può provocare un eventuale svergolamento del telaio e, in casi

stremi la perdita di tenuta all’acqua e aria del serramento. Nelle normative sono indicate le

modalità e i metodi di verifica in laboratorio (valutazione rispetto alle altre prestazioni ) e le

verifiche in fase progettuale.

Un carico eccezionale presente sulla vetrazione e sul telaio determinano un pre-

dimensionamento e una collocazione delle zanche maggiore.

RESISTENZA ALLO SVERGOLEMENTO ( CLASSE 0 – NESSUNA RICHIESTA – 4

(800N)

Capacità del serramento di conservare la sua geometria sotto l’azione di un carico che

impegna il telaio agendo nel piano dell’anta e tende quindi a renderlo a forma di

parallelogramma. Per valutare la resistenza allo svergolamento si prendono in

considerazione le forze N con le quali si carica il serramento e gli spostamenti ( in mm)

che si producono.

Sono variabili a seconda della destinazione d’uso degli ambienti e della tecnologia. Gli

elementi di telaio e la tipologia di raccordo elementi, cerniere e ancoraggio.

Lo svergolamento del telaio può provocare la rottura della vetrazione oltre alla perdita di

tenuta all’aria e all’acqua. Devono essere svolte delle verifiche in laboratorio.

RESISTENZA ALLA TORSIONE STATICA ( CLASSE 0 – NESSUNA RICHIESTA –

4(800N))

Indica la capacità del serramento di conservare la sua geometria sotto l’azione di un carico

statico torsionale che impegna l’anta aperta fissata al suo telaio.

Sono variabili a seconda della destinazione d’uso degli ambienti e della tecnologia. Gli

elementi interessati sono gli elementi di telaio e tipologie di raccordo degli elementi, le

cerniere, l’ancoraggio.

Lo svergolamento del telaio può portare alla eventuale rottura della vetrazione oltre che

alla perdita della tenuta all’aria e all’acqua.

SICUREZZA DEL DAVANZALE

Si prende in considerazione l’altezza del davanzale delle finestre che vengono aperte

manualmente al fine di poter collocare eventuali dispositivi atti alla manovra come ad

esempio le maniglie ad un’altezza adatta a permetterne un utilizzo sicuro. Occorre tenere

conto di dove si possono poggiare i piedi per poter valutare l’altezza del davanzale

effettivamente disponibile a protezione dell’operatore. Anche qui occorre valutare, in

relazione al tipo di utilizzatore , il grado di sicurezza desiderato. Naturalmente le

dimensioni variano a seconda della destinazione d’uso .

L’altezza del davanzale viene presa rispetto al piano finito del pavimento o al punto più

alto sul quale si possono appoggiare i piedi per azionare il serramento ( unità di misura

metri ).

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Per i carichi invece orizzontali vivi sul davanzale, dal momento che non ci sono norme

specifiche per la sua valutazione, si potrebbe per analogia fare riferimento a quelle che

riguardano il medesimo tipo di carico per parapetti e ringhiere ( norma uni 10806 ). I

carichi per abitazioni di uso pubblico sono 1500 N/m mentre quelli per uso privato

primario/ secondario sono 290 N/m . Il campione è costituito da una tratta rettilinea di

lunghezza pari ad almeno 3m, con almeno 2 elementi di fissaggio ( piantoni ).

RESISTENZA URTO DA UN CORPO MOLLE

Questo requisito si pone in relazione alla sicurezza nella fruizione degli spazi delimitati

dall’involucro in esame, rappresentando l’urto dovuto ad una persona che si appoggia o

cade contro un elemento di chiusura. Le DIRETTIVE COMUNI PER L’AGRéMENT

TECNICO in materia di urti di sicurezza da quelli di prestazione sono principalmente due :

- Urti di sicurezza : intendono verificare che l’elemento sottoposto agli urti non

comporti pericolo per l’utente, non pregiudichi la sicurezza strutturale dell’elemento,

non permetta intrusioni umane attraverso eventuali varchi.

- Urti di prestazione: vogliono verificare la capacità dell’elemento, sottoposto ad urti

accidentali o abituali, di assicurare la prestazione desiderata, in termini visivi e fisici,

per la durata utile prevista.

L’analisi e lo studio degli effetti viene fatto a seconda delle diverse destinazioni d’uso. Si

può tenere conto della durezza e della resistenza meccanica dei materiali impiegati nella

costruzione degli elementi e di come sono connessi tra di loro. Inoltre si possono calcolare

le deformazioni dell’elemento sottoposto al carico dovuto, verificandone la resistenza.

RESISTENZA ALLE AZIONI DI MANOVRA

Indica la resistenza del serramento o dei suoi dispositivi alle azioni che vengono compiute

per utilizzarli. Si può quindi suddividere gli effetti in 3 voci :

- Forza da applicare per cominciare l’apertura o completare la chiusura dell’anta

partenza da una posizione in cui l’anta è ferma

- Forza o momento da applicare sulla maniglia per provocare il movimento alla

posizione di apertura

- Forza o momento da applicare sul dispositivo che ha la funzione di serrare la porta

Solitamente gli elementi interessati sono cerniere, accessori di chiusura e telaio.

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PERMEABILITA’ ALL’ARIA

Nella tabella sottostante sono riportati i principali criteri di scelta :

Note progettuali: per avere una percezione qualitativa della permeabilità all’aria, si

possono prendere in considerazione i seguenti aspetti:

- presenza di guarnizioni

- tipo di guarnizioni e meccanismi di deformazione di queste in caso di

sovrappressioni/depressioni

- punti di fissaggio/chiusura delle parti sia fisse che apribili

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TENUTA ALL’ACQUA

Per avere una precezione qualitativa della tenuta all&rsqu

Dettagli
A.A. 2015-2016
23 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/10 Architettura tecnica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher veroni.gianluca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Architettura tecnica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Poli Tiziana.