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Di seguito, lo schema che illustra investita a tassi più alti; rispetto ad uno scenario attuale dove
come incide il Rischio Prezzo ed il la cedola per molte emissioni è praticamente pari allo spread
(livello minimo); è normale che se i tassi aumentano, la
cedola allo spread aggiunge qualcosa, e la si può reinvestire
ad un tasso più alto rispetto alla situazione attuale. Si avrà
così un doppio effetto positivo che va ad attenuare l’effetto
negativo; vuol dire che il prezzo cade ma molto “lievemente”.
Si ha un doppio effetto negativo, si ha la cedola che non si
riesce ad investire perché i tassi sono tanto bassi (non si ha
Rischio Reinvestimento per un BTP,CCT,CTZ.
Di seguito si cerca un indicatore di rischio, e se si ragiona solo ed
esclusivamente in termini di durata, si può dire che il titolo che ha una durata
più lunga rispetto ad un altro titolo, ma non è detto che questo titolo sia più
rischioso rispetto all’altro; si sta considerando nella comparazione fra due titoli
l’elemento (vita residua, non tenendo in considerazione gli altri elementi che
sono rappresentati da altre caratteristiche del titolo.
indicatore di rischio,
In pratica si individua un che comprenda tutti gli elementi
che fanno parte del titolo, ed attraverso questo indicatore si riuscirà ad
individuare, non soltanto l’elemento tempo, ma anche l’elemento cedola e
l’elemento reinvestimento cedola. Quindi i requisiti di un indicatore di rischio
sono:
- Considerare congiuntamente i fattori di volatilità di un titolo (livello di
cedola e vita residua);
- Stimare la reattività dei prezzi a fronte di una variazione dei tassi;
Tutto ciò si traduce in una forma analitica che pone al numeratore la situazione
dei flussi di cassa attualizzati e ponderati per il tempo, ed al denominatore il
prezzo del titolo, quella che viene appunto denominata la Duration o Durata
media Finanziaria.
A questo punto si può dire che ci sono due criticità nell’applicazione di questa
formula:
1. Ci potrebbe essere un problema legato ai flussi futuri, cioè la duration di
un CCT potrebbe essere di difficile interpretazione, perché non si ha
prontezza sui flussi futuri;
quindi una prima interpretazione potrebbe essere fatta dicendo che la
Duration è il baricentro finanziario dell’investimento in titoli.
Nel sole24ore compare nelle descrizioni il termine Durat. (anni
giorni), il quale è espressa in valori decimali, e dove per capire meglio il
numero prima della virgola “intende” gli anni e quelli dopo la virgola sono intesi
come i giorni;
è chiaro che più il tempo si “allunga” per i titoli, più la duration sarà lunga.
Si può notare che nei titoli a Zero coupon la duration sarà uguale
(corrisponderà) alla durata del contratto, perché naturalmente non essendoci la
cedola corrisponderà alla durata finanziaria del titolo (vita residua).
L’effetto durata viene più che compensata dall’effetto cedola:
- a parità di cedola e frequenza cedolare, il titolo con Duration Maggiore è
quella che massimizza la variazione dei tassi;
- a parità di scadenza e di frequenza cedolare, il titolo con Duration Minore
è quella che minimizza la variazione dei tassi; scadenza più
Da queste due relazioni possiamo desumere che il titolo con la
vicina scadenza più lontana
ha la duration di quella del titolo con per
maggiore
effetto del tasso cedolare minore.
Per spiegare visivamente la Duration, la si rappresenta attraverso un’asse
(esempio pratico, come in M.F.)
Di seguito il grafico a mano: fulcro;
Al di sotto, per mantenere in equilibrio il “peso” dell’asse ci si mette un
si può rappresentare il tutto in termini di titoli, supponendo che sull’asse di
legno ci siano delle cedole di un titolo, e l’ultima cedola è più consistente delle
precedenti, perché naturalmente contiene il valore di rimborso. Il fulcro in
rappresenta la Duration,
questo caso per cui si tende a spostare il Fulcro verso
destra o verso sinistra in relazione al peso delle cedole; per cui se si va a
trasportare questa rappresentazione grafica nel mondo dei titoli, si può dire
che il fulcro lo si sposterà verso destra nel caso in cui le cedole siano più
piccole (tende a spostarsi al massimo verso destra se si è in presenza di uno
zero coupon, ecco anche rappresentato come si diceva prima l’esempio per cui
lo zero coupon presenta una duration che coincide con la vita residua); tutto
ciò dimostrerebbe che la duration tende ad aumentare, in presenza di cedole
piccole ed ad essere massimizzata in assenza di cedole.
Naturalmente verso sinistra si avranno delle cedole più grandi, ed è per questo
che la duration si sposterà verso sinistra in presenza delle precedenti dette.
A questo punto, si potrà definire ulteriormente la duration come il periodo di
il periodo in cui si dovrebbe realizzare la
detenzione ottimale dell’investimento,
condizione che (il rendimento ex ante = rendimento ex post) se si adottasse
la relazione con un titolo a Zero Coupon;
se si ha invece un titolo con cedola, si può notare in termini di duration,
rispetto ad un titolo zero coupon che il valore della duration “toglie la vita
residua”, perché nel valore della duration si tiene conto del fatto che
dall’istante iniziale dell’investimento, si va ad incassare i flussi (durante la vita
del titolo), e quindi andarli ad investire; reinvestendoli infatti non si fa
capitale inizialmente investito;
nient’altro che abbassare il tempo di rientro del
quindi la duration rappresenterebbe il punto in cui il rendimento ex ante =
rendimento ex post anche per un titolo con cedola, in quanto tiene conto del
fatto che i flussi saranno reinvestiti.
In termini di andamento dei tassi, facendo una Gestione Attiva o Gestione
Passiva,
- Nella Gestione Attiva, si fa una previsione sull’andamento dei tassi; e
quindi se c’è una relazione che la duration è maggiore o minore
dell’Holding Period (periodo di detenzione ottimale del titolo),
l’andamento dipenderà da quelle che sono le aspettative sui tassi del
soggetto che decide tutto ciò, e allora si potrà dire che esistono due
scenari A o B:
È uno scenario in cui la previsione è fatta seguendo una logica di
A. abbassamento dei tassi quindi Duration > Holding Period; quindi
si “allunga” la duration del portafoglio, ma la stessa gode della
proprietà che è pari alla media ponderata dei titoli che compongono il
se per esempio l’orizzonte temporale (holding period) è
portafoglio;
di 4,5 anni, ed il soggetto allunga la duration, ci si ritroverebbe ad
avere una duration di quasi 30 anni, e quindi cerca di massimizzare
l’effetto prezzo, e se quest’ultimo si manifesta maggiormente sui
titoli che hanno un indicatore di duration più alto, vuol dire che il
soggetto tenderà a sostituire gradualmente il portafoglio,
includendo titoli che hanno una duration più alta e che gli possono
più consistente;
determinare una duration del portafoglio
È uno scenario in cui la previsione è fatta seguendo una logica di
B. aumento dei tassi quindi Duration < Holding Period; quindi si
“riduce” la duration del portafoglio, il portafoglio stesso diventa più
“difensivo”, quindi il soggetto andrà a fare delle sostituzioni,
andando a modificare e vendendo titoli con duration alta, inserendo
contestualmente titolo con duration bassa, queste sostituzioni si
fanno prima (la previsione serve a questo) in modo da rendere il
all’andamento dei tassi
portafoglio reattivo attesi;
Continuando…….
- Nella Gestione Passiva, non si fa una previsione sull’andamento dei tassi,
cioè non si ha molte volte capacità di fare una vera e propria previsione o
pure non si hanno gli strumenti per farle. In questo caso la Duration =
generalmente si fa riferimento ad uno Zero Coupon in cui
Holding Period,
Rendimento ex Ante = Rendimento ex Post.
Si fa così un esempio:
Un soggetto affida un investimento ad un gestore e gli pone dei vincoli….
500'000 € con vincoli:
- Holding Period 4 anni
- Non è consentito disinvestire prima del 4°anno
- Rendimento effettivo 1,85
Oggi sul mercato, il gestore individua due possibilità (titoli) in T-0 e deve fare
una scelta: Titolo B:
Titolo A: - Cedola Fissa
Cedola Fissa
- - Rating A+
Rendimento effettivo 1,85%
- - Rendimento effettivo 1,85%
Rating A+
- - Vita Residua 4 anni
Duration 4 anni
-
Pensando inizialmente, sarebbe logico ipotizzare considerare un ipotesi sui
tassi, sulla loro proiezione.
Si potrebbe notare anche che un titolo potrebbe esporci ad un rischio maggiore
rispetto all’altro; rischio di prezzo;
Inizialmente si può dire che nel titolo B non c’è il lo si
Titolo B:
porta questo titolo fino alla scadenza; la scelta del titolo B preannuncia un
aumento dei tassi,
ipotesi di la sua vita Residua = Holding Period, cioè
coincidono; naturalmente tutto ciò è possibile “bloccando” il rischio del prezzo,
cercando di ottimizzare il rischio reinvestimento.
Naturalmente nella coincidenza tra V.R=HP non si ha rischio prezzo (lo si
potrebbe avere se si facesse una valutazione intertemporale); la scelta del
titolo B sarebbe premiante quindi solo in ipotesi del rialzo dei tassi, perché la
cedola che si riceverà con una frequenza semestrale, in un periodo che va fra
T-0,5 (semestrale) a T-4, la si va a reinvestire al tassi decrescenti, per cui
l’effetto finale sarà un rendimento più alto di quello che si era ipotizzato. Il che
quindi vorrebbe dire che si ha Rendimento ex post = Rendimento ex ante. Se si
abbassamento
ha una visione pessimista con un dei tassi, il cliente potrebbe
non essere soddisfatto, e quindi potrebbe ricevere un rendimento più basso di
quello che esso chiedeva. aumento
include Rischio prezzo e Rischio reinvestimento, in caso di un
Titolo A:
dei tassi prezzo più basso
con questo titolo, al termine dei 4 anni, si avrà un di
quello che ci si potrebbe attendere nell’ipotesi dei tassi stabili; questo effetto
prezzo negativo, verrebbe compensato dal fatto che le cedole vengono
reinvestite a tassi più alti di quelli che si era ipotizzati; ci sarebbe così un
effetto reinvestimento effetto prezzo,
maggiore ed un minor