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CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI DINAMICI
I sistemi dinamici descritti dalla precedente coppia di equazioni possono essere classificati come:
• SISO O MIMO
Un sistema dinamico si dice SISO (Single Input – Single Output) se ad una sola variabile d’ingresso
e ad una sola variabile d’uscita altrimenti si dice MIMO (Multi Input – Multi Output).
• STRETTAMENTE PROPRIO O PROPRIO
Se la funzione g non dipende dall’ingresso cioè se la trasformazione di uscita si può scrivere come
,
y(k) allora il sistema dinamico si dice strettamente proprio perché l’uscita dipende
dall’ingresso solo attraverso lo stato. Ciò equivale a dire che la funzione di trasferimento
associata del sistema ha un numero di poli pari al numero di zeri (n = m).
Viceversa se la funzione g non dipende dallo stato cioè se la trasformazione di uscita si può
,
scrivere come y(k) (legame ingresso‐uscita istantaneo) allora il sistema non più
perché l’uscita dipende solo dall’ingresso. Ciò equivale a dire che la
dinamico si dice proprio
funzione di trasferimento del sistema ha un numero di poli pari al numero di zeri (n = m).
• TEMPO VARIANTE O INVARIANTE
Se le funzioni f e g non dipendono esplicitamente dal tempo k o equivalentemente se la dinamica
del sistema non dipende da quando è cominciata ma dipende da quanto tempo è avviata allora il
sistema si dice tempo invariante (o stazionario) altrimenti tempo variante.
• LINEARI TEMPO INVARIANTE
Se le funzioni f e g non dipendono dal tempo e sono lineari allora siamo nel caso di sistemi
lineari tempo invarianti descritti semplificando la precedente coppia di equazioni in:
1
y(k)
con le matrici , , , indipendenti dal tempo discreto .
(n = numero variabili stato, m = numero ingressi, p = numero uscite)
In particolare sulla base delle definizioni fornite è evidente che: 6
Lezione 2 04‐10‐2007
‐ per i sistemi lineari tempo invarianti e strettamente propri la matrice è nulla;
‐ per i sistemi lineari tempo invarianti SISO la matrice si riduce ad un vettore colonna
(m = 1) mentre la matrice si riduce ad un vettore riga (p = 1);
EQUILIBRIO DI UN SISTEMA DISCRETO
Il punto di equilibrio è quel punto nel quale se vi si porta il sistema,in assenza di perturbazioni,
esso stesso vi permane indefinitamente.
In pratica è quel particolare punto in cui non c’è dinamica e: ad annullare
‐ nel dominio del tempo continuo , ciò equivale da un punto di vista matematico
le equazioni differenziali;
‐ nel dominio del tempo discreto , ciò equivale a dire che lo stato del sistema discreto non
varia all’aumentare del tempo o più semplicemente che il sistema discreto è apparentemente
1
fermo” cioè .
Come nel caso continuo per si fissa un ingresso costante e la rappresentazione ingresso‐
stato‐uscita del sistema tempo discreto si riduce a:
,
,
Se l’equazione di stato ha soluzione allora essa sarà il punto di equilibrio corrispondente al
, ,
forzamento costante in ingresso. In definitiva il punto o i punti di equilibrio sono
sinteticamente lo stato del sistema discreto all’equilibrio.
LINEARIZZAZIONE
Consideriamo un sistema discreto siso non lineare e tempo invariante così descritto:
1 ,
,
y(k) , ,
Noto almeno un punto di equilibrio possiamo ottenere un’approssimazione
linearizzata del nostro sistema non lineare discreto nell’intorno dello stesso punto.
Anzitutto, definiamo quindi le variazioni dello stato , dell’ingresso e dell’uscita
rispetto al punto di equilibrio P:
‐
‐
‐
La coppia di equazioni che descrivono il sistema discreto messe in funzione delle variazioni ,
, appena introdotte diventano
1 ,
1 , , ,
Sviluppiando in serie di Taylor le funzioni e g intorno al punto di equilibrio avremo
che: 7
Lezione 2 04‐10‐2007
, ,
, , · · ,
, ,
, , · · ,
Chiaramente, poiché le funzioni e non dipendono dal tempo continuo , possiamo dire che:
,
‐ lo Jacobiano è pari alla matrice costante ;
,
‐ lo Jacobiano è pari al vettore colonna costante ;
,
‐ lo Jacobiano è pari al vettore riga costante ;
,
‐ lo Jacobiano è pari alla matrice ; ,
Inoltre e importante notare che l’infinitesimo di ordine superiore al primo tende a
zero per e che tendono a zero (ovvero nell’ipotesi di movimento nella stretta vicinanza del
, , ).
punto di equilibrio
Mettendo insieme queste informazioni possiamo quindi in definitiva riscrivere dapprima:
, ,
, ,
Di conseguenza ritornando alla coppia di equazioni che descrivono il sistema discreto in funzione
delle variazioni , ,
1 ,
1 ,
Noti gli approssimanti di Taylor delle funzioni e si ha
1 ,
1 , , ,
Siccome per definizione e tali quantità opposte si annullano
reciprocamente per cui resta
1
1
Questa è proprio l’espressione cercata del sistema discreto linearizzato attorno al punto di
, ,
equilibrio . 8