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Estratto del documento

Ma è possibile ricorrere anche a concetti probabilistici quali:

- Value at Risk, cioè quand’è la massima perdita percentuale, in un certo

arco temporale, per determinati valori di confidenza;

- Shortfall Probability, cioè la probabilità di raggiungere/realizzare un

non

certo risultato ad una certa data futura;

Si passa così ad analizzare la 2 domanda:

a Quante e quali asset class? poche

Una risposta a questa domanda può essere quella di concentrarsi su

asset class, o su divisioni molto più analitiche; Oppure quella di scegliere fra

l’universo dei Bond e delle azioni.

Allora si ragiona in termini di Breve o Lungo periodo? (Asset allocation Tattica o

Strategica), un certo equilibrio tra azioni e obbligazioni, o tra attività

tradizionali (strumenti tradizionali, con strumenti alternative, cioè quindi asset

class alternative);

Approfondimento:

Ma che tipi di obbligazioni si va a scegliere? La prima differenza la si fa semplicemente dalla separazione

banale fra il Governament Bond e i Corporate Bond (Obbligazioni di emittenti statali, o emissioni di

emittenti Societarie),una prima classificazione di ordine, che in realtà dovrà essere ulteriormente

spacchettata, perché si possono mettere / catalogare le obbligazioni sulla base del Rating, e quindi si

sceglie fra il tipo di Rating da selezionare per il portafoglio; ma si può scegliere anche sulla politica della

scadenza, in relazione a quella che è la duration degli asset presenti all’interno del portafoglio, in

relazione a quella che è anche la dinamica dei tassi; ma si può scegliere anche obbligazioni in base alla

qualità dell’emittente; si può scegliere fra le azioni Large Cap o Small Cap, selezionando quei titoli che

“pesano” di più all’interno del mercato (Large Cap) e sono esenti da Speculazioni o rastrellamenti di

azioni, e che possono condizionare il listino, e comunque più “affidabili” rispetto alle altre categorie; si

può scegliere anche sempre nella composizione del portafoglio fra le Azioni Growth o le Azioni Value,

quelle Growth indicano i titoli che ha una potenzialità di crescita molto forte, perché è un titolo di una

società presente sul mercato da poco tempo ed è in continua espansione (Start up, Technology), mentre

un titolo Value presenta una Stabilità di fatturato di utili nel corso del tempo, ed ha una consolidata

presenza sul mercato (Coca Cola);

Un'altra domanda che ci sorge spontanea, al di fuori di quelle lineari per

Markowitz, potrebbe essere… “Quanto dev’essere frequente la ricomposizione

di questo portafoglio? Cioè come devo andare a rimodulare il portafoglio sulla

base delle scelte delle informazioni che provengono dal mercato? Si deve

riequilibrare il portafoglio?”

Ovviamente si deve avere un impatto sulle previsione per ogni Asset Class, si

va a verificare quanto i fattori Macro possono incidere sull’andamento della

scelta del portafoglio (inflazioni, tassi di interesse).

Analisi di Supporto (Mercato, Scenario e di Rischio),

Facendo delle si possono fare

delle scelte:

- Analisi orientate al Mercato, cioè in pratica ci si chiede come valutare un

investimento nel breve periodo, utilizzando uno strumento che ci

consente di fare delle scelte di timing, e quindi si parla di ulteriormente:

- Analisi Tecnica si fa un’analisi basata sul Timing, cioè si dice

essenzialmente che “la storia passata si può ripetere nel futuro”, cioè

l’andamento del titolo, sotto un profilo grafico, cioè ancora, il percorso

del prezzo di un titolo, si può ripetere nel futuro; il che vuol dire che se si

conosce qual è stato il prezzo del titolo nel passato, si può individuare dei

segnali che alcuni percorsi del titolo possono ripetersi nel futuro;

- Analisi di Scenario ci porta ad una situazione odierna, cioè ci si chiede

se si è ottimisti (Best Case) sull’andamento dei mercati nel prossimo

“mese” oppure si ha una visione pessimistica sull’andamento degli stessi

(Worst Case);

- Analisi Rischio si va a rimodulare il portafoglio sulla base degli

strumenti che si sta utilizzando (deviazione standard); segnali di bolla,

Quando si sente parlare dei termini “Bubble”, sono i così detti

al quale sono spinti da una serie di fattori come, i Rendimenti in eccesso, cioè

quando si diffonde troppo l’interesse del mercato azionario (troppo public), ma

un altro segnale può essere dato dalle Valutazioni Eccessive cioè quando si

quotano troppo i titoli; un altro segnale è la presenza di attività speculative

(tipo molte attività di short selling) ed infine un altro segnale può essere dato

da quando ci sono Alte attività di Trading.

E quindi si arriva a parlare di uno “stile” dell’asset allocation… le

Generalmente si potrà dire che lo stile potrebbe riflettere quelle che sono

volontà stesse dell’investitore, allora si potrà fare uno stile di tipo:

- Conservativo (Poco rischio ma Pochi Rendimenti prossimi allo 0);

- Moderato (c’è una componente azionaria, che “esprimerebbe un

rischio sistematico che è prossimo a quello di mercato”, è una frase che

spacchettamento del rischio,

consente di introdurre la differenza dello

infatti quando si parla di rischio si parla di:

Rischio Sistematico Rischio Specifico

È quello proprio del mercato in cui si È quello che dipende dal titolo che si va a

va ad “operare”; quindi a prescindere selezionare sul Mercato, e questo titolo

dalle scelte, la variazione del potrebbe essere un titolo che segue

rendimento del titolo dipende dal l’andamento del mercato, oppure avendo un

mercato in cui si opera, e quindi è rischio Specifico, benché sia trattato in un

legato principalmente dal mercato di determinato mercato, in realtà ha delle

riferimento. peculiarità per cui il suo rendimento

prescinde da quello del mercato; è una

sorgente di redditività che non è legata

all’andamento del mercato ( magari titoli in

)

controten.

Sempre nel portafoglio di mercato ci si può affidare a gli ETF replicano il

sottostante; Performance

Si parla di elementi che tendono ad avere del portafoglio; se si va

a studiare la cosa, le determinanti del portafoglio sono attribuite

tendenzialmente ad un asset allocation di tipo strategico; si nota così che le

altri determinanti delle Performance del portafoglio sono attribuite al Market

Timing, ed alla Security Selection, dove il market timing rappresenta il

“momento” di entrata e di uscita dal mercato, mentre la Security Selection

(stock picking), si va a cercare azioni che sono Over Value o Under Value, cioè

azioni che sono sopravvalutate o sottovalutate, e quindi si va ad implementare

le strategie di Short Selling (sull’over value);

Nella Gestione Passiva, una gestione di tipo quantitativa, perché una

caratteristica della gestione passiva è proprio L’index funds, cioè un fondo che

replica un indice del mercato; si tratta così di andar a replicare “qualcosa di

mercato” e non c’è bisogno di una particolare abilità.

Si può passare da una gestione Quantitativa a una gestione Qualitativa, in

relazione al fatto che si inseriscono delle componenti di tipo qualitativo, cioè si

fa un’analisi di tipo stock picking, e quindi si fa una gestione di tipo Attivo;

Nella Gestione Attiva, una gestione di tipo qualitativa, infatti il soggetto che

opera qui è un Active Manager, che cerca di “battere” il mercato, esponendosi

al rischio che la sua previsione non sia corretta abbastanza.

Si passa così a parlare della 3 domanda:

a Come stimare gli Input?

Rendimenti attesi:

- Approccio Building Block, con un problema della coerenza delle stime,

cioè lo spacchettamento di un prodotto complesso in tanti

“sottoprodotti”, e quindi in un discorso di redditività, bisognerà vedere

quanto rendono i singoli prodotti che compongono il portafoglio

complessivo;

- Mean Reversion dei rendimenti, cioè la possibilità che i rendimenti

ritornano al loro valore medio, e diventa un problema quella del

Campione storico utilizzato;

- Se si guardano i rendimenti attesi, sappiamo che sono dati dalla probabilità

che si manifestano diversi stadi del mondo, a cui si associa un rendimento, a

uno scenario può essere (che i tassi aumentano, o

livello macro;

diminuiscono); quindi in realtà oggi si va a fare una previsione del futuro;

Correlazioni:

- Si considerano nelle Correlazioni il Total Return di tipo domestico o

estero, perché chiaramente nell’estero bisognerà andar a fare delle

previsioni sull’andamento dei tassi di cambio, e quindi dovremmo andar

a considerare anche il tasso di interesse domestico ed estero;

- Si ha una certa rilevanza sul campionamento dei Dati, cioè si cerca di

evitare i dati giornalieri, perché quest’ultimi sono troppo soggetti a

oscillazioni;

Parlando della 4 domanda:

a Come passare al portafoglio per il Cliente?

In questo caso la selezione del portafoglio, che si fa riferimento ad un

portafoglio reale, dove la selezione non può essere basata sulla funzione di

utilità in pratica; si segmenta la frontiera per alcuni livelli arbitrari di deviazione

standard o in alternativa di modelli diversi (expected shortfall).

L’ultima domanda, la 5 :

a Portafoglio Ottimale vs prodotto “reale”?

Ci dev’essere la possibilità di un portafoglio che sia “comunicabile”, questa

comunicabilità del portafoglio, la si deve spacchettare (rappresentando

all’investitore quale sarà la scelta di campo), e nel momento stesso che si va a

leggere il prospetto informativo, non bisognerà firmare al “buio”, ma si delega

al gestore la possibilità di gestire la nostra liquidità; cioè quando si dà liquidità,

la si può dare perché si è in una gestione a Benchmark, cioè il gestore ci

riferisce qual è il suo target di riferimento, oppure si potrà trovare una gestione

del tipo Total Return, cioè è una gestione a rendimento Assoluto, dove il

gestore non dice dove andrà ad investire, ma cerca di dirci che

dall’investimento otterrà il massimo rendimento; quando si va ad indicare

quindi una gestione a Benchmark, si ha una “visione” abbastanza chiara di

quella che sarà la destinazione finale d

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A.A. 2015-2016
6 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fede282 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia dei Mercati Finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Boido Claudio.