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Dovete eccepire comunque la inesistenza, invalidità o inefficacia della convenzione di

arbitrato.

Nella convenzione di arbitrato oltre agli elementi così detti “necessari”, possiamo inserire

una serie di elementi ulteriori. Perché chiaramente?

Innanzitutto, la convenzione di arbitrato può servire per stabilire quale sia la sede

dell’arbitrato. Non sono elementi essenziali nel senso che se non venga stabilito nella

convenzione di arbitrato è sempre possibile stabilirlo in seguito o che in mancanza ci

siano dei meccanismi per completare questa disciplina che dovrà essere seguita nel corso

del procedimento.

Prima cosa, la sede dell’arbitrato, le parti possono stabilirla nel patto compromissorio,

possono anche stabilirla successivamente, perché è importante? Se non lo fanno sono gli

arbitri a stabilirlo! Una sede dell’arbitrato ci deve essere.

Ma attenzione: una sede dell’arbitrato nel territorio della Repubblica Italiana ci deve essere

se e nella misura in cui le parti vogliono un arbitrato italiano.

Perché è evidente che se viene interpretata la norma senza ragionevolezza potremmo dire

che un patto compromissorio fatto da due cittadini del nord africa nel loro paese, siccome

non prevede la fissazione della sede dell’arbitrato in nessun luogo della repubblica italiana

consentirebbe agli arbitri di fissare la sede dell’arbitrato in una località italiana, ovviamente

non è così!

Si presuppone che le parti abbiano voluto un arbitrato assoggettato alla legge italiana.

Se e nella misura in cui le parti hanno voluto un arbitrato assoggettato alla legge italiana

allora è necessario fissare in Italia la sede dell’arbitrato.

Allora la fissazione in Italia della sede dell’arbitrato può essere un indice per desumere

che le parti hanno voluto un arbitrato assoggettato alla legge italiana, se non è stata

fissata in Italia la sede dell’arbitrato ma comunque è chiara la volontà delle parti di

assoggettare l’arbitrato alla legge italiana allora in quel caso se le parti non abbiano fissato

la sede in Italia allora lo fanno gli arbitri, la sede però può essere fissata anche con

accordo successivo alla convenzione di arbitrato, tutto chiaro? Benissimo.

Ma cosa è questa sede dell’arbitrato? A che serve? Serve semplicemente per quanto

riguarda gli arbitrati italiani/nazionali per individuare il giudice dello stato competente tutte

le volte in cui ci sia da richiedere l’ intervento dell'autorità giudiziaria statale.

Può darsi che tutto l’arbitrato si svolga senza bisogno di chiedere l’intervento del giudice

dello stato ma alla fine quanto meno ci sarà un giudice astrattamente competente in tema

di exequatur, e un giudice competente ai fini dell’impugnazione.

Almeno per l’exequatur e per lìimpugnazione un giudice lo dobbiamo avere.

Ma anche prima vediamo che può darsi che sia necessario ad esempio ottenere un

provvedimento cautelare, e in questo caso la sede dell’arbitrato non rileva perchè ricordate

che nel caso in cui chiedo un provvedimento cautelare si chiede al giudice che sarebbe

stato competente in mancanza della convenzione di arbitrato.

Ma può darsi che sia necessario chiedere l’aiuto del giudice dello stato perché, per

esempio, non si riesce a formare il collegio arbitrale, perché c'è una istanza di ricusazione

contro uno degli arbitri e così via; quindi bisogna rivolgersi al giudice dello stato, quale

giudice?

Il giudice della sede dell’ arbitrato, se questa sede deve essere individuata è facile

individuare il giudice, è chiaro? L ‘exequatur viene chiesto al giudice dove è la sede

d’arbitrato, l’impugnazione presso la corte d’ appello nella cui circoscrizione c’è la sede

dell’arbitrato e così via.

La sede dell’arbitrato non è invece necessariamente il luogo in cui si svolge il

procedimento arbitrale , anche se può sembrare strano non è fondamentale, è una sede

giuridica dell’arbitrato. Le udienze possiamo farle tutti comodi da un’altra parte.

C’ è un problema semmai di accordo con le parti: cioè se le parti hanno fissato come sede

dell’arbitrato Macerata e io e gli altri arbitri facciamo tutte le udienze dell’arbitrato a saint-

vincent, dopo aver accettato di svolgerlo a macerata, le parti potranno poi alla fine quando

ci pagano i compensi dire “bene, queste sono le spese che abbiamo sostenuto per andare

a sant- vincent ogni volta e quindi vi decurtiamo questi soldi, cioè ci avete arrecato un

danno”.

Normalmente non è che gli arbitri fanno i capricci cioè di solito quando si fissano le

udienze da parti diverse della sede arbitrale è perché gli arbitri sono d’accordo- le parti

sono d’accordo, alla fine conviene un po’ a tutti, perché se avessimo l’arbitrato che ha

sede a saint-vincent le parti devono decidere o vengono loro a Roma oppure mi pagano la

trasferta a saint vincent quindi alla fine può essere una cosa ragionevole per tutti se sono

parti che sono di Roma, che possono preferire che le singole udienze vengano fatte in

luoghi diversi dalla sede dell’arbitrato.

La sede dell’arbitrato è comunque il posto dove vengono depositati gli atti, si raccolgono

gli atti del procedimento, non necessariamente il posto dove si svolge l’udienza, nemmeno

necessariamente il posto dove viene deliberato il lodo, perché la delibera del lodo la fanno

gli arbitri senza bisogno delle parti, la fanno dove si trovano, se siamo tutti in vacanza a

cortina facciamo il lodo a cortina, le parti non è che hanno un danno, di nessun tipo.

Si può anche sottoscrivere il lodo in posto differenti tra l’altro… cioè gli arbitri lo

sottoscrivono uno a milano, uno a venezia.

Quindi la sede dell’arbitrato non dovete enfatizzarla più di tanto, serve come collegamento

necessario con una circoscrizione dell’autorità giudiziaria statale. Va bene?

E in qualche modo vincola gli arbitri a non scegliere come luogo di svolgimento del

processo arbitrale posti diversi da quella sede se non ci sono ragioni, diciamo, plausibili

ma con l’unica conseguenza che dovranno risarcire i danni per la loro scelta di andare a

saint-vincent .

Ancora cosa possiamo trovare nella convenzione di arbitrato?

La scelta del criterio di giudizio: gli arbitri decidono secondo equità o secondo diritto? Lo

scriviamo nella convenzione di arbitrato. Perché lo scrivono nella convenzione di arbitrato?

Perché gli arbitri nel momento in cui devono decidere se accettare o non accettare

l’incarico, devono sapere che devono decidere una controversia in base al diritto o in base

a equità .. “ io se devo decidere in base a equità non mi va di decidere e quindi non

accetto l’incarico”.

Ancora: la lingua in cui deve svolgersi l’arbitrato possiamo prevederla nella convenzione di

arbitrato.

Ancora: nella convenzione di arbitrato dobbiamo decidere se vogliamo un arbitrato irrituale

o rituale, nel senso che se non prevediamo nulla si intende che abbiamo voluto un

arbitrato rituale.

Mentre se vogliamo un arbitrato irrituale deve risultare nella convenzione di arbitrato che le

parti abbiano voluto un lodo destinato ad esplicare i propri effetti sul piano negoziale, cioè

abbiano voluto un arbitrato che si concludesse con una determinazione di tipo

contrattuale.

Ma anche in questo caso, poi, vista la nostra ricostruzione dell’arbitrato irrituale, sarà

necessario stabilire nella convenzione di arbitrato le conseguenze: quindi “vogliamo un

lodo che abbia efficacia meramente contrattuale QUINDI a quali norme intendiamo

derogare?”, oppure “ quali norme del codice di rito vogliamo comunque che siano

applicate nonostante il nostro lodo non deve avere efficacia contrattuale?”.

Sicuramente le norme che non possono essere applicate sono quelle che riguardano l’

exequatur e l’impugnazione perché la scelta della determinazione contrattuale significa

esclusione ex lege delle norme che prevedono l’ exequatur e delle norme che prevedono

l'impugnazione del lodo.

Non l’impugnazione in toto, l’impugnazione del lodo secondo la disciplina

dell’impugnazione del lodo rituale; se io voglio un lodo irrituale, non si applicano le norme

dell’exequatur del lodo rituale e sull’impugnazione del lodo irrituale.

Ma per tutte le altre norme è opportuno che le parti quando scelgono, se scelgono e

sarebbe una scelta assurda ricordatelo, ma se dovessero scegliere il lodo irrituale devono

dire le norme che vogliono e quelle che non vogliono.

Perché è una scelta assurda?

Perché obiettivamente ci sono solo svantaggi a scegliere il lodo irrituale.

Lo svantaggio principale che dovreste segnalare ai vostri clienti è questo: il lodo irrituale

può essere impugnato, sicuramente per certi punti, ma viene impugnato in primo grado,

cioè un’ azione di impugnativa negoziale e può essere impugnato in primo grado entro i

termini di prescrizione.

Allora voi dovete avere la faccia tosta di dire al vostro cliente “scegli l'arbitrato irrituale,

sappi però che la decisione sarà di tipo negoziale avverso la quale sarà possibile

un’impugnazione nei termini di prescrizione, non di decadenza dell'impugnazione cioè 90

giorni, ma di prescrizione e in più in primo grado!

Cioè gli state dicendo di optare per un mezzo di risoluzione della controversia molto più

lungo della decisione giurisdizionale al termine della quale ci sarà poi un giudizio in doppio

grado in cassazione di fronte al giudice dello stato, che potrà essere instaurato nei termini

di prescrizione.

UN PAZZO sceglie l'arbitrato irrituale, cioè uno che non sa la disciplina! Chi ha inventato la

disciplina dell’art 808 ter ha problemi dal punto di vista ….ma che potevano fare ….

l'hanno ammazzato l'arbitro irrituale, è vero che ora è espressamente ammesso ma

adesso è espressamente ammesso con una norma che fa scappare tutti, perché mai

dovrei scegliere l'arbitro irrituale ? Dura molto di più del giudizio ordinario perché prima c è

l'arbitro irrituale e poi si comincia con la trafila dei giudizi …

Perché non c’è termine per l’impugnazione, questo è il vero problema, se ci fosse entro 30

giorni , quindi norme speciali che disciplinano arbitrati irrituali speciali anche rispetto

all’808 ter con termini di impugnazione possono salvare in qualche modo la validità di

istituti in

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A.A. 2014-2015
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SSD Scienze giuridiche IUS/15 Diritto processuale civile

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mirko.avallone di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Procedura civile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Pontificia Università Lateranense - PUL o del prof Ruffini Giuseppe.