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Questo creava grossi problemi soprattutto nei casi in cui si discuteva della natura contrattuale o non
contrattuale di una lite: comportamenti rilevanti sul piano contrattuale ma anche extracontrattuale
coperti da clausola compromissoria...la cosa classica che ti faceva il tuo avversario, diceva :” ma
questa è una lite extracontrattuale, quindi non è compresa nella clausola compromissoria, quindi
non la possono giudicare degli arbitri”.
L'azione di indebito arricchimento subordinata rispetto alla domanda di arricchimento contrattuale
non era considerata una lite compressa nella clausola compromissoria.
E allora una delle modifiche introdotte dal legislatore è stata quella di dire: guardate che così due
cose sono state introdotte.
1) che la clausola compromissoria sia interpretata in senso ampio indipendentemente dalla
convenzione di arbitrato: tutto ciò che comunque riguarda il rapporto giuridico preso in
considerazione.
2) poi è stato detto che è possibile devolvere controversie future non ancora nate relative a rapporti
giuridici non contrattuali.
Per esempio: fino a ieri, prima della riforma, se ci fosse stata una lite fra eredi, non sarebbe stato
possibile devolvere ad arbitri con clausola compromissoria tutte le controversie comunque nascenti
dall'eredità, dalla successione... Può darsi che prima di ogni altra cosa, muore un nostro congiunto io
e mie fratelli evitiamo di litigare, ma stabiliamo subito che qualsiasi controversia dovesse nascere
dalla successione la decide mamma , la decide zio Pino, il parroco, che ne so, una persona di cui
tutti ci fidiamo, cosicché evitiamo che queste cose siano devolute al giudice. Ieri questo non
sarebbe stato possibile perché sarebbero state controversie non ancora nate relative a rapporti non
contrattuali. È chiaro?
I rapporti condominiali relativi a condomini non fondati su regolamenti contrattuali, stessa cosa: le
liti tra condomini ieri non potevano essere devolute oggetto di clausola compromissoria, salvo che
ci fosse in quel momento un rapporto di condominio contrattuale che le poteva far rientrare nelle
controversie nascenti da contratto.
Oggi invece è possibile: è stata inserita una norma con cui è possibile rimandare tutte le
controversie non ancora nate relative ad un rapporto giuridico non contrattuale purché quel rapporto
sia individuato.
Ciò che non è consentito per intenderci, è la convenzione di arbitrato idonea a comprendere
qualunque controversia nascente tra me e Tizio indipendentemente dal riferimento ad un
determinato rapporto.
Io e mio fratello non potremmo mai stipulare una convenzione di arbitrato idonea a devolvere ad
arbitri tutte le controversie che tra noi non dovessero mai sorgere, è chiaro? Dobbiamo sempre
riferirlo al rapporto. E allora il fatto che siamo fratelli non conta.
Chiunque di noi può decidere di devolvere ad arbitri tutte le controversie condominiali, tutte le
controversie relative ad una cessione edilizia, tutte le controversie relative ad un contratto di
locazione, tutto o parte ,a volte possiamo stabilire parte, attenzione.
La specifica la fate solo quando non volete una devoluzione totale, non quando la volete ed ampia.
È chiaro? Non c'è niente di meglio di tutte, se iniziate a fare la specifica vi inguaiate da soli.
Perché è importante saper distinguere tra compromesso e clausola?
Sempre si tratta di pattuizioni autonome, si dice che la clausola compromissoria ma in genere la
convenzione di arbitrato è autonoma, quando si tratta di rapporto contrattuale si può porre il
problema della validità del contratto e della validità della clausola.
Se si ritiene che il compromesso possa avere ad oggetto anche una controversia contrattuale devono
fare il (?) compromesso.
Se il contratto è invalido, la convenzione di arbitrato relativa a lite nascente da quel contratto risente
dell'invalidità del contratto?
Il problema si pone in special modo per la cosiddetta clausola compromissoria inserita in quel
contratto. Perché se abbiamo atti separati, il problema non che non si ponga perché c'è sempre un
fondamento negoziale, si pone, ma si pone con meno frequenze minore nitidezza.
Quando invece abbiamo clausola compromissoria inserita nel contratto e ora si pone il problema: se
il contratto è invalido è invalida anche la clausola? Ora da avvocato ovviamente se nella clausola c'è
scritto che tutte le controversie che derivano da nullità del contratto sono devolute ad arbitri come
ad essere valida la clausola compromissoria?
Deve essere valida perché è autonoma, è valida perché vi è una norma che dice che “l'invalidità”
della clausola compromissoria va affrontata in modo autonoma rispetto al contratto e quindi
possono esserci motivi d'invalidità che riguardano ovviamente sia la clausola compromissoria che il
contratto. Se il contratto è stipulato da un bambino di 3 anni è nullo sia il contratto che la clausola
compromissoria nello stesso contenuta: entrambi sono viziati sia la clausola che il contratto ma il
vizio della clausola non deriva da quello del contratto.
La nullità del contratto non si estende alla clausola per via derivata: la clausola deve avere un vizio
autonomo.
Quindi la distinzione tra compromesso e clausola, e convenzione di arbitrato non è “istituita”
dall'autonomia: sempre fino a ieri fino a stamattina voi legittimamente avreste potuto pensare che la
clausola compromissoria fosse una delle altre pattuizioni del contratto, addirittura potrebbe anche
non esserci e potrebbe esserci un atto separato che si chiama clausola compromissoria.
Vi dirò di più: nulla vieta che all'interno di un contratto può esserci una clausola che contenga un
vero e proprio compromesso.
Il fatto di essere inserita in una clausola non ci dice nulla sempre una pattuizione autonoma è!
Facciamo un contratto di transazione in cui diciamo che tutte le controversie siano risolte tranne una
che non riusciamo a risolvere e diciamo che questa controversia sarà risolta da un collegio arbitrale.
Questo è un compromesso. Il compromesso può essere inserito in un clausola che non per questo
diventa una clausola compromissoria. La clausola compromissoria può esaurire l'oggetto del
documento contrattuale ma non per questo cessa di essere clausola compromissoria.
Dove sta la differenza tra queste forme di convenzione di arbitrato?
Da un lato vi ho detto se si tratta di clausola compromissoria o di convenzione d'arbitrato su liti
future è possibile che le controversie siano determinate non specificatamente ma per relazione con
riferimento al rapporto a cui si riferiscono, cosa che con il compromesso non è possibile.
Al livello di compromesso devo indicare esattamente la controversia sorta.
E poi dal punto di vista della forma perché anche se la materia e scivolosissima la legislazione non è
chiara da un punto di vista letterare che il compromesso deve essere fatto per iscritto a pena di
nullità il che significa che è richiesta la forma scritta ad substantiam mentre la clausola
compromissoria deve risultare da atto avente la stessa forma richiesta per il compromesso.
Deve risultare da atto avente la stessa forma richiesta per il compromesso, il che a rigore autorizza a
pensare che la clausola compromissoria deve avere la forma scritta non ad substantiam ma ad
probationem tatum.
Non so se quel legislatore abbia voluto fare questo ma tenete presente che questa interpretazione
avvicinerebbe il nostro ordinamento agli altri ordinamenti in cui la forma scritta della clausola è
richiesta non ad substantiam ma ad probationem.
L'arbitrato più di altri istituti si presta ad un'interpretazione più vicina ad altri diritti perché è un
istituto a vocazione transnazionale. Ci siamo? È tutto chiaro?
Di convenzione di arbitrato ce ne sono 3 tipi, ci possono essere diversi oggetti, la disciplina della
forma consente, a parte il discorso un po' più problematico, la maggior parte delle persone ritiene
che la forma scritta è richiesta ad substantiam per tutte e tre le forme di convenzione di arbitrato, ma
se voi leggete le norme di legge 807 compromesso, 808 la clausola e 808 bis.
Nella clausola compromissoria la convenzione deve risultare da atto avente la forma richiesta...
Deve risultare! Adesso, il legislatore a volte scrive senza sapere quello che dice, però “deve
risultare” non è “deve avere”, “ deve risultare da” è forma ad probationem.
L'articolo 808bis, che poi per prendere il nostro discorso dovete prendere l'articolo 808 quater, con
riferimento a quel discorso che facevo per cercare di evitare eccezioni speciose, da un lato il
legislatore ha detto che è possibile devolvere ad arbitri controversie non ancora nate relative a
rapporti non contrattuali, poi dice, l'articolo 808quater, nel dubbio la convenzione di arbitrato si
interpreta nel senso che si estende a tutte le controversie che derivano dal contratto o dal rapporto
cui la convenzione si riferisce. Tutte!
E siccome io posso devolvere ad arbitri anche controversie di natura non contrattuale, in ordine al
rapporto, se io faccio una buona causa compromissoria, io posso dire che tutte le controversie
derivanti dal contratto, anche se di natura non contrattuale, sono devolute ad arbitri, e ti ho fregato!
Ci stanno tutte! Bisogna vedere cosa vuole il tuo cliente, ma se il tuo cliente vuole che agli arbitri
siano devolute tutte le controversie e non vuole cavilli, devi fare una causa sufficientemente ampia,
se voleva una specificazione, l'unica da fare è questa sull'ampiezza: tutte le controversie comunque
nascenti dal contratto e quelle di natura non contrattuale.
Chi ha torto fa di tutto per dire “no, non si può!”, ma nel 808ter iniziamo a trovare un'altra norma
che che crea un sacco di problemi, che va capita, perché se la capite voi non avrete problemi:
l'arbitrato irrituale. Che cosa è? Perché se c'è qualcosa di irrituale che si contrappone al rituale. A
cosa si contrappone? Al rituale! Allora la cosa più semplice da capire è questa: intanto “rito” voi
sapete che significa... Che cos'è il codice di rito? È il codice di procedura civile!
Quindi l'arbitrato rituale è l'arbitrato disciplinato dal codice di procedura civile; l'arbitrato irrituale,
come definizione è nata per individuare un arbitrato non disciplinato dal codice di procedura civile.
È chiaro? Voi capite l'imbarazzo che io ho oggi a spiegarvi l'arbitrato irrituale disciplinato
nell'articolo 808 ter. Che è sta cosa?? Come fa il codice di procedura civile a disciplin