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TFA - L'evoluzione storica della scuola italiana - appunti Pag. 1
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Obiettivi principale della Legge

Combattere l'analfabetismo; togliere alla Chiesa l'esclusività dell'istruzione e affidarla allo Stato.

Istruzione suddivisa in 3 livelli:

  • Istruzione primaria (4 anni, di cui biennio obbligatorio e gratuito e altri 2 anni a carico dei Comuni)
  • Istruzione classica (ginnasio 5 anni + liceo 3 anni)
  • Istruzione tecnica (scuole tecniche e istituti tecnici)

Legge Coppino 1877 → cinque anni di istruzione elementare obbligatoria. Era possibile ottemperare all'obbligo, frequentando una scuola privata o insegnamento in famiglia.

Legge Orlando 1904 → istruzione obbligatoria fino a 12 anni

Legge Daneo - Credaro 1911 → le scuole elementari sono gestite direttamente dallo Stato tramite l'intervento delle Province, con facoltà di mantenimento dell'autonomia solo per le scuole dei Comuni capoluogo e dei Comuni con meno del 25% di analfabeti.

Fissata la retribuzione minima per i maestri ed istituito un loro fondo

pensionistico.Patronati scolastici obbligatori.Viene istituito il Liceo moderno, poi chiamato Liceo scientifico.Riforma Gentile 1923 → riforma avvenuta dal 1923 al 1928 e rimasta in vigore,almeno nelle linee portanti, fino alla riforma Moratti (L.53/2003).L’Istruzione diventa obbligatoria fino a 14 anni di età.Conclusa la scuola elementare (della durata di 5 anni), il bambino poteva scegliere tra:- ginnasio con successivo accesso al liceo;- istituto tecnico (articolato in corso inferiore e corso superiore);- istituto magistrale (articolato in corso inferiore e corso superiore);- scuola complementare ad indirizzo tecnico, commerciale ed agrario, chiamatapoi scuola di avviamento professionale che non consentiva il proseguimento eaveva la durata di 3 anni.Alcuni articoli della riforma Gentile da ricordare:

  • Art.39 R.D. n.1054/1923: riordinò l’istruzione classica per preparare alleuniversità ed agli istituti superiori;
  • Art. 53 R.D. n.1054/1923:
creò l'istituto magistrale per preparare i futuri insegnanti delle scuole elementari; ● Art. 60 R.D. n.1054/1923: riordinò il liceo scientifico per i ragazzi che volevano continuare all'università di medicina; ● Art. 65 R.D. n.1054/1923: istituì il liceo femminile e articolò l'istituto tecnico in un corso inferiore di 3 anni, seguito poi o dal liceo scientifico o da un corso superiore tecnico della durata di 4 anni; ● Art. 71 R.D n 1054/1923: istituì l'esame di maturità per accedere alle università; la religione cattolica è un insegnamento obbligatorio nelle scuole primarie; viene stabilito il limite di 35 alunni per classe; istituiscono scuole speciali per ciechi e muti. Concordato del 1929 → (contesto storico a cavallo delle due guerre mondiali) Con il concordato, la religione cattolica viene insegnata in tutte le scuole non universitarie. Gli alunni potevano chiedere l'esonero da tale.

disciplina e gli insegnanti di religione cattolica dovevano essere riconosciuti dall'autorità ecclesiastica.

Riforma Fascista

Ministro Giuseppe Bottai 1939 → si prevede l'obbligo scolastico di 8 anni = 5 anni di scuola elementare + 3 anni di scuola media, quest'ultima era affiancata dalla scuola triennale di avviamento professionale. Si prevedeva una scuola materna obbligatoria. La riforma restò sostanzialmente inattuata a causa dell'inizio della Seconda Guerra Mondiale.

Legge n. 1859/1962 → istituisce una scuola media uguale per tutti (da 11 a 14 anni di età).

Contesto storico = rivolte giovanili del '68

D.L. 939 15/02/1969 → riordinamento esami di Stato per la maturità: si prevedono 2 prove scritte + 1 colloquio su 2 materie scelte dal candidato + 4 materie indicate dal Ministero;

L. 11/12/1969 n.910 → accesso a tutte le facoltà universitarie per tutti i diplomati;

L. 18/03/1968 n.444 → lo Stato

Riconosce dignità di scuola alle istituzioni educative e assistenziali per bambini dai 3 ai 6 anni e si impegna per creare le scuole materne statali in tutto il paese;

L. n.820/1971 → autorizzate nelle scuole elementari le prime sperimentazioni del tempo pieno;

Legge Delega 30 luglio 1973 n.477 → Delega al Governo per emanare norme per il personale della scuola. Questa legge segna una svolta per la scuola;

DPR n. 416/1974 → istituisce gli organi collegiali della scuola;

DPR n. 417/1974 → ridefinisce lo stato giuridico degli insegnanti;

DPR n. 420/1974 → ridefinisce lo stato giuridico del personale non docente della scuola;

L. 517/1977 → riforma della valutazione nella scuola dell'obbligo e prevede l'integrazione degli alunni con disabilità nelle classi "normali". È introdotta la figura dell'insegnante di sostegno.

Le riforme degli anni Novanta

D. Lgs n. 297/1994 → adozione del Testo Unico

delle leggi della scuola;

  • L. n. 59 del 15 marzo 1997 → con l’articolo 21 viene introdotto l’autonomia scolastica, che avrebbe poi avuto riconoscimento costituzionale con l’art. 117 della Legge costituzionale n. 3/2001;
  • La strategia di Lisbona → voluta dal Consiglio europeo nell’anno 2000 come programma globale per la crescita e l’occupazione.

La riforma Moratti

  • Legge 53 del 2003

Afferma la centralità della crescita e valorizzazione della persona umana. Offre alle famiglie spazi di iniziativa propri relativi a scelte sull’istruzione dei propri figli (scelta di ampliamenti della frequenza aderendo ad attività facoltative, inserimento dei Piani di studio personalizzati, la partecipazione della famiglia all'arricchimento del portfolio individuale dello studente …).

La legge riformò il sistema dell’istruzione organizzandolo così:

  • la scuola dell’infanzia;
  • il primo ciclo (scuola primaria e
  • Il primo ciclo di istruzione comprende la scuola dell'infanzia e la scuola primaria.

    Il secondo ciclo di istruzione comprende la scuola secondaria di primo grado (scuola media) e la scuola secondaria di secondo grado formata dai licei e dall'istruzione e formazione professionale (IeFP).

    Il cacciavite del Ministro Giuseppe Fioroni → non avendo la forza parlamentare per una nuova riforma, il Ministro si limitò ad apportare solo delle modifiche parziali: inviò alle scuole del primo ciclo le nuove Indicazioni per il curricolo che erano più aperte e meno dense di prescrizioni organizzative e didattiche.

    La riforma Gelmini

    La riforma Moratti fu archiviata, ne rimase in vigore l'impalcatura di sistema, strutturato in scuola dell'infanzia, scuola del primo ciclo e del secondo ciclo.

    Legge n.169 del 30 ottobre 2008 → reintroduzione del maestro unico nella scuola primaria; reintroduzione dei voti da 1 a 10 nelle scuole del primo ciclo per la valutazione dei risultati degli apprendimenti; l'attuazione della disposizione della legge 53/2003 sulla valutazione del comportamento oltre

    che dell'apprendimento nonché la certificazione delle competenze.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
4 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher shikha_88 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della scuola e delle Istituzioni educative e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Lentini Stefano.