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Estratto del documento

(I.R.I.)

adottate sul

politiche protezionistiche

piano del commercio internazionale.

Anche la Costituzione

Costituzio Repubblicana

del 1948 delineava all’art. 41 un

Pubblicità dell’Eni del 1953 dove

sistema economico misto,

accanto al riconoscimento della libertà di iniziativa economica privata si assegnava allo

, come suggerito nell’ambito delle

Stato un ruolo non solo di controllore del mercato,

mercato

moderne teorie liberiste, ma anche di programmatore dell’attività economica delle imprese

pubbliche e private. Il sistema che ne seguì, chiamato delle nella

partecipazioni statali

proprietà delle grandi imprese bancarie ed industriali nei settori

cosiddette strategici - banche, petrolchimica, siderurgia,

cantieristica navale e ferroviaria, spaziale, meccanica, produzione

e distribuzione dell’energia elettrica del gas e dell’acqua,

dell’a

telefonia e telecomunicazioni attraverso la rivilitalizzazione

dell’I.R.I. e la creazione dell’Ente

dell’ -

Nazionale Idrocarburi

al termine del

accompagnò il “boom” economico degli anni ’60,

’60

quale l’Italia da paese prevalentemente agricolo divenne una delle

del 16 dei 27 paesi dell’Unione

dell’ Europea hanno

maggiori potenze economico-

-industriali del mondo. L’economia ad oggi adottato c

come moneta l’Euro

mista fu progressivamente abbandonata a partire dagli di

anni ’80 con la privatizzazione

grandi imprese statali e la liberalizzazione tutti i settori economici in conformità alle

direttive europee

opee in applicazione del trattato della Comunità Europea e del trattato

Dal 1° gennaio 1993 è nato così

dell’Unione Europea sottoscritto a Maastricht nel 1992.

1992

un grande mercato unico europeo fondato sulla delle imprese private in

libera concorrenza

cui ed i singoli Stati hanno il ruolo di del mercato.

l’Unione regolatori antimonopolisti

Viene inoltre o comunque fortemente limitato,

limitato sia

vietato, l’intervento diretto dello Stato

come proprietario di imprese che come finanziatore o programmatore delle attività

attivit

economiche private.

Prova a rispondere. Cosa si intende per economica mista? Secondo te a quale dottrina si ispira il

concetto di economia mista? Invece il sistema economico europeo a quale dottrina economica si ispira?

Conosciamo il mondo in cui viviamo

Il Ruolo dello Stato nel sistema economico – Il debito pubblico

a partire da A. Smith, lo Stato non doveva intervenire

Nella teoria liberista classica,

nell’economia ma occuparsi solo della difesa esterna, dell’ordine pubblico interno e

La ricchezza della nazione sarebbe stata

della amministrazione della giustizia.

invece prodotta dalle imprese lasciate libere di aumentare il loro profitto in un

mercato concorrenziale dove tendenzialmente non vi sarebbero mai crisi di

sovrapproduzione e sottoccupazione. mantenuto dalla imposte e tasse delle

Lo Stato,

famiglie e delle imprese, doveva puntare al cioè la spesa per i

pareggio del bilancio,

pochi servizi pubblici resi doveva essere pari alle entrate per imposte e tasse.

non sempre gli “animal spirit” che spingono

Nella logica della teoria keynesiana

l’imprenditore a cercare il profitto sono capaci di creare la ricchezza della nazione

(il prodotto interno lordo o PIL) ed assorbire la disoccupazione. Sarebbero sempre

possibili, se non addirittura inevitabili, periodiche crisi di (Y >

sovrapproduzione

C+I) che possono essere superate solo con l’intervento con la dello

spesa pubblica

Stato (G), indirizzata da un lato al (C) con i sussidi ai poveri

sostegno dei consumi

ed ai disoccupati, dall’altro allo stimolo degli investimenti (I) mediante la

od il finanziamento (strade, autostrade,

costruzione di opere pubbliche produttive

porti, aeroporti, ferrovie, stazioni, centrali

elettriche, ecc.). La costruzione di un’opera

pubblica produttiva o infrastrutturale è capace

da un lato di assorbire la disoccupazione e

quindi stimolare i consumi (C) già nella fase

della realizzazione e, una volta terminata, è

capace di offrire nuovi servizi alle famiglie ma

soprattutto alle imprese riducendone i costi e

favorendone gli investimenti (I). Di fronte a una

crisi economica che produca un’alta

disoccupazione passerebbe quindi in secondo

ordine l’obiettivo del pareggio di bilancio dello

Stato, peraltro impossibile da mantenere in tali

- N.Y. 1934

Disoccupati in coda per il sussidio governativo circostanze. Infatti l’aumento delle imposte e

N.Ygovernativo

tasse alle imprese in un periodo di crisi sarebbe in gran parte inutile - essendoci

meno profitto calerebbe la base imponibile delle imposte - mentre l’aumento delle

imposte alle famiglie farebbe diminuire i consumi e quindi potrebbe essere

addirittura controproducente. Gli Stati finanziano i sussidi ai poveri ed ai

e, soprattutto a partire dal secondo dopoguerra, il

disoccupati, le opere pubbliche

cosiddetto “Stato sociale del benessere” o “Welfare - quello che garantisce a

State”

tutti l’istruzione e l’assistenza e la cura in caso di malattia, infortunio, invalidità e

vecchiaia - non solo con le imposte e tasse ma con le imprese,

contraendo dei debiti

le famiglie e gli stati esteri. I Governi pur avendo costante l’obiettivo della riduzione

e razionalizzazione delle spesa accettano una certa quota di indebitamento. A partire

dagli anni ’40 del XX secolo tutti gli Stati dove era garantita la libertà di iniziativa

economica privata, anche quelli tendenzialmente più liberisti, promossero

l’intervento dello Stato nell’economia nei periodi di crisi. Si consolidò inoltre il ruolo

dello Stato di fornitore di servizi pubblici alle famiglie ed alle imprese finanziato con

l’emissione di titoli pubblici da offrire alle stesse famiglie, alle imprese ed agli stati

esteri. che hanno i paesi europei e gli

Uno più gravi problemi economici attuali

Stati Uniti cioè l’enorme volume dei titoli del

è l’ammontare del debito pubblico, debito in circolazione. Tali

titoli non solo andrebbero

restituiti alla scadenza, ma

per essere venduti devono

fruttare un tasso interesse

periodico ai loro possessori.

In realtà molti Stati non sono

già oggi in grado di

rimborsare a scadenza tutto

il loro debito, per cui prima

della scadenza dei titoli ne

vengono emessi altri per un

volume uguale o superiore.

Ma perché famiglie, imprese

e/o stati esteri dovrebbero

acquistare titoli del debito

pubblico di uno Stato?

Semplicemente perché

offrono un tasso di interesse quasi sempre superiore a quello offerto dalla banche per

il deposito dei propri risparmi. Ma c’è un limite all’indebitamento degli Stati?

Certo, esistono non tanto in termini assoluti quanto in

limiti rapporto con la

misurata con l’indicatore del Prodotto Interno Lordo, costituito

ricchezza nazionale

dalla somma di tutti i beni e servizi finali prodotti all’interno di una nazione in un

anno moltiplicato per il loro prezzo di vendita. nel

I livelli massimi raggiungibili

rapporto tra sono stati fissati per i

deficit annuale/P.I.L. e debito accumulato/P.I.L.

paesi europei nel Sul

trattato di Maastricht entrato in vigore il 1°gennaio 1993.

debito di tutti paesi vigila inoltre un’istituzione internazionalmente riconosciuta

rappresentata dal Ma cosa succede se il debito di

Fondo Monetario Internazionale.

uno Stato aumenta a dismisura “sforando” i parametri fissati dalle istituzioni

internazionali, come purtroppo sta accadendo ora in molti paesi europei? Diventa

sempre più difficile per tale Stato garantire la restituzione del debito a scadenza

quindi aumenta il rischio per chi sottoscrive quei titoli di non avere restituito a

scadenza il proprio capitale investito, come avvenne nel 2002 in Argentina quando

cioè ammettere l’impossibilità di restituire ai

lo Stato dovette dichiarare “default”,

risparmiatori di tutto il mondo (tra cui molte famiglie ed imprese italiane) il capitale

investito nei propri titoli. che uno Stato non riesca a

Come si misura il rischio

restituire ai risparmiatori il valore dei titoli del debito pubblico sottoscritto? Dal

livello del tasso d’interesse che lo Stato garantisce ai sottoscrittori, più alto è il tasso

di interesse od il rendimento più

è alto il rischio e viceversa.

Per fortuna pur

lo Stato italiano,

avendo accumulato a fine 2009

un debito pubblico complessivo

pari al 115,8% del P.I.L.

prodotto nel 2009 dall’Italia –

mentre il deficit annuale prodotto

nel 2009 era pari al 5,5% del

P.I.L. – viene per ora considerato

e quindi riesce a

affidabile

vendere i titoli del debito Rapporto debito accumulato/P.I.L. nei paesi dell’area euro

pubblico (B.O.T., C.C.T. e B.T.P.)

ai risparmiatori ad un tasso d’interesse annuo fra il 1% e 2%, cioè di poco superiore

a quello offerto sui depositi dalle banche. Invece gli Stati che non vengono

dai mercati finanziari e dalle istituzioni internazionali per la

considerati affidabili

crisi della loro economia, per vendere i loro titoli pubblici, debbono offrire alti tassi

di interesse a compensazione del rischio che corrono i risparmiatori sottoscrittori.

che deve pagare sugli ultimi titoli emessi, perlopiù in mano

E’ il caso della Grecia

ad investitori esteri, cioè famiglie, imprese e Stati esteri, un tasso di interesse annuo

fra il 6% e 8% per i titoli a breve termine e fra il 10-11% per quelli a lungo termine.

, ulteriormente

Anche gli Stati Uniti negli ultimi anni hanno accumulato un enorme debito pubblico

aumentato per gli interventi keynesiani adottati a sostegno delle famiglie e delle imprese (in particolare le banche) per

far fronte all’attuale crisi economica iniziata nel 2006. Leggi questo articolo del 07/01/2009 tratto dal sito web

www.glocus.it : Un trilione di dollari di deficit, tanto per cominciare

“La mia amministrazione dovrà fare i conti con un deficit

Un trilione di dollari ovvero

federale da un trilione di dollari”.

mille miliardi di dollari di deficit, questa è l’eredità, questo il

punto di partenza del presidente eletto Barack E’ lo

Obama.

stesso Obama – al lavoro in questi giorni sulla messa a punto di

un - a

piano di stimolo economico da 800 milioni di dollari

riconoscerlo ai margini di una riunione con il suo team

economico. Da una parte, dalla peggiore

salvare l&rsquo

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
35 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher yahalawa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia, mercati e settori produttivi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Romagnoli Alessandro.