Anteprima
Vedrai una selezione di 13 pagine su 57
Riassunto esame Letterature, prof. Cattaneo, libro consigliato Letteratura comparata, Gnisci Pag. 1 Riassunto esame Letterature, prof. Cattaneo, libro consigliato Letteratura comparata, Gnisci Pag. 2
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letterature, prof. Cattaneo, libro consigliato Letteratura comparata, Gnisci Pag. 6
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letterature, prof. Cattaneo, libro consigliato Letteratura comparata, Gnisci Pag. 11
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letterature, prof. Cattaneo, libro consigliato Letteratura comparata, Gnisci Pag. 16
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letterature, prof. Cattaneo, libro consigliato Letteratura comparata, Gnisci Pag. 21
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letterature, prof. Cattaneo, libro consigliato Letteratura comparata, Gnisci Pag. 26
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letterature, prof. Cattaneo, libro consigliato Letteratura comparata, Gnisci Pag. 31
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letterature, prof. Cattaneo, libro consigliato Letteratura comparata, Gnisci Pag. 36
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letterature, prof. Cattaneo, libro consigliato Letteratura comparata, Gnisci Pag. 41
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letterature, prof. Cattaneo, libro consigliato Letteratura comparata, Gnisci Pag. 46
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letterature, prof. Cattaneo, libro consigliato Letteratura comparata, Gnisci Pag. 51
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letterature, prof. Cattaneo, libro consigliato Letteratura comparata, Gnisci Pag. 56
1 su 57
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Appurato che non c’è limite al numero di generi letterari, né alla loro incarnazione “canonica” in

autori esemplari, la nozione moderna di genere letterario è state declinata in varie direzioni oltre che

in quelle previste dalla teoria della comunicazione letteraria  generi come veri e propri “attivatori”

della memoria culturale, in particolare il romanzo storico e la biografia.

Un’altra prospettiva degna di nota è quella che studia i caratteri della trasformazione e della

“trasgressione” dei generi.

Il tradizionale studio dei generi che ha impegnato la comparatistica nel corso del Novecento nella

forma dell’indagine delle costanti o invarianti letterarie è approdato nel migliore dei casi a una

poetica comparata: la poetica comparata si avvale sia della ricerca storica sia della riflessione

critica, fuggendo per quanto possibile ogni forma di dogmatismo grazie ad un approccio

prevalentemente induttivo  relazione motivata fra un certo numero di testi.

L’altro aspetto fondamentale della poetica comparata è l’attenzione posta non tanto sul rapporto fra

autore e testo, ma fra quest’ultimo e i lettori, nonché fra i testi e i loro problemi di trasmissione.

Per quanto riguarda i generi, un caso tuttora esemplare è Comparative Poetics (1990), di Earl

Miner: questo studio mira non solo a destrutturare il carattere assoluto del sistema occidentale dei

generi alla luce di quello estremo orientale, ma anche a mostrarne il carattere intrinsecamente

storico, cioè determinato dalla scelta operata dalla tradizione critica letteraria in Occidente.

Le due dimensioni, quella intertestuale e quella transdisciplinare, insieme all’orizzonte più generale

fornito dalla consapevolezza dell’esistenza e dallo studio di altre culture e altre poetiche, possono

addirittura esaltare lo studio dei generi letterari se si arriva a vedere in questi non il mero

perpetuarsi di convenzioni, ma uno dei numerosi casi attraverso i quali proprio la dimensione

convenzionale della cultura può diventare luogo di produzione di nuove identità, riprendendo Jauss

quando fa notare che un’opera totalmente nuova non potrebbe essere né compresa né valutata.

Oltre il genere: la de naturalizzazione della funzione convenzionale nell’“iper-romanzo”

Se il lato più squisitamente “comparativo” della letteratura comparata si è occupato generalmente di

questioni di critica letteraria riguardanti testi appartenenti a due o più letterature considerate

secondo un taglio sincronico, quello più esplicitamente teorico si è rivolto allo studio di alcuni

caratteri e problemi “generali” della letteratura: il genere letterario, il mito, il tema, i motivi, ecc.,

esaminati preferibilmente su base diacronica.

Caso specifico è quello dell’iper-romanzo, forma particolare di romanzo postmoderno che prevede

una serie di “decapitazioni” illustri: dell’autore come autorità, dell’idea di originalità, del confine

fra cultura alta e cultura bassa, della differenza/distanza fra gli stili e i linguaggi, della letteratura

come depositaria di un sapere, della linearità del romanzo tradizionale  il genere come convenzione

modellizzante diventa il bersaglio per eccellenza del romanzo postmoderno.

L’epica, genere non universale ma abbastanza diffuso, tramonta in Europa in coincidenza con il

fiorire del romanzo, considerato anche come l’epica moderna per alcuni critici, o come antitesti

all’epica, di cui non sarebbe prodotto degradato, ma autonomo per altri critici.

Tornando all’alternanza epica/romanzo, non si può parlare di certo della sostituzione di un genere

all’altro, essendo il romanzo dapprima escluso dallo statuto “alto” di cui l’epica godeva.

Il romanzo “modernista” a fine Ottocento e prima metà del Novecento si da alcune caratteristiche: è

proteiforme, privo di regole o di costanti uniche e portatore di una forte ambizione assimilatrice che

lo induce ad appropriarsi di nuovi domini cannibalizzandoli.

Antitetico al romanzo modernista è invece il romanzo postmoderno, che riprende la forza di

sintetizzare in sé altri generi letterari, ma la messa in gioco mimetica delle convenzioni, tra cui

quella di “genere”, al fine di sovvertirne l’uso e il senso è un aspetto centrale dell’opera di de

naturalizzazione che la letteratura postmoderna opera nei confronti della tradizione  la parodia si

esprime attraverso l’intertestualità, forzando i testi precedenti o ipertestualizzandoli, come un segno

di sfida nei confronti della tradizione.

• Tentativo di una “etimologia” della forma iper-romanzo

Se dunque i romanzi “con attributo” sono una specializzazione del genere “romanzo”, l’iper-

romanzo è un caso paradossale: esso allude ad un accrescimento eccedente dell’identità romanzesca

e ad una combinazione delle sue specializzazioni. Si tratta di una forma molto particolare di

romanzo che, contraddicendo il principio costitutivo della linearità, moltiplica attraverso

l’applicazione di una o più regole compositive, le possibilità narrative trasportando l’infinita

interpretabilità dell’opera all’interno delle sue strutture tematiche e narrative. Inoltre “iper” ha una

funzione che può ben essere quella di alludere ad un campo meta discorsivo. L’iper-romanzo è

dunque una struttura romanzesca plurale e volutamente incompiuta; ma la pluralità dell’iper-

romanzo può tradursi anche in una macrostruttura romanzesca che comprende più di un romanzo.

È necessario evidenziare brevemente le differenze, a proposito dei caratteri di incompiutezza e

pluralità, tra l’iper-romanzo postmoderno e il romanzo modernista europeo.

• Progetto utopico ed utopia “minimale”: dall’enciclopedia al rizoma

Secondo la distinzione introdotta da Genette fra ipertesti che traspongono direttamente l’ipotesto

originario e ipertesti che ne imitano il tipo generico (cioè forme e temi) rifacendosi a un genere

modello, potremmo chiederci in quale delle due tipologie rientri la forma iper-romanzo. Prima però

indichiamo, quale architesto originario funzionante da modello “genetico”, il romanzo

enciclopedico  la Recherche, l’Ulisse.

Se la radice del romanzo enciclopedico è l’idea di “causa”, ciò determina nei suoi esempi

novecenteschi il riconoscimento viceversa della pluralità delle cause attraverso l’elaborazione di

una struttura narrativa cangiante e la non chiusura dei romanzi stessi, dove l’idea del mondo come

sistema di sistemi “naufraga” nella mimesi della complessità attraverso la deformazione soggettiva

della realtà e il proliferare di descrizioni, dettagli, divagazioni, della struttura del romanzo stesso e

nella invisibilità del disegno che lo sorregge. In ogni caso la letteratura diventa l’utopia di un sapere

generale sul mondo.

Ma la grande e introversa utopia del romanzo modernista diventa, nel caso di alcuni romanzi

postmoderni e in particolare dell’iper-romanzo, un’utopia davvero minimale  alla estremizzazione

della incertezza epistemologica che caratterizzava il modernismo letterario, nel caso della letteratura

postmoderna si aggiunge un’incertezza ontologica che riduce la realtà a una dimensione disintegrata

e disgregata.

Tradotta sul piano della letteratura, questa utopia dà luogo a un’enciclopedia-rizoma, cioè ad una

rete narrativa in cui ogni punto è collegabile a un altro, tale da permettere tutti i percorsi possibili,

ma dove nessun punto conduce a un centro, che è di per sé assente tanto quanto lo è l’idea di

periferia.

La ripresa del tema dell’enciclopedismo e delle tecniche narrative solitamente impiegate per

attualizzarlo, non hanno come scopo fare il verso alle “opere-mondo” che hanno incarnato l’utopia

di una conoscenza generale della realtà, ma viceversa, la ricerca del metodo e delle regole della

narrazione è in definitiva una via per affermare l’esistenza della letteratura in sé come “genere”,

ossia come “modo premeditato” a fronte del “caso”  in questo caso così altamente incontrollato si

rimanda alla priorità del rapporto tra autore e lettore.

Nel caso di Se una notte d’inverno un viaggiatore, l’imitazione del modello enciclopedico è

l’invenzione di dieci inizi narrativi a cui non corrispondono altrettanti finali: qui l’incompiutezza

non è la “naturale” conseguenza della sfiducia nella linearità del romanzo, ma il risultato di una

ipertrofia dell’inizio romanzesco che è volutamente decuplicato per tradurre con la sua

moltiplicazione al complessità dell’enciclopedia-rizoma.

Il genere letterario come tema della creazione letteraria?

In tutte le epoche si trovano opere che ad un certo punto si rovesciano su sé stesse (Odissea, Amleto,

Antonio e Cleopatra), guardano a sé stesse nell’atto di farsi, prendono coscienza dei materiali di cui

sono costruite.

L’aspetto che bisogna sottolineare in questo caso è la valenza etica di questa procedura

antinaturalistica che piega i materiali della letteratura al fine di coinvolgere scientemente il lettore

nell’esistenza del testo.

• La dismisura della misura

Questo configgere rischioso fra valori estetici e valori etici della letteratura è uno dei punti di

contatto più fruttuosi con la letteratura prodotta in contesti non europei né nordoccidentali  la

letteratura mondiale attuale va vista come uno scaturire incessante di “polinarrative” che

testimoniano la mancanza tanto di una centralità canonica della letteratura quanto, correlativamente,

di periferie a essa debitrici.

A essere tema del romanzo diventa più o meno esplicitamente la questione del romanzo stesso, non

solo come genere polimorfico, ma come genere del canone europeo e come specchio dell’idea

occidentale di letteratura, attraversata da una vocazione al classicismo che si traduce nell’intenzione

di proporre al mondo i propri valori come universali  all’alternanza della ricerca della forma e della

sua destrutturazione verso nuove forme, si aggiunge la “misura della dismisura”, ossia

l’apprendistato della dismisura del mondo (Glissant): sul piano della poetica ciò si traduce nell’uso

non gerarchizzato di poetiche diverse all’interno dello stesso testo, dando così luogo all’espressione

di un pluralismo ideologico conflittuale.

Interessante è osservare come, alla luce dell

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
57 pagine
25 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher viola_fr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letterature comparate e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Cattaneo Arturo.