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PARTE PRIMA

Primo capitolo

“Incontrai Dean per la prima volta dopo la separazione da mia moglie. Con l’arrivo di Dean Moriarty cominciò quella parte della mia vita che si può chiamare la mia vita sulla strada. Prima di allora avevo spesso fantasticato di attraversare il Paese, ma erano sempre progetti vaghi e non ero mai partito. Dean è il compagno perfetto per mettersi sulla strada, perché c’è addirittura nato, sulla strada, nel 1926, mentre i suoi genitori si trovavano a passare per Salt Lake City, a bordo di una vecchia automobile sfiancata, diretti a Los Angeles”.

Retoricamente, l’inizio e la fine sono i luoghi forti. Com’è questo inizio? È un primo paragrafo che ci dà molte informazioni in un modo affastellato, disordinato. Come narratore Kerouac ci porta con sé in viaggio, come se fossimo con lui, fin dall’inizio, e ci parlasse e noi dovessimo conoscere tutto. È un dialogo con il

Lettore oltre che con gli altri protagonisti. Nelle prime due righe ci dice che incontrò Dean, per la prima volta, dopo la separazione dalla moglie (Dean e la moglie sono agli estremi). Nel caso di Dean è un incontro, un inizio, nel caso della moglie è una separazione, una fine. Quindi in una brevissima frase c'è tutta una vita: il futuro (l'incontro) e il passato (la separazione dalla moglie). Poi dice una frase narrativamente potentissima, che quando la usiamo ha un valore fortissimo: "Mi ero appena rimesso da una seria malattia della quale non vale la pena di parlare": ci sta dicendo che si era appena separato dalla moglie, era stato male, addirittura una seria malattia (depressione che ha portato anche a guai fisici) però dice che di questo non vale la pena di parlare perché non è questa la storia che ci Maria Concetta Carugno 145 vuole raccontare. La storia che ci interessa è un'altra: "con

l'arrivo di Dean Moriarty cominciò quella parte della mia vita che si può chiamare la mia vita sulla strada". Quindi lui ci vuole raccontare solo questa storia. Quello che accade è che, alla fine, in realtà, non ci racconta solo la strada ma vengono fuori molte altre cose su di sé, su Dean e sugli altri del gruppo. Il focus è uno solo: la strada. Dean è presentato subito come un outsider: nasce in un'auto, quindi, sulla strada mentre i suoi genitori si trovano a passare per Salt Lake City, diretti a Los Angeles. Non sono stanziali neanche i genitori e il romanzo è anche una lunga ricerca sottesa del padre di Dean, il padre che lo ha abbandonato, è un vagabondo e ogni tanto sembra che appaia come un fantasma. Tutto il romanzo è una grande ricerca del padre. Anche Sal vive con la zia, è orfano, come Dean. Questi giovani non hanno famiglia. Di Dean sappiamo addirittura la data di nascita, il 1926, sappiamo

Dove è nato (SaltLake City), sappiamo che è stato in galera e in riformatorio per piccoli furti, vivedi espedienti. Non sappiamo perché scriva a questo Chad King, evidentemente si sono incontrati. Viene dato per scontato, non c'è bisogno di raccontare tutto.

Fin dall'inizio, ci è presentato Dean come un giovane fuori dalle righe (è stato anche in riformatorio, in prigione), pieno, però, di un entusiasmo molto naif, ingenuo però forte, è affascinato dalle parole. Questo è un romanzo in cui il viaggio, la musica, l'alcool, le droghe, le parole sono tutta un'unica esaltazione. È un unico stupefacente. Volta per volta prevale uno di questi elementi però stanno tutti assieme. Uno dei motivi per cui Dean è così attratto da Sal è proprio il fatto che Sal è uno scrittore.

Con la fine del primo paragrafo, la storia si mette in moto nel modo più semplice ed immediato.

porta in mutande e con una bottiglia di birra in mano. La sua personalità èdescritta come selvaggia e indomabile, con un fascino magnetico che attira tuttiquelli che lo incontrano. Nonostante la sua natura ribelle, Dean è anche unapersona molto affettuosa e premurosa, soprattutto nei confronti dei suoi amici piùcaratteristici, come Sal Paradise, il narratore del romanzo. La storia si sviluppaattraverso una serie di avventure e viaggi, che portano i personaggi da una costall'altra degli Stati Uniti, alla ricerca di libertà e autenticità. Il romanzo è unariflessione sulla ricerca di sé stessi e sulla difficoltà di trovare un posto nel mondo,ma è anche un inno alla vita e alla libertà.

Porta in mutande. È con Marylou, la moglie, e con un altro inquilino. "Ad una prima occhiata, Dean mi sembrò un giovane Gene Autry (era un famoso cantante del west, attore, famoso per i rodèi), scattante, fianchi stretti, occhi azzurri, autentico accento dell'Oklahòma, un eroe con le basette del nevoso West". Uno dei punti è che Dean, l'eroe di questa storia, il vero motore di questa storia, è un giovane del west, che rappresenta i valori estetici dell'America provinciale, non i valori morali (basette, occhi azzurri, fianchi stretti, accento dell'Oklahoma): è un americano non di città, anche se vivrà gran parte della sua vita in grandi città come Los Angeles e New York. Il viaggio è da New York alla California. Siamo in una versione aggiornata del viaggio di scoperta dell'America. Storicamente, l'America va dalla costa dell'est alla costa dell'ovest.

la frontiera viene periodicamente spostata. Il mito della frontiera che si sposta e va avanti. Allo stesso tempo, però, i viaggi di On the road sono molti. Diverse volte i protagonisti vanno da New York alla California, e tornando indietro. Questo è il viaggio archetipico americano. Il viaggio tipico americano è un viaggio est-ovest, è quello che è inscritto nel cosiddetto American dream, così come l'idea di frontiera. Quando non c'è più una frontiera di terra, si crea una frontiera spaziale: la nuova frontiera è lo spazio, la luna.

Nel libro, però, ci sono anche altri viaggi:

  • verso New Orleans (Orléans)
  • verso il Messico. Quindi, c'è anche il viaggio nord-sud, che nell'immaginario e nella letteratura europea, è quello più diffuso (quello verso il Mediterraneo). Anche là vale l'attrazione del sud perché il sud, il Messico è per gli Americani

un'altra frontiera ma soprattutto è un territorio meno industrializzato, apparentemente più vicino alla natura. Anche in questo caso, dopo On the road, questo tipo di viaggio verso il Messico sarà sempre più diffuso. Anche il viaggio dal nord al sud prevede un ritorno. Sarà un ritorno al nord molto doloroso.

Dean come entra in contatto con Sal? Confidando a Chad King di dover assolutamente imparare a scrivere. "Chad gli disse che ero io lo scrittore, era a me che avrebbe dovuto chiedere consiglio".

In realtà, Dean non sarà mai uno scrittore non solo perché non ha l'educazione formale, non è stato al college come Sal, ma perché Dean scrive la sua storia attraverso la sua vita. Sarà Sal a scrivere la sua e la loro storia.

Vediamo un tipo di compressione estrema della storia, che a volte, ad esempio, si dilunga su cosa mangiano per strada, mentre in altri punti, come in questo, ci dice delle cose su

Cui si potrebbe costruire un intero racconto ma lui lo fa in due righe: "Intanto Dean aveva trovato lavoro in un parcheggio, aveva avuto una lite con Marylou nel loro appartamento di Hoboken- Dio solo sa perché ci si fossero trasferiti- e lei, piena di furia vendicativa, era andata alla polizia con una serie di accuse folli false isteriche e inventate, cosicché Dean aveva dovuto battersela da Hoboken. Ed era rimasto senza casa".

Si è anche trasferito rispetto ad Harlem: due paragrafi prima era ad Harlem, ora si trova a Hoboken. Non si sa perché sia andato là. Poi rimane senza casa: ancora una volta, è un pícaro, non ha una casa. I rapporti tra Dean e la moglie sono un po' burrascosi. C'è un understatement di fondo che è spesso anche una sorta di ironia. Ci interessa seguire Dean, il fatto che sia senza casa, il fatto che, seguendo un istinto del tutto giovanile, va dritto a Paterson,

New Jersey, dove Sal viveva con sua zia. "Una sera, mentre stavo studiando avevano bussato alla porta ed ecco Dean: fece un inchino, strascicò imbarazzato e ossequioso i piedi sul pavimento dell'ingresso buio, e disse: 'Salve, ti ricordi di me... Dean Moriarty? Sono venuto a chiederti di insegnarmi a scrivere'. 'E Marylou dov'è?' Gli domandai, e Dean disse che evidentemente, da quella puttana che era, aveva messo insieme qualche soldo e se n'era tornata a Denver... 'La troia!'. E così andammo fuori a farci un paio di birre perché non potevamo parlare liberamente davanti alla zia, seduta in soggiorno a leggere il giornale. Le era bastata un'occhiata per decidere che Dean era pazzo".

In questo paragrafo possiamo notare 2 cose:

  • il linguaggio forte: per questo linguaggio forte, l'opera fu censurata da Kerouac stesso nel passaggio dalla prima stesura (scroll) all'edizione a stampa del '57.
Era un tipo di linguaggio che all'epoca era ritenuto ancora molto forte per la censura. Qui, storicamente, abbiamo due generi di problemi: ci sono epoche in cui certe cose non si possono scrivere (parolacce, scene sessuali ma anche questioni di politica); altro è, invece, la scelta di un autore, anche in periodi senza censura, di scrivere o meno di certe cose, di utilizzare o meno certi termini.

- Questo è un romanzo sostanzialmente maschile tanto che è stato postulato che ci sia un'attrazione fortissima tra i protagonisti. Sono più innamorati tra di loro (Dean, Sal e tutto il gruppo) che non delle donne. Le ragazze sono sempre un po' in disparte. È molto maschile come storia. Ad un certo punto, Dean, per un certo periodo, va a vivere a casa di Sal. "Cimettemmo anche d'accordo per fare un viaggio nel West, prima o poi. Era l'inverno del 1947".

Il primo capitolo ci dà molti dettagli, molte indicazioni. Il rapporto

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