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Estratto del documento

Struttura del romanzo

Posizione: Berlino e Kessin

Contenuto: Rivelazione, dubbi di Innstetten, duello, esclusione dalla società di Effi (climax)

4) Fine tragica / finale - Tragisches Ende / Ausklang (capitoli 32-36)

Luogo: Berlino, Hohen-Cremmen

Contenuto: Espiazione e perdono. In un'ultima conversazione con la madre, Effi mostra comprensione e concorda con Innstetten

Possiamo quindi parlare di una struttura circolare, cioè una struttura circolare, soprattutto per la variazione dei luoghi dato che si parte da Hohen-Cremmen e ci si torna alla fine. Tale struttura viene definita "untypisch für ein Roman", poiché più vicina alla circolarità dei drammi di definizione aristotelica.

La circolarità è data anche dalla frase imperativa "Effi komm!" che viene pronunciata in due momenti:

  • All'inizio, quando Effi viene chiamata dai genitori per conoscere il barone von Instetten, l'amica Hertha pronuncia questa frase come se volesse salvarla
  • Alla fine, quando Effi viene chiamata dalla madre per una conversazione finale

Riportarla all'età infantile:

  • Quasi alla fine, in quel richiamo che proviene dai genitori che la fanno tornare a casa per esprimere il fatto di averla perdonata (nel telegramma per Effi c'è questa frase), un richiamo tardivo e quasi inutile.

Temi:

  • Al centro della trama non troviamo tanto l'adulterio di Effi, che è una conseguenza quasi naturale della situazione e a cui Fontane non dà infatti grande importanza narrativa nonché emotiva, bensì la sofferenza che prova Effi a causa dell'allontanamento da tutti e, soprattutto, l'ordine e la convenzione sociale e le conseguenze che queste hanno sull'individuo.
  • La prima convenzione sociale che schiaccia l'esistenza di Effi è il matrimonio combinato (di convenienza) che si prospetta subito come un matrimonio infelice proprio per la differenza d'età; la seconda convenzione sociale è il rito del duello. L'episodio viene descritto
in maniera molto rapida e dalla descrizione si evince il fatto che si tratta di un gesto assurdo che deve necessariamente portare alla morte di uno dei due partecipanti e si percepisce come gesto reso necessario solo dal rispetto degli obblighi sociali. Anche Innstetten, infatti, nonostante sia un uomo rigidamente fedele ai principi, si rende conto che il tragico rito è assolutamente sproporzionato alla reale portata dei fatti. Ciò vuol dire che Instetten non è assolutamente mosso dalla gelosia, anzi a tratti si rivela anche comprensivo nei confronti di Effi perché è giovane e perché per lui ha dovuto lasciare tutto. Da "conservatore" però non è in grado di mettere in discussione un sistema di valori in cui è profondamente radicato, basato unicamente sulle apparenze, tanto è che si giustifica dicendo: "Non siamo solo degli individui singoli, apparteniamo ad una totalità e dobbiamo sempre".rispettare questa totalità, siamo totalmente dipendenti da essa. Il fulcro è quindi capire fino a che punto queste convenzioni sociali siano legittime. Trapela qui la condanna implicita di Fontane del matrimonio d'interesse e il duello. È importante comunque ricordare che quella di Fontane non è un'accusa aperta: Effi Briest è tutto tranne che un romanzo di denuncia sociale. Infatti alla fine del romanzo i protagonisti, Effi in particolare, ammettono di essere vittime delle circostanze e del destino. Effi arriva a giustificare il marito e lo fa dicendo che Instetten aveva agito in una circostanza in cui l'amore non aveva giocato alcun ruolo. Sia gli atteggiamenti di Instetten che dei genitori di Effi sono socialmente corretti e per questo Effi non si ribella ma accetta in modo graduale l'isolamento. Nel momento in cui Effi sostiene che sia tutta colpa del fato, lei accetta la situazione in cui si ritrova in maniera graduale.

moltopassiva e c'è da dire che l'atteggiamento di Fontane di neutralità deriva probabilmente da questa presa di posizione dei personaggi. Il messaggio che passa è pertanto di disapprovazione ma anche di una tacita accettazione delle convenzioni sociali. In questo si capisce che Fontane non è uno scrittore rivoluzionario.

Personaggi: Il personaggio più negativo nel romanzo è la madre di Effi, intorno alla quale Fintane ha voluto costruire un universo genitoriale carico di colpe e responsabilità nei confronti dei giovani del tempo, in quanto non aveva educato Effi alla vita matrimoniale, forse per pudore e ritegno o più probabilmente per tacita accettazione di quella convenzione sociale, del matrimonio combinato, di cui la stessa madre era stata vittima. In ogni caso, tale silenzio secondo la critica ha spianato ad Effi la strada verso il tradimento.

Ciò che conta è che la madre è sicuramente un personaggio

subdolo nel senso che cerca di estorcere e ricevere risposte tranquillizzanti da Effi che possono consolidare la propria posizione e renderla tranquilla. Alla fine, dopo la morte di Effi, alla madre sorge il dubbio che forse si sarebbe potuta comportare in maniera diversa: forse, insieme al marito, avrebbero potuto riaccogliere Effi in casa prima che si ammalasse; forse non avrebbe dovuto farla sposare così giovane con un uomo così grande. È interessante il confronto finale dei coniugi su questi interrogativi a cui il marito risponde con "<>" (è un campo troppo vasto): è un modo per rifiutare a priori la possibilità di andare più a fondo. Il farmacista, Gieshübler, è forse l'unico personaggio positivo del romanzo. Secondo la critica, dietro di lui si nasconde ovviamente il ruolo dell'autore stesso. Dietro questo personaggio di sostegno, amico di Effi, c'è untratto autobiografico e cioè forse anche la volontà di Fontane rapportarsi saggiamente con i propri personaggi e la loro storia. Gieshübler canalizza in qualche modo l'opinione di Fontane. Stile: I romanzi di Fontane, ma soprattutto Effi Briest, sono vicini al romanzo sociale inglese e anche a quello francese nel senso per la sua ironia, frutto non solo dei contatti culturali di F., bensì anche di una tendenza letteraria tipica del Realismo inteso in senso europeo, a cui si aggiunge l'uso dei dialoghi, di una prosa descrittiva e distaccata, la cosiddetta trasfigurazione poetica che consente all'autore di annullarsi. Questo approccio è stato molto studiato dalla critica perché non è espediente stilistico ma nasconde anche una funzione etica, filantropica, perché è come se invitasse ad accettare l'altro, il diverso nella sua diversità. Molto spesso Fontane preferisce il dialogo alle descrizioni in terza persona.lasciando spazio ai personaggi di descrivermi autonomamente, è come se i personaggi stessi mettessero in piazza i propri limiti e le proprie debolezze offrendosi al lettore che può trarre le proprie conclusioni. È pertanto una distanza critica e benevola quella di Fontane dai suoi personaggi.

Naturalismus (1880-1900)

Nella seconda metà dell'Ottocento nasce in Francia, mediante la produzione di Zola, e si diffonde poi in Europa, la corrente letteraria del naturalismo che nasce non come contrapposizione al realismo, bensì come una variante, un'esasperazione di questo e quindi dobbiamo considerare le due correnti come una linea di sviluppo continua in quel processo iniziato con il realismo di distacco dalle trascendenze romantiche e avvicinamento alla realtà concreta, al mondo terreno degli uomini e delle cose. Più nel concreto, il naturalismo europeo si limitò ad applicare alla rappresentazione realista della realtà il

pensiero positivista, diffusosi in quel periodo con il filosofo Comte, e quindi una rappresentazione della realtà come un dato scientifico, fondato, accurato e veritiero. Una differenza tra realismo europeo e naturalismo europeo sta nel soggetto della rappresentazione della realtà: i realisti si concentrano per lo più sulla situazione della borghesia, mentre i naturalisti prediligono la questione sociale dell'industrializzazione e dell'urbanizzazione, definita infatti letteratura della metropoli, i temi preferiti sono infatti quelli legati alla miseria degli uomini del quarto stato, prostituzione, alcolismo, paesaggi industriali e pertanto metropoli quali come Parigi e Londra rappresentavano la fonte ideale. Lo stile naturalista è di conseguenza un po' più crudo.

Quadro storico, politico e sociale tedesco: Con la nascita del II Reich la Germania entra a far parte degli Stati evoluti: essa diventa una potenza economica ed industriale mondiale.

riuscendo addirittura in pochi più di vent'anni a superare la patria dell'industrializzazione, cioè l'Inghilterra. In concomitanza, si trasforma anche la struttura demografica: la popolazione cresce a dismisura e si muove verso i centri urbani, determinando la nascita di diverse metropoli, tra cui Berlino. Questa crescita coincide contestualmente con un abbassamento delle condizioni di vita degli operai: nasce la cosiddetta questione sociale. I problemi legati alla classe operaia portano ad una trasformazione politica, in quanto la nuova classe operaia trova espressione in due partiti socialisti che, a partire dal 1875, si fondono e formano un partito unico ossia die sozialistische Arbeiterpartei Deutschlands che dal 1890 diventa SDP (Sozialdemokratische Partei Deutschlands), fondato dagli intellettuali Bebel e Liebkriecht (responsabile del Vorwärts), formazione politica animata dall'ideologia marxista, di sinistra e analoga a quella del proletariato.

industriale di Gramsci in Italia, a cui aderiscono tantissimi scrittori di sinistra. Scopo di questi partiti era quello di contrastare tutti quegli interventi di Bismarck che miravano ad arginare le forze che provenivano dal basso e per questo non ebbero una vita facile, fino al 1890 circa quando fallisce la politica di Bismarck e le leggi antisocialiste vengono abrogate.

Naturalismo tedesco: quadro letterario: A partire dal 1880 circa, si distingue in Germania un gruppo di avanguardisti inferociti che si definivano come "realisti conseguenti" (nel senso di coerenti, consapevoli e critici) o "moderni". A posteriori questa letteratura venne classificata come naturalista per le sue caratteristiche. A differenza del naturalismo europeo, però, il quale non rappresenta alcuna rottura con il realismo precedente bensì una variante di questo, esso rappresenta un movimento innovativo in Germania, di violenta reazione nei confronti del realismo poetico tedesco, accusato di aver

tradito l'originario impegno realista e di essersi "trastullato" nella cura delle Schöne Künste, e quindi di essere troppo poetico, campestre ed idilliaco e per niente proiettato all'osservazione del mondo reale e concreto, una reazione analoga a quella dello Sturm und Drang nei confronti dell'Illuminismo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
37 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/14 Lingua e traduzione - lingua tedesca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuseppe246 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura e cultura tedesca II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Barrale Natascia.