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Il mito di Deucalione e Pirra

Beim lesen des Horaz! riferimento al mito di Deucalione e Pirra, riferimento a un diluvio universale che Zeus scagliò sulla terra per punire gli uomini, Orazio nella sua prima ode si riferisce alla vicenda classica.

Freilich! interiezione che dà un tono prosaico al dettato poetico. Sguardo rivolto al passato, sorta di contemplazione del presente e del passato della condizione umana dalla storia delle prospettiva di chi si è ritirato in questo idillio di Buckow e guarda con uno sguardo disilluso al presente.

Sono poesie di versi liberi, molto sintetici ed epigrammatici, sono componimenti epigrammatici proprio per la brevità che però riescono a delineare delle situazioni esistenziali complesse. In questo caso tutto si concentra sull'esclamazione finale che può avere un duplicesignificato perché dipende dal valore che attribuiamo all'aggettivo pronominale "wenige", questo si può riferire con la "w" minuscola ai diluvi.

Si riferisce quindi a un termine presente nel testo, però sarebbe un'interpretazione facile, perché se ce lo immaginassimo con una W maiuscola potrebbe riferirsi alle persone, ai sommersi, a quelli che sono stati investiti dalla guerra e dalle persecuzioni, quante poche persone sono durate più a lungo, quindi "wenige" potrebbe riferirsi alle stragi della guerra, dando un tono anche di sciagura e riflessione sull'olocausto sottesa a questi versi. Ci sono anche poesie dal contenuto più politico come "Grosse Zeit, vertan!" il participio "vertan" che contiene la radice del verbo "tun" più "ver" che è privativo e avversativo insieme che significa sciupare, il titolo getta una sorta di alone ironico sul resto del componimento. Questo componimento si riferisce a un clima, a una circostanza molto precisa di quegli anni, che sono gli anni della "wiederaufbau", della ricostruzione da cui doveva risorgere una Germania diversa. Il tema della ricostruzione si trova nei

primi versi dell'inno della repubblica democratica ted. Questo è un componimento che si rivolge contro la retorica della ricostruzione, brehct partecipa a questo ciclo storico che nell'ovest portò al boom economico, mentre nell'est non portò i benefici attesi. Interessante è il concetto di weisheit des volkes che comunque viene considerata la qualità sovrana e il punto di riferimento principale del sistema culturale e civile delle città, la saggezza del popolo è la vera base su cui costruire la nuova germania dell'est. Sono diverse le poesie in cui queste poesia in cui la saggezza del popolo viene menzionata, una di queste è Frage, una domanda,!ritorna il concetto di weisheit solo che qui si parla di masse e non di popolo, ha un aurea meno romantica ma più impersonale. Persone malconsigliate, inconsce non potrebbero trovar la strada per i molti!critica molto puntuta contro l'autorità e abbiamo anche un

consiglio dato alla classe dirigente della SED, in realtà queste poesie hanno un orizzonte molto più vasto e si rivolgono anch'esse ai postumi. Riferimento preciso al fatto che l'autorità non deve solo esprimere delle opinioni e parlare, ma anche ascoltare i suoi sottoposti. Questa poesia è una poesia direttamente riferita al momento delle ribellioni degli operai del luglio del '53 nella Germania dell'est e si intitola "Die Losung", la soluzione! È molto più diretta, ironica e critica nei confronti della politica concreta, la critica diventa acuta nella domanda finale che è una domanda retorica, una provocazione. Dopo la rivolta del 17 giugno, il segretario degli scrittori nella staliniane, grande via centrale della parte orientale di Berlino, aveva fatto distribuire dei volantini nei quali si leggeva che il popolo si era giocato la fiducia del governo. E solo attraverso un doppio lavoro se la sarebbe potuta riconquistare. Ma

non sarebbe più semplice che il governo sciogliesse il popolo come si sciolgono le camere e ne eleggesse un altro? Si tratta di una domanda retorica, perché non è possibile, e si tratta anche di un paradosso perché si tratta di un qualcosa d'impossibile, i governi non possono sciogliere i popoli come si sciolgono le camere di un parlamento ma anzi è il popolo che elegge i governanti, abbiamo un ribaltamento della prospettiva e un gioco di parole che conclude con una nota ironica questa poesia. Ci sono anche poesie diverse nella raccolta delle buckower elegie, "Der Rauch" questa è una poesia metafisica e di paesaggio dove non c'è un movente politico alla base, semplicemente quadri di paesaggio schizzati come delle composizioni molto brevi in cui secondo lo schema 5-7-5 misure di tematica e argomentazione naturalista, che riguardano il rispecchiamento tra soggetto e ambiente, qui abbiamo una sorta di aiquo, si tratta di un paesaggio lacustre.

simmetria con cui sono organizzati i versi, due versi lunghi all'inizio e alla fine e universo in mezzo che rappresenta la protasi di una frase ipotetica attorno alla quale tutta la poesia è costruita. Periodi ipotetici introdotti in due modi o con preposizione come ob e wenn oppure quando abbiamo il verbo in prima posizione come in questo caso (come se mancasse). Abbiamo la ripresa della triade del primo verso nell'ultimo (casa, albero, lago), abbiamo un paesaggio idilliaco l'unico elemento che denota la presenza dell'uomo è il fumo, è l'unico elemento artificiale, paesaggio caratterizzato dalla casa, dall'albero e da lago. Viene tematizzata la possibilità di una mancanza di questo fumo, fumo che vuol dire fuoco, riscaldarsi, vita, calore, se mancasse questo fumo quindi l'idea della presenza umana all'interno di quella casa tutto il paesaggio sarebbe squallido, sarebbe un paesaggio morto, in quel periodo ipotetico se mancasse.

c’è questo significato e da questo elemento minimale tutta lapoesia trae la sua forza. Gottfried Benn

L’eredità della modernità tedesca la fanno Brecht e Benn, sono due concezioni diverse del fare poesia. Benn, a dispetto del peso e della responsabilità concrete in cui è in corso la cultura tedesca, si rifiuta di contaminare la sua poesia con la storia e quindi ripiega nel culto della forma e della vita interiore, taglia fuori dall’orizzonte poetico la corresponsabilità tedesca degli orrori nazisti, considerando tutto ciò che è accaduto come prodotto di decadenza e nichilismo. Quello di Benn è un mondo in cui non ci sono valori da difendere, un mondo in cui la poesia non può far altro che chiudersi in se stessa e il poeta riposare nella sua interiorità, separarsi inconsciamente dal reale creando uno schermo attraverso la sua arte tra sé e il nulla, la storia ha condotto al nulla e alla decadenza e quindi

Benn si arroga il diritto di scrivere versi di grande accuratezza e fascino dal punto di vista formale ma che non trattano più la realtà, non è neanche più il culto della forma dei poeti simbolisti, è una forma che inventa l'ultimo rifugio per il poeta che non vuole più aver a che fare con un mondo che considera andato in rovina. Dopo aver pubblicato morgue, benne ha partecipato alle 1ww, si è trasferito a berlino nel 17 dove ha aperto il suo ambulatorio medico e durante gli anni 20 si è avviato a diventare uno dei maggiori lirici tedeschi tanto che con l'avvento del nazismo entra a far parte dell'accademia delle arti prussiane e si avvicina all'ideologia nazista, scrive alcuni saggi abbastanza controversi come zuchtung (allevamento, selezione della razza) del 33 che rivela una vicinanza ideologica al nazismo, si riallaccia al dibattito sull'eugenetica e l'igiene raziale e comincia una riflessione pluridecennale.

sulla grande forma, sul concetto di grande stile che rivela il suo retroterra nietschanoperché il concetto di grande stil lo ritroviamo in nietsche nell’opera al di là del bene e del male,questo abbaglio da parte di benn non dura tanto, già dopo qualche mese prende le distanzedall’ideologia nazista e si rifugia in un lungo silenzio che verrà rotto dopo la fine del conflitto, quindiè un emigrazione interna. Il saggio più celebre è mondo dorico, vuole proporre una ricerca sullarelazione tra arte e potere, debitore a nietzsche della nascita della tragedia qui l’arte è consideratauna forma di vita, il modo di stare al mondo, benne mette in evidenza le qualità dello stile dorico, lacolonna grigia senza basamento, immagine di tipo plastico ma anche tellurico, niesztsceconsiderava i dori il primo popolo apollineo ma anche il primo popolo ad essersi opposto alle divinitàctonie, questo saggio rientra in un

Fenomeno molto importante degli anni 30 che è il doricismo, c'è una moda di ritornare al culto della forza e della forma dorica, squadrata, forme che si rivelano anche nell'arte del regime. Benn con questo saggio che non è solo filosofico ma anche antropologico dà il suo contributo a quest'atmosfera. Durante questo esilio non pubblica ma scrive le poesie statiche tra il 35 e il 45 poi le pubblica prima in forma privata e poi pubblica, la stasi però è il contrario del dinamismo, del divenire, è l'apollineo che si contrappone al dionisiaco, apollineo come elemento della forma contrapposto al dionisiaco elemento del divenire. Abbiamo in luce quella che è la concezione peotologica guida degli anni del dopoguerra di benn, il divenir dionisiaco è il divenire del caos, della distruzione della forma della natura, benn non ha una concezione positiva della natura, tutto ciò che sta al di là della forma.

rappresenta un male per lui. Poesia come baluardo contro il nichilismo. La volontà della forma, come Nietzsche aveva coniato il termine "la volontà di potenza", Benn conia la volontà della forma, niente è importantissimo per il Benn maturo anche per l'idea dell'artisticità. Nel saggio Nietzsche dopo 50 anni di Benn, Nietzsche è in lui che trova per la prima volta formulato il problema fra arte e nichilismo. Nietzsche aveva considerato l'arte come stimolo alla vita ma anche come una sorta di metafisica radicale, cioè come un modo di disporre dell'uomo nei confronti della realtà alternativo alle modalità precedenti. Benn riprende da Nietzsche la tesi presente nella "morte della tragedia" e nel tentativo di autocritica che Nietzsche scrive come premessa alla seconda edizione della "morte della tragedia". Si concentra sulla tesi nietzschiana secondo cui l'arte è concepita come attività metafisica della vita.è l'uomo dell'arte. Secondo Benn, Nietzsche ha riconosciuto che la vita ha senso solo se viene vissuta come un'opera d'arte. Questo significa che la bellezza e l'estetica sono ciò che danno significato alla nostra esistenza. La vita stessa diventa un'opera d'arte, un'esperienza estetica da apprezzare e valorizzare.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
56 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/13 Letteratura tedesca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giulia_180500 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura tedesca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Cermelli Giovanna.