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Riassunto esame Letteratura Spagnola, prof. Rigobon, libro consigliato Soldati di Salamina, Cercas Pag. 1
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Gli amici del Bosco

L'autore del libro, Javier Cercas, è un giornalista a cui un giorno viene assegnata un'intervista a Rafael Sánchez Ferlosio. Durante questa, lo scrittore racconta l'episodio dellafucilazione di Collell; uno dei protagonisti di quella fucilazione era proprio il padre, Rafael Sánchez Mazas. È la prima volta che Cercas sente parlare di questo episodio e siamo nell'estate 1994. Gli viene raccontato l'episodio e da lì prende lo spunto per scrivere un libro. Scrive un articolo per il suo giornale (pag. 20) nel febbraio 1999, l'anno del sessantesimo anniversario della fine della Guerra civile. L'articolo suscita curiosità tra i lettori, soprattutto di Miquel Aguirre, uno storico che ha informazioni su SM. Lo informa che SM non era l'unico scampato alla fucilazione, ma anche Jesús Pascual Aguilar era riuscito a salvarsi e lo aveva scritto in un libro, Yo fui asesinado por los rojos. Cercas

siincontra con Aguirre (che gli da una copia del libro di Aguilar), il quale esprime alcunipropri pensieri. Per lui il nazionalismo è un'ideologia mentre l'independentismo è solo unapossibilità. Il nazionalismo, essendo un credo, non può essere messo in discussione;l'indipendentismo sì. A differenza di Ferlosio, Aguirre pensava che i repubblicani sapessero bene chi stavanofucilando. Secondo Pascual Aguilar l'ordine alla fucilazione lo aveva dato un certo Monroy,un tipo che dirigeva il carcere. Per Aguirre, anche se fosse stato Monroy era probabile nonagisse per proprio conto, ma obbedisse agli ordini del SIM, il Servicio de InteligenciaMilitar. Aguirre continua dicendo che il colonnello Lìster era lì, ma che secondo lui non èstato lui a dare l'ordine di fucilarli. Aguirre suggerisce a Cercas il nome di Andrés Trapiello,uno scrittore che ha scritto molto su SM. In più dicedi come suo padre Pedro (Pere), suo zio Joaquim e il loro amico SM si unirono alla resistenza contro il regime franchista durante la guerra civile spagnola. Racconta di come SM fosse un uomo coraggioso e idealista, determinato a combattere per la libertà e la democrazia. Figueras racconta anche di come suo padre e suo zio furono catturati dalle forze franchiste e condannati a morte per tradimento. SM, invece, riuscì a fuggire e a nascondersi per anni, vivendo nella clandestinità. Racconta di come suo padre e suo zio furono fucilati e di come SM, dopo la morte di Franco, tornò in Spagna per cercare giustizia per i suoi amici. Cercas ascolta attentamente il racconto di Figueras e si rende conto di quanto sia importante per lui scrivere questa storia. Decide di dedicarsi completamente alla ricerca della verità su SM e sulla sua lotta durante la guerra civile. Con l'aiuto di Conchi e di altri personaggi che incontra lungo il suo percorso, Cercas si immerge sempre di più nella storia di SM e nella storia della Spagna durante quegli anni bui. Il libro si conclude con Cercas che riesce finalmente a incontrare SM, ormai anziano ma ancora pieno di energia e passione per la sua causa. SM racconta a Cercas la sua storia, i suoi sacrifici e le sue speranze per un futuro migliore. Cercas, commosso e ispirato, decide di scrivere il libro che avrebbe reso omaggio a SM e a tutti coloro che hanno lottato per la libertà e la democrazia in Spagna.Daniel Angelats non vollessero andare in esilio con l'esercito degli sconfitti e si nascosero in un bosco aspettando l'esercito franchista. Lì incontrarono un vagabondo, SM, che si unì a loro e rimasero qualche giorno nascosti. Alla fine Jaume regala a Cercas il diario di SM che tenne mentre era nascosto nel bosco e gli consiglia di mettersi in contatto con Joaquim, Daniel Angelats e Maria Ferrè che sono ancora vivi (Maria Ferrè era la ragazza che inizialmente aveva accolto SM offrendoli cibo e un posto dove stare). Nel taccuino Cercas trova descritta dettagliatamente la permanenza nel bosco di SM, i ringraziamenti a coloro che gli avevano fatto compagnia e i nomi di chi aveva incontrato. Comincia la ricerca per attestare se quello che Jaume gli ha raccontato è vero e se il diario di SM è autentico. E scopre di si. Pere Figueras era stato nel carcere di Gerona, e il suo nome compariva negli archivi. Cercas va a visitare il santuario di Collell.

luogo della mancata fucilaizone di SM.

Alla fine del capitolo, Cercas incontra Joaquim Figueras, Maria Ferrè e Daniel Angelats. Quest’ultimo racconta che SM aveva promesso agli amici del bosco che avrebbe scritto un libro su di loro intitolandolo “Soldati di Salamina”. (ecco da dove lo spunto per il titolo)

SECONDA PARTE

SOLDATI DI SALAMINA

In questa parte inizia una descrizione dettagliata della biografia di SM, con la storia della fucilazione raccontata nei dettagli.

Nelle prime pagine si racconta che il padre di Pere Figueras, qualche anno dopo l’incontro con gli amici del bosco, andò a chiedere a SM di salvare il figlio che era stato imprigionato senza motivo.

RSM nacque nel .... a Madrid. Fu un autore di cronache, romanzi e anche politico. Grazie al lavoro di giornalista si trovò a girare il mondo. Andò in Marocco e poi in Italia. Dove sposò Liliana Ferlosio e dove si interessò molto al Fascismo. In questo SM trovava

L' strumento idoneo per lenire la sua nostalgia verso un cattolicesimo imperiale e per reinstaurare con la forza le rassicuranti gerarchie dell'antico regime che il vecchio egualitario democratico e il nuovo dilagante egualitarismo bolscevico minacciavano di demolire in tutta l'Europa.

Tornato in Italia nel 1929 si dedicò a quest'obiettivo. Diventato amico di José Antonio Primo de Rivera, fondò la Falange. Pubblicò una nuova rivista, "Il fascio" che fu subito messa al bando.

Il partito di SM fu decisivo per la GC, anche se non ebbe mai numerosissimi voti. L'ideologia falangista credeva che con la forza e una minoranza di uomini valorosi e decisi si sarebbe potuto prendere il potere con le armi. Nel 1936 la Falange fu decapitata dalla polizia e tutta la sua giunta fu arrestata.

Un mese dopo riesce a scappare dal carcere e comincia il suo periodo di clandestinità. Un giorno decide di tentare di fuggire da Madrid, nonostante la

zona piena di nazionalisti. Non ci riesce, viene fermato ma per sua fortuna i miliziani si distraggono e lui riesce a scappare. Si rifugia nell'ambasciata del Cile (dove scrive Rosa Kruger) e ci rimane un anno e mezzo. Dopodiché anche le ambasciate cominciavano a temere gli assalti e SM decide di tentare la fuga a Barcellona. Si nasconde in un camion, sotto tonnellate di ortaggi e riesce a raggiungere Barcellona. Storia di RSM: 18 luglio 1937 viene colto di sorpresa a Madrid e si rifugia nell'ambasciata del Cile, alla fine del '37 scappa dall'ambasciata e lascia Madrid nascosto in un camion, con l'intenzione di raggiungere la Francia. Lo fermarono a Barcellona, dal SIM e viene portato nel carcere galleggiante Uruguay. Qualche tempo dopo lo portarono a Collell vicino alla frontiera, insieme ad altri duemila prigionieri repubblicani, disertori rossi e membri delle Brigate internazionali. Ci rimarrà 5 giorni. Il quinto giorno, ildirettoredell'Uruguay annuncia che dovranno costruire un campo d'aviazione a Banyoles; tutto falso ovviamente e li portano nel bosco per fucilarli. Fu una fucilazione di massa. Le pallottole lo sfiorarono e ne aveva approfittato della confusione per fuggire e nascondersi nella bottiglia. Si rifugiò in un buco ma ad un certo punto udì dei rumori di rami spezzati e vide un miliziano. Qualcuno da lontano urlava "È lui"; il miliziano lo guardò dritto negli occhi, urlò un "qui non c'è nessuno" e se ne andò. Trascorse nove giorni e nove notti vagando nel bosco, dormendo di giorno e camminando di notte. Un giorno vide una masseria, e consumato dalla fame, decide di chiedere qualcosa da mangiare. È la casa dei Ferrè. SM si presentò a Maria come "alto, famelico e spettrale, con gli occhiali storti e la barba di vari giorni, la giubba e i pantaloni laceri e sporchi di fango ed erba". La

famigliaFerrè gli dà qualcosa da mangiare però non può ospitarlo. Gli offrono un'alternativa, ossia di stare in una masseria, Mas de la casa nova, dove loro gli avrebbero portato da mangiare. Un giorno, mentre vagava nel bosco con gli occhiali rotti senza vedere nulla, viene fermato da tre giovani spaventati con le divise da repubblicani. Erano dei ragazzi di Cornellà de Terri, che come SM aspettavano l'arrivo dei nazionalisti. Si presero cura di lui e diventarono gli "amici del bosco". Fecero un patto: i giovani lo avrebbero protetto con le armi, l'energia giovanile che a lui mancava e la conoscenza della zona e degli abitanti, poi lui li avrebbe protetti a sua volta con l'indiscussa autorità di gerarca riconosciuta. Una sera Sm racconta a Pere della sua fucilazione, e di come quel soldato che l'aveva salvato lo avesse già colpito nel cortile del santuario, mentre cantava abbracciando un fucile un

pasodoble tristissimo. Un bel giorno arrivarono i nazionalisti e i 4 furono finalmente liberi. Prima di tornare a Barcellona SM definì i 3 "gli amici del bosco" e disse che avrebbe scritto un libro su di loro. Nel periodo successivo, Maria scrisse molte volte a SM per chiedergli aiuto più volte per liberare qualche familiare del villaggio che era stato imprigionato, cosa che SM fa sempre. Dopo il decreto di unificazione del 37, SM capì che la rivoluzione fascista tanto sognata non poteva attuarsi. Nel 39 venne nominato ministro senza portafoglio del primo governo del dopoguerra. Fu molto attivo su giornali e riviste. Nel 1940 però venne destituito da Franco dal suo incarico, poiché SM non partecipava mai alle riunioni. Però non si saprà mai il vero motivo. Era SM ad annoiarsi alle riunioni o era Franco che si annoiava di ciò che diceva SM? Oppure SM voleva andarsene da tempo e nessuno accettava le sue dimissioni finché

cominciò a non presentarsi più? Oppure non veniva più convocato?

Dopo questo episodio la vita di SM diventa monotona, non si interessa più a niente, non scrive e abbandona la politica. Una sua frase famosa di quei tempi è "Non mi pento e non dimentico". Nessuno ha mai creduto che lo pensasse veramente, forse se l'aveva scritto è perché pensava il contrario. Cercas dubita persino della sua natura di falangista, dicendo che forse lo fu solo perché si sentì costretto a diventarlo, per avere uno strumento con cui cambiare qualcosa affinché non cambiasse niente; non perché si sentiva una minaccia concreta sul sogno di beatitudine borghese.

Fino alla sua morte non combina niente, muore di enfisema polmonare nel 1966. Pochissimi andarono al suo funerale. Pochi si ricordano di lui e forse è ciò che si merita, afferma Cercas.

TERZA PARTE

APPUNTAMENTO A STOCKTON

In questa ultima parte troviamo Cercas un

po' demotivato a pubblicare il suo libro, poiché lo trova incompleto. Un giorno, mentre sta lavorando come giornalista, si ritrova
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
4 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/05 Letteratura spagnola

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher emmebivenezia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura Spagnola e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Rigobon Patrizio.