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ART NOUVEAU IN RUSSIA: LO STILE MODERNE
Si è manifestata nella poesia, nella letteratura, dobbiamo analizzare la sintesi fra l’arte
pittorica (visiva) e l’arte della parola. Art Nouveau: il testo di riferimento di Persi tratta di
questo argomento. Non riguarda esclusivamente la letteratura russa. Si sente dire spesso
questo termine che viene percepito come un suono che ricorda un certo tipo di stile.
Termine formato da due parole: arte nuova. Non tutti riescono a mettere l’accento sul
nuovo. Art Nouveau è la ricerca di nuove forme. Ogni epoca artistica si è posta come
novità rispetto a qualcosa di precedente, con Art Nouveau si è cercato di far piazza pulita
di quello che si era accumulato nell’esperienza artistica a partire dall’epoca del
Rinascimento, quando si era riscoperto il valore dell’arte classica, nello specifico di quella
greca. Attraverso la decadenza dell’idea rinascimentale dell’arte, forme che riflettevano
forme precedenti, la corruzione di questa idea ha portato al Barocco, al Roccocò nel
Settecento,una sorta di semplificazione del Barocco per poi arrivare all’Ottocento in cui
abbiamo una riscoperta dell’arte classica (Neoclassicismo) e poi nella seconda metà
dell’Ottocento è sorto uno stile che era un non stile perché non aveva nulla di originale ed
è nato il cosiddetto stile eclettico. L’Art Nouveau si pone come qualcosa di rivoluzionario
perché voleva porre fine alla ripetizione di stili del passato e proporre qualcosa di nuovo.
l'espressione «Art nouveau» fu utilizzata per la prima volta da Edmond Picard nel 1894
nella rivista belga L'Art moderne per qualificare la produzione artistica di Henry van de
Velde. Il termine ha una origine abbastanza banale, era la denominazione di un negozio
che si trovava a Parigi, di proprietà di questo signore di origine ebraica e che proponeva
dei mobili diversi dai soliti, si poneva come un negozio alternativo. Il suo punto di forza era
la proposta di oggetti di arredamento, soprammobili, o comunque oggetti di gusto
orientaleggiante. Era la proposta di una nuova cultura estetica per quel tempo, quella
giapponese. Nacque il cosiddetto giapponismo. Il Giappone era rimasto chiuso alle
influenze occidentali per 2/300 anni fino quando nella Baia di Tokyo sono arrivato delle
navi americane minacciando di bombardare le coste e costrinsero i giapponesi a trattare e
ad aprirsi. Nella Baia di Nagasaki era arrivata una nave di russi, la fregata Pallade. Dal
Giappone cominciarono ad affluire delle merci nuove, uno stile che non si conosceva,
ecco il successo di queste merci. Questo termine ebbe tanto successo e indicava uno stile
estetico. I teorici di questo stile in un certo senso avevano voluto forzare un po’ la mano
all’epoca, la loro intenzione era quella di fare tabula rasa, cominciare qualcosa di nuovo e
posero le basi teoriche di questo nuovo. Il teorico primo era un architetto che si chiamava
Henry van de Velde che aveva realizzato edifici, mobili, un’artista un po’ a tutto campo. Il
nuovo si proponeva come antagonista dell’Eclettismo. Ci sono vari studi su questo
fenomeno, uno di quelli più illuminanti è un capitolo di un’opera di maggiore ampiezza che
si intitola “i passaggi di Parigi” di Walter Beniamin, si riferisce alle gallerie tra un edificio e
un altro e sono adibiti a negozi e sono molto belli. Cosa dice Beniamin a questo proposito?
Si riferisce all’architettura eclettica e di interni dell’eclettismo, gli edifici erano carichi di
fregi, statue, cornicioni e false colonne altrettanto all’interno gli ambienti erano
sovraccarichi di stoffe, tendaggi, carte, stoffe da parato, mobili, tavolinetti, soprammobili,
tende e così via. L’uomo dell’epoca dell’Art Nouveau rompe il guscio ed esce all’aperto
nella natura e abbiamo la riscoperta della naturalità, del valore della natura come
elemento rigeneratore, purificatore, come ambiente più consono alla vita dell’uomo che
era diventano schiavo della tecnologia, delle macchine, dell’urbanesimo, delle città
soffocanti con i loro fumi e smog, schiavi degli orari dei treni. La riscoperta della natura
come ambiente naturale consono all’uomo e liberatorio. L’uomo solo nella sua casa
attorniato dagli oggetti che tanto ama si contrappone all’uomo nella natura, sia l’uomo
dell’eclettismo che sceglie la casa per isolarsi è solo nella sua casa nell’ambito familiare,
non ama la società che disprezza. L’uomo dell’Art Nouveau si getta nella natura e rimane
solo perché il sociale non interessa all’Art Nouveau. Vediamo le figure umane della pittura,
della grafica che sono figure sole, bellissime donne immerse in bellissimi paesaggi naturali
circonfuse di luci e di fiori ma sono sempre sole. Eventualmente una coppia di fanciulli
piuttosto che di giovani ma sempre soltanto coppia. Il ritorno di concetti similari
all’isolamento è un continuo nell’epoca dell’Art Nouveau. L’Art Nouveau è una ribellione
all’innaturale e nello stesso tempo una ribellione all’Eclettismo in quanto mancanza di stile,
e si pone come lo stile nuovo per eccellenza in contrapposizione al non stile dell’epoca
precedente. Uno degli esempi più eloquenti ed evidenti della ricerca di ripetere gli stili del
passato è rappresentato da una intera strada, la Ring Strasse a Vienna che circonda il
centro antico della città perché è stata aperta dove c’erano i bastioni della città medievale,
questa strada è quella di parata della capitale austriaca, su questa via hanno costruito gli
edifici più importanti nella seconda metà dell’Ottocento. Il parlamento di Vienna è la
ricostruzione di un tempo greco, si pensava che l’origine della democrazia fosse
appannaggio della cultura greca classica. L’edificio dell’università di Vienna, l’origine degli
studi e delle scienze moderne è considerata l’Italia del Rinascimento, ed ecco l’omaggio al
Rinascimento Italiano. La nuova Vienna aveva bisogno di un nuovo edificio per
l’amministrazione comunale e i comuni avevano avuto il loro sviluppo in epoca medievale,
dove prevaleva lo stile gotico. Uno degli studiosi più accreditati di questa epoca fu uno dei
grandi scrittori austriaci di lingua tedesca che era Hermann Broch, un grande romanziere
e studioso della cultura. L’Art Nouveau è la ribellione agli spazi chiusi e alla rivincita di
quelli aperti alla natura. Una sorta di motto, per l’Eclettismo è l’orrore per gli spazi vuoti
mentre per l’art Nouveau è l’amore per il vuoto. Cioè spazi liberati da quegli oggetti che
soffocavano la casa, le facciate dei palazzi e delle case, la riscoperta della semplicità nella
linearità, una sorta di richiesta di stilizzazione della vita. Se la fuga dell’uomo di
quell’epoca ha come meta l’immersione della natura, è evidente che le nuove forme che
si devono cercare le si possono trovare solo nella natura perché tutto il resto era già stato
detto. Ecco che nel 1899 viene pubblicato un volume che fece epoca, questo volume si
intitola “le forme artistiche della natura” cioè quelle forme della natura che hanno forme
così belle che possono servire da ispiratrici per l’arte. Questo volume era stato idealizzato
da uno scienziato tedesco di nome Haeckel, un biologo, fisiologo che è considerato il
padre della Ecologia. I testi di questo volume e le tavole illustrative sono sue, era anche un
grande disegnatore e artista figurativo. Vediamo delle forme di natura che non sono quelle
più evidenti come la montagna e la quercia ma forme semplici del mondo vegetale e
animale che hanno nella loro struttura delle forme che possono essere considerate
artistiche. Vediamo una tavola che rappresenta degli insetti. Molto spesso gli insetti sono
rappresentati nella gioielleria dell’Art Nouveau. Oppure vediamo una medusa e l’insistere
dei tentacoli che ricordano la forma a colpo di frusta nelle cancellate in ferro battuto. la
bellezza secondo il teorico dell’Art Nouveau non è sufficiente a sconfiggere la bruttezza
del cattivo gusto dell’ epoca dell’Eclettismo, ci vuole qualcosa di più teorico, una sorta di
igiene nell’arte che viene data dalla semplificazione delle forme. In questo senso lui si rifà
alle idee espresse da John Ruskin e dal suo allievo in Inghilterra, un nemico della
modernizzazione, vedeva le ferrovie come le distruttrici del paesaggio naturale inglese.
William Morris era preoccupato dalla bruttezza degli oggetti prodotti dall’industria
dell’epoca. Van de Velde vede nell’epoca dell’Eclettismo l’offesa alla ragione, abbiamo in
lui una visione intellettualistica della natura, le sue forme devono essere ispiratrici dell’arte
e stilizzate, devono essere rese semplici anch’esse. Ciò che rifugge alla razionalità delle
forme, ciò che rifugge alla semplificazione dell’arte e alla purezza della natura, tutto ciò è
malato, decadente. Vediamo che Decadentismo ed Eclettismo sono due termini che hanno
valenze comuni. Decadentismo viene usato per la letteratura ed Eclettismo nell’ambito
delle arti figurative. L’Art Nouveau ha fallito il suo scopo perché è partito da posizioni
troppo intellettualistiche, hanno voluto creare il nuovo su basi teoriche ma non su uno
sviluppo naturale dell’arte, come qualcosa di imposto e le posizioni di questi teorici di Van
de Velde erano socialmente progressiste ed erano finite estremamente elitarie. Quali
erano le loro intenzioni: l’arte per essere utile deve scendere fra il popolo, rendere bella e
semplice la vita. L’uomo deve avere il tempo libero per gustarsi la vita, l’arte deve
circondare l’uomo sulla strada, nella sua casa, deve essere semplice, leggera, luminosa
che gli dia serenità. Ecco il carattere sociale delle intenzioni estetiche dell’Art Nouveau.
Per creare quest’arte così raffinata bisogna che ci sia qualcuno che la realizzi, quindi
artisti, architetti, mobilieri, tessitori di arazzi di alto livello e tutto questo costa e non tutti se
lo possono permettere. Ad un certo punto l’Art Nouveau si è esaurito anche perché è
successo lo scoppio della prima guerra mondiale ma questa tendenza e semplificazione
delle forme ha creato una sua continuazione dell’Art Decò degli anni Venti.
27/04/2017
Vediamo l’architettura dell’altare della patria di Roma in stile eclettico perché riunisce vari
stili ed esperienze. Questo denota una pomposità che piaceva alla ricca borghesia.
Vediamo interni ottocenteschi con gusto eclettico con ammasso di mobili, ten