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POESIA: AGLI AMICI, IZ PINDEMONTI

Dal pindemonte 1836

Non gli interessa che ci si democrazia o zar. L'importante è la libertà espressiva. A Puskin rifletterà sulla Rivoluzione francese, il potere è sempre un problema e al poeta non deve interessare. Puskin sogna di andare all'estero ma non ci andrà mai.

Evoluzione del pensiero di Puskin

Da poeta disimpegnato dedito alla poesia anacreontica, diventa un fervido sostenitore degli ideali illuministi, per poi intorno al 1825 presentarsi come un po' più conservatore addirittura interessato all'autocrazia, alla figura di Pietro il Grande (intorno al 27/28, Poltava), difende gli interessi dello stato russo e negli ultimi anni 1831/1837 accento sulla necessità che il potere sia umano, clemente e in grado di salvaguardare la libertà delle persone di talento (poesia).

  • orientamento anacreontico (1814-1817)
  • Comparsa di temi illuministici/impegno civile
(1817-1825) • anni '30 Comparsa di motivi patriottici (interessi dello stato russo: 1925-inizio>diritti popoli) • Disinteresse per la politica: libertà creatrice / spirituale. (anni '30) Lingua letteraria prima di Puskin Nel Settecento ci sono i 3 diversi stili linguistici di Lomonosov • alto (russo scritto colto + slavo ecclesiastico comprensibile) • basso (russo scritto e parlato, senza parolacce) • medio (via di mezzo tra alto e basso) Nell'Ottocento abbiamo: • Karamzinisti, russo parlato dagli dvorjane: molti calchi sintattici e lessicali dal francese + forestierismi • Antikaramzinisti, o arcaisti: Russo parlato dal popolo + forme sintattiche / lessicali slavedesuete della tradizione scritta (no forestierismi). Eredità di Puskin • affermazione di una lingua letteraria moderna in cui • in poesia la tendenza è alla lingua karamzinista come registro neutro; gli arcaismi servono a introdurre una sfumatura

“altra” (primitiva, esotica) o aulica, quindi dosati con cura;

  • in prosa si ha una svolta realista, dove si ha una consistenza di vari stili linguistici a seconda della cultura di chi di volta in volta parla (narratore, personaggi…), attenzione dell’orizzonte culturale di chi parla nella prosa;
  • fine epoca delle prescrizioni (se il classicismo era basato sul sistema dei generi di Lomonosove sul rispetto di regole, nell’epoca puskiniana romantica si mette al centro la libertà espressiva dell’autore che pur non dimenticando le convenzioni tradizionali, ci può giocare a suo piacimento);

In prosa lo stile puskiniano diventa dominante, ed è la base di tutta la letteratura russa successiva, emetà dell’Ottocento.

grazie Puskin se ci fu la grande prosa della seconda

Per quanto riguarda la poesia il suo stile viene copiato molto anche se i poeti successivi avranno stili diversi: classico,

Concentrato e attento al dettaglio, concreto, senza metafore e senza simboli oscuri, dove la voce del poeta è netta e questo rimane il tipico stile classicopuskiniano che ad inizio 900 alcuni poeti riprenderanno (Nobokov, poeta ispirato allo stile di Puskin, Sagasevic).

L'alternativa a Puskin.

LEZIONE 8. a Puskin. 27 ottobre 2020

FEDOR TJUTCEV E MICHAIL LERMONTOV: CENNI

Michail Jur'evic Lermontov (1814-1841) d'eccellenza di orientamento byroniano. È stato il poeta romantico Anche se è collegato a tematiche patriottiche (Borodino, battaglia contro Napoleone del 1812, sconfitta da parte dei russi). Con lui "esistenziali" troviamo anche liriche (tema della solitudine, vita come prigionia, esilio, condanna). Tuttavia, è anche poeta adolescenziale, comincia a scrivere in età giovanile 15 anni. È un talento molto precoce, come Puskin, di una famiglia nobile molto ricca, il padre era uno scapestrato infatti la nonna materna lo allontana dal padre.

Viene avviato al servizio militare. Anche lui come Puskin non è un letterato di professione, muore in duello mentre prestava servizio sul Caucaso. Scrive La morte del poeta (1837), dedicata a Puskin (di 15 anni più grande di lui), giudicata sovversiva e quindi viene inviato sul Caucaso a combattere. Qui accusa il potere zarista per non aver fatto niente per impedire la morte del grande poeta nazionale e quindi gli si attribuisce la colpa. Per questo viene cacciato e nel '37 inviato sul fronte nel Caucaso. Zukovskij che nel frattempo era diventato precettore del figlio dello zar, tenta di salvarlo invano. Poeta di impostazione byroniana, i suoi protagonisti sono tormentati da passioni tempestose, sono obbligati dal destino all'esilio, al delitto e agli amori tragici. Il demone (1829-1840). Un poema in cui racconta di quest'angelo caduto che si trova vagare nella terra senza possibilità di accedere la luce del paradiso in questo limbo senza la possibilità di.

essere padrone di qualche altro regno. Un giorno in Georgia (elemento byroniano) si innamora di una principessa georgiana che però già promessa sposa di un principe il demone, non si fa molti scrupoli e lo uccide. Tamara si chiude nel monastero per questa morte e il demone tenta di sedurla, promettendole di tutto. Alla fine si baciano e succede qualcosa, colpo di scena. Ci sono 8 versioni di questa storia, ognuna con un diverso punto di vista dell'autore.

Un eroe del nostro tempo (1839) è uno dei suoi poemi più importanti. È un romanzo abbastanza sperimentale, come le cose che faceva Puskin. Il protagonista è Pecorin, un eroe byroniano quasi erede di Onegin. È un personaggio annoiato che non sa cosa fare della sua vita e vive senza veri e propri valori. Fa innamorare le donne e le fa soffrire. Il romanzo è strutturato in 5 parti, con una struttura molto originale: sono 5 storie sulla vita dell'ufficiale in servizio sul

Caucaso (proprio come Lermontov), in ordine non cronologico bensì con punto di vista che cambia di volta involta: da un suo amico ad uno sconosciuto, dallo sconosciuto a lui, dal suo diario una volta morto (percezione di sé stesso) - come viene visto da un amico, dal narratore sconosciuto e poi da se stesso vedendo pubblicate il suo diario. La più importante è la principessina Mery.

Fedor Ivanovic Tjutcev (1803-1873)

Nobile, diplomatico, visse molto tempo all'estero (Torino, Monaco). Era un poeta romantico, nel senso tedesco, metafisico e era molto legato alla filosofia della natura, non era dunque un poeta esotico e byroniano, ma più riflessivo sulla necessità di meditare sulla natura e sulla consonanza fra stati naturali gran natura che ci circonda e quella della propria anima. Tematiche patriottiche e nel suo caso c'è anche l'idea di amore tragico per una giovane donna che amava e che era morta molto giovane.

Lirica filosofica

(Naturphilosophie di Shelling) Esempio di una sua poesia (1836) La poesia della natura che presenta fenomeni naturali come montagne, la notte, l'alba, tutto da un punto di vista simbolico e qui viene presentato un fenomeno naturale e alcune righe in cui tutto ciò a cui viene dato una definizione in base alla condizione umana, poesia difficile. Riprende alcune cose dalle odi di Derjavin ma poco da Puskin, non è un poeta leggero e la lingua è abbastanza arcaicizzante sebbene abbastanza comprensibile. INTRODUZIONE A GOGOL' – CENNI BIOGRAFICI Nikolaj Vasil'evic Gogol' (1809-1852) È uno scrittore di poco più giovane di Puskin (ha 10 anni meno di Pushkin) e cominciò a diventare il punto di riferimento della prosa russa classica, inizia come poeta, e poi diventa famoso come prosatore, diventando l'altro importante prosatore russo assieme a Puskin. Velyki Soročynci, Nasce in Ucraina, a nel 1809 figlio di proprietari terrieri di

Piccola nobiltà (piccoli proprietari terrieri) non ha un grado di eredità nobile, dal liceo esce con il quattordicesimo grado di nobiltà, da lì potrà soltanto fare carriera per raggiungere un grado migliore, ma non lo farà. Nel 1828 si trasferisce a Pietroburgo, cerca lavoro e poi comincia a scrivere. A differenza di Puskin e Gogol non è un talento precoce e non ha da subito un successo, lui si crede un genio ma inizialmente non lo capivano. Nel 1829 comincia come poeta, scrive il poema edilizio Hans Küchelgarten, iperromantico Gogol tedesco, per come è stato scritto appare idealistico e falso. Fa il giro nelle librerie di San Pietroburgo, andando in cerca delle copie invendute e con l'aiuto del suo servo le brucia tutte. Lui scriveva in russo colto nonostante la sua prosa fosse piena di dialettismi o ucrainismi. Deluso decide di fare un viaggio in Germania, dove rimane qualche mese e prova una volta tornato a intraprendere la

carriera di attore. Anche questa volta fallisce e decide di trovarsi un lavoro: lavoroinizialmente come scrivano. Dal 1831 al 1835 inizia ad insegnare storia inizialmente un istituto poiall'università. DINAN'KAVEGLIE ALLA FATTORIA PRESSOLa svolta come scrittore avvenne nel 1831: Decide di concentrarsi nell'elemento folklorico tipicorusso, scrive alla madre e le chiede di inviargli leggende canti proverbi legati alla terra natia oltre alla"Veglie alla fattoria presso Dikan'ka",descrizione di abiti, cibi e tradizioni, da qui scrisse nel 32pubblicherà un altro volume, sono una sorta di racconti popolari con una cornice.Trama: l'apicoltore Rubi Pankò racconta le storie del vecchio nonno morto, in cui la realtà è semprecondizionata da forze superiori, il diavolo spunta fuori da ogni angoletto insieme ad esseri mitologicislavi (sirenette che annegate per amore, annegano a loro volta i viandanti per vendetta), sono

Unadell'uomo verso questi esseri. Generalmente finiscono bene.sorta di gara ed astuziaSaranno il suo primo grande successo, grande lavoro sulla lingua in cui rientrano delle formelinguistiche ucraine, che per Gogol' era lingua madre.1831 → stupefatto, augurio di successi; aneddoto → dopo l'insuccesso diGiudizio di Puskin Hans... aveva paura del nuovo debutto ed era stato nella tipografia di nascosto per vedere come andavanole cose, e vedendo che i tipografi ridevano di gusto capì che sarebbe piaciuto, non scrisse il suo nomenella copertina.

STORIA DEL LITIGIO TRA IVAN IVANOVIC E IVAN NIKIFROVIC

Stile di Gogol'• Uso dello skaz- Orientamento della narrazione verso la declamazione, come se la storia fosse riferitooralmente;- Il punto di vista del narratore pervade tutta la narrazione;• Soprattutto creazione di una voce narrante molto particolare (lettura da Storia del litigioLa poslost', → due proprietaritra Ivan Ivanovic

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
63 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/21 Slavistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher arp0rs9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura russa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Farsetti Alessandro.