RICARDO REIS
Pagano, al contrario di Alberto Caeiro poeta erudito, ha studiato latino e greco, fa il medico,
ha simpatie monarchiche e quindi nel momento in cui la repubblica si instaura in Portogallo
decide di esiliarsi in Brasile. Pessoa sbaglia però l’anno (1919, mentre la repubblica viene
instaurata nel 1910).
Importante perché è il grande esteta e poeta di questa costruzione eteronimica, odi scritte
alla maniera di Orazio.
Ode “Para ser grande sê inteiro: nada”
BERNARDO SOARES
Nella “Lettera sulla genesi degli eteronimi” viene definito un semi-eteronimo. In realtà,
l’apparizione di Soares avviene in un modo diverso rispetto a quella degli altri, nati l’8 marzo
1914. BS appare in modo insolito: FP racconta, quasi come un’autobiografia, che tutte le
sere cena in uno dei ristoranti poco costosi della Baixa lisboeta, e si accorge che c’è un altro
avventore, anch’egli taciturno, reticente, che cena alla sua stessa ora. Ad un certo punto le
due solitudini iniziano a dialogare per un caso fortuito (schiamazzi, incidente fuori in strada):
il signore, BS, rivela di essere un grande estimatore degli scrittori di “Orpheu” e di praticare
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anche la scrittura. Accomunati da questa passione, diventano amici (prefazione del “Livro do
desassossego”, sossego = riposo).
“Livro”: zibaldone di pensieri in cui attraverso il senso della vista si dipinge la Lisbona
contemporanea. BS è un uomo solo, che dalla finestra guarda Lisbona e ragiona su di essa.
Lettura
• “Nuvole, oggi sono consapevole del cielo..”: BS al 4° piano guarda fuori dalla
finestra.
• “Chi abbia letto le altre pagine di questo libro..”: partendo dalla descrizione si compie
una riflessione esistenziale sull’infinito.
1912: FP debutta come critico letterario sulla rivista del Saudosismo (tentativo di rileggere
l’anima portoghese) chiama “Águia”. FP ritornato dal Sudafrica, si immerge nuovamente
nella lingua e cultura portoghese e sin da subito esprime un forte desiderio di innalzare
nuovamente il nome del P. Pagina di diario, scritta paradossalmente in inglese e firmata dal
pre-eteronimo Alexander Search (1908): desiderio ostacolato dalla forza di volontà di
innalzare di nuovo il nome del P.
Il passaggio da monarchia a repubblica conduce Pessoa a studiare, ragionare, interpretare,
teorizzare sul Portogallo. Numerosi piani di opere mai completate. Egli ha in mente di
scrivere un grande studio sul Portogallo ma il progetto prende sempre strade diverse. Oggi
conosciamo tanti testi che possono essere catalogati come:
• Storico-politici : sul passaggio monarchia-repubblica
• Sociologici : sull’identità nazionale portoghese (“Sul Portogallo”)
Riflessione importante perché agli inizi della sua carriera, Pessoa fa un’operazione che
Eduardo Lourenço definisce come il più sublime ed irrealistico progetto di dare
un’immagine del Portogallo sproporzionata e distaccata dalla sua realtà storica. In questi
testi sull’identità nazionale, troviamo una costante: per Pessoa il Portogallo è identificato
totalmente con la poesia. Il destino della poesia e quello del paese sono equiparati.
Probabilmente ancora una volta si tratta di una soluzione compensatoria alla mancanza di
identità di cui il Portogallo soffre, di un ulteriore tentativo di fuga dalla realtà. Il Portogallo è
futuro perché sarà una nazione di poeti e grammatici.
Nella 1ª intervista pubblica (1923), Pessoa afferma che “Os Lusíadas” sono di poco valore
perché a quel tempo i portoghesi hanno semplicemente scoperto il mondo e non avevano
tempo di scrivere opere. Pessoa combatte contro Camões . Vuole provocare ed esagera,
allontanandosi ancora più dall’immagine reale portoghese. Rispondendo ad una domanda
sul futuro della razza portoghese, risponde che il futuro del Portogallo è già scritto (paese
predestinato), è “esser tutto in tutte le maniere” (un portoghese non può vivere nella
ristrettezza di una sola personalità, nazione, religione).
Nei saggi usciti sulla rivista “Águia” nel 1912 Pessoa afferma che il Portogallo si prepara ad
una rinascita meravigliosa (ressurgimento assombroso), anche perché si trova in un nuovo
regime (repubblica). La poesia conoscerà un risorgimento attraverso l’opera di un “Supra-
Camões”.
Immagine sproporzionata del Portogallo legata unicamente alla poesia (progetto irrealistico,
onirico, utopico) in un momento storico radicale e rivoluzionario rispetto alla realtà storico-
politica portoghese (nazionalismo salazarista da lì a poco).
Lettura “Ecolalia interiore”: tentativo di descrivere l’essenza del carattere portoghese. 35
09.04.2015
1910: instaurazione della repubblica sotto il segno del Positivismo e dell’anticlericalismo, ha
vari problemi di stabilità politica. 39 governi in poco meno di 16 anni, problemi nella politica
estera soprattutto nei rapporti col Vaticano e per lo scoppio della 1ª guerra mondiale,
dibattito se intervenire o no, alla fine si schiera con gli Alleati contro la Germania. Periodo in
cui vive Pessoa, caratterizzato ideologicamente da varie tendenze:
• Nostalgici della monarchia, che vorrebbero rinstaurarla
• Conservatori, quasi sempre di ispirazione cattolica (intellettuali riuniti nel gruppo
“Integralismo lusitano”, a cui si rifarà Salazar)
• Istanze conservatrici di tipo liberale
• Sinistra storica
• Repubblicani, temono un colpo di stato militare; vari tentativi dell’esercito di mettere a
capo del governo un uomo forte. Anche FP ad un certo punto viene affascinato dalla
figura del generale Sidónio Pais (chiamato il presidente re), specie di piccolo
dittatore messo a capo del governo dei militari, dura pochissimo, meno di un anno
(1917).
Quando c’è instabilità politica, l’opinione pubblica reclama il cosiddetto uomo forte. Ad un
certo punto, soprattutto dopo la partecipazione alla 1ª guerra mondiale, si diffonde la
convinzione della necessità di un governo autoritario, che arriva nel 1926 grazie ad un colpo
di stato dell’esercito fatto il 28 maggio (giorno della Revolução Nacional). Colpo di stato di
stampo nazionalista conservatore e antiparlamentare: i militari vogliono svuotare il
parlamento del suo potere, perché indicato come fattore di maggiore instabilità politica ai
tempi della repubblica. Vera e propria dittatura militare, i due uomini forti all’inizio sono il
generale Gomes da Costa e Mendes Cabesadas. Il generale Gomes da Costa è colui che
sceglie i ministri del 1° governo della dittatura militare, attribuendo il ministero delle Finanze
a António de Oliveira Salazar, nato nel 1889 e morto nel 1970. Professore di economia
all’università di Coimbra, insieme ad altri intellettuali farà parte del gruppo dei docenti di
Coimbra che farà parte del 1° governo della dittatura militare.
Dal 1926 al 1933 abbiamo quindi 7 anni di dittatura militare, in cui emerge in maniera
decisiva la figura di questo uomo, che viene qualche anno più tardi, in un rimpasto di
governo, nominato 1° ministro per meriti acquisiti sul campo, per aver risanato le finanze
dello Stato portoghese (opinione pubblica affascinata, colpa della repubblica).
Antiparlamentarismo viene ereditato dallo Estado Novo di Salazar, svolta autoritaria che il 1°
ministro nel 1933 imprime non solo alla politica portoghese, non solo al governo, ma a tutta
la società portoghese. Proprio nel 1933 Salazar fa approvare dal suo governo una nuova
costituzione, che caratterizza sin da subito questo regime autoritario, che passerà alla storia
col nome di salazarismo. Lo Estado Novo dura 41 anni, dal 1933 al 1974; il successore di
Salazar è Marcelo Caetano, che a partire dal 1968 prende le redini del regime, per circa un
anno all’insaputa dello stesso Salazar. La 1ª formula di Caetano era quella per cui,
nonostante già alla fine degli anni ’60, in piena guerra coloniale e in piena rivendicazione
delle opposizioni, il suo governo avrebbe rappresentato un’evoluzione nella continuità; di
fatto, egli continuò la politica del suo predecessore.
Estado Novo: regime autoritario (non totalitario), alcuni storici di destra non lo identificano
neanche come regime ma come seconda repubblica, perché in effetti con Salazar ci
troviamo di fronte ad una repubblica (presidente della repubblica e primo ministro). La
repubblica però è totalmente svuotata, perché la costituzione prevede la messa al bando di
tutti i partiti politici, tranne quello di Salazar (União Nacional); influenza del fascismo italiano
(1ª esperienza totalitaria di destra in Europa). Da questo egli recepisce vari elementi, come
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la legislazione corporativista: l’odio anticomunista e antisocialista di Salazar si basava sulla
concezione della società antitetica a quella marxista (conflitto di classe che si sarebbe risolto
in futuro con la vittoria del proletariato). A questa visione si oppone il fascismo, società senza
conflitti di classi; non ci sono partiti di opposizioni, sindacati, ma ci sono le corporazioni,
garanzia di una società pacificata ed armonica. Viene disinnescata la 1ª minaccia sociale.
La costituzione permette che, in occasione delle elezioni, ci si possa organizzare in liste, in
movimenti da contrapporre all’UN, ma in pratica questi avranno scarsissimi risultati (per la
censura, per il controllo politico realizzato dalla polizia politica chiamata PIDE, che stana tutti
gli oppositori politici e con metodi violenti li convince a cambiare idea). Dal 1933 molti
intellettuali che non si riconoscono nel regime di Salazar cominciano ad abbandonare il
paese.
Caratteristiche:
• Corporativismo
• Antiparlamentarismo
• Partito unico (partiti storici al bando, il partito comunista è l’unico che continua a
vivere in maniera clandestina; il partito socialista è costretto all’esilio). Proprio gli
oppositori comunisti saranno quelli maggiormente perseguitati.
• Regime autoritario anche grazie alla PIDE
• Introduzione della censura: regime comincia a censurare la produzione culturale.
Salazar capisce che l’uso delle tecnologie moderne andava controllato e dominato,
tutte le mattine alla radio, quasi come una sorta di preghiera quotidiana, rivolgeva un
breve discorso ai cittadini, per convincerli dell’ideologia “dio, padre e famiglia” e “tutto
per la nazione, niente contro la nazione”.
• Autarchia: esaltazione prodotti nazionali
A livello culturale, il regime si
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