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CORNELIO GALLO

Pochi resti della sua produzione, ma ne cogliamo il valore dalla testimonianza di Virgilio,che lo ha

amato e imitato.

Nato probabilmente nella Gallia Narbonense (Forum Iulii – Frejus) nel 69 a.C. Ebbe come

compagno di studi Virgilio che lo presentò ad Augusto. Fece carrera sia in letteratura che in ambito

politico-militare. Prestigio accanto ad Augusto nella guerra contro Antonio. Amico di Asinio

Pollione. Nel 30 fu nominato prefetto dell'Egitto. Si suicidò nel 27-26 a.C caduta in disgrazia per il

suo comportamento ambizioso presso il princeps,si trovò avverso anche il senato.

Gallo probabilmente fu l'anello di congiunzione tra i neoteroi e gli augustei. Fu amico,pare, di

Valerio Catone e di Partenio di Nicea,mediatore della poetica ellenistica a Roma. Partenio gli dedicò

gli Erotikà panthèmata, una raccolta di sunti in prosa di miti rari tratti da poeti ellenistici, su amori

tragici,come prontuario per le sue composizioni poetiche.

Gallo era considerato il fondatore dell'elegia latina in quanto autore di una raccolta elegiaca in 4

libri, Amores il titolo probabile, in cui cantava il suo tormentato amore per Licoride (da

Licoreo,epiteto di Apollo,dio della poesia). Era un'attrice di mimo,Volumnia. Già Cornelio:

- rappresentava la sua donna come fonte di infelicità

- le rimproverava la nequizia,cioè un comportamento riprovevole e infedele

- la definiva sua domina (servitium amoris)

echi dei suoi versi in Properzio e Ovidio. Virgilio nell'egloga X. Dalla testimonianza di Virgilio

possiamo conoscere elementi elegiaci già in Gallo quali:

- passione d'amore come furor (pazzia)

- invincibilità e immedicabilità dell'amore

- contrasto tra mondo dell'amore e della Guerra

- tenerezza e preoccupazione per la donna infedele che segue un rivale nelle spedizioni militari

(usata da Properzio)

- sfogo innamorato infelice in una natura infelice

- miti ricercati e rari (come nell'elegia narrativa ellenistica), probabilmente dalla dedica negli

Erotikà Panthèmata di Partenio e dall'omaggio di Virgilio nella VI ecloga.

TIBULLO ( 55/50 a.C-19 a.C)

probabili datazioni:

Originario probabilmente del Lazio.

Della sua condizione economica sappiamo da Orazio che era florida,mentre tibullo parla di

paupertas, probabilmente conformandosi al clichè letterario e in special modo elegiaco dello

- amante povero di mezzi costretto a competere per la donna contro ricchi e potenti rivali.

Amico e protettore di Tibullo: Valerio Messalla Corvino (nella battaglia comandava il centro della

flotta; nel 31 fu console con Ottaviano). 30 vittoria contro i ribelli Aquitani e onore del trionfo nel

27. Prefectus urbi di Roma (carica creata in quell'occasione da Augusto),quando Augusto parte per

combattere in Spagna,nel 26.Dopo 5 mesi lascia la carica,sentendola in contrasto con le tradizioni

repubblicane. Col bottino del trionfo gallico fa restaurare la Via Latina in modo proverbiale e

nell'11 è curato aquarum,responsabile dell'approvvigionamento idrico di Roma. Nel 2. princeps

senatus,propone di conferire ad Augusto il titolo di pater patriae. Messalla morì suicida, dopo anni

di decadenza fisica e mentale, forse nell'8 a.C.

Tibullo non fu estraneo ai negotia,a differenza di Properzio e Ovidio, in quanto seguì Messalla in

varie spedizioni militari (forse nel 29 a.C in Siria; forse ad Azio o in Aquitania). Nella sua poesia

emerge il contrasto tra vita ritirata,tranquilla - che non riuscirà mai a raggiungere -, e il mondo della

guerra.

Messalla patrocinava una letteratura poco esposta alle sollecitazioni ideologiche del regime e offrì a

Tibullo la possibilità di realizzare,almeno in parte, i suoi ideali di otium riritaro e poesia.

Elegie

in maggioranza elegie d'amore, ma anche poesie di carattere occasionale-celebrativo e di

meditazione personale.

I libro (26/25): 10 elegie per un totale di circa 800 versi, fu pubblicato dopo il I libro di

• Properzio, probabilmente nel 25-26 a. C. Protagonisti Delia e Màrato.

Delia , il cui nome è,secondo Apuleio, Plania in quanto l'aggettivo greco dèlos equivale a

◦ planus, e nell'isola di Delo c'era il culto di Apollo,dio della poesia. Donna elegiaca:

libertina, si concede per danaro ad un uomo ricco,ma frequenta anche altri uomini,vita

sociale ricca,equivoca,galante. A lei dedicate elegie del I libro: 1,2,3,5,6. tipico di

Tibullo è il libero sviluppo della meditazione personale in cui i temi si susseguono

collegati da un filo sottile.

Màrato : due elegie di gelosia, ma dal tono più ironico e disincantato, appassionato come

◦ nelle elegie per Delia. I,8 e 9 per Màrato + I,4 una sorta di ars amatoria per conquistare i

pueri, dettato da Priapo,dio rustico e licenzioso. Influsso della poesia ellenistica che

tratta il tema omossesuale con malinconia e ironia giocosa.

Messalla è presente in 3 delle elegie per Delia, come elemento di contrasto

◦ (negotia,gloria civica/militare) rispetto al mondo degli innamorati elegiaci e come amico

di Tibullo,fa parte del quadro di intima serenità cui aspira il poeta (I,5).

Proemio : I,1 programma esistenziale del poeta: vita semplice, di campagna e d'amore; al

◦ centro Messalla che rappresenta in contrapposizione la scelta della milizia e della gloria.

Conclusione : I,10, rifiuto guerra, cui il poeta è costretto a partecipare e nostalgia per l'età

◦ dell'oro (purezza primitiva idiallaca,assenza di guerra. Invocazione della pace, nel

periodo in cui Roma sta uscendo dalle guerre civili,ma la data non è sicura.

II libro: breve eccezionalmente. 6 elegie, in totale poco più di 400 versi. Forse incompiuto

• per la morte del poeta.

Nèmesi , il nome greco significa "vendetta",su Delia. Cortigiana da commedia:

◦ avida,spregiudicata,crudele. Dubbia la sua realtà biografica. A lei dedicate II, 3,4,6.

A differenza degli altri elegiaci Tibullo dedica le sue elegie a più partners amorosi: Delia (I libro),

Nèmesi (II libro) e un puer Màrato (I libro). È l'unico elegiaco a affrontare il tema pederastico.

Caratteri dell'elegia tibulliana:

- scelta di vita del poeta che lo allontana dai valori dominanti nella società

in realtà l'antimilitarismo è rinuncia all'avidità e violenza fine a se stessa, e Messalla con la sua

gloria e operosità per la patria modera questo modello. Inoltre la consonanza al regime e alla società

è totale nell'ideale della vita agreste, semplice e nella agognata pietas religiosa. Altra consonanza è

nell'idea della pace: Augusto si propone come principe pacificatore dopo anni di violenza e guerre

civili.

- di contrasto aspirazione a una vita semplice ma tranquilla.

- dunque ideale della pace

- alla ricerca dell'autàrkeia dei filosofi (autosufficienza) e ideale di un amore che possa di per sè

autosufficiente.

L'amore elegiaco ha però sede nei lussi della città, e allora il poeta sviluppa un mondo di sogno in

cui questo mondo elegiaco possa integrarsi con l'agognata semplicità agreste, la sua villa rustica ne

è sede.

Echi delle Bucoliche e Georgiche di Virgilio: toni idillici,serenità,osservazione amorosa della

natura.

In Tibullo volentieri si lascia alla preghiera, ai riti dei contadini.

Sentimentalismo delicato e gentile.

Didascalica erotica: si preoccupa di stilare anche tecniche di seduzione, con ironia che influirà su

Ovidio I,2; I,4; I,6.

Disinteresse per il mito e le discussioni di poetica. Per gli autori augustei i problemi di poetica si

delineavano a causa della tensione fra educazione neoterica e richiesta di poesia più impegnata nei

patroni e nella società. Mitizza la campagna e la vita semplice, verso epoche felici ai primordi

dell'umanità o verso il futuro oltremondano.

Stile e composizione

pensieri fluidi, associazione fantastica. Spesso lo scenario complesivo risulta chiaro solo alla fine:

suspence e piacevole mutamento di prospettiva. Al centro sta la persona del poeta con le sue

emozioni, da queste le apostrofi. Gli interlocutori sono mobili che il poeta evoca di volta in volta,

come in u monologo interiore. Questo era atto a rappresentare gli stati d'animo. Ma elimina i

passaggi troppo aspri e l'andamento scabro preferito da Properzio.

Purezza asciutta dello stile,accurata costruzione del verso, sintassi piana,lingua scelta, studiata

posizione delle parole, armoniosa sonorità nella dizione. L'impressione è di uno stile semplice, ma

di una emplicità sofiscticata e ricercata. Toni tenui e delicati, limpido nell'espressione ma che non

manca di varietà. A volte distaccata ironia, da colto letterato ellenistico.

Corpus Tibulliano

Un III libro, raccolta eterogenea di componimenti, diviso in età umanistica in 2 sezioni III e IV

libro. Centralità di Messalla, dunque forse una raccolta di scritti della sua cerchia fatti circolare

dopo la morte del patrono. III,7 (= IV,1) è il cosidetto Panegyricus Messallae. Ma per molta critica,

diversi fra questi testi sono posteriori o molto posteriori alla vita di Messalla.

PROPERZIO (50/46 – 16?)

Notizie biografiche quasi interamente dalla sua opera. Nacque in Umbria, probabilmente ad Assisi.

Nel 41 guerra civile, esprorpri ai danni dei contadini che insorgono guidati da Lucio Antonio e

Fulvia, fratello e moglie del triumviro. La città di Perugia, dove si erano asserragliati i rivoltosi,

viene espugnata da Ottaviano nel 40. Ne parla nell'elegia I,22, dove parla di sè secondo un uso

della poesia, che lascia nell'ultimo componimento della raccolta un sigillo (sphragis) quasi a

garantire la paternità dell'opera così.

È mandato a Roma, per farsi una carriera forense o nella vita pubblica. Ma i suoi interessi erano

altri: i circoli mondani.

28- pubblica il suo primo libro, alla maniera di Gallo. 22 elegie d'amore. Protagonista Cinzia

(Cynthia, dal monte Cinto a Delo. Esperienze d'amore in larga parte reali. Per Apuleio la donna è

Hostia. Il I libro è subito un successo e Mecenate lo introduce nel circolo.

28-25- II libro, 35 elegie,presente il clima della cerchia di Mecenate,dedicatario del libro. E ora si

misura seppur sporadicamente con le esigenze culturali e ideologiche dell'attualità.

25-22- III libro, 25 elegie, che doveva considerare come conclusivo della sua opera, si conclude

infatti con un addio a Cinzia. Fine di un canzoniere che si era aperto con la rievocazione dell'amore

per Cinzia. In questo libro Properzio affronta non solo la tematica erotica, ma anche quella

civile,poetica, morale, occasionale. Nel 23 uscivano anche i 3 libri delle Odi di Orazio, riecheggiato

nell'opera di Properzio.

16- IV libro, sperimentale: elegi

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
14 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ErikaErika di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura latina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Caldini Roberta.