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La letteratura da Nerva a Traiano
Quasi tutta la produzione è andata persa, tranne il Panegyricus Traiano in cui celebra Traiano come optimus princeps fino ad assumere toni adulativi quasi eccessivi. Il modello è Cicerone che considera il modello perfetto per l'oratoria.
Le Epistole in 10 libri sono disposte in modo da variare il contenuto. Vuole cimentarsi nell'altro genere in cui Cicerone era stato l'auctor ma le sue lettere sono meno spontanee, presentano meno immediatezza. Contengono in genere testi descrittivi, molto importante è il libro 10 con le lettere a Traiano.
Giovenale è autore delle Satire (sono 16). Il suo sfogo è pieno di astio contro tutti gli aspetti del degrado morale ma non attacca direttamente, indirizza la critica a personaggi defunti colpendo il vizio con esempi del passato che tuttavia sono sempre attuali. Nella seconda parte il tono è meno aggressivo, è uno stile che si può definire
epico-tragico. TACITO’AGRICOLA è una biografia del suocero e insieme una laudatio funebris in cui lo celebra come esempio di come sia possibile servire con dignità lo stato anche in un regime tirannico.
LA GERMANIA è una monografia etnografica della Germania transrenana e delle varie popolazioni che sono secondo lui ancora incontaminate e incorrotte rispetto ai romani. La loro debolezza consiste però nella discordia tra i vari popoli ma la sua preoccupazione è che proprio i germani possano accelerare la fine dell’impero.
LE HISTORIAE narrano gli avvenimenti tra il 69 e il 96. Mette in evidenza il fatto che il rapporto tra centro e periferia è capovolto, ora l’imperatore non si sceglie a Roma e non si combattono più nemici da conquistare ma bisogna rispondere a insurrezioni interne. Quindi sottolinea come i diversi popoli debbano amare e obbedire perché solo questo può garantire la pace all’interno.
Dell'impero. GLI ANNALES vanno dalla morte di Augusto a quella di Nerone. I tre imperatori di cui parla incarnano aspetti negativi (crudeltà e vizi, inettitudine, follia) mentre solo Germanico aveva tutte le virtù per essere un buon principe ma non diventò imperatore in quanto fu ucciso. Il linguaggio è di stampo sallustiano.
L'Età DI ADRIANO E DEGLI ANTONINI
Genere molto diffuso è quello della poesia
La poesia è una poesia giocosa, ludica, leggera e disimpegnata. I poeti novelli riprendono diversi aspetti della poesia neoterica, mentre tra gli altri c'erano Adriano che compone una decina di versi e una tenzone con Floro di cui abbiamo 30 versi e 5 esametri sul tema della rosa dalla breve vita.
Anche la storiografia vive un periodo di declino, non ci sono più le grandi opere storiografiche di rilievo, di impegno intellettuale e politico.
SVETONIO fu erudito, produsse opere di carattere antiquario, è autore del Pratum in 9 libri.
Il DE VIRIS ILLUSTRIBUS è una raccolta di vite di scrittori latini in 5 sezioni (poeti, oratori, storici, filosofi, grammatica, retori). È rimasta solo l'ultima lezione ma si tratta di biografie scarne, asciutte nello stile.
Il DE VITA CAESARUM in 8 libri raccoglie le vite degli imperatori da Cesare a Domiziano in cui la trattazione è più ampia e dettagliata sui primi due, poi diventa più sommaria. Lo schema è fisso: le origini, la nascita in ordine cronologico fino al momento dell'ascesa al trono, poi interrompe l'ordine cronologico per soffermarsi sulla personalità e infine il momento della morte e i funerali. Le vite hanno anche significato ideologico perché attraverso il giudizio sui singoli emerge il ritratto del principe ideale (Adriano). Il tono è impersonale, lo stile minimalista e privo di pathos.
La retorica perde la sua funzione pedagogica e si limita ai fondamenti teorici.
FRONTONE
Di cui abbiamo una raccolta di esercizi teorici in forma epistolare rivolti in particolare ai principi a cui insegna come esprimersi in maniera chiara, immediata, scegliendo i termini giusti per esprimere il concetto che si intende esprimere.
GELLIO scrive le NOCTES ATTICAE in 20 libri in cui inserisce ciò che sin dalla gioventù aveva annotato dalle sue letture. Si limita però a dare un saggio delle conoscenze e non approfondire perché il suo scopo è quello di sollecitare i lettori affinché approfondiscano l'argomento.
APULEIO è autore di scritti sulla demonologia, filosofia, etica platonica (De Platone et eius dogmate), fisica e cosmologia (De mundo).
Nell'APOLOGIA tratta di un'infinità di cose ma la sezione più interessante è quella sulla magia e sulla superstizione. Quella di Apuleio è un'eloquenza ricca di artefici stilistici e effetti fonici per ingannare il senso auditivo del lettore.
poiché Apuleio sembrava perseguire sempre lo scopo della persuasione.LE METAMORFOSI è una specie di romanzo in 11 libri in cui si parla della trasformazione di un giovane in un asino. Come genere possiamo avvicinarle al Satyricon, ma mentre là i personaggi sono animati da un edonismo spensierato, qui il giovane è vittima di un'angoscia che non gli lascia scampo. È un'opera di intrattenimento, ma c'è anche uno scopo moralistico e un senso mistico. È il percorso di un giovane, ma anche la vita di ogni uomo che, in assenza di una luce che lo guidi, cade nella bestialità e riesce a salvarsi grazie alla fede religiosa. Mostra come nonostante gli sforzi, solo quando si rivolge alla divinità riesce a salvarsi e a ritornare umano e in questo senso Iside rappresenta una divinità benefica, salvatrice che interviene spontaneamente per salvare il giovane. C'è una seconda metamorfosi che in realtà è
Proposta ad ogni uomo come rinnovamento spirituale e non solo come ritorno alla forma umana. Dietro il protagonista si cela l'autore che come ricerca nuove esperienze, si rivolge alla magia ma cade solo nell'angoscia e le varie esperienze lo avvicinano al pericolo, alla morte.
POTENZA NUOVA DELLA LETTERATURA CRISTIANA
Il veicolo principale per la diffusione del cristianesimo delle origini fu il greco, lingua di scambio nelle comunità giudaiche e prestava la propria voce alle sacre scritture. Intorno al secondo secolo nascono le prime traduzioni della Bibbia in latino, le Veteres latinae, e si va formando una lingua caratterizzata da numerose modifiche diverse dal latino comune, fatta di termini nuovi insieme a grecismi ed ebraismi. Poneva attenzione ai suoni, ai ritmi e rime. Tra i primi scritti troviamo i MARTIROLOGI, gli ATTI, le PASSIONI DEI MARTIRI. Tutti i testi sono caratterizzati da un'eloquenza umile, semplice, scarna, diretta come era stata quella dello stesso Gesù.
Tra i modellinarrativi c'erano le sacre scritture, gli atti degli apostoli, i librimaccabeici. Uno dei primi testi fu gli atti dei martiri scillitani e LAPASSIONE DI PERPETUA E FELICITA. Verso la fine del secolo si vannoformando anche nuclei di rigorismo estremo e ciò contribuirà adalimentare gli attacchi dall'esterno che iniziarono a colpire questinuclei accusandoli di essere responsabili di illeciti morali e dipratiche criminali come l'incesto e il cannibalismo.MINUZIO FELICE è il primo a scrivere un'apologia delcristianesimo, autore dell'OCTAVIUS, ispirato ai dialoghi filosofici diAristotele. La linea di difesa è condotta in maniera composta,equilibrata in equilibrio tra un cristianesimo non intransigente e unpaganesimo non intollerante.TERTULLIANO . Nei due libri AD NATIONES confuta le accuserovesciandole sugli avversari. I cristiani sono leali, soggetti alsistema politico superiori moralmente ai pagani colpevoli diprocessi illegali. Nei 5 libri dell'ADVERSUS MARCIONEM polemizza contro il fondatore del docetismo, credenza secondo cui il corpo di Cristo non era reale ma solo apparente rendendo vano così il suo ruolo salvifico. Scrisse poi il DE ANIMA in cui contro lo gnosticismo afferma l'inesistenza del dualismo corpo-anima. Nel DE SPECTALIBUS si pronuncia contro ogni tipo di manifestazione pubblica. Scrive vari trattati contro le donne, sostenendo che devono rifuggire da ogni tipo di lusso e salvaguardare la loro pudicizia. Nelle opere dell'ultimo periodo inizia a delinearsi la figura di un cristiano isolato dal mondo, non tanto cittadino della res publica terrena ma soldato della Chiesa.
Mentre le persecuzioni si facevano sempre più dure l'attività della chiesa cresceva sempre di più mostrando di saper rispondere con proprie risorse materiali alle carenze dei vecchi apparati civili trovando così il favore delle fasce
più povere della popolazione. CIPRIANOTra gli autori che furono attivi in queste circostanze ci fuche si trovò ad affrontare il problema dei lapsi ( coloro che avevanoabiurato a causa delle persecuzioni e una volta salvati volevano ilperdono della comunità cristiana) con una soluzione moderata,permettendo di essere riaccolti a coloro che avessero scontatosevere pene. Scrisse due opuscoli (De lapsis e De ecclesiaecatholicae unitate). Lo stile è classicista, elegante e armoniosoCOMMODIANO è il primo latino cristiano, autore del Carmenapologeticum adversus iudeos et graecos sulla storia della lotta trail diavolo e Dio dall’inizio della creazione fino alla fine del mondopreceduta dalla distruzione di Roma e seguita dal giudiziouniversale.MENDICANTE DI CRISTO il cui tema frequente è la fine delmondo. I suoi versi sono animati da visioni apocalitticheARNOBIO compose un’apologia del cristianesimo in 7 libri,l’ADVERSUS NATIONES in
cui vuole dimostrare l'assurdità dell'idolatria, del politeismo.
LATTANZIO autore del trattato DE OPIFICIO DEI in cui esalta l'uomo come essere insieme razionale e immortale, prodotto perfetto della creazione. Le DIVINE ISTITUTIONES sono un'opera a fine precettistico e didascalico. Nel DE IRA DEI polemizza contro stoici e epicurei che hanno immaginato una divinità impassibile e disinteressata mentre il vero Dio è benefico con i buoni e giusto nel punire con la propria ira i peccatori.
AUSONIO. Con il titolo di OPUSCOLA si comprende un corpo di testi di diverso genere accomunati da un'erudizione elegante e artificiosa. L'opera centrale è la MOSELLA: poemetto in esametri in cui si descrive il viaggio verso la vallata della Mosella mettendo insieme descrizioni di paesaggi,