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GAIO VALERIO CATULLO
116 carmi (2300 versi) i singoli componimenti non seguono ordine cronologico ma
Liber
ordine metrico in 3 sezioni:
NUGAE CARMINA DOCTA
EPIGRAMMATA
1- 60= componimenti brevi 61-68 = forte impegno letterario 69 -116 =
carmi brevi in distici elegiaci
e di carattere leggero di metro in metri vari, complesse tematiche ripropongono le
situaz delle nugae
vario endecasillabi faleci (storia
d’amore con Lesbia e
compianto morte del fratello)
amore per Lesbia (Clodia) +
rapporto con cerchia di conoscenti
CARMINA DOCTA:
1. Due epitalami = componimento nuziale (c 61) e contrasto tra giovani e fanciulle su
tema del matrimonio (c 62)
2. Due epilli (carmi epico- narrativi) = uno sul giovane frigio Attis che si evira per farsi
sacerdote di Cibele (c 63) e l’altro sulle nozze di Peleo e Teti in cui si trova incastonato
il mito di Teseo e Arianna (c 64)
3. la dedica a Ortalo (c 65) di una traduzione della Chioma di Berenice di Callimaco (c
66)
4. un dialogo con una porta di una casa veronese che custodisce i segreti di chi l’ha
paraklausithyon
abitata (c 67) =
5. CARME 68 la prima grande elegia a noi giunta, in cui Catullo rivisita le principali
situazioni poetiche del canzoniere collegando l’accorato compianto in morte del
fratello con la storia d’amore con Lesbia
Libellus Liber
fu dedicato da Catone a Cornelio Nepote e non corrispondesse al
rimastoci, ma ne costituisse solo una parte.
Il nome e la poesia di Catullo sono tradizionalmente associati alla RIVOLUZIONE
NEOTERICA
Poetae novi (o neòteroi, greco) è la sprezzante definizione usata da Cicerone per
indicare le tendenze innovatrici, il moderno gusto poetico di una corrente che si
sviluppa e si afferma durante I a.C. segnando una svolta nella storia della letteratura
latina rifiuto della tradizione nazionale (Ennio) rinnovamento del gusto letterario
è un aspetto del generale fenomeno di ellenizzazione dei costumi civilizzazione
anche letteraria
Indebolimento dei valori e forme della tradizione, ed emergere di esigenze nuove
dettate dall’affinarsi del gusto e della sensibilità
Predilezione per una letteratura greca più recente & imitazione di aspetti eruditi e
preziosi della stessa
Preludio della rivoluzione neoterica è la comparsa negli ultimi decenni del II fra l’élite
OTIUM
romana colta di una poesia scherzosa e disimpegnata, come frutto dell’ , dello
spazio sottratto agli impegni civili e dedicato alla lettura e conversazione dotta,
interesse anche per sentimenti privati. 8
Si sgretolano gli antichi valori morali e politici della civitas otium individuale diventa
alternativa seducente alla vita collettiva; il piccolo universo privato si identifica con
orizzonte dell’esistenza e attività letteraria si rivolge a lirica, poesia individuale,
introversa che accoglie ed esprime le piccole vicende della vita personale.
1. Recupero della dimensione intima CARMI BREVI = insieme polimetri ed
epigrammi in cui l’esiguità dell’estensione rivela la modestia dei contenuti,
occasioni e avvenimenti vita quotidiana. Destinatario di ogni carme è
rappresentante di una cerchia raffinata e colta, quindi componimenti sono
prodotti letterari con veste stilistica e fattura formale di livello adeguato, anche
con risonanze letterarie non è biografismo.
Gioie, sofferenze, tradimenti, abbandoni, disinganni, rimpianti… scandiscono le
vicende di questo amore vissuto da Catullo come esperienza capitale della vita,
capace di riempirla e darle un senso. Eros diventa centro dell’esistenza e valore
primario, il solo in grado di risarcire la fugacità della vita umana.
All’amore e alla vita sentimentale C trasferisce tutto il suo impegno, sottraendosi ai
doveri e agli interessi del civis romano, genera anche un generico sprezzante disgusto
per i nuovi protagonisti della scena politica, arroganti e corrotti. Le recriminazioni per il
(foedus)
patto d’amore violato da Lesbia sono un motivo insistente sulla bocca del
poeta che ne accentua il carattere sacrale appellandosi a due valori dell’ideologia
fides pietas
romana: la (garanzia del patto) e la (virtù di chi assolve i propri doveri)
Offesa del tradimento produce in lui una dissociazione tra la componente sensuale e
quella affettiva
Carme 72 analizza scomparsa di ogni stima e affetto carme 85 dissidio
(odi et amo)
Carme 76 espressione di consolazione della propria coscienza, di una voluptas del
ricordo garantita dalla consapevolezza di aver tenuto fede a un impegno morale.
2. Nuova poetica ispirata a brillantezza di spirito e raffinatezza formale, rivela
apertamente la sua ascendenza callimachea, soprattutto nel ‘manifesto’ del
nuovo gusto letterario = carme 95.
Brevità, eleganza e dottrina.
Nuova epica dei neoterici è l’epillio = poema breve con dottrina e impegno stilistico
= carmi “dotti” CARMINA DOCTA. Modello dell’epillio per la cultura latina è il carme
64 ma anche numero 63 (Attis).
Celebre poemetto di 408 esametri narra il mito delle nozze di Peleo e Teti, ma nella
vicenda principale contiene, come digressione, un’altra storia, che figura ricamata
sulla coperta nuziale: abbandono di Arianna a Nasso da Teseo intreccio due vicende
d’amore: amore infelice di Arianna e amore felice di Peleo e Teti istituisce serie di
relazioni con il nucleo nel tema della fides.
Epitalami = canti nuziali nel carme 61 (scritto in occasione delle nozze di due nobili
romani) e il carme 62 (non fu composto per occasione regale) = genere letterario di
origine greca, praticato da Saffo all’età alessandrina che C romanizza con elementi
italico-romani, per il rito nuziale e sul piano etico-sociale.
Il carme 66 è un omaggio al poeta principe dell’alessandrino, Callimaco. È una
traduzione in versi latini di un’elegia famosa del poeta greco, nota come Chioma di
Berenice in cui celebrava in versi la cortigiana escogitazione di Conone, l’astronomo
alla corte di Tolomeo III Evèrgete, re d’Egitto, che aveva identificato una nuova
costellazione da lui scoperta con il ricciolo offerto come ex voto dalla regina Berenice
per il ritorno dalla guerra e successivamente scomparso esaltazione della fides,
pietas e condanna dell’adulterio + celebrazione delle virtù eroiche, valori tradizionali. 9
Complesso è il carme 68 questione irrisolta della sua unità, se distinto in due
componimenti riassume i temi principali della poesia di Catullo con ricordo dei primi
amori con Lesbia che sfuma nel mito, nella vicenda di Protesilao e Laodamìa, archetipo
esemplare della vicenda di Catullo e Lesbia. Largo spazio concesso al ricordo e alla
vita vissuta, proiettata in un componimento che va oltre dimensioni epigramma
progenitore della futura elegia soggettiva latina.
TITO LUCREZIO CARO
De rerum natura,
Autore di un poema in esametri, in 6 libri (7415 esametri) forse non
finito o mancante dell’ultima revisione. Il titolo traduce fedelmente quello dell’opera
più importante di Epicuro, il perduto Perì physeos (“Sulla natura”) in 37 libri. Il De
rerum natura è dedicato all’aristocratico Memmio, amico e patrono di Catullo e Cinna,
realizzato dopo il 59 a.C e rivisto e pubblicato da Cicerone.
Il testo è conservato integralmente da due codici del 9 secolo (Oblungus e Quadratus)
a Leida; alcune parti si leggono in schedae (fogli di codice) conservate a Copenaghen
e a Vienna; codici umanistici riproducono testo tratto dal codice trovato da Poggio
Bracciolini nel 1418 in Germania.
Filtraggio attento da parte della classe dirigente romana del pensiero greco, per
eliminare elementi potenzialmente pericolosi x assetto istituzionale della res publica e
corrosivi x mos maiorum EPICUREISMO (vs Cicerone) visto come dissolutore della
morale tradizione predicando piacere come bene e suggerendo ricerca della
tranquillità = distoglie cittadini da impegno politico.
Lucrezio per divulgare a Roma l’epicureismo scelse la forma del poema epico-
didascalico (Epicuro aveva condannato la poesia, legata troppo al mito e allontanava
da comprensione razionale della realtà).
Poema comprende 6 libri, riuniti a coppie (diadi)
1-2 principi dottrina atomistica (fisica) 3-4 antropologia 5-6 cosmologia
e fenomeni naturali
Libro 1 invocazione a Venere (personificazione forza generatrice della natura) e
dedica a Gaio Memmio, dopo elogio di Epicuro illustra la fisica con la teoria degli
atomi = principi primi indistruttibili e indivisibili, dal cui incontro nascono tutte le
cose, anche se il loro movimento presuppone un altro principio: il vuoto. Nascita e
morte sono costituite da una continua aggregazione e disgregazione. Infine critica
dottrine di altri naturalisti: Eraclito, Empedocle e Anassagora.
Libro 2 illustrata la teoria del clinamen, “Inclinazione” che interviene nel moto
degli atomi e permette aggregazioni. Vi sono infinità di forme degli atomi e varietà
delle loro combinazioni in una quantità infinita di mondi, tutti soggetti a ciclo di
nascita e morte.
Libro 3 come corpo (animus con sede nel petto) e anima (principio vitale) siano
entrambi costituiti da atomi, ma di forma diversa anima muore con il corpo e
non c’è destino ultraterreno.
Libro 4 teoria della conoscenza, fondata sui sensi e sui simulacra rerum (tenui
immagini delle cose composte da atomi che si staccano dai corpi e colpiscono gli
organi di senso). I simulacra producono una sensazione, e Lucrezio ne argomenta la
veridicità in quanto è base di ogni conoscenza. Il libro si conclude con una
digressione sulla passione d’amore e in versi sarcastici indica la causa di questa
passione nell’attrazione fisica tenersi lontano da passione irrazionale che non ha
giustificazione nei dettami della natura (opposto all’ideologia erotica dei neòteroi -
Catullo)
Libro 5 dimostra la mortalità del mondo analizzandone il processo di formazione;
viene trattato il problema del moto degli astri e delle sue cause. Sezione tratta
dell’origine ferina dell’umanità. 10
Libro 6 fornisce spiegazioni naturali di vari fenomeni fisici, come fulmini o
terremoti, estromettendone la volontà divina. L’opera si conclude bruscamente con
la narrazione della terribile peste di Atene del 430.
Problemi destati dal finale del poema ma Lucrezio avrebbe voluto contrappore
l’apertura con invocazione a Venere e il finale come una sorta di ‘