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Letteratura latina - analisi del De rerum natura di Lucrezio Pag. 1
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Lucrezio e il "De rerum natura"

S. Girolamo (V-IV secolo a.C.) riportò delle notizie su vari scrittori latini e una di queste riguardava proprio Lucrezio: "Titus Lucretius poeta nascitur: qui postea amatorio poculo in furorem versus, cum aliquot libros per intervalla insaniae conscripsisset, quos postea Cicero emendavit, propria semanu interfecit anno aetatis XLIV" ("Nasce il poeta Tito Lucrezio: il quale, diventato pazzo a causa di un filtro d'amore, dopo avere scritto alcuni libri nei momenti di lucidità, che in seguito Cicerone pubblicò, si suicidò all'età di 43 anni"). L'opera più importante di Lucrezio è il "De rerum natura", un poema didascalico, scritto in esametri, il cui fine era quello di diffondere la dottrina epicurea ("miscere utile dulci"). In quest'opera la poesia diviene la cornice di discorsi molto complessi ed il destinatario è Gaio Memmio.( anche se, di fatto, si rivolge alla classe dirigente romana). Il "De rerum natura" è suddiviso in 6 libri: 2 libri sulla FISICA, 2 libri sull'ANTROPOLOGIA e 2 libri sulla COSMOLOGIA. Nei libri "dispari" vi si trovano il proemio e le dediche ad Epicuro, che ha abbattuto la religio tramite la ratio. Emergono le paure dell'uomo: morte, dei, dolore; tutta la natura umana è materiale. Nel brano "Invocazione a Venere" vi è una vera e propria invocatio alla dea, madre sia degli uomini, che dei Romani e forza vivificante della natura. Invocazione a Venere (Libro 1, versi 1-43) "Progenitrice degli Eneadi (oppure: dei discendenti di Enea), piacere degli uomini e degli dei, alma Venere, che sotto le stelle vaganti del cielo popoli il mare solcato dalle navi e la terra feconda poiché grazie a te tutta la specie dei viventi viene concepita e una volta nata giunge a vedere la luce del Sole: te, o dea, te fuggono i venti, te e

Il tuo arrivo (sott.: fuggono) le nubi del cielo, per te la terra industriosa produce soavi fiori, per te ridono le distese del mare ed il cielo rasserenato risplende di luce diffusa.

“Così, non appena il volto primaverile del tempo si dischiude e libero il soffio del fecondo Zefiro prende vigore, per primi gli uccelli dell’aria annunciano te, o dea, e il tuo arrivo, turbati nei cuori dalla tua forza vitale. Poi le bestie e gli armenti balzano per i prati rigogliosi e attraversano a nuoto i rapidi fiumi: così (ogni animale) prigioniero del (tuo) fascino ti segue bramosamente dove tu vuoi condurre ciascuno.

E infine attraverso i mari e i monti e i fiumi impetuosi e le dimore frondose degli uccelli ed i campi verdeggianti, infondendo a tutti (gli animali) il dolce amore attraverso i cuori fai in modo che bramosamente propaghino le generazioni secondo le stirpi.”

“E poiché tu sola governi la natura e senza di te nulla sorge nelle divine regioni.

della luce e nulla si produce di lieto e amabile, desidero che tu (mi) sia compagna nello scrivere i versi che io intendo comporre sulla natura delle cose per il nostro discendente dei Memmi che tu, o dea, in ogni tempo hai voluto che eccellesse dotato di tutte le virtù. Tanto più concedi alle parole l’eterna grazia, o dea. Fai in modo che nel frattempo le crudeli opere della guerra riposino sopite per i mari e per tutte le terre. Infatti tu sola puoi gratificare gli uomini con una pace tranquilla, dal momento che le dure opere della guerra regge Marte, potente nelle armi, che spesso nel tuo grembo si abbandona vinto dall’eterna ferita di amore e così, guardando(ti) con il tornito collo reclinato, nutre d’amore gli avidi occhi anelando verso di te, o dea, ed il respiro (sott.: di Marte) supino è sospeso alla tua bocca. “Tu, o dea, piegando(ti) con il tuo santo corpo sopra questi che giace, emetti dolci parole dalla bocca chiedendo, o gloriosa.pensieri e parole) a coloro che mi hanno offeso, né posso permettere che la mia mente sia disturbata da rancori e risentimenti. La mia priorità è mantenere la serenità e la calma interiore, per poter affrontare le sfide della vita con saggezza e equilibrio.
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
3 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher melody_gio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura latina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Castagna Luigi.