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ALBERTO SAVINIO- POLTRONDAMORE

musicista d'avanguardia, fratello del pittore Giorgio De Chirico. A roma mise

mano a valori plastici in cui si avanzano progetti d'immaginazione. Egli concepì

l'arte come il modo per sfuggire alla fatale necessità. Si fece narratore e pittore

della ricca casualità del divenire- fantasia- surrealismo. L' inconscio è presente

come un dato di natura o come la natura medesima, ironica evocatrice di bizzarre

obliquità.

De chirico pittore della corrente metafisica > piazze d'Italia ( quadri che

mostrano le piazze) colori forti: gli ocra, gialli, verdi e blu. La presenza degli esseri

umani è rarissima o sono dei puntiti neri o assenti. Le figure hanno nomi mitologici

e mette in sena dei personaggi assemblati da pezzi di un manichino,busto di statue

o forme geometriche ( birlli ecc)

saviglio è pure pitore della pittura mefaficia > surrealismo> salvador dali e

altri < si esprime all'inizio del 900> il cinema muta grazie a dali " le chien andalouse

" ( il primo film surrealista > anticattolica e antiecclesiastico)

Entract di renee claire > funerale che accellera sempre di + e tutti rincorrono

la bara.

Surrealismo è la rappresentazione della realtà distorta sulla base dei

turbamenti del subconscio > rappresnta le angosce > sta al di là della realtà dove

certe cose si celano e noi non le possiamo svelare – l' espressionismo tende ad

avere un disegno meno definito e il colore è forte – il surrealismo è + definito che

colorito perche sono + importanti le tematiche.

Poltrondamore: savigno aggiunge alle immagini interne ( rappresentazione

della famiglia) dei ritrati famigliari con utilizzo di animali o oggetti della vita

quotidiana = ironia

scrittura ironica, parodica e umoristica. La voc narrante è extradiegetica>

esterno alla storia che ci racconta la storia di Candido Bove ( Bianco/ingenuo--

vitello castrato) > una persona placida e ingenua, tanti colori e indicazioni di tipo

pittorico ( colori trasparenti acqua e forme arrotondate opache).

Salotto buono dei piccoli borghesi ( stanza arredata in un certo modo per

ricevere gli ospiti – si spendava di più e per questo non si poteva entrare)

il parziale straniamento gli viene dal fato che mai e poi mai si dovrebbe

dormire nel salotto buono

sinestesia > l idea di poter vedere i profumi.

– Immagine fotografica

– la voce narrante recupera sensazioni olfattiche e poi visive del protagonista =

immagine che rievoca proust la madeleine.> per parlare del passato usa il tempo

presente > questo comporta un cambio radicale d'impostazione ( usare il passato

non determina un maggiore o minore allontanamento nel tempo ma una maggiore

o una minore adesione della voce narrante ai fatti). La voce narrante è al di fuori

della toria e quando usa il presente simula di non essere a posteriori. È più

coinvolto alla vicenda, si sincronizza con gli eventi e non sa come va a finire la stori

a > tensione maggiore.

"candido si trova con gli occhi aperti " > continua nel presente e il lettore è

coinvolto nella vicenda.

Recupero sensoriale e non analesi > produce sorpresa-

– candido si è dimenticato per un attimo che teresa è morta. ( è appena morta

> gli odori tipici della veglia funebre> tornando da solo dal cimitero non ha avuto il

coraggio di dormire nel letto da solo > smarrimento, estraniamento, perdità di

coscienza). Anche la serva se n'è andata

savanarola – una specifica sedia di legno pieghevole tipica dell'arredo

rinascimentale e neogitico del tardo 800.

la voce narrante sta preparando qualcosa di cui il lettore è ignaro ( candido

sembra che parli da solo ma qualcuno risponde) > realtà fattuale alternativa ( c'è

qualcuno nella stanza che parla e ride) > tensione " chi parla se è solo?"

potremo trovarci davanti a un racconto fantastico ( tensione, risvolti a

sorpresa ( cose surreali) ma non lo è > non è nemmeno una fiaba ( ed è normale

che gli oggeti o animali parlino) > è un racconto surreale e quindi gli oggetti

possono parlare < realtà oggetiva < surrealtà del subconscio

parla di teresa e sente parlare i mobili : mobili novecenteschi ( il

razionalismo, sia archittettura e mobili perdono la morbosità che ha sostituito il

vecchio salotto buono del 800) hanno lasciato solo una poltrona = la nonna e altri

sono giovani. La nonna racconta la storia del vecchio salotto e dei coniugi Bove >

narrattore di secondo grado. Sa una storia che candido non sa > teresa gli ha fatto

tante corna.

Questa storia è ascoltata anche dal divano e finalmene riesce a parlare e

dice che hanno parlato davanti a candido > i mobili non se n'erano accorti.

I fatti che avvengono 3 giorni dopo vengono narrati con il passato remoto >

la voce narrante finge di sapere meno, adotta il punto di vista degli spettatori

esterni > nessuno penserà mai a mobili parlanti.

Candido è morto > omicidio inspiegabile > tutti i mobili sono diventati bianchi

solo Rosa se n'è accorta ( la serva) < tutti i mobili si sono sbiancati di paura.

Le persone non sanno ricostruire i fatti. Solo il lettore sa che i mobili sono

diventati tutti bianchi perché si sono spaventati.

Non è possibile he i segnali della surrealtà arrivano direttamente nella realtà.

Il poeta è il tramite tra il mondo rozzo degli uomini e il subconscio. L'uomo è troppo

grossolano per sapere saltare da questa dimensione alla surrealtà.

L'uomo deve aumentare la propria sensibilità e cercare di capire il subconsio

e i segni della surrealtà

arredamento e architetura > gioca con gli stili per costruire la sua storia,

giocando con i contrasti ( sobrietà dell'arredo del 800 e semplicità di quell del 900)

> contrasto vecchio = nuovo.

LUIGI BARTOLINI – LA POVERA MERETRICE

il racconto naturalista d'ambiente. Il narratore come sedicente osservatore

oggetivo. Miserabilismo e moralismo.

Incisore e pittore, poeta non rubricabile in nessuna scuola, se non quella che

si rifà alla popolare tradizione, incantata dall'uso della rima e da una lingua

trasparente, immediatamente comunicativa. Periferico anche per carattere-

polemista ferore- la finezza, l'eleganza della sua opera di incisore, congiunte a una

maestria, a una sapienza tecnica che può essere confrontaa soltanto a quella di

giorgio morndi, il gusto affatto terrestre del barbaglio vitale, delle vitali germinazioni

naturali, tutto porta a situare bartolini in un clima di eccezione e solitudine. Un acre

sentimento del vissuto, e il bisogno di annientare ogni retorica tentazione, è questo

che porto l'incisore a trascrivere in prosa la propria avventura esistenziale.

Scrivendo magari cerca di degradarsi, con l'mbizione del tutto romanzesca di

guardare dal basso , con recitata e furba innocenza, i proprio personaggi.

La povera meretrice è la testimonianza di quella poetica del casino e se ne

ricavi il senso chiaroscurato della rappresentazione, utile solo a denudare puttna e

puttnesimo, in una sintassi che oscilla tra fraseggio osco e fraseggio toscano,

abuso di apostrofo e chiarità semantica da italia centrale.

Il racconto parla del protagonista che è la voce narrante che va in giro per

una città non avendo trovato un posto per dormire, è una notte d'inverno e

nevischia. In una delle stradine mal famate vede una meretrice e descrive il suo

modo di essere e ciò che vede, la povertà del suo lavoro e della sua vita. I dialoghi

sono completamente assenti. C'è solo il discorso indiretto libero. La meretrice

vedendolo comincia a parlargli della sua misera vita : ha un marito che lavora

lontano, un amante e una figlia. Il protagonista è disgustato di questo mestiere. Il

racconto finisce appunto col commento del protagonista che squadra i ridicoli e

poveri vestiti della donna e pensa a quanto sia ripugnante il suo lavoro. Visione

moralistica.

I temi principali sono la povertà e la miserià, moralismo

– Narrazione omodiegetica, focalizzazione interna

CARLO EMILIO GADDA – SAN GIORGIO IN CASA BROCCHI

il pastiche.

– San Giorgio in casa Brocchi

GIGI BROCCHI: giovane della nobiltà milanese.

GIUSEPPINA: contessa, madre di Gigi Brocchi.

AGAMÈNNONE BROCCHI: conte, zio di Gigi.

ABELARDO BROCCHI: padre defunto di Gigi.

JOLE: domestica del conte Brocchi.

DOMENICO: domestico del conte Brocchi.

CATERINA: cuoca del conte Brocchi.

MARTUADA: medico di famiglia dei Brocchi.

MARIETTA: domestica della contessa Brocchi.

LUIGIA: domestica della contessa Brocchi.

DON SAVERIO: reverendo confessore della contessa Brocchi.

FRUGONI: insegnante di latino di Gigi.

VOLCAZIO PENELLA: pittore novecentista.

LENA: zia di Gigi.

MADDALENA: zia di Gigi.

LUIGIA: domestica delle tre zie di Gigi.

ATTILIO CAVALLAZZI: chauffeur, responsabile dell'investimento con l'auto della zia Maddalena.

SIGNORA BALLABIO: conoscente della contessa Brocchi.

SIGNORA ZANFROGNINI: conoscente della contessa Brocchi.

SIGNORA TAVANATI: conoscente della contessa Brocchi.

GIAN CARLO VANZAGHI: amico di Gigi Brocchi.

PAOLO: amico di Gigi Brocchi.

LO CHIEFFO: commissario-capo.

DOLORES CECCHERONI: giovane che denuncia per violenza Gian Carlo Vanzaghi.

Ma la peculiarità del San Giorgio è dovuta soprattutto a motivi interni al testo, e risiede in gran parte

nella presenza, almeno a prima vista, di un valore positivo all’interno del mondo irriso; la vicenda si chiude,

infatti, con il liberatorio amplesso fra il «contino» Gigi e la domestica Jole, che pare celebrare un vitalistico

trionfo dell’amore e una provvisoria uscita dal regime asfittico ed austero dei Brocchi

L’incipit espone fatti abitudinari, «nell’ordine quasi naturale delle cose», usando prudenti perifrasi dove

il contenuto potrebbe urtare la sensibilità di personaggi quali la contessa Brocchi. Oggetto di reticenza sono,

quasi inclimax: il bisogno di Fuffi (che insegue «non si sa che odore», e ritiene l’Ippocastano degno della

«spesa»), i «madrigali» dei bersaglieri, il «desolato sgomento» di Jole di front

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
26 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Iloveyous di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Bardini Marco.