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ARBASINO SCRITTORE DI MODA
-Parla della moda come effimero e transitorio, in continuo cambiamento.
-Affascinato dall’eleganza.
-Denuncia l’omologazione delle ultime generazioni attraverso gli abiti.
-Esplora l’Io in crisi. FEMME FATALE-CARATTERISTICHE
-Personaggio nato nell’800 insieme al Dandy (modernità)
-Forte, non esita a mostrare la sua sensualità
-Femmina guerriera
-Sensuale e seducente
-Fatale->da fato->destino; donna fatale->donna mortale, che porta e reca morte.
-Chiamata anche vamp (da vampiro, che succhia il sangue)
-Animali con cui spesso è paragonata: felini e rettili (tigri e serpenti)
-Spesso capelli lunghi, neri o rossi, ondulati
-Donna inquieta, oscura, enigmatica
-Utilizza la moda per distinguersi e attirare l’attenzione (lo fa anche il dandy)
-Il trucco è importante: colori più usati: nero rosso e bianco (nero della matita, rosso delle
guance e bianco della polvere di riso.
-Abbigliamento: corsetti, pellicce, guanti, veli, pietre preziose, (abiti spesso di colori cupi o
rossi)
-Es. nell’arte: La Giuditta di Gustav Klimt; Salomè di Gustave Moreau;
-Esempi:
• Contessa Livia di Senso di Camillo Boito
• Elena Muti di Il Piacere di Gabriele D’Annunzio
• Maria Tarnovska di Circe di Annie Vivanti
• Cleopatra
• Salomè
• Maga Circe
• Medusa (o gorgone)
• Marchesa Casati Stampa
• Vera Nestoroff di I quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello
• Cecilia di La Noia di Moravia
DANDY-CARATTERISTICHE
-Personaggio tipico dell’800 (modernità)
-Ricerca del piacere con l’arte
-Intellettuale, artista, raffinato e colto
-Vuole distinguersi dalla massa
-Protesta contro il conformismo
-Fondamentalmente maschile, ma anche alcune donne..
-Ultimo “Eroe delle modernità” (nella lotta contro al conformismo tipico della società di
massa e della modernità)
-Insensibile al fascino femminile, effeminato
-Non subisce la moda, ma la crea
-Eccentrico ed individualista
-E’ differente dallo snob; quest’ultimo si conforma alla massa aspirando all’uguaglianza e
ricercando il consenso( per una ricchezza acquisita), mentre il dandy vuole distinguersi dalla
massa.
-Elegante e raffinato
-Culto del bello
-Cura ossessiva dei dettagli
-Abbigliamento semplice ma dettagli che lo rendono particolare ed eccentrico
-Esempi:
• Lord Brummel (scrive The book of fashion-> è il primo manifesto del dandismo)
• Oscar Wilde
• Gabriele D’annunzio (anche se era più un esteta)
• Huysmans
• Andrea Sperelli in Il Piacere di Gabriele D’Annunzio (anche se viene considerato
un dandy atipico perché sensibile al fascino femminile ed eternamente in conflitto tra
amore sensuale e amore spirituale)
-FEMME FATALE NELLA LETTERATURA-
MARIA TARNOVSKA IN CIRCE (1912) DI ANNIE VIVANTI
-Russa famosa della cronaca del tempo (perciò personaggio realmente esistito)
-All’inizio se ne da un’immagine innocente (viene raccontato un episodio della sua fanciullezza)
-Maria detta “mura”, appellattivo che le viene dato dai suoi familiari; dà un’idea di innocenza
-Maria Tarnovska, la devastatrice, la furia, la Errinni (divinità greche che perseguitavano coloro
che erano colpevoli di peccati gravi)
-Il vestito di tulle rosso, le calze e le scarpette rosse e la corona di brillanti e rubini che Maria
indossa prima del ballo, sanciscono il passaggio dalla sua innocenza al suo essere donna
fatale; inizia così la sua caduta nell’abisso, orge, cocaina…
-Nel suo personaggio c’è sempre una doppia natura : innocenza e distruttività (quando rimane
incinta ad es., pensa di potersi riscattare e tornare alla sua innocenza; non sarà così)
-E’ una femme fatale moderna perché vi è questa doppia natura; l’autrice comprende il
personaggio ed evidenzia il suo essere vittima del suo destino. Né la critica né la acclama..
-Donna traviata, vittima del suo destino
VERA NESTOROFF IN I QUADERNI DI SERAFINO GUBBIO OPERATORE
(1915) DI LUIGI PIRANDELLO
-Occhi azzurri fissi, stranamente aperti, inespressivi, vani, freddi nell’ombra di lunghissime
ciglia
-Figura elegante, esile, rigida e ritta
-Capelli fulvo, rossi
-Sorriso dolcissimo
-E’ un’attrice
-Femminilità trasgressiva
-Vestita in modo raffinato ma rigido
-Atteggiamento felino (viene paragonata alla tigre), sicura di sé
-Detesta che gli uomini la vogliono solo per il suo corpo, come un oggetto
-Non riconosce il proprio IO, ha un IO instabile (tipica crisi del personaggio Pirandelliano)
-Lo schermo diventa uno specchio dove la Nestoroff vede lì una che è lei, ma che non conosce
-Dopo il suicidio del Mirelli, per castigo e per curare in lei un male disperato si fidanza con un
uomo rude, che la maltratta (Carlo Ferro)
CONTESSA LIVIA IN SENSO ( 1883) DI CAMILLO BOITO
-Capelli lunghi neri e ondulati
-Molto vanitosa
-Si paragona (all’inizio) alle romane, quelle che giravano il pollice verso il basso
-La storia avviene quando aveva 22 anni (nel libro quando racconta la sua storia( tramite lo
scartafaccio) e la vicenda dell’avvocatino Gino, ne ha 39)
-Incarnazione perfetta della Femme Fatale (nonché uno dei primi esempi di Femme Fatale
nella letteratura italiana)
-Per il marito, molto più vecchio di lei, prova indifferenza, mista a pietà e sprezzo
-Si parla spesso di gioielli
-Riferimento al ventaglio, per nascondersi pudicamente agli occhi degli ammiratori
-Ama Remigio (caratteristiche: immoralità di principi, bellissimo, vigoroso, abile nuotatore,
perverso e vile)
-Dava denaro a Remigio che glielo chiedeva
-Donna crudele spietata
-Spesso indossava abiti e veli scuri
-Manderà a fucilare Remigio
ELENA MUTI E MARIA FERRES IN IL PIACERE (1889) DI GABRIELE
D’ANNUNZIO
ELENA MUTI
-Amante per eccellenza
-Incarna l’erotismo lussurioso
-Altera e sensuale
-Il nome Elena-> allusione ad Elena di Troia
-Corpo fatto per il piacere
-Egoista e narcisista
-Vestiti color porpora, nero e rosso, velluto..
-Riferimenti ai guanti
-Pellicce
-Mantello di lontra, velo sulla faccia, mani chiuse nel camoscio, pelliccia preziosa
MARIA FERRES
-Pelliccia di ermellino bianca->simbolo di purezza
-Paragonata ai soggetti preraffaelliti
-Casta, pura
-Il nome Maria->allusione a Maria vergine
-Moglie, madre e amante
-Donna angelo
-Capelli folti, ondulati, sinonimo di sensualità->attraggono Sperelli
-Aspetto santo
-Volto ovale, lineamenti delicati, occhi azzurri
-Vestito color avorio e mantello di chinchillà
CECILIA IN LA NOIA (1960) DI MORAVIA
-Femmina nuova
-Figura un pelo diversa dalla femme fatale
-Ragazza giovane che si innamora di un uomo vecchio (balestrieri)
-Viene paragonata ad un fiore al contrario, che è sbocciato troppo presto
-Donna automa: ha rapporti sessuali e basta, parla poco
-Ha 17 anni
-Indumenti di Cecilia sono sgualciti, messi alla rinfusa
-Non sa amare ma cerca morbosamente l’amore (inteso come rapporto sessuale)
-Meccanicità dei loro incontri (fanno sempre le stesse cose)
I QUADERNI DI SERAFINO GUBBIO OPERATORE-riassunto(1960)
Pirandello
Serafino in età giovanile impartiva lezioni private a Giorgio Mirelli, convivente insieme alla
sorella Ducella e ai nonni. Giorgio Mirelli si fidanzò con la terribile attrice Vera Nestoroff e
le chiede di sposarla. La porta a casa dei nonni per presentarla e qui conobbe Ducella e il suo
fidanzato Aldo Nuti. Quest’ultimo s’innamora della Nestoroff e divengono amanti. Giorgio
Mirelli ferito dal tradimento, si uccide. Serafino che nel frattempo era stato scritturato alla
casa cinematografica Kosmograph scopre che all’interno della troupe recita la Nestoroff. Ora
la Nestoroff era fidanzata con un attore siciliano Carlo Ferro, uomo vile, grossolano e
all’apparenza violento. Serafino nel frattempo la studia e capisce che per la Nestoroff gli
uomini sono nemici, s’accosta agli uomini perché la aiutino a comprendere la sua
personalità, ma la deludono perché mostrano di desiderare solo il suo corpo, e allora
lei per vendicarsi si offre a uomini scapestrati come Carlo Ferro. Alla casa
cinematografica si sta preparando un film che prevede nel finale una scena rischiosa nella
quale bisogna abbattere una tigre. Questo ruolo verrà affidato a Carlo Ferro che all’ultimo
verrà sostituito all’ultimo da Aldo Nuti( che nel frattempo s’era fatto scritturare dalla
Kosmograph per riavvicinarsi alla Nestoroff). Attorno al set vi sono la Nestoroff e tutti gli altri
attori. Nella gabbia della tigre invece ci sono Serafino e il Nuti. Una volta aperta la gabbia, il
Nuti invece di sparare alla tigre spara alla Nestoroff, che cade a terra morta; il Nuti verrà poi
sbranato dalla tigre. Serafino continua a riprendere, il film avrà un grande successo. Serafino,
ora ricco, si ammutolirà per sempre, continuerò a fare l’operatore e per comunicare scriverà e
basta.
IL PIACERE-riassunto-dettagli(1889) D’Annunzio
Personaggi: Andrea Sperelli, Elena Muti, Maria Ferres..
Ambientato a Roma tra 1885 e 1887
Andrea Sperelli ama la dissoluta Elena Muti. Non la vede da circa due anni. Nel frattempo, la
donna è andata sposa a lord Heathfield; Andrea però intende riannodare i fili di una relazione
su cui il lettore viene informato da un ampio flashback. Il rifiuto di Elena induce il deluso Andrea
a rituffarsi nel libertinaggio amoroso, nella cornice galante e raffinata dell'aristocrazia romana.
Ferito durante un duello da un amante tradito, Andrea trascorre la convalescenza in casa di una
cugina. Qui conosce la bella e dolce Maria Ferres, una donna sposata che impersona una
femminilità opposta a quella dirompente e aggressiva di Elena. Andrea instaura con Maria una
relazione di natura spirituale, mentre il desiderio di Elena si fa in lui sempre più prepotente.
Si arriva così all'epilogo Andrea pronuncia incautamente il nome di Elena proprio durante il
primo incontro amoroso, tanto atteso, con Maria, la quale fugge via abbandonandolo.
Vestizione del dandy-Andrea Sperelli: Sarcofago Romano usato come tavola per
abbigliamento: erano disposti in ordine i fazzoletti di battista, i guanti da ballo, i portafogli, gli
astucci delle sigarette, le fiale delle essenze, le gardenie in vasi di porcellana. Egli scelse un
fazzoletto, ci versò due gocce d’essenza, empì di sigarette l’astuccio con il zaffiro..
-Nel Piacere si riflette la passione di D’Annunzio per i