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Il ciclo di romanzi di Verga sul modello dei naturalisti francesi
Verga mostra di voler creare un ciclo di romanzi (come Zola) che indaghino i diversi livelli della società: I Malavoglia, Mastro-Don Gesualdo, La Duchessa di Leyra, L'Onorevole Scipioni, L'uomo di lusso. I Malavoglia escono nel 1881 e sono un clamoroso fiasco sia di pubblico che di critica.
Nella prefazione allude subito al carattere scientifico, documentaristico, dell'opera (parla addirittura di "studio") e alla riflessione sulla natura ambivalente del progresso dell'umanità: chi tenta di mutare il proprio stato è condannato al fallimento (come Ntoni). È evidente il pessimismo verso la modernità e la storia.
Aci Trezza è un paesino sulla costa siciliana a nord di Catania. Attorno alla famiglia protagonista del romanzo ruota l'universo paesano... le figure, coerentemente alla poetica del narratore interno al racconto, si
Presentano man mano da sole al lettore (il narratore non dà più informazioni rispetto a quelle date dai personaggi stessi) creando un'iniziale confusione che scompare col progredire della lettura - artificio voluto per dare l'illusione completa della realtà. La vicenda prende il via quando i Malavoglia tentano di migliorare le proprie condizioni passando dall'attività di pescatori a quella di commercianti (i lupini!!!)... Dal naufragio della Provvidenza inizia il declassamento della famiglia. Padron 'Ntoni affronta l'evento con l'orgogliosa ostinazione di salvaguardare l'onore e la tradizione della famiglia. Questo sentimento di saggezza antica, senso della continuità è in contrasto con la ricerca di cambiamento, miglioramento, di 'Ntoni. Lo spazio di Aci Trezza è uno spazio chiuso. La collocazione interna del narratore regola l'intero sistema.