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IL NOVELLINO
Scritto da Tommaso Guardati, detto Masuccio Salernitano, in una prosa mista tra il volgare-toscano
e dialettismi.
È una raccolta di 50 novelle ognuna dedicate ad un eminente personaggio, e poi messe insieme e
dedicate ad Ippolita d’Aragona.
Sono divise in 5 parti da 10 novelle :
1. azioni “detestande” di certi Religiosi, frati minori, che ingannarono la gente ingenua per
soddisfare i propri piaceri ( lussuria e avidità)
2. beffe e danni avvenute per gelosia
3. malignità e infinite scellerataggini di inique femmine maritate ≠ da altre nobili donne come
Ippolita emblema della pudicizia
4. alternanza di materie orrende e lacrimevoli, con altre gioconde e a lieto fine
5. degne storie di singolare virtù
ciascuna è preceduta da rubrica e dedica e seguita dal commento morale dell’autore stesso.
Opera stampata postuma nel 1476 e nel 1557 entrò nell’Indice dei libri proibiti.
Ponendosi sulla scia del Decameron, estremizza gli schemi boccacceschi presentando situazioni
eccessive, deformando aspetti e situazionioscenità e grottesco l’esistenza è un caotico inferno
che dà esiti di comicità violenta o cupa tragicità.
Sintassi : rapida e nervosa, lontana dall’armonico equilibrio raggiunto dal Boccaccio
Tematiche : radicale polemica contro i religiosi(non tutti, ovvero non va contro coloro che si
dedicano esclusivamente alla vita spirituale) denunciandone vizi e ingannilotta contro la cultura
illusoria che i predicatori trasmettono al popolo
Accusa alle donne viziose disponibili a subire gli inganni dei frati, o servirsene loro stesse
accompagnate da aggettivi ironici come umilissima, prudentissima ( cfr. la matrona di Efeso da
pudicissimam a prudentissima)
• Libro invaso da un ironico senso di umiltà da parte di Masuccio che lo definisce “pisto e
lutulento libretto”pieno di novelle scritte da una “rozza mano”.
• “insuperabile psicologo della perversione”, come dice Auerbach, Masuccio non è tanto
interessato ai suoi personaggi, per cui non restano nella mente di noi lettori, come invece il Sir
Ciappelletto di Boccaccio, quanto più alle loro turpi azioni scatenante dai loro istinti. Egli
denuncia situazioni e sembra voler risvegliare i suoi contemporanei dicendo loro : “volete
continuare con i frati corrotti, governatori incapaci e donne perverse?”
• Dichiarazione di Masuccio al disprezzo e non al perdono degli uomini nella novella 407
XXXI pag
Novella III Fra Nicolò da Narni, innamorato di Agata, passa la notte con lei e il marito,
gelosissimo, trovate le braghe del frate, gli fanno credere essere di San Griffone e che abbiano
guarito la moglie tant’è che il marito le esporrà sull’altare maggiore, venerate dai fedeli. la
moglie decide che in assenza del marito avrebbe fatto chiamare il frate che le portasse una reliquia.
Costanti : frate giovane e bello, ricambiato, il piano lo ordiscono nel confessionale, giovane bella e
maritata, marito credulone.
Novella XXXI una coppia di giovani amanti fuggono, perché le rispettive famiglie non
approvavano l’unione, per godere del loro amore solo dopo il matrimonio, a causa di una tempesta
si imbattano in un lazzaretto dove lui viene ucciso da un lazzarino che di Martina s’era invaghito e
lei, scopertolo, si uccide sul corpo di lui ( cfr. Giulietta e Romeo)
Grottescoei per la disperazione sbatte più volte il viso contro il muro, sfigurandosi, ei lazzarini
hanno forma diabolica + Ingiustizia due infelici buoni fanno brutta fine, mentre i frati se la godono
Novella XXXVI la commedia degli equivoci : due cari amici per uno strano caso conoscono
carnalmente la moglie dell’altro, e una volta scopertolo decidono di mettere donne e beni in
comune! Petruccio vuole andare a letto con la moglie dell’amico,Caterina e questa lo dice a Selvaggia che
decide di ingannare il marito andando lei a casa di Caterina. Accade però che Agostino torna dal mulino
si preferisce salvare l’amicizia all’onore, che lo si
prima per cui ogni marito torna alla propria casa
vende come “vilissima merce”. (amaramente divertente)