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IL TEATRO COMICO

Il “teatro comico” è la commedia d’esodo della stagione 1750-51 e manifesto della “poetica” di Carlo Goldoni.

Di questa stazione farà parte anche “La bottega del caffè” “La putta onorata” “La buona moglie”. (Le stagioni

iniziavano in autunno e finivano a Carnevale).

Era consuetudine all’inizio di ogni stagione di presentare una recita d’apertura in cui gli attori della

compagnia si presentavano recitando un pezzo nel quale esponevano il repertorio della stagione e se stessi.

Abbiamo solo testi di apertura di Goldoni (ne pubblicherà due nel teatro San Luca). Scrive un’intera

commedia nel 1750 sullo stampo dei prologhi, una presentazione, era una stagione importante,

d’investimento, e la commedia presentava una trama e azione.

Il teatro comico è una delle commedie meno riprese, interessa poco il pubblico perché c’è uno scarso

interesse teatrale, ma più un interesse teorico.

Quest’opera non l’ha intesa come manifesto in positivo. A partire dalla seconda edizione della raccolta delle

commedie Goldoni metterà in primo piano questa commedia, sarà la prefazione.

Il tetro comico diventa quindi essenziale per entrare nel sistema del teatro goldoniano; Come dobbiamo

leggere quest’opera?

Non è un testo molto riscritto; nella prima edizione Bettinelli (prefazione) Goldoni ci dice che mostrerà già un

testo modificato rispetto all’originale; era stato fatto soprattutto un taglio di battute che creavano problemi.

-Lista dei personaggi: noi ora leggiamo la lista dei personaggi della seconda edizione Paperini, nell’edizione

Bettinelli è un po’ diversa: nella prima edizione sono presenti i nomi dei personaggi e degli attori mentre nella

seconda edizione sono eliminati i nomi degli attori, non rende quindi più identificabili i personaggi.

Il teatro comico della seconda edizione è un’opera che introduce una qualsiasi compagnia, è un messaggio

universale, perde tratti di unicità.

Ex Orazio detto Ottavio (Ottavio era il nome d’arte di Medebach) non ci sarà più nella seconda edizione. I

personaggi erano pensati per gli attori e mantenevano un nome d’arte, quindi il nome d’arte corrispondeva

ad un’immediata identificazione (allusione all’Ars Poetica).

Perché nell’edizione Paperini scompaiono i nomi degli attori? Perché inizialmente Goldoni aveva un patto

con Medebach e quando si rompe (epoca della seconda edizione) Goldoni vuole far sì che Ottavio non si

identifichi più con Medebach.

Nel teatro comico, l’attore che porta sul palco le idee di Goldoni è Medebach. Si tratta ormai di metateatro.

La differenza che c’era tra Goldoni, Shakespeare e Molière è che Shakespeare e Molière erano autori e

attori mentre Goldoni era solo un autore. Per esempio ne “l’improvvisazione di Versailles” (l’impronta di

Versailles) qui Molière spiega agli attori come recitare ed è lui l’autore del testo vero e proprio ed è anche

presente fisicamente nella scena.

Goldoni invece non può mettersi in scena anche se nell’opera si parla di lui non si vede.

Goldoni poi nel “Molière” si collegherà alla sua vita attraverso allusioni che il pubblico deve cogliere.

Nel teatro comico colui che deve enunciare il proprio punto di vista non c’è, lo farà in un certo senso

Medebach il capocomico, e quando non ci sarà più lo farà il personaggio di Orazio.

Stagione 1750-51: la stagione più importante per Goldoni; deve segnare la discontinuità fra lui e gli altri teatri

veneziani e tra il repertorio della sua compagnia. Si chiamerà la “stagione delle 16 commedie nuove”, dice di

averne fatte 16 per scommessa; in realtà ne fa così tante perché aveva molti problemi con la concorrenza

(Chiari che lavorava con Sacchi e altri due autori importanti nel San Samuele).

In realtà per contratto Goldoni avrebbe dovuto scriverne solo 8 ma ne scrive 16 per coprire tutti i possibili

buchi di programma (il teatro Sant’Angelo diventerà più ricco in vestiti e opportunità).

Nel teatro comico la compagnia del Sant’Angelo rappresenterà una farsa di repertorio per mettere in luce la

differenza tra i testi Goldoniani e il repertorio classico.

Com’è fatto il Teatro Comico? È un’opera in prosa di tre atti, il secondo e il terzo sono occupati dalle prove di

questa farsa. Nel terzo e nel secondo atto rappresentano solo la terza parte delle prove dell’opera “il padre

rivale del figlio”. È una finta commedia per dare l’idea del teatro di repertorio che Goldoni contrastava.

ATTO 1°: arrivo dei vari attori della compagnia in ordine di importanza ma mancano due attori; arrivano infatti

due persone che chiedono di essere assunte.

ATTO 2°: iniziano le prove della prima parte del 3° atto “ il padre rivale del figlio”

ATTO 3°: seconda e ultima parte delle prove dell’opera.

Dove si svolge? Nel palcoscenico del Teatro San Luca chiuso, ovvero senza pubblico. Gli spettatori

fingevano di guardare attori che provavano senza la loro presenza. Il pubblico “arriva” nell’intervallo.

È una commedia in tempi reali, dura esattamente 2 o 3 ore. Nella “pausa caffè” vengono reclutati i due

disturbatori.

Nel Teatro Comico ci sono due categorie di attori:

-amorosi – senza maschere

-i “personaggi” mascherati – (personaggi nel senso lontano del termine)

Ordine di arrivo:

-Attore Ottavio (Medebach)- amoroso

-Placida detta Rosanna (moglie di Medebach) –amorosa

-Maschere  1° Brighella 2° Zanni (truffaldino) – sono i servi

1° e 2° Vecchio (Pantalone e il Dottore)

-Personaggi eccentrici  Lelio ed Eleonora; arrivano dopo e fanno finta di essere qualcosa diverso da quello

che erano in realtà, si fingono l’uno un poeta teatrale, l’altra una cantante (cantatrice).

Lelio può “gareggiare” col capocomico e mostrare a Goldoni le sue scritture.

-Lelio rappresenta tutto ciò che a Goldoni non piace. È Lucio Landi; è un personaggio cattivo, un

personaggio che travia gli altri. Lelio ed Eleonora sono personaggi importanti ma arrivano comunque per

ultimi. Lelio e la cantatrice chiedono di essere assunti ma il capocomico rifiuta il poeta.

Cosa offre Lelio?

-Canovacci (attori autori delle loro parti). Offre “ Il Dottore…….” Al Dottore che ovviamente rifiuta, offeso.

-Raccolta di generici a Placida (Rosanna) che è la prima attrice. Offre monologhi di dama o scene strutturate

a duetto; lei non sa cosa farsene di queste cose; poste come una scena tra letterato e attrice che un

dialogo fra i due amorosi.

-Offre testi differenti della Commedia dell’Arte, commedie completamente scritte: 1- una commedia tratta dal

francese – 2- “il padre del proprio figlio” – 3 commedie in versi senza dame.

La cantatrice invece incarna quelle che sono le distanze tra il teatro di parole e il teatro per musica, un

genere teatrale che Goldoni continua a praticare. Eleonora si propone di cantare e il capo comico risponde: “

Non abbiamo bisogno della vostra musica”; Goldoni poi eliminerà questa frase perché troppo dura. Il destino

di Eleonora in quest’opera è quello di fare l’attrice, non di cantare.

Durante la “pausa caffè” però, nonostante l’iniziale diffidenze, i due riescono a farsi assumere. Eleonora

viene sottoposta ad un provino, durante il qualche prova a recitare “La Didone in bernesco” di Metastsio.

(dire che un testo è in bernesco vuol dire che è una parodia). L’autore di questo libretto era proprio Lelio.

I versi della parodia non sono inventati, ma sono scritti da un autore che Goldoni conosce, Giuseppe Imer.

Ottavio critica la parodia di La Didone perché la reputa una presa in giro di Metastasio.

Questa parte dell’opera è un modo di Goldoni di comunicarci la sua presa di distanza da queste parodie, che

anch’egli aveva fatto.

Il capocomico Ottavio non recita ma nella commedia “Il padre rivale del figlio” perché dirige gli attori, è il

concertatore. Le prove de “Il padre rivale del figlio” vengono sempre interrotte e il finale, nel terzo atto, è un

finale in calando.

Lelio viene assunto dopo che ha recitato un pezzo di Carlo Goldoni. Come ha fatto Lelio ad avere un pezzo

di Carlo Goldoni? C’è qualcosa di più intricato sotto, Lelio è un personaggio inquietante. Lelio però viene

assunto, ma solo dopo una lavata di capo di Ottavio che gli dice che un autore non può ridursi al livello egli

attori.

Con questa parte invece si percepisce la paura di Goldoni di fare la fine di Lelio. C’è una parte delle

“memoires” infatti in qui racconta come si è sposato, di come il padre della sua sposa non volesse

concederla a Goldoni perché pensava che fosse un attore, poi però chiarisce di essere un autore teatrale e

riesce a sposarsi.

Nonostante Lelio ed Eleonora siano stati presi non recitano nell’atto terzo perché gli attori in più servivano

alla compagnia, ma non per quella commedia.

Lelio quindi guarda le prove con dei foglietti in mano (parte del suo canovaccio). Gli attori cominciano a

lamentarsi del fatto che la commedia è noiosa e Lelio si accorge che in realtà la commedia “Il padre rivale

del figlio” non è poi molto meno noiosa del suo canovaccio che era stato rifiutato.

Alla fine Lelio da personaggio negativo diventa portatore di una negatività non tanto diversa da quelle dei

repertori della compagnia.

Nell’estato 1748 Goldoni è ormai impegnato nella compagnia e vogliono presentare le opere in nuovi luoghi.

Le opere più importanti di questo periodo, ovvero quelle antecedenti alla famosa stagione 1750-51 sono un

dittico: la putta onorata e la buona moglie.

La protagonista delle opere è la stessa solo che nella prima è una putta, ovvero si svolge in un contesto pre-

matrimoniale, nella seconda opera è diventata moglie.

Scrive 2 commedie perché la prima aveva avuto molto successo, era stata replicata 16 volte. Le opere della

stagione 1749 sono opere di grande significato perché: hanno molto successo; inaugurano la forma della

“commedia a puntate”; le commedie a puntate sono romanzesche, molto spesso addirittura ispirate a

romanzi (soprattutto inglesi e francesi). La putta però non ha un romanzo alle spalle.

La putta onorata e la buona moglie sono entrambe a determinazione dialettale, ossia i personaggi più

importanti parlan

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
11 pagine
6 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher BassSyndrome di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Vescovo Piermario.