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LA COSCIENZA DI ZENO

Ambientata a Trieste, protagonista = ZENO COSINI

o diversa rispetto ai due romanzi precedenti che erano

STRUTTURA

o organizzati in ordine cronologico presenta otto sezioni (prefazione

 il

del dottor S, preambolo (scritto da Zeno in persona) e poi 6 capitoli:

fumo, la morte di mio padre, storia del mio matrimonio, la moglie e

l’amante, storia di un’impresa commerciale, psico-analisi ) i titoli

indicano i nuclei tematici però in realtà tutto è disposto in una

maniera molto meno ordinata di quanto ci possa far pensare il titolo il

romanzo è realista e analitico in maniera più o meno nascosta

TEMPO DEL RACCONTO

o 1. Tempo della storia = successione naturale degli eventi narrati

2. Tempo del racconto = successione degli avvenimenti come viene

presentato nel romanzo (passato e presente si intrecciano nei

singoli capitoli con anticipazioni o flash back)

3. Tempo della narrazione = presente in cui Zeno scrive la sua

biografia

NUCLEI TEMATICI:

o “IL FUMO” “la coscienza di Zeno è un autobiografia ma

1. CIT.

non è la mia” paradossale.

La coscienza inizia con Zeno che si rivolge al dottor S, psicanalista, con

o la volontà di smettere di fumare deve scrivere i sogni che fa. Entra

nella clinica con una bottiglia di cognac che serve come corruzione

dell’infermiera per la vigilanza notturna riesce a scappare dalla clinica

lui è deliberatamente debole, non è un inetto come gli altri due =

‘’pseudo-inetto’’ riesce sempre ad avere la meglio nonostante la sua

apparente inadeguatezza

IL DARWINISMO SOCIALE la spiegazione di questo paradosso sta nel

o fatto che l’individuo che non ha ancora sviluppato capacità particolari è

in grado di evolversi trasformando la propria inettitudine in duttilità. 

Anche Zeno è un uomo incompiuto e questa finisce per essere la sua

forza. “LA MORTE DI MIO PADRE”

2. (pagina 600)

Zeno vive con il padre che lo giudica debole e inconcludente 

o passa da una facoltà all’altra senza terminare gli studi e non riesce ad

abbandonare il vizio del fumo quando il padre si ammala Zeno lo

assiste, ma costretto a letto il padre gli tira uno schiaffo e poi muore il

gesto forse involontario provocherà infiniti turbamenti e sensi di

colpa nel protagonista

R28 mente a sé stesso, fa una sequenza di periodi con una premessa

o positiva e una conclusione nel presente negativo. Il dottor Coprosich

(copro=escremento) disprezzo verso i medici

“Come sarebbe bene” tradotto dal triestino all’italiano

o r125 dice ancora una bugia bugie sono molto infantili sembra

 

o che Zeno voglia retrocedere a questo stato per sentirsi maggiormente

innocente vuole dimostrare qualcosa a suo padre ma lui sa che è un

incapace, mente a sé stesso per costruirsi quella maschera in modo tale

da essere considerato socialmente accettato ZENO È ALLA

CONTINUA RICERCA DELLA DESIDERABILITÀ SOCIALE 

comportarsi in un certo modo per aderire alla cultura e alla società di

appartenenza

3. “STORIA DEL MIO MATRIMONIO”

GIOVANNI MALFENTI = Zeno si mette in testa di fare il commerciante

o come il padre adocchia un commerciante più vecchio di nome

Giovanni Malfenti abile uomo d’affari (Zeno inizia a prendere appunti

su come questo fa affari) che lo invita a casa sua Zeno si inciampa e

cade (in una società dove gli aspetti formali sono importanti fa una

figuraccia) immediatamente è odioso per la moglie di Malfenti che

la considera una nullità.

Malfenti ha 4 figlie, tutte hanno il nome che inizia per A (per la

o biancheria, così va bene per tutti) Ada, Augusta, Alberta e Anna.

Zeno si innamora di Ada la più bella, Augusta ha un lieve difetto fisico

agli occhi, Alberta ha sogni di emancipazione e Anna è la più piccola.

Zeno inizia subito a fare la corte ad Ada, ma lei lo rifiuta. Tuttavia, lui in

o testa vuole per forza sposare una Malfenti perché vede Giovanni come

un padre, una figura sostitutiva. Alla fine, si rivolge ad Augusta che

entusiasta dice subito di si si sposano e lei sarà una moglie fantastica

Augusta si accorgerà che il marito avrà delle amanti ma a lei non

interessa perché il matrimonio funziona (nella famiglia interessa solo il

guadagno)

VIAGGIO DI NOZZE = a Venezia, fanno il giro in gondola, ad Augusta

o piace a Zeno no; dunque, per finirlo prima lui dice che alla sua morte a lei

non fregherà nulla di lui modo per far finire il giro in gondola

 

dimostrazione del fatto che egli è un personaggio subdolo

4. “LA MOGLIE E L’AMANTE”

5. “STORIA DI UN’ASSOCIAZIONE COMMERCIALE”

GUIDO SPAIER = Ada sposa Guido Spaier (famiglia di italiani emigrati in

o Argentina dove hanno fatto i soldi) è l’opposto di Zeno e rappresenta

l’immagine di marito che la vecchia Malfenti ama Guido è una di

“splendide nullità che adorano il mondo”

quelle va in fallimento

quando torna in Italia dall’Argentina, tenta il suicidio e viene salvato =

tutti lo perdonano perché adotta un sistema infantile come

copertura della sua inettitudine negli affari usa i soldi della moglie

per riprendere l’attività propone a Zeno di unirsi in un associazione

commerciale.

ASSOCIAZIONE COMMERCIALE nasce subito male, perché è un

o luogo dove Guido può stare con le numerose segretarie e Zeno può stare

fuori da casa (in tutto questo Zeno riesce comunque a fare affari ed è

bravo) MA la ditta va male sia per le negligenze di Guido che per

il disinteresse di Zeno anche questa impresa si avvia alla banca

rotta

SUICIDIO DI GUIDO Guido chiede a Zeno quale tipo di barbiturico,

o perché ha studiato chimica, sia meglio tra due Zeno gli dice quello più

veloce senza saperlo (=Veronal) e lo trova morto perché questo secondo

tentativo di uccidersi è andato a buon fine in quanto pur avendo preso

quello meno pesante il dottore era arrivato in ritardo Zeno capisce

che era una scusa per tirarsi fuori dalla banca rotta allora tenta

di recuperare il beni di Guido Spaier il giorno del suo funerale, ci riesce ed

è tutto contento.

IL FUNERALE lapsus freudiano

Zeno ha seguito quello sbagliato ( =

o ha seguito in realtà i suoi desideri più profondi, inconsciamente

sbagliando funerale gli fregava solo salvare i soldi); quando si accorge

di essere nel posto sbagliato però non corre a casa di corsa, ma si fa una

passeggiata con calma.

6. “PSICO-ANALISI”

Capitolo terribile di riflessione sulla condizione umana inizia con

o Zeno in villeggiatura a fine maggio con la famiglia, un giorno esce senza

giacca e capello (socialmente inaccettabile) ma non può superare una

linea perché c’è il fronte, dunque, decide di tornare a Trieste e la trova

scossa da manifestazioni violente (che ci furono veramente).

SOLITUDINE = Rimane separato dalla famiglia, l’amministrazione dei

o suoi beni è affidata al Signor Olivi (lui se ne sta in pace libero da tutti gli

obblighi sociali che odiava) Zeno capisce che alla fine non gli rimarrà

più nulla quindi inizia ad acquistare tutto il possibile perché sa che

col tempo tutto aumenterà di valore a causa della guerra (come le

lamette d’acciaio) fa un sacco di soldi ed è contento, però riflette

sul fatto che la prima guerra mondiale ha divorato una quantità dui

uomini e risorse materiali come non si era mai visto prima nella storia.

CONCLUSIONE = qualcosa che ripulisca il mondo conclusione

o estremamente nichilista, pessimista VS il positivismo di cui si era

parlato all’inizio. Svevo ci da una figura diversa di inetto, ma

un’immagine di uomo che è assolutamente pessimistica, inclinato al

male. Zeno è una rappresentazione di perfetto prototipo di uomo

novecentesco che non riesce a stare da nessuna parte in un mondo

cattivo, egoista e pieno di falsità ma allo stesso tempo LA CAPACITÁ

DI ADATTAMENTO DI ZENO particolarmente evidente alla fine del

romanzo quando Zeno guarisce proprio nella situazione storico-politica

più drammatica.

UN CONFRONTO CON GLI ALTRI ROMANZI E I POSSIBILI MODELLI

1. UN NARRATORE INATTENDIBILE

Narrazione condotta in prima persona è Zeno a raccontare la

o propria storia questo vuol dire che non c’è nessuna autorità

esterna che interpreti in modo oggettivo i comportamenti dei

personaggi

Quello della coscienza di Zeno è perciò un narratore

o inattendibile = il lettore è catturato nella rete delle

menzogne che Zeno da del proprio passato

2. LA DIMENSIONE SOGGETTIVA DEL TEMPO

Nel romanzo è messa in scena la soggettività del tempo filtrato

o dalla coscienza = il passato inteso come “serbatoio” di fatti da

cui attingere non esiste ogni volta che tentiamo di recuperarlo

attraverso la memoria siamo costretti ad ammettere di aver

dimenticato molti particolari o di averli modificati in base

all’esperienze presenti

(“Alla ricerca del tempo perduto”)

Modello = Proust indagine sui

o meccanismi profondi della memoria e della coscienza

SVEVO E PSICANALISI

1. L’INFLUENZA DI FREUD

Svevo non nutriva fiducia nelle possibilità curative della

o psicanalisi e probabilmente ne conosceva poco la procedura

terapeutica (la rappresentazione che ne dà nel romanzo infatti poco

ortodossa, per non dire scorretta)

Tuttavia, egli intuisce che i disturbi psichici analizzati da Freud nei

o suoi pazienti contengono un alto potenziale narrativo (come il

caso dell’episodio del funerale di Guido Speier)

Infatti, gli atti mancati (compiere in modo apparentemente

o casuale un gesto diverso e spesso opposto a quello che si intende

compiere) e i lapsus, appartengono alla vita di ciascuno di noi e

contribuiscono a donare realismo al romanzo.

Inoltre, gli errori di Zeno permettono di svelarne i desideri

o profondi.

2. INFLUENZA DEL POSITIVISMO

positivismo (corrente dell’800 che crede nella potenza della

o scienza per il progresso sociale – decadentismo nasce come senso

di sfiducia nella non realizzazione di tutto ciò) fermentazion

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
7 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gaia.turchet di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Del Ben Andrea.