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Letteratura italiana - cantica del Purgatorio Pag. 1
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La Commedia

La composizione del poema e la struttura formale

In via ipotetica ma con buone possibilità di avvicinarsi al vero, si può

considerare che Dante si sia accinto alla composizione del poema intorno al

1304, ultimando l’Inferno intorno al 1308-1309 e il Purgatorio intorno al 1312.

Solo nel 1316 circa Dante si sarebbe messo al lavoro sul

Paradiso,completandolo poco prima della morte. La Commedia è organizzata

secondo rigorosi principi strutturali dotati di precisi valori e significati. Alla base

dell’organizzazione strutturale della materia sta il numero 3, il numero della

Trinità cristiana. Il poema è diviso infatti in 3 parti, chiamate dal poeta

“canzoni” o cantiche: l’Inferno, il Purgatorio, il Paradiso. La materia è distribuita

in canti, nel numero complessivo di 100: 33 per cantica , più un canto

introduttivo premesso all’Inferno, che consta di 34 canti.

Il Purgatorio

Il Purgatorio non appartiene alle credenze originarie della cristianità. Solamente

tra il XII e il XIII secolo la rigida contrapposizione tra Inferno e Paradiso è

arricchita dal Purgatorio. Il Purgatorio,riconosciuto come argomento di fede con

il Concilio di Lione del 1274, è dunque un luogo intermedio dell’aldilà grazie al

quale è possibile raggiungere la salvezza attraverso l’espiazione di peccati.

Questo luogo è temporalmente limitato, non perché le anime vi restano per un

periodo definito, ma anche perché dopo il Giudizio Universale esso è destinato

a perdere la sua funzione e la sua ragione d’essere. In particolare il Purgatorio

compie opera di mediazione tra il mondo e il Paradiso: assomiglia infatti al

mondo per il suo carattere transitorio, al Paradiso perché accoglie anime

destinate comunque alla salvezza. Alla profonda cavità a imbuto dell’inferno

corrisponde il monte a forma di cono del Purgatorio. Qui la narrazione è

intessuta sui ritmi del giorno e della notte e vi incontriamo 4 albe e 3 tramonti.

La purificazione avviene attraverso 3 modi: 1) Le pene. Esse apparentemente

assomigliano a quelle dell’inferno, ma se ne differenziano profondamente.

Infatti nel Purgatorio la pena serve alle anime per contrastare la natura del loro

peccato fino al momento in cui sentono di esserne liberate, così la sofferenza

qui è una sofferenza risanatrice. 2) La preghiera. Tutte le anime pregano,

invocando con ciò il soccorso divino,per sé e per i vivi. 3) Gli exempla. In tutte

le cornici del Purgatorio si mostrano alle anime due tipi di esempi: uno della

virtù opposta al loro vizio e un altro del loro stesso peccato nel momento della

punizione divina. Nel Purgatorio le anime si fermano a espiare in tutti i

girono,più o meno a seconda della necessità. Dante fa in modo di incontrare

ogni anima nel girone dove si espia la sua tendenza peccaminosa più

caratteristica e grave. Il Purgatorio è caratterizzato dalla medietà stilistica ed

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Publisher
A.A. 2013-2014
2 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GaiettaVel di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Castelli Rosario.