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Palemone,opp. Il bosco in cui prendono i rami per la pira funebre). Intervengono le divinità, qui Marte e Venere.
-Teseo: combatte per soccorrere, per rispondere ad esigenze umanitarie; non combatte per la gloria, non è un
dominatore. E’ magnanimo con i prigionieri, pur tenendoli in carcere.
-lettera dedicatoria e Fiammetta: Boccaccio ricorda la felicità passata,cioè quando il suo amore era ricambiato e
la contrappone alla miseria presente (Fiammetta lo respinge). Spera che la felicità perduta possa tornare. La
fortuna viene definita ‘nemica degli innamorati’ perché cambia la loro sorte; è a lei che Boccaccio imputa il rifiuto
di Fiammetta. La donna viene descritta secondo i canoni della ritrattistica del tempo; egli per la descrizione si
affida ai ricordi di sue brevi apparizioni(a lui così care che vorrebbe morire pensandole)tema del
ricordo:Francesca(V canto dell’Inferno dantesco) che ricorda seppur dolorosamente la felicità passata.
Boccaccio introduce quindi il concetto di ‘contemplazione mentale’, dove il ricordo e l’attesa sono più
emozionanti dell’esperienza diretta (pensiero ripreso da Leopardi->realtà delude le aspettative). Boccaccio
afferma che la bellezza di Fiammetta l’ha reso schiavo:dalla bellezza nasce l’amore, e se ne accorge dagli effetti
che essa produce (donna-angelostilnovo:la sua bellezza fa dimenticare il presente e porta l’uomo ad un
sentimento di umiltà->valore cristiano->la donna avvicina l’uomo a Dio). Tuttavia la donna è crudele, non
ricambia il suo affetto, e Boccaccio spera che le cose cambino e che almeno ella accetti la sua opera: stringendo
tra le mani il suo libro sarà come se stringesse una parte dello stesso Boccaccio( valore del libro come veicolo di
affetto; il libro come interlocutore sarà ripreso da Machiavelli quando egli prima di accostarsi alla lettura dei
classici si vestiva elegantemente).La lettera termina con un sommario, cioè un elenco degli eventi trattati.
*amore in quanto forza impetuosa;ne è vittima Petrarca che soffre per il suo amore per Laura perché lo allontana
da quello per Dio*
-libro XII: Boccaccio ritrae Emilia (ritrarrà donne anche nella Commedia delle Ninfe fiorentine, ma in modo
diverso grazie alle sue conoscenze retoriche). Ne descrive l’aspetto fisico e morale(conflittualità morale presente
anche nella Commedia delle N.F.). Nella descrizione fisica procede gradualmente,dai capelli ai piedi, e il ritratto
termina con l’immagine degli uomini che la ammiravano quando passava (tema della
lodestilnovo,Dante).Elemento fondamentale del ritratto è l’equilibio, la giusta proporzione (i denti erano piccoli
ma proporzionati, gli occhi erano ben collocati,ecc).
Commedìa delle Ninfe Fiorentine
Viene rovesciato il mito di Atteone e l’ambientazione non è mitologica bensì reale (i boschi dell’Etruria). E’ forte il
rapporto uomo-natura nelle ambientazioni, viene ripreso il topos dell’età dell’oro in cui l’uomo rozzo legato alla
natura vive con semplicità. Il quesito boccacciano è: può l’uomo vivere ancora così? La risposta è negativa,
l’uomo deve maturare, deve inserirsi correttamente nella società attraverso l’educazione(come della Caccia di
Diana, per far diventare gli animali uomini bisognava seguire Venere e non Diana). E’ un’opera letteraria ed
ideologica con una sintassi complessa (lunghi periodi, parole dislocate,parole tematiche)prosa lirica. Vi è la
brigata delle Ninfe(nel Decameron sarà la brigata di 10 ragazzi, nel Filocolo di uomini e donne che discutono su
vari argomenti e sull’amore),l’allegoria e un substrato letterario e filosofico.
-struttura:prosimetro,genere misto di prosa+versi(qui in terzine) che si ispira al genere allegorico, alla
novellistica, al tema dell’espiazione morale(immersione nell’acqua per purificarsi, come nel Paradiso terrestre
Dante deve fare prima di andare oltre). L’amore trasforma l’uomo, lo nobilita:a differenza della Caccia di Diana
però qui non si tratta di una metamorfosi da animale a uomo, bensì da uomo incivile ad uomo civilizzato. Tale
sviluppo mentale consente all’uomo di comprendere la realtà intellegibile, trascendente portandolo così verso la
salvezza (stilnovo, lo strumento è l’amore, la donna).Il racconto è diviso in 50 capitoli e 3 scansioni:
1. Introduzione Ameto e Ninfe(7, allegoria delle virtù teologali e cardinali);
2. Giardino di Pomena e metamorfosi di Ameto;
3. Età dell’oro e civilizzazione.
-giardino di Pomena: è un giardino ordinato curato da Pomena; l’ordine nella disposizione riflette quello che
dev’esserci nell’uomo tra ragione,istinto e fede. E’ lo specchio dell’educazione dell’uomo curata dall’amorevole
attenzione della donna. Ameto infatti migliora dopo essendosi innamorato di Lia, una delle Ninfe, avendone
ascoltato la voce ed ispirato dalla sua bellezza. Pertanto il pastore si eleva, passa dalla vita animale a quella
civile(all’inizio dell’opera infatti Ameto è descritto mentre gioca con i suoi cani, similmente ad un animale).
Boccaccio nella descrizione del giardino dimostra la sua erudizione, mediante perifrasi e riferimenti mitologici.
*il giardino è presente anche nel Decameron,ma solo come sfondo di incontri amorosi*
-riferimenti: Dante è modello per la forma (il prosimetro viene da lui usato nella ‘Vita Nova’); Bernardo Silvestre
ed Alano de Silla sono modelli per la ritrattistica e Boezio lo è per la filosofia.Le ninfe, incarnando anche le virtù
teologali sono un riferimento alla Divina Commedia, poiché Dante è chiamato a sostenere un esame di
fede,speranza e carità. Ameto nel Decameron sarà nella figura di Cimone che pur appartenendo ad una famiglia
civile, era rozzo ma cambia dopo essersi innamorato di Ifigenia.
-trama: è un’opera autobiografica dove si legge la solitudine provata dall’autore a Firenze(non si era inserito
bene come aveva fatto nella corte Napoletana). Forte è in lui il ricordo del periodo napoletano la cui corte era
fiorente centro di cultura e poesia. Tale concetto è espresso alla fine, quando la trasformazione di Ameto è
avvenuta e Boccaccio, che aveva assistito nascosto dietro un cespuglio, prova per lui una sorta di invidia perché
egli scherza con le ninfe come lui faceva con le dame napoletane. Boccaccio, che parla in prima persona dopo
aver dato voce ad Ameto, dice di tornare a casa con ‘amaro cuore’ abbandonando quel ‘grazioso luogo’(appunto,
è evidente la tristezza con cui ha dovuto lasciare napoli).
L’opera inizia con la descrizione del bosco e di Ameto,pastore accompagnato dai suoi cani. Le descrizioni sono
vere rappresentazioni,grazie all’uso sapiente delle parole. Una novità nella ritrattistica è data dalla descrizione
delle ninfe a coppie: Ameto prima le guarda tutte, poi si sofferma su due alla volta, e la descrizione è più
sensuale rispetto a quella di Emilia nel Teseida. Il poema termina con la preghiera alla Trinità:Ameto ringrazia
Dio per ciò che ha appreso(il pastore è stato tra le ninfe e ne esce ingentilito, è più colto).
Ninfale fiesolano
Africo soffre per amore della ninfa Mensola e descrive la sua situazione con metafore riguardanti le ferite, il
dolore; la madre pensa di curarlo con rimedi fisici non capendo il reale significato di quelle parole; il padre,
invece, capisce il significato allegorico di quelle metafore. Boccaccio introduce scene di vita familiare nel
contesto pastorale (novità).
*difesa della letteratura allegorica:con essa si esprime cioè che non può essere detto in altri generi con
significati letterali*
Filocolo
Romanzo in volgare in prosa (novità. Prima i romanzi erano in versi). E’ la prima opera importante scritta a
Napoli; è un romanzo di avventura paralleloal Filostrato(in versi,in ottave) e mostra l’interesse di Boccaccio per il
greco: il titolo significa ‘fatica d’amore’ anche se la trama non è proprio così. Sviluppa le storie popolari da cui
prende spunto ed è presente la ‘brigata’ che nel giardino discute d’amore (topos classico). Si arriva a scavi
psicologici, si approfondisce la psicologia amorosa(gli è stato possibile grazie alle sue conoscenze filosofiche). E’
fiammetta ad incitarlo a comporre l’opera.
-trama: Florio è innamorato di Biancifiore (lui è figlio del re di Spagna, lei è di umili origini-è orfana) ed il loro
status sociale ostacola il loro amore. Il giovane sente della voci provenire da un giardino, avvicinandosi vede un
gruppo di giovani(tra cui vi sono Fiammetta, Panfilo e Boccaccio) che nel luogo della tomba di Virgilio non
raccontano storie ma discutono sull’amore diviso in tre categorie:quello utile(negativo, per interesse), quello
giusto(edificante, stilnovista), per diletto(passionale,distruttore). L’amore per diletto è quello di Fiammetta, quello
giusto è quello di Florio e Biancifiore. Boccaccio si sofferma su quest’ultima la quale si apre per la prima volta
all’amore. E’ un’avventura d’amore a lieto fine con base stilnovista. *i tre tipi di amore saranno rappresentati da
tre statue nell’Amorosa Visione’*
Elegia di Madonna Fiammetta
Opera non allegorica, pseudo biografica (Boccaccio è nascosto dietro la figura femminile di Fiammetta) divisa in
9 capitoli. Fiammetta da destinataria(Teseida) e committente(Filocolo) diventa protagonista. Parla in prima
persona del suo innamoramento per Panfilo e della sofferenze che ne è derivata. Prima di Boccaccio, Dante fece
parlare una donna in prima persona: Francesca(V canto inferno) che raccontava la sua esperienza al poeta. Il
parallelismo è formale, anche se per entrambe è doloroso ricordare (Fiammetta parlerà di mano tremante) ma
Francesca non è stata abbandonata dal suo amante, Paolo, con cui condivide la pena, a differenza di
Fiammetta, lasciata da Panfilo. Il titolo rimanda ad un genere letterario che esisteva nella letteratura classica,
non italiana.; risponde alla sollecitazione di Dante nel’De vulgare eloquentia’ dove il poeta parla dello stile
elegiaco come lo stile dei miseri e lo classifica come a metà tra lo stile tragico e quello comico (l’elegia a
differenza della tragedia non termina con la morte, il dolore non ha fine). La parola ‘misere’ viene spesso usato
nell’opera boccacciana, la qual gioca sui tempi verbali:tempi narrativi(passato remoto,prossimo) per la
narrazione di eventi, tempi di durata (imperfetto) soprattutto nel 3* capitolo per indicare l’attesa dell’amante,
tempo presente nel