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Scarsa influenza in Inghilterra perché la letteratura già appariva come una forma di realismo. InSpagna fu forte l'influenza di Zola. Negli Stati Uniti ha influenzato più generazioni e dato terrenoalla letteratura contemporanea.In Italia un movimento “figlio” di questa istanze, prende il nome di Scapigliatura. Se il Naturalismoaveva dato grande impulso alla letteratura sotto il nome di Verismo in Italia (Verga), si crea ancheun momento letterario, che va sotto il nome di Scapigliatura, frutto delle risultanze artistiche. Sorgea Milano nel 1860 e prende il nome dal titolo di un romanzo di Cletto Arrighi (Carlo Righetti), “LaScapiglitura e il 6 febbraio”. In questo romanzo patriottico si parla di 6 giovani, facendo un ritrattoe chiarendo il senso che vuole dare alla Scapigliatura nell'introduzione.In tutte le grandi città del mondo incivilito, esiste una grande quantità di individui fra i 20 e i 35anni, che appaiono

Pieni di ingegno, indipendenti come aquile delle Alpi, pronti al bene quanto al male, travagliati, che meriterebbero di essere classificati in una specifica suddivisione della famiglia sociale, come una "classe". Qui c'è la personificazione della follia, il disordine, lo spirito di rivolta e ribellione che viene definita Scapigliatura, ma non connotazione negativa, perché si parla di giovani originali, ingegnosi, seppure bizzarri e che vivono ai margini della giustizia. Manca una precisa finalità ma hanno una propria dignità letteraria, a differenza del Futurismo. Arrigo Boito mette in evidenza una particolare affezione a tutto ciò che è deforme nella realtà, mettono nella letteratura ciò che è brutto e torbido. Tra queste forme di Scapigliatura è la soluzione di una lingua che si avvale di dialettismi. Pongono una tesi, che le arti sono affini, c'è una tendenza a un rapporto di scambio con.

l'ambiente artistico, esi crea un sodalizio artistico che in Francia si chiama "Bohémien", un giovane dalla vita irregolare e contestativa del costume borghese. Resta però un fenomeno circoscritto in un lasso di tempo molto breve. Sul piano sociale la protesta si muove all'interno della logica borghese, si contestano certi modelli borghesi, ma non c'è né superamento né una alternativa proposta. Gli esiti letterari però rimangono. Il più significativo autore è Igino Ugo Tarchetti che si rifà a Boudelaire e altri bohemien. Ha caratteristiche sensuali ma che sfociano nel macabro, però ironici e di parodia. Scrive "Una nobile follia" in cui c'è una violenta presa di posizione anti-militarista e con una denuncia dei grandi mali della borghesia (assetto sociale e politico). Gli scritti sono avvolti da una atmosfera di incubo, di ossessione, che poi con Buzzati.

diventa“fantastico moderno”, allucinazione fra sogno e realtà. Tutto questo rende particolarmente suggestivo il momento della Scapigliatura.

Altro Autore: Emilio Praga cerca anche la dimensione di una natura incontaminata, e a una descrizione della realtà brutale si contrappongono motivi lirici, quasi romantici. Frattura con l'aspetto realistico.

Boito “Dualismo”: lotta che si svolge nel suo animo fra angeli e demoni, forze positive e negative, che lo conducono a dipingere una realtà “bassa”. La letteratura non è disgiunta dalle altre arti. Boito è anche librettista (scrive libri per musica). La componente musicale si fonde con una visione realista.

20 Il Verismo

Se è caratteristica della Scapigliatura è indulgere su qualcosa di mistico e macabro, questa stessa caratteristica Giovanni Camerana la trasmette nella pittura. Si tocca il tema della morte, e cerca di renderlo in un simbolismo carico di significati.

Sovrasensoriale (dimensione dell'allucinazione e del sogno). Un altro autore importante della Scapigliatura è Dossi, che si caratterizza per una sua particolare vena anticonformista e una denuncia delle ipocrisie sociali. Resta una ribellione a se stante, ma cambia la struttura del racconto che viene sconvolto dalle fondamenta, e viene sconvolta anche la lingua. I neologismi, parole di nuova formazione, lessico dialettale che rende più efficace la scrittura attinente alla realtà. Il linguaggio molto oscuro è una accusa che gli viene mossa, ma lui dice di essere intenzionato di scrivere per una elite di iniziati, con una venatura sarcastica e stile aristocratico.

A fronte del movimento della Scapigliatura, un altro che merita una grande attenzione in Italia è il Verismo. Se vi era stato un ideale per la letteratura nel corso del Risorgimento che però si era devitalizzato, non rappresentava più nulla. Disillusione dei movimenti risorgimentali.

(I vecchi e giovani di Pirandello). Quindi si avverte l'esigenza di un recupero di realtà che fosse in grado di compensare un ideale ormai sterile e di offrire dei nuovi contenuti, di dare alla verità una nuova linfa narrativa. Il Positivismo offre un sostegno teorico, perché cerca di inquadrare la realtà in termini concreti, in analogia con le scienze. Così come si comporta uno scienziato, così deve fare un letterato. Si avverte la necessità di puntare la propria attenzione sulla realtà effettiva. Ci si pone questa domanda: "Come può essere messa in opera la metafora della vita? Come la si può investigare? Attraverso la fisiologia, o la scienza?" partendo da qui si arriva alle soglie del Verismo. In Italia il Positivismo scientifico è ridotto ormai in frammenti. Non è possibile ancorare la realtà con l'ideale, non può essere il Positivismo il mezzo assoluto per osservare la realtà.

Il Verismo nasce dalla ceneri del Positivismo, ma da qui nasce anche il ramo distorto dello Spiritismo. L'uomo ha bisogno di andare in qualcosa di trascendente, ma che non verte verso la religione, perché il Positivismo non dà certezze. Come nel Naturalismo e il Positivismo il punto di vista fondamentale è la rappresentazione della realtà, affinché possa essere rappresentabile occorre che ci sia l'impersonalità: l'autore deve essere distaccato dal campo di osservazione. In Francia intorno al 1850 Balzac aveva già anticipato il distacco dell'autore dalla propria materia. La narrazione deve essere fatta sul canone dell'imparzialità, deve mancare il pathos del narratore e prendere un punto di vista oggettivo per inquadrare la storia senza esserne partecipi. L'autore deve scomparire. Anche nella scelta della tematica e delle trame, bisogna portare aspetti di vita vera, non quella dei mondi falsi e ipocriti.

Il verismo è un movimento letterario che si concentra sulla rappresentazione realistica della vita quotidiana, non dei borghesi, ma degli emarginati, dei umili, dei bassi: perché è l'unica realtà fedele alla propria identità. Il verismo si distingue dal naturalismo perché nel primo non entra l'apparato scientifico e nel secondo si fa uso massiccio della scienza. Si osserva la vita delle classi umili. Con una tematica del genere si deve necessariamente ricorrere al linguaggio locale, ma non era facile perché i dialetti erano oscuri per coloro che non facevano parte di quella posizione. Si ricorre ad un uso della lingua che evitasse ogni gergo dialettale e si sceglie una lingua italiana non troppo aristocratica e appena colorata dal folklore locale. L'antesignano del Verismo italiano è Verga (Catania). Ha una vita molto movimentata, sfugge ad una epidemia di colera e si rifugia con la famiglia a Pizzini, qui conosce una educanda e ispirerà la "Storia di una capinera". Presta servizio presso la Guardia Nazionale.

dirige il giornale "L'Italiacontemporanea" e L'Indipendente, viene introdotto nei salotti della città. I racconti di Verga risentono dei suoi viaggi, va a Londra, in Francia, incontra Zola e ne viene suggestionato. L'opera di Verga e la sua esperienza siciliana si sente nelle opere storiche e patriottiche (Amore e patria, Sulle lagune). Vi è già una attenzione al ceto degli umili, di cui viene esaltato proprio l'eroismo. Questi scritti giovanili hanno già la tendenza al realismo, caratteristica specifica del Verismo. Verga cerca di distanziarsi dalla sua personalità rispetto ai fatti narrati. "Eros": ambienti più patinati della Firenze e la Milano del tempo, anche della Scapigliatura. Quello che appare importante è la passionalità, il pathos sia patriottica che amorosa, perché assume una importanza "sanguigna", è il Verga del duello, della gelosia, della roba. Tutte le

passioni sono vissute in maniera forte (anche le bassezze). C'è un pessimismo di fondo perché l'attaccamento alla sua terra e alle passioni primitive della sua terra farà vedere il disgusto delle situazioni rappresentate.

La produzione giovanile risente del romanticismo e dell'esperienza a Milano, si può parlare di Una peccatrice, la storia di un amore perseguitato. Apre la saga di Vinti verghiani, coloro che non hanno riscatto.

"Storia di una capinera" non è un inno all'amore nel suo trionfo, ma è una presa di posizione di un amore impossibile, della disfatta e quindi della morte. La rovina di un'esistenza e di un amore mondano di Eva, così come la passione senza senso di Una tigre reale. Sono emblematici perché sono avvolti nel clima di una raffinata e monotona mondanità. La passione non coinvolge se non polemicamente lo spirito dell'autore. Non è una adesione a quel mondo.

sentito come frivolo e senzasenso, ma una denuncia di una crisi morale e spirituale che investe l'Italia unita. La posizione di Verga è di rifiuto del sistema borghese e capitalistico, di quella menzogna degli ambienti mondaniche hanno svilito i sentimenti più sacri della natura umana, riducendoli nel piacere e nel benessere. Quindi è un Verismo, ma attuale. Non ci troviamo altro che il godimento materiale che lascia prividi senso. Viviamo in una atmosfera di banche di imprese industriali e la febbre dei piaceri mostratutto il suo controcanto insensato. L'arte invece ha il compito di avere a cuore questi sentimenti, didenunciare il vuoto e c'è uno sprone a far vedere lucidamente cosa ha prodotto l'ipocrisia borghese edi contro indicare i sentimenti veri che sono stati calpestati. È un moralismo che non ha alternative. La ribellione va a caratterizzare il movimento scapigliato e anche il Verismo. Verga riesce ad esprimereun'alternativa sociale a questo degrado, il suo modello di vita sta in una sorta di idillio e ritorno al passato. Il positivismo e la sua variante letteraria (naturalismo) aveva comportato una sorta di emancipazione
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Publisher
A.A. 2021-2022
9 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Autunno1993 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Palmieri Rossella.