Anteprima
Vedrai una selezione di 13 pagine su 57
Letteratura italiana 2 Anna Nozzoli (Guido Gozzano) Pag. 1 Letteratura italiana 2 Anna Nozzoli (Guido Gozzano) Pag. 2
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana 2 Anna Nozzoli (Guido Gozzano) Pag. 6
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana 2 Anna Nozzoli (Guido Gozzano) Pag. 11
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana 2 Anna Nozzoli (Guido Gozzano) Pag. 16
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana 2 Anna Nozzoli (Guido Gozzano) Pag. 21
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana 2 Anna Nozzoli (Guido Gozzano) Pag. 26
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana 2 Anna Nozzoli (Guido Gozzano) Pag. 31
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana 2 Anna Nozzoli (Guido Gozzano) Pag. 36
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana 2 Anna Nozzoli (Guido Gozzano) Pag. 41
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana 2 Anna Nozzoli (Guido Gozzano) Pag. 46
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana 2 Anna Nozzoli (Guido Gozzano) Pag. 51
Anteprima di 13 pagg. su 57.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura italiana 2 Anna Nozzoli (Guido Gozzano) Pag. 56
1 su 57
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Nella quarta parte ricomincia la commedia. Figura della donna un po' salvifica,

angelica con denti color di perla(come per i stilnovisti). La donna è come se avesse

delle ali. Autore non è in grado di realizzare questa salvezza offerta dalla donna. I due

amanti sono apparentemente discordi ma poi unificati. Un movimento analogo cioè

l'elemento petrarchesco messo a confronto con il mondo borghese si trova nella

poesia Invernale. Secondo Sanguineti ha ispirato Montale per la poesia "Esterina".

Prende una materia che par uscita dalla penna di un romanziere di successo, come se

Gozzano scrivesse un romanzo: immagine femminile moderna (pattinatrice) e

l'occasione è la gita di questi giovani che appartiene alla vita borghese del tardo '900.

Non c'è niente di sublime nella scelta di raccontare una gita a pattinare e nella scelta

della pattinatrice.

(Pag.113) comincia con onomatopea sul modello dantesco(32-33 canto dell'inferno,

dove sono puniti i traditori degli amici).

"Criiicch"--> questo verso è subito un vistoso segnale dantesco. Rumore

dell'incrinatura del ghiaccio. Scappano tutti perché il ghiaccio si incrina, e la donna

compie una scelta che decide di sperimentare sul ghiaccio il tema letterario di amore

e morte, cioè sfida il pericolo continuando a pattinare. L'uomo a detta di stare con lei

e continua a volteggiare con lei nel ghiaccio incurante del pericolo. Tutto viene

costruito con materiale dantesco. Ad un certo punto il poeta si allontana dalla

donna(prevale l'istinto vitale).

"Gaietto": deriva da Dante.

Lei torna sulla pista e se ne infischia dell'agitazione e rimprovera le amiche.

Tema amore/morte: suspance è momento drammatico. Ritradotto in chiave letteraria

da Dante. Quindi per rivisitare amore e morte sceglie il modello dantesco. Gozzano fa

stridere la materia letteraria e realtà borghese colpendo la letteratura e

l'antiletteratura.

Prosa dell'esposizione universale(Guido Gozzano dedica all’Esposizione

Internazionale (allora così veniva definita) nove articoli da “gazzettiere”, come lui

definisce il mestiere del cronista, con il quale ha un rapporto di odio amore che si

sposterà verso l’aperto rifiuto negli anni successivi. Per Gozzano le cronache

riflettono un mestiere che, orrore, mischia il vil denaro alle belle lettere, e dal quale

dall’India, successivamente, dichiara di volersi distanziare)

Un vergiliato sotto la neve--> del 1911, Gozzano incontra la figlia del portinaio che

prima si chiamava Giovannina e ora si chiama Jeannette, figura moderna che si è fatta

da sé e dirige una casa di moda. Shock fra passato e presente, tra Torino industriale e

tradizionale e shock tra padiglioni moderni ed effimeri e i movimenti storici.

Jeannette dice che Gozzano che è malinconico perché pensa che si invecchia e si

muore. “Vergiliato”--> termine dannunziano che richiama la visita all’inferno di

Dante guidato da Virgilio.

Qui è Gozzano che conduce Jeannette alla ricerca del costruendo Padiglione della

Moda, attraversando tutto il cantiere della Esposizione, coperta dalla coltre bianca.In

questo caso, la malinconia, è favorita dalla neve, che tutto attutisce e che porta i

visitatori a guardare con sguardo nuovo luoghi che ben conoscono. Jeannette al

termine del racconto denuncia:

“Che malinconia! (…) -Malinconia? Perchè?-chiedo io curioso di quel cervello.

-Perchè non so. Tutto questo è veramente bello, più grande e più stupefacente di

quanto mi sarei pensato: e tutto questo mi fa malinconia. Penso che si invecchia…che

si muore. Sono una sciocca. Sono fatta così…”. Il poeta, scrittore, cronista Gozzano

unisce alla malinconia la meraviglia portata dall’Esposizione Internazionale, che

permette ai torinesi di scoprire la città con occhi nuovi.

È un gioco di rovesciamento e c'è gioco tra passato e presente, letteratura e anti

letteratura. Si sta delineando il rapporto tra vita e letteratura come abbiamo visto in

questa poesia. Si è visto come il personaggio tenti la fuga dalla vita nella letteratura.

Questo accade quando abbiamo una donna che assomiglia ad Amalia cioè la tipica

donna amante dannunziana. Ci sono due testi con vissuto autobiografico più forte:

Buon compagno e Gioco del silenzio--> riconduce alla donna della vita, Amalia, e il

vissuto che c'è dietro è completamente annullato in una forma tutta letteraria e che

dichiara l'impossibilità dell'amore di Gozzano. Soggetto amoroso è una donna vera.

Letteratura italiana 27/10/2016

I colloqui--> poesia incipitoria della prima sezione.

Alle soglie--> poesia incipitoria della seconda sezione.

La poesia "I colloqui" inizia con due versi dove c'è l'io poetico prima di entrare

dentro gli episodi di vagabondaggio dove si parla del fratello muto.

Inizia con un'espressione cara a Gozzano che riprenderà in caso del "Sopravvissuto"

che proviene dal Leopardi nel Consalvo, ovvero: "reduce dall'Amore e dalla morte,

gli hanno mentito le due cose belle". Poi c'è auto rappresentazione. Guglielminetti

dice che si muove da versi veri di Leopardi e versi ad aura leopardiana.

"Passò": cioè la giovinezza sua(ricordanza di Leopardi).

Parla di quello che sta per raccontare, sta parlando del suo libro con percezione della

vecchiaia. Es. "I capelli tinti"(nella signora de "Le due strade").

"Orrida vecchietta": leopardismo, infatti egli scrisse "Aborrita vecchia" nel Consalvo.

C'è coincidenza tra giovinezza e libro. Gozzano usa la parola romanzo: "Ma un bel

romanzo, che non fu vissuto da me".

"Il fratello muto": protagonista dei colloqui non coincide con l'autore. L'io poetico

distrutto dall'io scrivente.

Mescolanza Petrarca("favola breve compita", 254 Canzoniere) e D'Annunzio("bella

favola compita").

"Vive la sua bella vita": cioè l'io muto.

"Solo, gelido, in disparte": sono attributi che il poeta attribuisce a sé stesso(di stampo

leopardiano).

"Guardo vivere me stesso": ripreso dalla poesia "Aspasia". Quando si dice che l'io

poetico è modellato su Petrarca e Leopardi si vede da questo primo componimento.

Dopo questo testo si entra dentro una galleria di figure femminili, vagabondaggio e la

sua incapacità di amare.

Qui è un io che ricorre alle formule alte perché stanco dei versi della scuola ironica.

Gli oggetti su cui si applica questa tradizione non possono essere quelli di Petrarca e

Leopardi, quindi c'è uno shock tra aulico e questa cronaca borghese. Questo shock

risuona in "Le due strade" e "Invernale" nonostante la letteratura sembra funzionare

come via di fuga da una realtà meschina e proiezione alta. In realtà quell'ironia che

sembra esercitarsi sulla realtà meschina è egualmente distribuita tra letteratura e

antiletteratura, anche la letteratura non è esente da quell'attacco parodico condotto da

Gozzano.

La letteratura e antiletteratura si trovano a essere oggetto dello stesso sguardo ironico.

Questo gioco letteratura/vita e la fuga nella letteratura hanno protagonista Amalia.

Con lei c'è un vissuto sotto questi componimenti che fanno pensare che la vita

prevalga sulla letteratura ma ciò non accade perché il vissuto è annullato dalla forte

carica di letterarietà di questi episodi e la figura femminile prima sottoposta ad un

trattamento petrarchesco qui invece con trattamento dannunziano. L'unica fuga

possibile è nella letteratura, la capiremo meglio nella seconda sezione, anche la

letteratura uccide la vita.

Altra poesia della prima sezione colloqui: Buon compagno--> c'è Amalia perché

Gozzano infarcisce le sue lettere di definizioni ad Amalia come il Buon compagno

nel momento in cui decide di depistare il rapporto in un terreno più neutro, ma più

autobiografico è il verso "Non fu l'amore no": in riferimento al suo rapporto. Allude

alla consumazione del rapporto, che potrebbe essere un bacio.

"Capelli densi": c'è D'Annunzio ma anche Baudelaire(in una poesia del I fiori del

male si attribuisce alle donne l'aggettivo "massa di capelli").

Poesia biograficamente dove c'è proposta, cioè di diventare compagni e non amanti.

Se non avessimo le lettere sembrerebbe appartenere all'amante Gozzano.

Altra poesia: Il gioco del silenzio--> allude all'incontro tra i due che ha fatto

appassionare Guglielminetti il quale ha cercato di capire quando è successo.

Paesaggio delle Myricae di Pascoli. Allude alla visita di Amalia ad Agliè o che sono

andati insieme lì. Eros dannunziano su cui Gozzano proietta la sua ironia perché

Amalia è diventata una modesta quindi ha perso la letterarietà.

"Seguivo la traccia della tua gonna nel bosco": deriva da D'Annunzio, Isotteo.

Da un lato alza il tono ma dall'altro c'è la cronaca borghese.

Poesia: Elogio degli amori ancillari(cioè con le domestiche)--> il gioco è più

scoperto, vuole parodiare il linguaggio amoroso, anche Petrarca, rifacendosi allo

pseudo boccaccismo. È un irriverente e sincero omaggio all'amore, all'unione carnale,

al "sollazzarsi" boccaccesco scevro da ogni tedioso perbenismo(come dice la poesia).

"cameriste"--> proviene da D'Annunzio/ "Lodo l'amore delle cameriste--> è ironico.

"amori ancillari"--> D'Annunzio

Cita Calacaterra; episodi di vagabondaggio parodiche; Eros e thanatos--> riporta

nella commedia moderna borghese. C'è questo momento desublimante della realtà

contemporanea del testo in ordine di movimento della commedia borghese; amore

dannunziano.

Il presente è l'autore che è senza speranza e riconosce la vera forza nell'ironia, che

rivela la verità.

Nella seconda parte c'è la poesia : Alle soglie. Il tema è la morte. Poesia del 1907

dove c'è scoperta della malattia, incurabilità del suo male e la paura di essere

condannato alla morte.

Nella prima edizione del testo questo tema era più presente con più cenni alla sua

malattia mentre nel nuovo libro toglie tutti quello che è biografico, ironico ecc.

Leggendo la nuova redazione si vede una materia diversa ovvero l'interesse di

Gozzano non sembra nell'intento a raccontare la sua storia di malato.

Le poesie Il più atto e Salvezza: sono quelle c

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
57 pagine
4 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher simah di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Nozzoli Anna.