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COMICO

ELEGIACO: è lo stile basso. SONETTO sviluppa argomenti quotidiani.

In questo trattato egli spiega che il volgare per avere la dignità di uno stile letterario

deve essere:

Illustre: perché illustrato da esercizio d’arte. il lavoro che lo scrittore deve

• compiere sulla lingua per raffinarla con l’aiuto del provenzale e del latino si

nobilita il volgare.

Cardinale: deve fungere da Cardine. Il volgare ripulito deve essere il cardine

• attorno a cui ruotano come ancelle tutte le altre parlate comunali.

Aulico e Curiale: poiché lingua parlata dalle corti, nelle aule e in curia.

Il testo teatrale.

Il testo teatrale finalizzato alla rappresentazione è una composizione letteraria che si

verifica quando si ha:

Generi ( tragico, comico, ecc)

• Struttura

• Atti (3 o 5): gli atti distinguono le macro azioni. Ogni atto è diviso in

 scene. 1 atto presentazione delle dinamiche sceniche.

 2 atto nella Commedia vi è l’impiglio e nella Tragedia la

 catastrofe.

3 atto nella commedia vi è l’agnizione e nella tragedia la catarsi.

Scene: il cambiamento di scena si attua o quando cambia il numero dei

 personaggi o quando vi è la variazione di tipologia dei personaggi.

Monologo: mono logos un discorso, discorso fatto da una persona sola.

 Dialogo: fatto da due persone.

 Battute Lunghe: è chiamata anche battuta monologante ed è una

 riflessione profonda del personaggio.

Il ‘500 è un periodo di Rinascita, di recupero della compostezza classica e della

celebrazione del bello. Accanto a ciò si sviluppa un movimento Antirinascimentale

che esalta invece la celebrazione del Brutto, una rottura con il Canone e la ricerca di

un anti-classicimo. Nel ‘500 quindi si ha la visione di una donna in 2 modi, per la

concezione classica la donna è vista bella e tramite la simbologia del 3 colori, Bianco

che deve essere quello del viso, Rosso quello delle labbra e Giallo il colore dei

Capelli, mentre per la visione anti-classicicista si ha l’esaltazione della donna brutta.

Luogo Teatrale:

 è uno spazio all’interno di un edificio appositamente creato per la

rappresentazione, questo spazio comprende una scena per la rappresentazione

e un area destinata agli spettatori.

Drammaturgia:

 è il complesso di regole per la messa in scena del Testo Teatrale.

Accompagnamento:

 gli attori creano un accompagnamento con i dialoghi o con i fatti che introduce lo

spettatore alla scena successiva, e la maggior parte delle volte questo

accompagnamento anticipa ciò che da lì a poco accadrà, è un atteggiamento

quasi ingannevole.

Scenografia:

 è l’insieme di regole che presiedono la Decorazione della Scena e degli effetti

visivi, ed è l’arte del Costruire.

Riferimento Normativo: nascita della terza dimensione.

Fondale dipinto in prospettiva.

Riferimento Storico:

Vitruvio: è un teorico dell’architettura, vissuto ai tempi di cesare, egli scrive il “DE

ARCHITETTURA”. 1468 Sulpicio, lo ristampa.

Serlio: 1554 pubblica un trattato sull’architettura, dove ripropone per certi aspetti il

trattato di Vitruvio, e tutto il secondo capitolo è dedicato alla scenografia.

Nel trattato Serlio spiega come deve essere la Scena:

La Scena per la Commedia: una città contemporanea in cui gli elementi classici

appaiono come rovine, ciò per guardare all’antico essendo ancorati nel presente, i

personaggi sono personaggi comuni.

La Scena per la Tragedia: deve essere un immagine idealizzata della città antica. I

personaggi sono persone illustri e nobili. SOFONISBA: prima tragedia regolare.

La Scena per il Dramma Pastorale ( genere a metà tra la commedia e la tragedia)

immagine di una foresta o di un bosco.

L’opera teatrale deve seguire 3 regole quelle:

dell’unità di tempo: che l’azione teatrale deve svolgersi nell’arco di 24H

dell’unità di luogo: l’azione deve svolgersi in un unico luogo

dell’unità di azione: che non vi devono essere più vicende, ma solo ed esclusivamente

una.

Tutto ciò non si ha nel medioevo, infatti nel medioevo si pensa solo ed

esclusivamente all’ esaltazione del Fattore Spettacolare, a discapito del Testo, questa

prima forma di Teatro, veniva svolta durante; feste, palii, banchetti e parate militari,

la città diveniva un enorme palcoscenico e il dove il sacro si univa al profano.

Un esempio è La Sacra Rappresentazione, cioè una rappresentazione di

argomentazioni sacre, essa era in volgare e si serve di una scenografia con luoghi

deputati adatti e scene multiple, possiamo quindi dire che era una scenografia aperta,

perché vi è un rapporto di continuità tra attori e spettatori, questa rappresentazione ha

molto successo nel medioevo poiché era diventata il momento centrale di una

qualsiasi festa essa veniva offerta come forma di intrattenimento soprattutto per

onorare gli ospiti illustri che arrivavano a corte. Si ricorda infatti nel 1452 che

Alfonso il Magnanimo riceve l’Imperatore Federico III di Germania e fa dare una

Sacra Rappresentazione.

Un altro esempio è quello della Commedia Umanistica/erudita, questa è una

rappresentazione che si da a corte con apparati scenici semplici e nel quale gli attori

mimavano le parti mentre solo ad un attore era consentito recitare.

Si sviluppa intorno al 1470-1480 che a cuore l’elemento spettacolare, soprattutto

nelle corti di Ferrara e Mantova.

Nel 1507, si ha la nascita della prima Commedia Regolare: LA CASSALIA per opera

di Ludovico Ariosto, e grazie a quest’opera si ha la visone del teatro in senso

moderno.

Prima Rappresentazione della Cassalia: si ha un fondale dipinto in prospettiva con

città, case, chiese e giardini.

1512-13 La Calandria

1518 La Mandragola di Machiavelli

1519 I suppositi

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
6 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ylenia1993 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Montanile Filomena.