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Lettera alla compiuta donzella

Analisi della canzone: lirica politica scritta in occasione della sconfitta guelfa a Monteaperti, quando le truppe di Manfredi riescono a vincere contro la parte papale. La serie di nomi di luogo delle stanze centrali fa riferimento ad una serie di accordi firmati dopo il conflitto. Il componimento è forte nell'impegno sul fronte politico, costituendo un emblema del passaggio dalla poetica siciliana a quella toscana. Non è un unicum: abbiamo canzoni analoghe, come quella di Chiaro da Vanzati che fa riferimento alla battaglia di Benevento del 1266.

Ahi, lasso

Il testo, dal punto di vista della tessitura sintattica, è complesso e non immediato in quanto ascelte lessicali. U=Ubi; il soggetto qui è portato più avanti, deve essere recuperato. Firenze sempre carica di frutti. Qui si ha l'idea della fondazione romana di granata→ Firenze, vista come continuazione della tradizione romana.

Formattazione del testo

Dia→ forma siciliana per giorno.

La visione politica presentata è estremamente faziosa: alla caduta dei guelfi si fa risalire anche la caduta dei costumi della città e della tradizione romana. Tale posizione politica emerge anche dalla seconda stanza, dove il poeta prosegue presentando il comportamento imperiale diviene considerato come l’unico baluardo di pace nell’area Firenze. Tale comportamento toscana. L’immagine del leone è presente poi nella terza stanza, dove viene presentato in una situazione di profondo degrado. Qui Guittone ci rappresenta una situazione di una Firenze attuale completamente diversa da quella precedentemente descritta: il leone non è più una belva fiera. Si ha una critica alla parte ghibellina, che viene definita una sciatta folle, folle in quanto responsabile delle guerre intestine alla città e perché l’assoggettamento delle truppe accetta presenti all’interno tedesche di

Manfredi, Nell'esempio fronte e sirmadella città.sono unite dalla ripresa della medesimarima. La vocale minuscola fa riferimento ad un verso di misura più breve. Il congedo, qui per ora assente, quando verrà introdotto si imposterà generalmente nella porzione della sirma. Stanze da 15 vv tutte capfinidas. La fronte è composta da due piedi simili di endecasillabi, mentre la sirma reca due settenari. Su questo schema si modella poi anche il congedo.

Lettera alla compiuta donzella

Pag. 260

Quasi tutte le lettere, per la maggior parte in prosa, sono state composte dopo la conversione. Hanno tematica varia: edificante, morale, filosofica, didattica. Sono spesso inviate ai fratelli: hanno uno stile molto alto, per cui scompare la naturalezza della comunicazione, ma non sono solo un esercizio letterario, in quanto sono strumenti nelle mani del frate per guidare i propri confratelli verso una via retta nella fede. Hanno terminologia

complessa, provenzalismi e frequente ipotassi, con costrutti latineggianti come il verbo a fine periodo el'elemento determinante prima del determinato. Intere parti sono costituite da veri e propri versi, che forniscono quindi grande musicalità. Non è da escludere che la donna qui rappresentata sia la medesima presente nel codice vaticano. Questa lettera è un invito alla donna a ritornare sul percorso di perfezionamento morale e religioso rendendo grazie a dio dei doni morali e fisici. La lettera allude alle caratteristiche della donna, allusioni scandalose nel caso di una religiosa: viene da pensare quindi che la stessa fosse una laica. Emblematico è anche il che l'autore non si definisca frate, lasciandosi andare fatto ad allusioni più palesi. Alla fine, si ha una petitio, attraverso la quale invia alla donna una precisa sollecitazione. Si tratta di un testo di dimensioni ampie, nel quale la donna pare quasi come una figura angelica che, se

proseguirà sulla propria strada, potrà accedere al regno del paradiso. La lettera ruota attorno al piano etimologico della parola compiuta, che risulta predominante in tutta la lettera. Ci sono però anche il campo semantico del piacere e quello della meraviglia, oltre a pregio e valore. Importanti sono gli aggettivi a lei rivolti, disposti secondo un climax ascendente → donna umana, mortale e terrena in contrapposizione alla possibilità di andare in paradiso. Si ha poi un climax e anticlimax tra altezza della donna e necessità di umiliarsi ai piedi di dio. Questo testo è un esempio di prosa d’arte, che andrà a costituire poi lo scheletro dei primi viluppi della prosa successiva.

Lezione 7 → Iacopone da Todi

Poesia religiosa: la poesia di Francesco costituisce un unicum, che non darà seguito a filoni imitativi. Nel ‘200 fiorisce però una vivace letteratura religiosa, della quale Jacopone da Todi è grande esponente.

con testi che ruotano attorno alla forma metrica della lauda. Jacopone entra a far parte dei frati minori in seguito alla morte della moglie. Questo fatto forte della biografia lo porta ad assumere posizioni radicali, arrivando a scontrarsi con Bonifacio VIII (scomunicato dal papa, verrà incarcerato). La sua produzione colpisce per varietà metrica ed ampiezza tematica: loda la pratica ascetica, ma al tempo stesso canta anche una forte polemica di carattere politico-religioso nei confronti dei confratelli e della Chiesa stessa. Colpiscono però i testi nei quali si esalta come giullare di dio, con il tentativo di avvicinarsi a dio durante la propria esistenza. Questi componimenti sono laudi che impiegano come forma metrica la ballata, tipicamente profana. Si tratta di un metro profano, che verrà applicato ai temi sacri per la propria disponibilità alla musica e alla melodia. È proprio grazie alla ripresa che i meccanismi mnemonici vengono applicati alla sacralità.che consente di utilizzare la ballata come canto corale/solista. Ci sono poi casi in cui può essere divisa in mutazioni (i piedi della stanza). Anche se sono presenti molti schemi, la ballata diventa quindi lo strumento privilegiato per la lauda, fondamentale sul piano religioso. Le laudi di Jacopone da Todi si differenziano dalle laudi del "laudari" in quanto non vengono piegate ad un uso collettivo: devono esemplificare la sofferenza interiore del poeta, che viene poi presentata anche all'interno del testo, costituiscono la testimonianza di una esperienza di vita complessa. Vorria trovar chi ama. Pag. 207 Forma di ballata, strofe di settenari (aaax bbbx cccx...) con ripresa di due versi (xx) della ripresa, con la rima in "ama", presenta come tema l'amore, presentato dall'autore attraverso amore terreno → falso. Il meccanismo del testo è importante anche sul piano linguistico, in quanto l'autore utilizza forme linguistiche.

Area di provenienza dell'autore: toscane, ma risente di una forte influenza umbra.

multi → vv.2 molti → la u è una forma metafonetica; metafonesi = fenomeno che riguarda il meccanismo fonico che riguarda il vocalismo sotnico e si sviluppa in maniera diversa a seconda delle aree linguistiche; in area umbra, in presenza di una i o di una o in posizione finale di parola, la voicale precedente, se chiusa, si chiude ulteriormente (da O si passa ad una U). Ci sono molti altri casi di questo genere. Da questo, ad esempio, si passa a questo.

vv.4 → engannato → E che in fiorentino si evolve in I. È un fenomeno di conservazione di prima di accento, che caratterizza l'area umbra (vv. 18, EN, vv. 14 desama, vv.23 protonia, Enserviziato, vv.25 enfermato)

vv.5 → dividenno → assimilazione consonantica progressiva, di area centro-meridionale. Si può trovare anche al vv.28

vv. 7/8 → forme epiteniche, ovvero con aggiunta di ne finale.

vv.10 → veio → veggio, vedo.

Si trova anche al vv19, ed è una conservazione di i con valore consonantico. Gentelezza→ nobiltà. Ognun→ chiunque; enserviziato→ servito da molti

Donna de Pradiso

Ballata mezzana con ripresa di tre settenariaaax. L’ultimaYyx, strofe x si riprende in chiusura di ogni stanza.

Questa lauda è importante in quanto si caratterizza come il primo esempio di una lauda drammatica. Si considera una lauda drammatica non per un evento drammatico per un cristiano, ma perché si tratta di un componimento nel quale prendono la parola diverse persone: drammatico quindi è da intendersi come “teatrale”. Il componimento rievoca nei versi inziali la cattura e l’umiliazione di Gesù, fino ad arrivare alla condanna del vv.28, nonché la crocifissione del vv.36. È importante in quanto su questo modello si svilupperà la cosiddetta 12Letteratura italiana I a partire dal ‘400, daranno origine a sacra rappresentazione.

per cui alcune confraternite, rappresentazioni di carattere sacro.

Lezione 8→ Bonagiunta Orbicciani

Dopo aver prestato attenzione alla poesia religiosa, avviamo ora il processo di formazione del lostilnovo. Tra le figure di rilievo dei poeti siculo toscani è rilevante Bonagiunta Orbicciani. Fu notaio, certamente morto prima del ‘300, in quanto Bonagiunta da Lucca Dante ne parla nella propria opera come uno degli anticipatori della poesia stilnovistica. La sua opera è considerata come uno dei tramiti più felici, se non il più importante, tra la poesia siciliana e lostilnovo. Mostra particolare cura per la canzonetta e la ballata, oltre che un fermo rifiuto per tesitroppo complessi e un linguaggio troppo astruso, tipico della scolastica. Dell’autore sono numerosi i componimenti dei quali tenere a mente, ma il più rilevante è quello indirizzato a Guinizzelli, intitolato “voi ch’avete mutata la mainera”.

Guido forma

dell'area tipica pisano-Avansare→lucchese.

Lumera→ gallicismo

Quine→ forma centrale con epitisi di ne.

Parlatura→ gallicismo

Il testo si presenta complicato, come una protesta contro un nuovo modo di poetare.

Bonagiunta critica a Guinizzelli l'abbandono della critica cortese e un impiego eccessivo di terminologia propria del lessico filosofico. Accanto a questa rivoluzione stilistica e al gusto per il ragionamento filosofico, a Guinizzelli viene criticato il linguaggio oscuro e l'uso di testi universitari per comporre poesia.

Guinizzelli risponderà con un altro sonetto con il medesimo schema metrico. Prima tappa nel percorso di avvicinamento al percorso poetico dello stilnovo è il trovare un poeta il quale si sente in dovere di indirizzare a Guinizzelli un sonetto in cui lo critica per i propri cambiamenti.

Dettagli
A.A. 2020-2021
61 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lollosoldati2001 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Brambilla Simona.