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AL LETTORE
Pubblicando queste lettere, io tento di erigere un monumento alla virtù sconosciuta, e di
consacrare su le memorie del mio solo amico quel pianto che ora mi si vieta di spargere la
sua sepoltura. E tu, o Lettore, se uno non sei di coloro che esigono dagli altri quell’eroismo
di cui non sono eglino stessi capaci, dirai, spero, la tua compassione al fiocine infelice dal
quale potrai forse trarre esempio e conforto. Lorenzo Alderani
“Pubblicando queste lettere”
→ “lettere”: raccolta di lettere: finzione epistolare: espediente che in Europa ha avuto grandissimo
successo >> individua modalità comunicativa che garantisce veridicità
→ “pubblicando”: decisione di rendere pubblico ciò che ha ricevuto da Jacopo >> rendendo
pubblico un carteggio privato + mettere subito a fuoco la mediazione editoriale, ciò edizione in
volume + mancanza ancora del diritto d’autore > difficile vicenda editoriale del romanzo
Idea programmatica di scrivere un romanzo: 1796
Individuazione di protagonista femminile
Primo abbozzo del romanzo, 45 lettere, consegnato a Jacopo Marsigli nel 1798 mentre è a Bologna
>> Scrittura in itinere parallela alla stampa
Ma sospensione della scrittura dell’opera mentre è in corso di stampa per impegni ideologici,
militari … → decisione di Marsigli di far concludere il romanzo ad un letterato Bolognese, Angelo
Sassuoli. Egli non solo scrive lettere per concludere il romanzo, ma interviene anche su ciò che
Foscolo ha già pubblicato → vuole aggirare la censura sia religiosa sia politica >> taglia parti
compromettenti, le accorcia
1799 pubblicazione → “Vera storia di due amanti infelici, ossia ultime lettere dei Jacopo Ortis”
→ sottolinea la dimensione sentimentale, la leggibilità, tradendo in parte l’identità dell’opera
→ Foscolo disconosce pubblicamente questo romanzo
1802 pubblica la propria versione, che nel 1816 esce sa Zurigo con aggiunte es lettera del 17 marzo
riguardante l’unità d’Italia. Aggiunge notizia bibliografica intorno alle ultime lettere di Jacopo
Ortis: racconta la vicenda editoriale >> “pubblicando” esplicitato
Ultima e definitiva edizione, che leggiamo oggi, 1817, in due tomi, a Londra presso John Marlin(?)
In quella parte in cui si rivlge al lettore, 7 righe, il punto si colloca perfettamente a metà del testo →
simmettria e messa a fuoco dei due interlocutori: io // lettore.
Doppio rovesciamento sintattico e retorico → gusto per la preziosità e concettismo barocco →
letterarietà evidente ed esibita
Allusioni alla vicenda che stimolano interesse e curiosità del lettore. Si capisce che è una storia
tragica: eroe infelice, sepoltura …
Indicazioni su come disporsi alla lettura: spero che darai la tua compassione
Cum-patire >> provare pietà immedesimandosi
Jacopo è monumento alla virtù sconosciuta: presentato come inimitabile, con caratteristiche eroiche
ed eccezionali.
→ riconosciuto come esempio e come confronto
protagonista eroico aristocratico inimitabile che compie gesto estremo
Altra reticenza: non si nomina l’Ortis >> alone di mistero intorno a questo personaggio
Valore morale qui è incarnato nel personaggio → grande differenza col proto-romanzo
Differenze con proto-romanzi
1. pochissimi, un solo indiscutibile eroe, un eroe assoluto, l’amata Teresa è abbastanza scialba
e trasparente, il rivale amoroso è trascurabile.
2. Presenza di un personaggio vero: Giuseppe Parini; con il suo vero nome
3. Jacopo centro e motore del romanzo: amore e patria
4. Amore: tema della libera decisione sentimentale
5. Tema patriottico dell’emancipazione dallo straniero
6. Jacopo cresce, matura, evolve, ricorda, ragiona, progetta … >> profondità psicologica
→ lettore non può che condividere decisione finale dei suicidio; fortissima dimensione
volitiva e con grande autodeterminazione
7. Onomastica: cognome Jacopo Ortis richiama studente di Padova morto suicida: Girolamo
Ortis. Jacopo: omaggio a Russeau, filosofo contemporaneo, che lui traduceva così. → nome
anagrafico identitario in modo compiutamente borghese
8. Spazio e tempo: immediatamente individuati: ogni lettera ha hic et nunc. Parla di storia di
oggi e allude al presente subito. Viaggio: peregrinazione per i colli lucani per metabolizzare
la propria disperazione.
9. Finale tragico → modello della tragedia classica
10. Stile molto elaborato, memore di alcuni modelli.
Prosa colta funzionale alla fisionomia del personaggio, di tipo lirico sentimentalmente partecipato e
non erudito. 21/03
7 righe > poche
2 periodi simmetrici
Primo dedicato all’IO
Secondo dedicato al Lettore
Si rivolge direttamente al lettore col TU, colloquiale, personale
Riferimento alla vicenda editoriale/tipografica > tipica del periodo
“pubblicando” trova in edizione del 1816 una spiegazione di sorte del romanzo.
Parini muore nel 1799, due anni dopo ambientazione dell’Ortis. Personaggio riconoscibile e reale.
(cfr =/= protoromanzi)
Se in Chiari c’era un personaggio subalterno alla trama, qui è il contrario: Jacopo racconta propria
vicenda non ricca di colpi di scena, in cui tutto ciò che accade è funzionale alla sua
caratterizzazione ed a rendere visibile esito tragico della vicenda.
Romanzo difficile >> rivolto a letterati, lettori colti.
MA il fatto che un letterato della qualità di Foscolo pubblichi un romanzo rivolto ai colti serve a
“sdoganare” il romanzo presso i letterati.
Ma si rivolge anche a pubblico più vasto >> coinvolge e colpisce i giovani ed il nuovo pubblico
borghese in formazione
1802, Milano: prima edizione dell’Ortis
A Milano succedono cose importanti
1816: edizione semi-definitiva dell’Ortis
1816: Lord Byron atteso in visita per il Grand Tour → ad organizzare un “fiorito pranzo” è
Ludovico di Breme. Invita intellettuali (Borsieri, Monti, Stendhal, Berchet…) → Foglio Azzurro:
rivista; sintomatico che il movimento nasce appoggiandosi al giornale e alla comunicazione
giornalistica (cfr Caffè)
Lettera a Madam de Stein, ospite è Berchet che sta per pubblicare un suo scritto, maturato da
conversazione con altri, “La lettera ...”
titolo: Sul “cacciatore feroce” e sulla “Eleonora” di Goffredo Augurto Burger. Lettera semiseria di
Grisostamo al suo figliuolo.
Autore si sceglie uno pseudonimo: Grisostamo >> bocca d’oro >> chi dice la verità
gioco tradizionale letterario: nome finto colto, classicistico, etimologico (dal greco) MA in questo
contesto ha valore provocatorio ed ironico: finge di scrivere una lettera al proprio figlio in collegio
dandogli una serie di consigli letterari e facendo considerazioni su letteratura contemporanea →
saggio in forma di lettera → espediente di moda; indirizzata al figlio, un ragazzo → Cfr Verri;
nuovo pubblico
→ In realtà il figlio è parte attiva della lettera, perché chiede lui al padre >> tema
dell’aggiornamento su opere che fanno rumore all’estero
Si tratta di due Ballate di argomento popolare folklorico >> ballate sono genere che viene scoperto e
rilanciato dal romanticismo.
Ballate: poesie con alto contenuto narrativo, che narrano di eroi.
Semi-seria: partendo dal nome, Berchet si prende in giro e risponde bonariamente alle curiosità del
figlio.
Domanda che Berchet si pone: Qual è il pubblico a cui il letterato oggi deve rivolgersi?
Non più ai parigini, ovvero intellettuali ipercolti, viziati dal gusto classico, sordi alle novità,
e nemmeno agli ottentoti, che sono dei selvaggi, ovvero sono analfabeti >> bisogna mirare
in mezzo e scrivere al popolo, cioè, per esclusione, non ceto nobiliare tradizionale colto e
nemmeno chi non ha capacità di leggere e far di conto.
n.b. il popolo è individuato per esclusione: si sta ancora formando in Italia. Berchet individua
dinamiche che si stanno formando.
Parigi >> si sta consolidando come capitale culturale d’Europa
Ottentoto >> risponde alla moda esotica, poiché gli Ottentoti sono uno di quei popoli primitivi che
sono stati scoperti e che vengono studiati.
“Tutti gli uomini, da Adamo in giù fino al calzolaio che ci fa i begli stivali, hanno nel fondo
dell’anima una tendenza alla Poesia. Questa tendenza, che in pochissimi è attiva, negli altri
non è che passiva; non è che una corda che risponde con simpatiche oscillazioni al tocco
della prima”
>> Esplicitazione alle due osservazioni su Ottentoto e Parigino.
L’uomo antropologicamente è dotato di sensibilità estetica rispetto ai prodotti letterari, alla poesia.
Solo il pubblico di mezzo ha gli strumenti (è alfabetizzato) e non è viziato come il parigino.
→ forma di democrazia letteraria: ci si rivolge a tutti ed indistintamente
Berchet afferma ciò in una lettera semiseria, lo fa in modo leggero ma teoricamente fondato
I PROMESSI SPOSI
Definito da Manzoni i lettera a Tommaseo “il romanzo per tutti” >> scritto per popolo e per
ottentoti quando saranno alfabetizzati e per parigini affinché trovino esperienza di lettura nuova e
diversa.
Romanzo ambiziosissimo.
Anche Manzoni autore particolarmente autorevole.
Storia di emancipazione da letterato tradizionale a modernità letteraria.
Formazione letteraria tradizionale
???
Inni sacri
esperimento geniale; immaginario religioso
Mette in scena immaginario condiviso da tutti. Episodi, protagonisti sono universalmente noti, al
contrario di panorama classico, accessibile solo ai colti → allargamento del pubblico
Drammi storici
No tragedie, usa etichetta inventata → cerca di emanciparsi dalla tradizione
Drammi: alto contenuto drammatico
Storici: personaggi storici realmente esistiti
No tragedia: rompe unità di spazio, tempo, azione → supera uno dei cardini della regolistica
tradizionale
Poi: romanzo
Idea del 1821 – prima edizione 1823 “Gli Sposi Promessi”
Questa prima stesura non viene pubblicata da Manzoni, se la tiene nel cassetto; pubblicata da
Giuseppe Lesca nel 1915 postuma.
Ventisettana (1827-8)
Prima edizione pubblicata da Manzoni
Due volumi in sedicesimo, non in ottavo! >> più economico > più diffondibile
Quarantana (1840-2)
Versione definitiva
Illustrati da Bonin
Trasformazioni da Ventisettana e Quarantana molto notevoli: interi episodi e partitura linguistico-
stilistica. Monaca di Monza, con andamento più truculento asciugata nella seconda versione, la
prima