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Letteratura ispano-americana - Horacio Quiroga Pag. 1
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Horacio Quiroga (1878-1937)

Le sue tematiche sono molto vicine a quelle di Edgar Allan Poe. Inizia presto la sua carriera di scrittore, una delle sue prime opere è Los arrecifes de coral (Le barriere coralline, 1901). Siamo in pieno Modernismo e Quiroga afferra subito il messaggio di Darío: infatti non fa distinzione tra prosa e verso, perché tutto è poesia. (Proprio come fa Darío in Azul).

Nel 1904 pubblica un libro di racconti, El crimen del otro, che riflette il gusto decadentista dell'epoca. Ma sembra non aver trovato ancora quello che cerca, e comincia così a creare luoghi per incontri letterari, prima nella città natale uruguayana Salto, poi a Montevideo. In seguito si trasferirà a Buenos Aires, grande metropoli del tempo insieme a Città del Messico. È a Misiones, nella zona amazzonica, che Quiroga trova quello che cerca.

Ma Quiroga era uruguayano o argentino? Perché sebbene nato in Uruguay, trova la sua

Identità in Argentina, tanto da chiederne la cittadinanza, che ottiene. Il critico Emir Rodriguez Monegal sostiene che Quiroga è semplicemente rioplatense, questo perché non ci sono grandi differenze tra Argentina e Uruguay.

Nel 1889 a Salto, Quiroga crea una rivista, che dirigerà per molto tempo; mentre a Montevideo crea un gruppo che chiama (El Consistorio del Gay Saber, il quale corrisponde al titolo di un'opera di Nietzsche (tradotta in italiano come La gaia scienza e in spagnolo come La gaya ciencia o Gay Saber.

L'obiettivo di Quiroga era quello di avere un gruppo dove la scrittura fosse una scienza, che venisse studiata ed imparata, e che non fosse solo un mero passatempo.

A Buenos Aires Quiroga conosce uno scrittore che sarà suo amico per la vita, Ezequiel Martinez Estrada. Quest'ultimo oltre ad essere scrittore è anche uno studioso, in particolare della letteratura gauchesca. Il gaucho è una sorta di cow boy delle pampas.

Prima della scomparsa definitiva dei gauchos, a loro sono state dedicate opere letterarie; il capolavoro è Martin Fierro, un poema epico dell'argentino Hernández. L'opera più famosa di Quiroga è El regreso de Anaconda (Il ritorno di Anaconda). L'anaconda è un tipo di boa che vive vicino ai fiumi. Non ha veleno, ma ha una forza davvero straordinaria, può riuscire a soffocare anche un toro. Secondo Quiroga l'anaconda è nobile, perché non ammazza con il veleno. In questo racconto, sappiamo che l'eroe è straniero. Il narratore non è coinvolto nel racconto, ma è eterodiegetico. Inoltre sappiamo che il tema è la riconquista del fiume, che Anaconda stessa ha meditato. La storia è ambientata nella selva, dove vivono tutti gli animali che in questo caso sono come fratelli, perché uniti dallo stesso problema da risolvere: c'è siccità. Anaconda si offre ditrova un modo per salvarlo. Alla fine, riesce a tirarlo fuori dall'acqua e a portarlo in salvo. Gli animali, vedendo l'atto di gentilezza di Anaconda, capiscono che non tutti gli uomini sono cattivi e decidono di abbandonare il loro piano di bloccare il fiume. Invece, cercano un modo per convivere pacificamente con gli uomini, rispettando la selva e la sua bellezza.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
2 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/06 Lingua e letterature ispano-americane

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eleo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura ispano-americana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Canfield Martha.