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SUDDIVISIONE (A POSTERIORI) DEI POETI:
Cavalier poets – regular pattern, conventional
- Metaphysical poets – irregular patterns, unconventional (Donne e Marvell si
- oppongono alle forme regolari e alle strutture ordinate.
METAPHYSICAL POETS:
Sono così definiti perché ritenuti difficile da capire non solo perché scrivono una poesia
filosofica ma è anche una poesia dotta, collegata ad argomenti anche della
contemporaneità (in quest’epoca abbiamo il cambiamento della visione del mondo con la
scoperta dell’America e le scoperte scientifiche, elementi di cui i poeti metafisici tengono
conto).
Due concetti fondamentali:
WIT: intelligenza, ingegno, arguzia – elemento comune tra i poeti metafisici, deriva
- da una conoscenza dotta, una formazione ampia e dunque una conoscenza della
classicità e della contemporaneità (esempio: Donne, unione vecchio e nuovo, sacro
e profano);
CONCEIT: legato all’organizzazione retorica della poesia metafisica, utilizzo di
- metafore, paradossi e altre figure retoriche con lo scopo di meravigliare il lettore.
Ritroviamo tre critiche importanti sui poeti metafisici:
John Dryden (1693) – too difficult poetry: fece una critica alla poesia metafisica
- perché troppo fuori dagli schemi;
Nel 1700, Samuel Johnson (1778-81) – critical yet appreciative remarks: prese in
- considerazione aspetti biografici e letterari dei poeti inglesi a lui precedenti e diede
un giudizio critico della poesia metafisica (condividendo l’idea di Dryden) ma ne
apprezzò anche alcuni aspetti, in particolare il fatto che si trattasse di una poesia
colta data la profonda cultura dei poeti anche in campi molto diversi;
T.S. Eliot (poeta americano e critico letterario nato nel 1921) – rivalutò i poeti
- metafisici, scrisse un saggio (essay on Metaphysical poets: the marvellous fusion of
head and heart, of intellect and emotion, of thought and passion). Questo saggio è
alla base della riscoperta della poesia metafisica nel Novecento.
Main characteristics of the metaphysic poems
Lyric poems: specialmente lirica breve, con strutture metriche spesso volutamente
- irregolari ma anche sofisticate;
Meditations characterized by use of Wit and Conceits: vengono introdotti in modo
- diretto pensieri e meditazioni del poeta che fanno uso di connessioni ingegnose e
similitudini spesso concatenate;
Innovative and shocking use of puns and paradoxes: uso inaspettato di giochi di
- parole, doppi sensi e termini che hanno anche a che fare con il tema della
sessualità – critica le definisce quasi blasfeme – immagini molto innovative, uso del
paradosso e dell’iperbole;
Subtle logical prepositions;
- Energetic and vigorous style: i testi sprigionano energia, si contrappongono alle
- convenzioni della poesia elisabettiana convenzionale;
Revolt against the conventions of Elizabethan poetry;
- Imagery based on the learning of the English Renaissance: elemento immaginativo
- creato dal linguaggio poetico, basato su conoscenze rinascimentali che si aprono
verso ambiti diversi;
Discoveries and explorations: verso il nuovo mondo, specialmente scoperte
- geografiche;
Cosmology, philosophy, mythology, natural world, medicine, religion: le scoperte
- geografiche si accompagnano a scoperte di carattere cosmologico e astronomico,
cambiamenti per quanto riguarda la visione del mondo: tutti questi elementi fanno
cadere le conoscenze consolidate nel passato e rientrano nella poesia metafisica.
La filosofia è intesa da Donne come un insieme di conoscenze che si ampliano e
che mettono in discussione quelle del passato (The new philosophy). In questa
poesia ritroviamo anche l’elemento religioso: riforma e guerre di religione che
interessano tutta l’Europa. Anche la concezione della medicina comincia a
cambiare.
EDMUND SPENSER E LA FAERIE QUEENE
La Faerie Queene è un’opera composta da un poeta colto da cui emerge una conoscenza
multidisciplinare, che comprende una contestualizzazione storica e teologica.
Edmund Spenser viene definito The prince of poets già dai suoi contemporanei per il
livello estetico.
La Faerie Queene è l’unico poema completamente allegorico (ALLEGORIA COMPLETA):
abbiamo una doppia lettura dei personaggi che, oltre ad essere persone in carne ed ossa
implicate nello svolgimento delle varie trame che si intrecciano nell’opera, rappresentano
l’incarnazione di qualche elemento (allegoria).
Si tratta di un poema epico cavalleresco (ispirazione: Virgilio e Omero) che presenta gli
elementi tipici del poema italiano di Ariosto, Boiardo, Tasso. I temi riprendono quelli del
grande poema epico classico, tanto da farsi conoscere dei contemporanei come il nuovo
Virgilio.
In questo poema crea l’invenzione, la fiction, di un impero inesistente, traducendo nella
letteratura il desiderio inglese di questo impero.
L’opera presenta una doppia visione: abbiamo un impianto filosofico aristotelico (etica
nicomachea) ma anche la ripresa della teologia cristiano-protestante – ogni librò sarà
dunque dedicato ad una virtù con una doppia visione, una classica e una cristiana.
Spenser studia a Cambridge e da qui deriva la sua conoscenza approfondita.
Il progetto della Faerie Queene comprende dodici libri ma ne realizzerà soltanto sei più un
frammento del settimo. L’opera è pubblicata in due tempi: nel 1590, i primi tre libri insieme
ad a letter of the authors, un vero e proprio manifesto poetico in cui spiega lo scopo
dell’opera (formare chi dovrà governare); gli altri tre libri vengono pubblicati nel 1596.
Egli vive la sua vita adulta e la sua carriera poetica in Irlanda – compie due viaggi a
Londra per presentare i primi tre libri alla regina Elisabetta (rappresentata allegoricamente
dalla Faerie Queene), di cui troviamo una celebrazione e una critica. La regina, che
apprezza l’opera, concede una pensione a vita a Spenser.
Ogni libro è diviso in 12 canti composti da un numero variabile di stanze (Spenser è il
primo ad utilizzare il termine canto in inglese); ed è dedicato ad una virtù rappresentata
non in maniera buonista o come patrono – TITLE HERE: assolutamente imperfetto, viene
mostrato il percorso verso il miglioramento.
BOOK 1: Holiness – vista attraverso una prospettiva protestante (virtù attiva, no
contemplazione o preghiera), ed etica (che si realizza nel successo professione, segno del
favore divino).
BOOK 2: Temperance – temperanza classica, controllo degli eccessi (no repressivo degli
appetiti sessuali), vari riferimenti all’America e all’impero, crescita dell’Inghilterra e
pirateria.
BOOK 3: Chastity – castità nel matrimonio e fedeltà.
BOOK 4: Friendship – amicizia in termini classici, armonia tra persone ed elementi.
BOOK 5: Justice – libro in cui compare l’idea rinasicmentale della violenza di stato con la
pena capitale (lecita). Spenser parla del problema irlandese: Spenser è un colonizzatore,
visse tutta la vita in Irlanda dopo essersi laureto (incarico di segretario personale del viceré
d’Irlanda che faceva le veci della regina). Qui troviamo delle critiche pesanti ad Elisabetta
perché non era abbastanza risoluta nel portare a termine la colonizzazione dell’Irlanda.
BOOK 6: Courtesy – cortesia, cortigiano perfetto.
Tutta l’opera è caratterizzata da una prospettiva protestante e che dunque non tende alla
perfezione ma allo sviluppo totale delle virtù che abbiamo. Spenser mostra il percorso di
questi esseri imperfetti verso la virtù di cui sono patroni.
La stanza spenseriana è composta da 9 versi con rime alterne, 8 pentametri giambici ed
un alessandrino. La lingua di Spenser è particolare perché cerca di riprodurre un senso
arcaico; egli inventa nuove parole che entreranno nell’uso comune insieme all’utilizzo di
termini arcaici (idea di antichità).
Nel proemio del secondo libro troviamo dei riferimenti al nuovo mondo, che si rifanno ai
racconti degli esploratori. Abbiamo l’idea di monti paralleli, ideali e immaginifici che in
qualche modo creano il desiderio dell’impero. In effetti l’Inghilterra in quel periodo era
indietro con la colonizzazione e il suo impero presenta caratteristiche differenti da quelle
dell’impero spagnolo (creano rapporti con le popolazioni native). Spenser critica la sovrana
ed i contemporanei che si chiudono nella realtà insulare inglese – strategia ideologica:
favorita geograficamente, riesce ad isolarsi ma insistere sull’isolamento non favorisce la
crescita del regno.
Spenser è così poeta dell’impero e della colonizzazione – egli insiste sulla necessità della
scoperta e dell’impero: l’impero inglese ha titolo e diritto al nuovo monde come
continuazione dell’impero romano.
In alcuni versi della sua opera troviamo la contrapposizione con la Spagna: Black Legend
of Spanish che porta sterminio e distruzione in contrasto con la Golden Legend of
England, che porta la civilizzazione.
Spenser recepisce questi argomenti dai diari degli esploratori ed in particolare riprende le
idee di buoni e cattivi selvaggi: i primi sono virtuosi, selvaggi per caso, spesso figli di nobili
persi nel nuovo mondo; l’idea di cattivi selvaggi è invece ispirata dalle narrazioni
dell’epoca dove si parla di selvaggi diversi (terrore del diverso) e incivili (riferimenti al
paganesimo). Nella Faerie Queene i selvaggi diventeranno protagonisti nella poesia.
Spenser crea dunque la possibilità dell’impero: egli è in grado di convincere la regina e i
contemporanei della reale possibilità di avere un impero dove condividono diverse
sfaccettature della realtà. In effetti, nulla è completamente cattivo o buono ma è
necessario tendere alla continua crescita pur consapevoli della possibilità di sbagliare.
JOHN MILTON (1608-1674)
“Paradise Lost” scritto nella seconda metà del Seicento
Career marked by private tragedy and public controversy
- Classical learning
- Allied with the puritan cause
-
PARADISE LOST
Epic poem
- 1667 (10 books)
- 1674 (12 books)
- Blank verse (unrhymed)
- Tema della caduta (destiny of the human race, caught up in the tentation and fall of
- Adam and Eve), partendo dalla disobbedienza, con al centro la figura di Satana.
JOHN DONNE (1572-1631)
Proveniva da una famiglia cattolica ma si converte al protestantesimo (cattolicesimo è
caratteristica discriminante). Sarà tormentato da questa decisione, tormento rintracciabile
nelle sue opere. Con la conversione, avrà inizio la sua carriera vera e propria ma, dopo
aver sposato la nipote minorenne del suo datore di lavoro, è costretto a diventa