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Le origini del romanzo Borghese
L'esperienza privata ed il romanzo. L'opera di Richardson si basa sull'autenticità con cui egli rappresentava i sentimenti, ma per questo non può essere considerato un sentimentalista poiché non credeva nell'innata bontà dell'uomo. Egli coinvolge il lettore nell'intimità domestica dei personaggi, attraverso la quale ci apre il loro mondo interiore. Il suo realismo formale si nota nelle descrizioni temporali dettagliate e nel trattamento di temi non comuni ai lettori dell'epoca. In questo differisce da Defoe, infatti quest'ultimo descriveva minuziosamente le cose, egli descriveva altrettanto minuziosamente le persone e i loro sentimenti. Per farlo, utilizzò l'espediente della narrazione epistolare, tramite cui poteva esprimere più direttamente i sentimenti. In realtà, tale modalità di scrittura rifletteva un cambiamento della mentalità della gente.
che si muoveva verso una concezione più soggettiva e individualistica della vita, le cui cause sono riscontrabili soprattutto nella religione cristiana. Nel 18° secolo, Londra aveva una grande importanza. La gente più ricca si espandeva verso nord e ovest, la gente più povera verso est. Questa vicinanza fisica e le grandi distanze sociali mettevano al centro della vita dell'uomo la componente materialistica più che quella spirituale. Defoe visse pienamente Londra in tutte le sue sfaccettature, dalla ricchezza alla povertà e perfino al carcere. Egli descrisse molti degli aspetti positivi dell'urbanizzazione di Londra, e vi era in lui ancora il ricordo dei giorni precedenti al Grande Incendio. Diverso è l'atteggiamento di R. nei confronti di Londra, vista con diffidenza e talvolta con timore. Ma tra lui e Defoe vi erano già stati dei cambiamenti epocali tra cui l'abbattimento del "City Wall" e molte altre riforme.che avevano cambiato anche l'organizzazione sociale. Inoltre, una grande città come Londra, non permetteva la creazione di legami sociali solidi, in quanto era dispersiva, ed è ciò R. ne soffre. Ma la via d'uscita a questo tipo di urbanizzazione era fornita dai quartieri suburbani, che offrivano una via di fuga dalle strade affollate. Tuttavia, il sobborgo era il luogo dove viveva la borghesia, e da cui sia i ricchi che i poveri erano esclusi. Per cui ne divenne il luogo privilegiato e fu considerato come "il tentativo collettivo di vivere una vita privata", soprattutto per le donne. A poco a poco, questi cambiamenti modificarono anche la struttura delle case, in cui ognuno aveva la propria stanza, persino la servitù. Infatti Pamela si ritirerà nella sua stanza per scrivere al padre. Questo cambiamento fu solo il primo di una lunga serie che sfociò poi, con V. Woolf, all'esaltazione degli spazi privati come primo passo per.L'emancipazione femminile. Tornando a R., egli fu il primo ad occuparsi di questa nuova sensibilità femminile. E lo fa attraverso una tecnica nuova per una donna, legata al fatto che in Inghilterra c'era stato un forte aumento dell'alfabetizzazione femminile. La penna, allora, divenne il mezzo per esprimere le proprie emozioni e per ritirarsi dalla società in cui R. non si identificava.
La sua tecnica epistolare gli offrirà la possibilità di raggiungere il cuore umano e lo incoraggiò a esprimere in maniera dettagliata i sentimenti. Per cui, descrive le vicende come se fossero reazioni soggettive dei protagonisti agli eventi nel momento in cui questi avvengono, utilizzando il tempo presente, e rendendo il lettore partecipe degli eventi. Differisce quindi dalla tecnica di Defoe, che tendeva a selezionare e riassumere gli eventi più significativi. Inoltre, questo tipo di narrazione era l'unico capace di descrivere la più privata.
Delle esperienze, quella sessuale, in cui l'autore proiettava le sue fantasie in modo anonimo. Dal punto di vista linguistico, il linguaggio che utilizza è poco colto ma allo stesso tempo cerca di descrivere esattamente i processi psicologici.
Ci fu un'altra novità di cui i romanzi di R. si fecero portavoce: la narrazione aveva come mezzo privilegiato la scrittura e non l'oralità, come era stato fino a poco tempo prima. In realtà, è la nascita del giornalismo a sancire l'inizio di questa innovazione. Si creava comunque un paradosso: al più impersonale dei mezzi di comunicazione (la stampa) era affidata una letteratura basata più sulla sfera interiore.
Con R., quindi, il lettore si identifica pienamente con i personaggi e con le azioni da essi compiute, quasi fossero reali.
La storia di Pamela è una variante in chiave moderna di quella di Cenerentola, entrambe compensazioni fantastiche alla monotonia della loro esistenza.
Questa combinazione tra realtà e fantasia, tra realismo formale e romance, si realizza sia a livello esteriore che a livello interiore, ed è la chiave del successo del romanzo borghese. Richardson romanziere: Clarissa. A differenza di Defoe, R. era consapevole delle innovazioni da lui apportate. In Pamela, la narrazione ha un unico punto di vista, che può indurre a chiedersi se sia attendibile o meno. In Clarissa, i punti di vista sono quattro, in quanto vi è uno scambio epistolare tra due donne e due uomini. Per non correre il rischio di disperdere l'azione, R. interviene nel testo in veste di curatore e dispone le lettere raggruppandole per parte, seguendo l'ordine degli avvenimenti. Crea il contrasto tra due mondi molto diversi, quello femminile e quello maschile, e all'interno, tra i caratteri diversi dei vari personaggi. Varia anche il ritmo della narrazione, che va da lunghe descrizioni a veloci sintesi. Clarissa, per R., incarnava levirtù femminili, inoltre sapeva scrivere, conosceva il latino e sapeva fare la quattro operazioni. Tutto ciò era per l’epoca molto più di quanto una donna comune fosse in grado di fare. Per quanto riguarda il tema trattato in Clarissa, egli continua quello della virtù ricompensata di Pamela, ma con una differenza: la ricompensa di Pamela era terrena, quella di Clarissa trascendentale, ricevuta con la morte. Nonostante ciò si protrae a lungo nel descrivere tutti i dettagli dei rituali dopo la morte. Qui però R. non voleva dare alla morte un valore religioso, ma tiene conto della letteratura funeralesca dell’epoca (Blair, Young, Hervey). R. risolse anche alcuni problemi formali del romanzo e lo portò al massimo splendore, creando un'opera seria e coerente, ricca di riflessioni morali e sociali. Tuttavia, la volgarità stilistica e morale non gli permette di ricevere oggi i meritati riconoscimenti. All’inizio Clarissa sitrova tra due complessi conflitti, quello di classe e la lealtà familiare. Infatti da una parte è attratta da Lovelace, che è peraltro di un classe sociale più elevata, dall'altra deve obbedire alla famiglia che vuole darla in sposa a Solmes, per il quale Clarissa nutre una sorta di ribrezzo. Ciò che fa precipitare la sua tragedia è l'autoritarismo della sua famiglia, legato anche ai valori dell'individualismo economico. Neanche il fratello e la sorella le sono solidali, anzi provano invidia nei suoi confronti poiché è l'unica ad aver ereditato le proprietà del nonno, pur non essendo la primogenita. Clarissa, perciò, non ha alleati ed è sola a lottare contro Lovelace e la sua famiglia. Lovelace la usa per gratificare il suo orgoglio di casta, di sesso e di intelletto. Incarna il nuovo stereotipo femminile, così come Lovelace incarna quello maschile, contro il quale si spiega la timidezza.della stereotipo femminile, a difesa della propria virtù. La passione era messa su un piano più alto rispetto al matrimonio, e in questo contesto, l’analisi che R. fa del libertino è estremamente negativa, considerandolo infatti un barbaro. Ma il senso dell’onore di Clarissa gli dimostra che la sua non era un’ipocrita finzione, fino al punto in cui lui si ricrede sul suo conto e ammette la sua grande forza spirituale, molto più tenace della sua forza fisica. Clarissa è la capostipite del tema della donna perseguitata, che viene successivamente ripreso dalla letteratura romantica e gotica. La sua passività nei confronti dello stupro, in quanto Clarissa era stata narcotizzata, toglie ogni dubbio su un suo possibile compiacimento, e mostra che solo quando lo spirito della donna è assente, l’animalità dell’uomo può prendere il sopravvento. C’è un forte legame tra il sesso e la morte,Riscontrabili in più occasioni, come quando lei pur disalvare la propria virtù, offre al Lovelace di coltelli per farsi uccidere, oppure muore dopo aver subito lo stupro. Anche per Lovelace la sola via d'uscita è la morte, che egli stesso ha provocato e di cui è stato avvertito in un sogno premonitore.
In realtà, le divergenze tra i due individui sono rappresentative di più ampi conflitti della società. Fielding e la teoria epica del romanzo.
Secondo Fielding, il romanzo è un'epica comica in prosa, cioè la continuazione di una tradizione narrativa antica. Defoe era di tutt'altro parere, poiché a lui importavano i fatti concreti più che i romance e le favole. Neanche Richardson era favorevole a questo genere poiché ne criticava i costumi e la morale aggressiva e aristocratica, che egli criticava nei suoi romanzi. La sua fortuna era dovuta al fatto di aver trascurato questi vecchi
modelli letterari, per soffermarsi sulla vivida coscienza della vita reale e dei sentimenti. In generale, l'epica non poteva attecchire nel '700 perché era stata composta in un periodo in cui il contesto culturale e politico era molto diverso da quello dell'Inghilterra settecentesca. Inoltre, poiché era destinato ad una trasmissione orale, si adattava poco ai nuovi canoni del romanzo. Diverso è l'atteggiamento di Fielding, che era immerso nella tradizione classica e seguiva nello scrivere le regole aristoteliche. Ma anche se il Joseph Andrews possiede 5 delle 6 caratteristiche dell'epica, non sembra una narrazione epica. Quest'opera non ha una struttura unitaria, poiché fu iniziata come parodia di Pamela e continuato sulla scia del romanzo picaresco. L'intento di Fielding era quello di creare una variante comica dell'epica, e per questo motivo non poteva imitarne né i personaggi né i sentimenti. Ma lecaratteristiche più importanti dell'intreccio epico nel contesto comico sono: l'uso della sorpresa e le battaglie eroiche in forma burlesca. L'uso del "sorprendente" si