Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Caratteristiche di Moll Flanders
Flanders ha caratteristiche femminili: ama i bei vestiti, la bella biancheria e ha atteggiamenti tipici di una moglie, ma si tratta di elementi esteriori e di rilevanza minore. L'essenza del suo carattere e delle sue azioni è fondamentalmente maschile. Essa condivide con Defoe e con la maggior parte dei suoi eroi molti dei caratteri che si considerano normalmente quelli della classe media. È ossessionata dall'idea di apparire una gentildonna e di mantenere le apparenze. Le sue qualità più positive sono, come nel caso di Crusoe, basate su un individualismo implacabile, amorale e accanito.
Defoe avrebbe potuto usare dei commenti diretti per forzare il lettore a vedere la protagonista dal giusto punto di vista, indicandone l'egoismo inveterato e la superficialità dei pentimenti. Ma queste intrusioni dell'autore avrebbero interferito con lo scopo principale di Defoe, quello di dare l'impressione che Moll Flanders fosse.
un'autobiografia letterale e autentica e il metodo era quindi inaccettabile. L'eroina doveva avere la doppia funzione di personaggio e di portavoce dell'autore e quindi raccontare la storia dalla prospettiva degli anni tardi della penitenza. Defoe non dedicò né alla sua arte né alla sua coscienza quell'attenzione che i suoi propositi morali implicavano. Egli si trova di fronte ad un problema allora nuovo e che rimase da allora il problema centrale del romanzo: come imporre una struttura morale coerente alla narrazione senza però diminuirne l'impressione di autenticità letterale. Il realismo formale è solo un modo di presentazione ed è, quindi, moralmente neutro e anche i romanzi di Defoe lo sono perché fanno del realismo formale un fine e non un mezzo. Il problema del romanzo fu come scoprire e rilevare questi significati più profondi senza infrangere il realismo formale. I puritani erano piùche Moll Flanders abbia scritto il suo romanzo con l'intenzione di creare un testo ironico. Piuttosto, sembra che l'ironia emerga naturalmente dalle contraddizioni e dalle ambiguità del personaggio e della sua storia. La tendenza di Moll a giustificare i suoi peccati e a condannare quelli degli altri è un esempio di questa ironia. Nonostante ciò, è importante sottolineare che l'ironia non è l'unico elemento presente nel romanzo. Moll Flanders è anche un'opera che affronta temi complessi come la povertà, la sessualità e la condizione delle donne nell'Inghilterra del XVIII secolo.che Defoe scrivesse in tal modo o che avesse lettori di questo tipo.La sincerità della sua conversione non è mai sottoposta alla prova decisiva di dover rinunciare ai beni materiali per quelli spirituali.
Molte delle apparenti discrepanze di Moll riguardano zone della moralità individuale nelle quali gli ultimi due secoli ci hanno insegnato a fare distinzioni molto precise riguardo alle quali il primo settecento era molto meno sensibile. È quindi naturale che noi siamo portati a vedere dell'ironia dove invece vi è probabilmente solo confusione, una confusione che il nostro secolo è più preparato a discernere di quello di Defoe.
Vi è un'altra spiegazione storica di tipo un po' diverso per giustificare la tendenza moderna a leggere Moll in chiave ironica: il sorgere appunto del romanzo. Oggi noi poniamo i romanzi di Defoe in contesto molto diverso da quello dei loro tempi; prendiamo molto più sul serio i romanzi e
ligiudichiamo in base a norme letterarie molto più severe. Se vi sono ironie sono sicuramente le ironie del disordine sociale, morale e letterario. Dovrebbero essere considerate come degli incidenti casuali provocati dall'applicazione non sistematica del metodo dell'autenticità narrativa riguardo ai conflitti sociali, morali e religiosi del mondo di Defoe, e che involontariamente rivelano le serie discrepanze del suo sistema di valori. Mol Flanders è sicuramente un oggetto ironico, ma non un'opera di ironia. Il pezzo forte di Defoe, maestro nel creare situazioni che trasmettano l'illusione della realtà, sta negli episodi brillanti che costituiscono affascinanti esempi di narrativa, e l'importanza di Moll Flanders sta forse non tanto nell'essere un grande romanzo, bensì nel rappresentare la più ricca antologia di Defoe da cui poter citare questi episodi. Pubblicato nel 1722, per la protagonista del libro Defoe siè ispirato ad una storia vera, quella di Mary Frith Moll la tagliaborse, una tale, detta, famosa ladra e prostituta che nel libro stesso compare in un episodio.
Nel romanzo Defoe riesce a cogliere con efficacia stilistica e acutezza psicologica la realtà umana della sua protagonista e della dura lotta in cui essa è impegnata per sopravvivere in una società basata solo su rapporti sociali mercificati.
Il libro è presentato come un racconto in prima persona, modalità che permette al lettore di entrare subito in contatto con il personaggio. Scopo di fondo di questo volume, che mostra quelle da ogni parte che sono le idee dell’autore, è quello, come lui stesso scrive, di essere un’opera “della quale c’è qualcosa da imparare, e qualche buona considerazione religiosa da trarre, grazie alla quale il lettore potrà, se vorrà, migliorare se stesso”.
La Moll Flanders di Defoe appare vittima dei suoi stessi errori.
La sua colpevolezza sta nell'esserenata povera e come la vita di Moll descritta nel libro ci mostra, nella società contemporanea di Defoe, che chi nasce o si riduce povero è esposto a tutti i pericoli e per salvarsi da questi dovrà continuamente lottare. C'è una giustificazione di fondo, però, al furto e alla prostituzione, in quanto atti del povero, che, se non vuole rischiare ancora di più la sua situazione, lasciato a contare solo su se stesso, spinto dalla necessità, ha diritto a rubare ed a prostituirsi. L'idea che emerge è che posso peccare per salvarmi dal peccato, ma il castigo che eventualmente ne verrà, non potrò poi rifiutarlo. Moll Flanders, per salvarsi dalla prostituzione e dal furto, cui la povertà la condannerebbe, trova giusto ingannare, per assicurarsi la protezione di un matrimonio che la salvi definitivamente. Ma quando, anche dopo aver ingannato vi arriva, c'èsempre una sorta di destino che incombe su di lei, perfino melodrammatico, che ritorna a punirla, per distruggerle anche quel poco di bene immediato da quel tanto di male. Allora Moll dovrà mentire, ingannare, liberarsi da ogni scrupolo per assicurarsi, un'altra volta, un'ulteriore aleatoria sicurezza. E così si viene a creare una progressione, concatenazione di eventi, di disgrazie umane, di cui Defoe ne elenca, ragiona, esemplifica, illustra, tutte le possibili combinazioni con minuzia e con fanatica precisione.
I personaggi da una parte sono colpevoli, dall'altra castigati. Il peccato materno, addirittura, peserà su Moll, che nel solo matrimonio felice della sua vita si scoprirà moglie del suo stesso fratello.
Il personaggio di Moll è sempre concreto, anche nell'erotismo, praticato o ammesso. Il suo racconto è moderno anche perché è ambiguo ed inquieto. Moll Flanders è un essere pratico, poiché ha dovuto
imparare la praticità a sue spese. Ha imparato a diffidare di quanto non è concretamente provabile. L'ammirevole, nella storia, sta nel fatto che Moll, donna, arrivi a provvedere a se stessa come se fosse un uomo, percorrendo una progressione della vita, come un imparare a vivere, che appare anche come un ironico, disperato ed accusatorio rovescio della praticità borghese. Moll è la dimostrazione al contrario delle virtù d'intraprendenza ed applicazione della nuova, utilitaristica, classe media. Defoe non fa moralismo, non accusa, ma la prostituta, la ladra, sono anche un riflesso, uno specchio della società. Gli inganni, le menzogne, i delitti e insomma i peccati di Moll sono studiati, pianificati e condotti non diversamente da come un onesto mercante conduce, pianifica e studia le sue operazioni commerciali. Ogni cosa ha il suo prezzo e valore. In questo modo, in questo sistema, Moll arriverà a comprarsi, anche se con il vizio, la
finale libertà. La ladra Moll agisce con una specie di dignitoso, di coerente diritto. È quindi un essere umano coraggioso, infaticabile, che non si arrende, che tenta sempre di salvarsi, che gioca secondo le regole, che non si getta via e non si abbandona.
La povertà la conduce a trasgredire le leggi morali ed umane, ma una volta assicuratosi un respiro, la paura della prossima ed inevitabile povertà la mantiene nella trasgressione. Se la Provvidenza permette che ella cada in pericolo nonostante se stessa, malgrado la sua fatica, la sua sofferenza, la Provvidenza deve anche permettere che Moll pecchi, fino a che le leggi di natura e le leggi degli uomini non coincideranno.
Ci sono due tipi di prostituzione, uno dei quali è molto diverso da quello dei giorni nostri, ma l'altro non si dissocia affatto. Nel primo tipo la prostituta è una donna che al giorno d'oggi noi definiamo più semplicemente con il termine di amante, ed è
Dunque, legata e al suo uomo, di solito sposato, dal quale si faceva mantenere, senza andare alla ricerca di altri uomini. Nel secondo tipo, a differenza del primo, la donna non si concedeva solo ad un unico uomo, ma a tutti coloro che l'avrebbero pagata. Moll Flanders è il primo tipo prostituta. Sono inoltre due i tipi di donne che si prostituiscono: un tipo, come nel caso di Moll, lo fa per bisogno, l'altro, più criticato del primo, vacche da solamente per vizio. Le prostitute, poi, sono definite, con un'espressione colorita, "monta", alle quali non importa nulla dell'uomo, ma l'unica cosa che vogliono sono i soldi di colui s'inebria nell'estasi del suo perverso piacere nel momento della che, mentre " ", viene derubato "follia son già nelle tasche di lui in cerca di tutto quel che trovano" da quella, le cui mani " " Defoe non rinuncia a criticare, per bocca di una Moll pensierosa, il
comportamento degli uomini ridotti al più basso livello della rovina, con famiglie che erano oggetto del loro spavento e che, "della carità altr