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Linguaggio:
-termini generici, utilizza un linguaggio specifico e calzante (per facilitare la comprensione e la forza
comunicativa); usa la toponomastica (insieme dei nomi attribuiti alle entità geografiche) e il vernacolo
fiorentino
-grammaticalmente e sintatticamente corretta
-usa parolacce, linguaggio gergale e riproduce e-mail o SMS (x la mimesi linguistica) (Roba dell’altro
mondo)
-i nomi dei protagonisti non sono casuali, rispecchiano l’essenza del personaggio (Balle grosse SPA)
-le parole talvolta acquistano potere magico (La scuola infernale)
-le parole sciolgono la trama (Roba dell’altro mondo; Balle grosse SPA); le parole non sono usate come
strumento di potere ma per la comprensione e la loro forza comunicativa.
Riflessioni finali:
-fondamentale assecondare la molteplicità di interessi, intelligenze, bisogni, background, di livelli di
sviluppo che si ravvisa nei ragazzi; lo scopo dell’autrice è quello di far divertire.
Un romanzo sui generis:
- Io non brucio: veicola messaggi univoci attraverso Pino, esaltato ed egocentrico, dotato di poteri
soprannaturali, compie azioni particolarmente gravi che potrebbero veicolare un messaggio positivo, perché
presentati in maniera accattivante.
Francesco D’Adamo: scrivere oggi per e di adolescenti (di Angela Federici)
Figlio di profughi istriani, arrivati in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale, nasce a Venezia nel
1940 ma vivrà a Cremona. Inizia a scrivere agli inizi degli anni ’90, romanzi di genere noir per gli adulti
(Overdose). Nel ’96 con la Guacci cura Nero di seppia, quindici racconti dal binomio giallo-cibo (Trippa,
pianura, tenebre). Sul finire degli anni ’90 scrive per e di adolescenti, che definisce l’età più noir della vita.
Dopo la laurea in Lettere Moderne insegna letteratura alle superiori e negli istituti tecnici, per i quali scrive
anche due articoli sui Circoli di Lettura.
Speranze degli adolescenti di periferia:
1999 EL pubblica Lupo Omega storia d’amicizia e del primo amore, di bulli e perdenti che preferiscono
adeguarsi alle regole del “gioco” perché il prezzo dell’indipendenza è troppo alto da pagare.
-periferia: scenario prediletto, perché li il destino è di essere un miserabile, un disgraziato, un teppista, dove
altri hanno già deciso per te la vita che dovrai vivere... ma forse c’è una speranza anche per loro...
-Mille pezzi al giorno: periferia di Milano, i pensieri di Leo, protagonista autentico perché negativo,
descrivono le aspirazioni degli adolescenti di oggi, abituati a vivere alla giornata, senza progetti per il futuro,
che aspettano l’occasione giusta, storia della crescita interiore dall’adolescenza all’età adulta.
Scontro incontro con la diversità:
-immigrati e clandestini: ne denuncia l’emarginazione sociale e le disumane condizioni lavorative (Storia di
Iqbal dove attraverso al voce narrante di Fatima spiega come si percepiscano invisibili)
-ingiustizia, diffidenza, indifferenza, pregiudizio
-L’astronave & Vil Coyote: Gabriele fa amicizia con l’ucraino Piotr e prende coscienza della realtà corrotta
del quartiere periferico di Milano, fa amicizia con uno “diverso da sé”, ma mostra anche l’impossibilità di
cambiamento.
-Bazar: 2002 EL, utopica società multietnica dove c’è tolleranza e apertura ad un confronto costruttivo.
“Società multietnica, ricca e vivace, in cui ognuno ha saputo prendere il meglio dagli altri” (Ivi,p.85)
“Chiamatemi Ismael”:
-Storia di Ismael che ha attraversato il mare, 2009, De Agostini: nel Centro dove viene portato non ci sono
persone anonime ma uomini, donne, ragazzi e anziani con la propria storia, costretti a lasciare la propria casa
e la propria famiglia, che si affidano a Squali che vedono in loro solo un business. D’Adamo “scrittore degli
invisibili”.
Infanzie rubate. Una storia per non dimenticare:
-storie asciutte, lasciate ai fatti
-Storia di Iqbal EL 2001, storia dei destini ignorati di molti bambini costretti alla “servitù per debito”, di
Iqbal che si è ribellato per i suoi diritti e quelli di tanti altri bambini schiavizzati. La sua morte è un
messaggio di speranza e coraggio.
Raccontare la verità della guerra agli adolescenti:
-racconta degli adolescenti in guerra e la guerra agli adolescenti, affinché si pongano delle domande, senza
accettare passivamente la “giustizia” della guerra. (Johnny il seminatore- militare che ha seminato le mine
nel paese nemico e che racconta con umiliata vergogna la sua missione; romanzo contro l’ipocrisia, il falso
perbenismo, contro l’indiferenza; Storia di Ouiah che era un leopardo)
- Storia di Ouiah che era un leopardo- storia di un bambino soldato; c’è un fondo di verità e Ouiah è un
piccolo combattente, le pozioni magiche sono droghe e alcol, le gabbie sono la prigione per quando
disobbediscono, l’odore di Leopardo dopo la fuga è il ricordo delle sofferenze difficili da levare.
Una riflessione finale:
Tematiche: percorso difficile di crescita; difficoltà di trovare il coraggio di dire di no; diritto alla libertà
fisica e morale e dai pregiudizi; la guerra
Linguaggio: prima persona; parlato quotidiano
Valore: pedagogico e formativo; mettono a nudo l’ipocrisia della nostra società
Nella narrativa di Paola Zannoner, “ricercatrice” della letteratura per l’infanzia (di
Monia Francioli)
Scrittrici si diventa:
-da grande lettrice (laurea in Lettere Moderne, ha lavorato per molti anni alla Biblioteca di Documentazione
Pedagogica di Firenze, nella sezione di lett. per ragazzi) a scrittrice
-personaggi determinati, veri per le loro imperfezioni
-occhio di riguardo verso il genere femminile (nata nel 1958, ha vissuto l’affermazione femminile)
-come Rodari e Pennac è convinta che il leggere non può essere imposto proprio come l’amore
-il contenuto è il mezzo non il fine del racconto
-misurandosi con svariati generi (gialli, romanzi a sfondo storico, storie di attualità) e rivolgendosi a diversi
destinatari (bambini, ragazzi, adulti) sperimenta altrettanti stili di scrittura.
-sono i rapporti umani che stimolano l’ispirazione e grandi spunti, raccontando, osservando, ascoltando.
I temi nella produzione narrativa:
-libri per i più piccoli: Il Grande Martin, Cresci, Lorenzo!, Silvia Lingualunga sono messe in luce le
emozioni dei bambini ma anche il mondo degli adulti con contraddizioni e ipocrisie
-viene dato spazio alle emozioni e all’ascolto
-Apertura verso l’altro, tolleranza e confronto: ci mostra i diversi punti di vista, per indurre
all’empatia e sospendere il giudizio per il confronto; necessità di apertura e tolleranza: A piedi nudi a cuore
aperto, dove si impara a comunicare grazie alla musica che unisce le due culture; Dance, Guido subisce
aggressioni perché considerato omosessuale, Nell’anno del Giubileo- Sophie viene considerata una strega
perché per l’epoca è troppo dotta e capace, Xchè 6 Qi- difendere la propria diversità;
-Disagi adolescenziali: scarsa autostima, solitudine, inadeguatezza, conflitti risolvibili però con
l’impegno. Amore e amicizia per riconoscersi all’interno del gruppo, per confrontarsi e confortarsi: La linea
del Traguardo- Leo, calciatore promettente, dopo un incidente perde l’uso delle gambe, crescerà
interiormente e affermerà la propria identità; L’invisibile linea d’argento, fa capire che l’imperfezione è
impossibile; Vento di Santiago, ricorda la tragedia dei desaparecidos in Cile
-I personaggi femminili: autonome, intraprendenti, coraggiose, fragili, lottano per i loro obiettivi. Le
ragazze si innamorano, vivono pericolose avventure (La settima strega), con l’intelligenze sfuggono alla
morte (L’anno del Giubileo), o partecipano alla revoluzione del 1821 (Matilde la ribelle)
-La storia della mentalità: nei romanzi a sfondo storico tratta di quella che Philippe Ariès definisce
“storia delle mentalità”, che tiene conto di aspetti marginali eppure concreti e fondanti di una cultura e
un’identità. La storia è sullo sfondo, incuriosisce il lettore ma non soffoca il gusto dell’avventura (L’anno
del Giubileo, Matilde la ribelle, La settima strega).
La ricerca per una letteratura di qualità:
-compie sempre operazioni di ricerca
-non tralascia nuove modalità di scrittura (sms, chat, fumetto) per comunicare più efficacemente
-linguaggio- frutto di ricerca, falso parlato (complicato equilibrio tra artificiosità e immediatezza); le frasi
seguono il ritmo della storia; le emozioni dei personaggi sono trasmesse anche con parti di testo di canzoni
-registri più o meno formali a seconda se a parlare è un adulto o un ragazzo
-l’interiorità viene alla luce grazie ai pensieri, scritti tra parentesi o in corsivo, e alle riflessioni
-utilizza metafore e similitudini
-la crescita del protagonista si nota dalla persona che usa (3°,2°,e infine 1°, ne La linea del traguardo)
-ironia; informazioni sulle sue tecniche di scrittura: La storia attraverso le storie, Libro facci ridere, Come si
costruisce un percorso di lettura
Conclusioni:
La Zannoner fa parte della categoria dei “Tusitala” del Catarsi, scrittrice di qualità (narratori puri); il suo
intento e di raccontare le storie e non di imporre valori morali ai ragazzi.
Per un’educazione sentimentale: la narrativa di Loredana Frescura (di Chiara Lepri)
Insegna alle elementari vicino Perugia, due volte mamma, collaboratrice al “Corriere dell’Umbria”,
conduttrice per una rete locale di programmi culturali. Generi: avventura, fiabesco, rime, narrazioni sul
mondo interiore dei ragazzi. Anche lei una “Tusitala” per la straordinaria capacità di affabulare, di
interpretare sogni, desideri, timori, emozioni, dolori e paure, gioie e difficoltà; descrive scenari di vita reale,
legati al crescere. Usa la prima persona per una età che si sta formando e i sentimenti iniziano a prendere
consapevolezza.
Ai ragazzi si può raccontare tutto:
-Il corpo: primo romanzo per l’adolescenza, Non mi piace il fatto che sei bella dove si parla di
inadeguatezza rispetto ad un corpo che cambia, l’adozione, la diversità tout court, l’innamoramento,
l’inquietudine, il disagio, l’insicurezza. La lingua in questo libro è perfettamente musicale. L’autrice
possiede il grande segreto del dosaggio, linguaggio diretto, sincopato, chiaro. Educazione sentimentale. Il
corpo è progressivamente riconosciuto e accettato. Elogio della bruttezza- contro l’ideologia della
perfezione e contro la bellezza d