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DI ALICARNASSO DI ALIMUNTE ATENE DI ATENE

storia”) è

La storiografia (letteralmente “descrizione della una disciplina nata sotto l'influsso della Sofistica nel V aC:

sebbene dunque conservi la tendenza ad un indagine scientifica, essa è mirata all'interpretazione degli eventi più che

ad una semplice e obiettiva trasposizione dei fatti; quindi è arricchita da discorsi, commenti o riferimenti che

trapelano l'idea personale dell'autore. Tra le discipline scientifiche e letterarie infatti, la storiografia è forse quella più

ostica da definire, poiché implica necessariamente l'uso e l'influsso di numerose discipline ausiliarie. Bisogna però fare

una differenza importante fra

 è un insieme di fatti accaduti (res gestae) –

LA STORIA OGGETTIVA

 è un raccolta di interpretazione di quei fatti –

LA STORIOGRAFIA SOGGETTIVA

Nella storiografia infatti ogni considerazione, ricerca ed esposizione su ciò che è avvenuto deriva da interpretazioni

personali, influenzate e condizionate dal clima culturale e politico in cui opera l’interprete. E siccome ogni persona

dispone di una personalità unica e irripetibile –che ricorda, filtra e interpreta i fatti e le notizie in maniera propria e

peculiare– si può affermare che di ogni fatto possono esistere tante interpretazioni storiografiche.

Data la sua , la storiografia non può produrre verità storiche inamovibili e assolute, dovendosi parlare

RELATIVITÀ

sempre di ricostruzioni, interpretazioni e conoscenze più o meno attendibili, che rimangono comunque sempre

parziali e provvisorie. La differenza tra storia e storiografia è quindi analoga a quella che c'è tra un fatto e il suo

ricordo, tra vivere una vicenda e raccontarla.

S TORIOGRAFIA ANTICA

La storiografia nasce in tempi particolari per la Grecia, che è appena uscita dall’invasione persiana e si appresta a

vivere un momento di trasformazione: è necessaria dunque la consapevolezza dettagliata degli avvenimenti che

hanno dato origine all’evento per trovare così una strada diversa, evitando di ripetere le tappe sbagliate.

 , ovvero in primo luogo selezionare, con un attento esame critico, i fatti importanti , da

DISCERNIMENTO

tramandare, da quelli secondari; in secondo luogo distinguere le cause vere dai pretesti e dalle cause occasionali

 ' ' favorita dai numerosi riferimenti etnografici e

L ASPIRAZIONE ALLA VERIDICITÀ E ALL IMPARZIALITÀ

soprattutto dalla : uno strumento formale che non solo crea un distacco con la tradizione poetica

PROSA

precedente, ma soprattutto garantisce la concretezza e l’esattezza dei particolari grazie alla sua duttile aderenza

ai molteplici aspetti del reale.

Solo (ovvero non quello che essi

PER I DISCORSI DEI PERSONAGGI ERA AMMESSA UNA RICOSTRUZIONE APPROSSIMATIVA

avevano detto, ma quello che essi avrebbero potuto dire)

 la , che poteva derivare dalla testimonianza diretta o indiretta

DOCUMENTAZIONE

 Cicerone

la (lo scritto di storia era inteso come “opus oratorium maxime” da ), nel senso

PATINA LETTERARIA

che il racconto si snodava in una prosa d'arte che, accanto ad un utile insegnamento, doveva anche offrire un

piacevole intrattenimento letterario

 ' che privilegiava le imprese di pochi protagonisti

L INTERESSE PER I PERSONAGGI

 ' : gli antichi infatti, avendo una concezione circolare del tempo,

L IDEA CHE LA STORIA SIA MAGISTRA VITAE

 ritenevano che la storia si ripetesse e quindi l'uomo potesse trarre dagli esempi del passato una lezione su come

comportarsi in analoghe circostanze. Quindi l'attività dello storico doveva avere anche lo scopo di far emergere

l'insegnamento della storia.

erodoto - alicarnasso; ac

484 LE STORIE

 La storia intesa come esperienza conoscitiva diventa storiografia, costituita da esposizione e interpretazione dei fatti, e

arricchita da riferimenti geografici, etnografici e socio-politico-economici

 Tracce di cultura orale: Erodoto svolgeva delle letture pubbliche della sua opera, attività che rientra nella tradizione

arcaica di composizione, trasmissione e diffusione di un testo. Tuttavia l’opera presenta certamente i caratteri di un testo

scritto, come le monumentali dimensioni

 Apertura di Erodoto nei confronti dei popoli stranieri con cui entra in contatto: rivendica l’autonomia dei vari nomoi,

accogliendo ed esponendo le diverse tradizioni fatte di usi e credenze particolari; ritiene infatti assurda la pretesa di

unificare le diversità prodotte da cultura e natura (problematico rapporto tra valori assoluti e modelli specifici)

 Esistenza di un organo cosmico basato sulla misura: la volontà di potenza genera l’imperialismo, che genera dismisura,

che a sua volta genera colpa, che a sua volta genera la punizione divina

 Tragicità del personaggio storico: l’uomo compie ciò che deve accadere (cause trascendenti) ma è lui stesso a deciderlo e

a portare il peso della propria scelta (cause immanenti); ne esce fuori un rapporto tra responsabilità e destino che era

stato caratteristico della tragedia

 Influssi omerici: impianto monumentale, episodi di massa misti a fatti individuali, figure grandiose

 Equilibrio di tonalità: dimensione di tragicità e mestizia da un lato, gioia di raccontare dall’altro

 L S -

E TORIE il cui titolo è stato derivato dalla frase iniziale dell’opera e non è di origine erodotea- forniscono un

racconto della Guerre Persiane (i primi 5 libri si focalizzano sulla storia della Persia e dei vari re persiani che si sono

succeduti; gli altri 4 narrano il vero e proprio scontro che attraverso vittorie e sconfitte delle varie battaglie ha portato

alla vittoria definitiva) esposto dall’autore filoateniese in base alle sue testimonianze –dirette e indirette– e alle sue

impressioni. Dato il momento delicato che Atene stava passando, appare chiaro che all’interno dell’opera ci sono anche

motivi propagandistici che esaltano la città e denigrano quella che è vista come la potenza che voleva distruggere i saldi

valori ateniesi che hanno condotto alla vittoria

 QUESTIONE ERODOTEA

La prima parte della sua opera è costituita dai cosiddetti logoi, ovvero minori unità narrative dotate ognuna di una propria

autonomia, arricchite da riferimenti etnografici e geografici (ricorda l’attività dei logografi, predecessori di Erodoto);

sorge quindi l’ipotesi che il progetto erodoteo originario prevedesse solo queste trattazioni indipendenti a cui

successivamente furono aggiunti gli episodi del cruento scontro.

tucidide - 460 LE STORIE

alimunte (atene); ac

 DIVARIO DA ERODOTO :

LA REALTÀ DEI FATTI È RESA CON MAGGIORE PRECISIONE E CURA DEI DETTAGLI

- In Tucidide, se da un lato, infatti,

Erodoto si impegnava affinchè la sua narrazione fosse più veritiera possibile, egli faceva trapelare – volontariamente o

meno – le proprie idee e le proprie riflessioni attraverso i discorsi dei personaggi o anche l'esposizione stessa degli eventi.

Tucidide invece, oltre che cercare di rendere i discorsi più affini a quelle che erano le ideologie dei personaggi parlanti,

dimostra il suo impegno a favore della veridicità della propria opera attraverso la scelta dell'argomento contemporaneo,

che offre la possibilità di informarsi o verificare personalmente le testimonianze indirette, ma soprattutto evita il ricorso

alle tradizioni popolari o poetiche, che talvolta amplificano o modificano le vicende narrate.

MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DEL FONDAMENTALE RUOLO DELLA SCRITTURA

- In Tucidide c'è : essa infatti non è

solo un ausilio per la composizione e la trasmissione di un'opera, ma rappresenta un possesso perenne affidato alla meditazione

dei lettori futuri. Per questo motivo infatti egli svincola la propria narrazione da eventuali condizionamenti personali e

offre la possibilità di un'informazione libera da parteggiamenti o da modificazioni della realtà.

 :

PROGETTO DI PRECISAZIONE DOCUMENTARIA

-‒ verosomiglianza εἰκός dei discorsi

(“ ” da εἰκάζειν “congetturare)

-‒ eventi documentati

-‒ distinzione fra cause occasionali e cause effettive (prendiamo come esempio la causa della guerra del Peloponneso: la

causa occasionale il conflitto tra Corinto e Corcira, colonie rispettiv. spartane e ateniesi. ; la causa effettiva fu il potere

egemone di Atene che adombrava e intimoriva Sparta)

-‒ importanza della cronologia: criterio annalistico, preciso al punto che quando un evento occupa un periodo troppo lungo

viene troncato e ripreso nel capitolo successivo (come la spedizione in Sicilia nei capp. VI e VII)

 Indagine sulle costanti dell'agire umano, in particolare sulla dimensione della politica e della storia: Tucidide infatti

approfondisce con molto interesse l'aspetto politico degli eventi, ambito entro il quale si determina l'accadere storico.

Quello che si propone lo storiografo dunque è di spiegare la storia mediante la natura umana, ovvero riconoscere il

meccanismo delle forze che producono gli avvenimenti e individuare così i caratteri costanti dell'uomo entro il magma

multiforme della realtà

 Impostazione scientifica e carattere razionalistico: la ragione è intesa come metro e fondamento dell'agire umano,

essa è in grado di fornire una spiegazione dei fatti accaduti, anche se una previsione completa ed esatta è esclusa a causa

degli imprevisti della natura.

 La relatività appare una prerogativa tucididea, non solo per la considerazione degli imprevisti che sciolgono la

costante degli eventi, ma anche per la sua ideologia circa le forme di governo: egli ritiene che ad ogni nazione si addica

una diversa forma di governo, conformata in base alla sua popolazione e alla sua cultura (Sparta era nata oligarchica e in

questa sua natura risiedeva la sua stabilità; Atene invece era democratica e si era innalzata a potenza egemone della

Grecia grazie all'intervento del democratico Pericle, modello dell'uomo di Stato per Tucidide).

 Lo stile di Tucidide è oscuro e intricato al fine di rendere la complessità del reale: ricco di figure retoriche come

l'antitesi e caratterizzato da strutture sintatticamente irregolari. Inoltre, per evitare l'uniformità della cronaca, egli

inserisce alcuni grandi episodi – che talvolta si dispiegano in grandi monografie (come la lunga vicenda della spedizione in

Sicilia) – che evidenziano il suo impegno concettuale ed artistico

L S

E TORIE

 sono il racconto della cosiddetta Guerra del Peloponneso, il grande conflitto tra le due grandi potenze

greche: Aten

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
4 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/02 Lingua e letteratura greca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alycia078 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura greca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Ucciardello Giuseppe.