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Inni Omerici

Testi noti con questo nome perché a livello di stile, di lingua e anche di metro (esametri dattilici) richiamano e continuano i poemi omerici.

Da elementi linguistici sappiamo con certezza che furono di epoca sicuramente più tarda e sono stati scritti da differenti autori tra di loro.

Sono detti anche proemi perché probabilmente introducevano altri canti, solitamente epici.

33 componimenti in poesia che hanno un tratto comune ossia la dedica ad una divinità specifica.

Andamento di carattere prevalentemente narrativo, non sono solo descrittivi. Di solito questi inni terminano con un verso formulare, versi che si ripetono identici in diversi inni. ≈ Epiteto formulare.

Verso formulare che si ripete alle fine degli inni è "e io mi ricorderò di te e di un altro canto ancora".

Lascia uno spiraglio perché ci siano successivi canti. Rinvio ad un successivo canto.

Gli

inni a Demetra, Apollo e Hermes finiscono con questo verso.

Invece l'inno ad Afrodite termina "e io passerò ad un altro inno".

Gli argomenti trattati sono vari, sempre legati fra di loro e sempre riferiti a una specifica figura mitologica.

Di questi 33 inni ne abbiamo 4 la cui estensione varia dai 293 ai 580 versi, sono i più estesi rispetto agli altri.

Un altro inno famoso è quello di Dioniso, molto meno esteso però.

1. INNO A HEMES

databile al VI secolo a.C., due secoli dopo Esiodo e Omero.

Attenzione si focalizza su Hermes che è figlia di Zeus e della ninfa Cillene.

In questo inno, che coincide con la tradizione, si attribuisce ad Hermes l'invenzione della lira.

Hermes donerà la lira al fratello Apollo che da qui prende la connotazione di Dio del canto.

Inno ha carattere umoristico, piacevole la lettura.

All'inizio si dice che nello stesso giorno in cui

è nato a mezzogiorno non solo aveva già inventato lalira ma era anche già in grado di suonarla.

• Serie molto divertente di episodi legati all’invenzione di questo strumento.

2. INNO AD APOLLO

• Probabilmente eseguito nell’anno 523-522 a.C.

• Dio del canto che collochiamo geograficamente a Delfi. Celebre oracolo di Delfi.

• Questo inno circolava già suddiviso in due parti:

1. Prima parte riguardava le imprese legate alla città di Delfi

2. seconda parte riguarda imprese legate alla città di Delo.

• Da quanto possiamo capire queste parti ci oracolavano separatamente quindi quasi come due inniseparati però sempre dedicati allo stesso Dio, Apollo, e questo ha portato la critica a ritenerlo ununico inno.

3. INNO A DEMETRA

• Demetra, dea della fertilità.

• Viene descritta come una vecchia tutta dolorante che va alla ricerca della figlia Persefone (kore)rapita da Ade.

1. INNO AD AFRODITE

• Narra in

Particolare la stirpe di Enea.

Parla dell'amore di Afrodite per il mortale Anchise dal quale nascerà Enea. C'è una descrizione molto bella dell'unione sessuale tra Afrodite e Anchise.

LA LIRICA

  • Genere di poesia accompagnata dalla lira.
  • Sotto il genere della lirica abbiamo un'estrema varietà di forme e di tematiche diverse.
  • Sulla base delle caratteristiche strutturali dei componimenti quindi del metro, della tematica e del contesto per cui venivano scritte queste poesie si suddividono in 4 macro generi:
  1. LIRICA MONODICA che potremmo anche definire monodica eolica perché gli esponenti di questa lirica sono legati all'isola di Lesbo su cui si parla il dialetto eolico.
    • Si parla anche di metri eolici perché usati soprattutto da questi poeti.
    • Saffo
    • Alceo
  2. LIRICA SIMONIDEA
  3. LIRICA CORALE
  4. LIRICA GRECA

I principali rappresentanti della lirica monodica sono e- entrambi trattano di particolari temi politici e simposiali=tematiche del vino.

Dell'eros che può avere una declinazione eterosessuale o omosessuale e anche temi politici. Deriva dal termine simposio che letteralmente vuol dire bere insieme ossia un gruppo di uomini che si trovano insieme e trattano argomenti legati all'amore, la politica, il vino, legati a quello che per loro era la quotidianità. Ha una dimensione più intimistica rispetto a quella corale.

1. IO è il soggetto della lirica monodica.

2. GIAMBO o anche chiamata lirica giambica.

- È una composizione di carattere scherzoso in metro giambico.

- Sull'etimologia della parola giambo sono state fatte diverse proposte, la più accreditata dagli studiosi riconduce l'etimologia al verbo iatto che in greco vuol dire scagliare e questo farebbe riferimento al carattere aggressivo di queste liriche.

- C'è anche una spiegazione eziologica ossia nel già citato inno a Demetra si dice che una serva dilettante Demetra con dei versi scherzosi, questa

640 a.C. e che scrisse inni corali e odi per i vincitori delle gare atletiche. 5. DRAMMA- Eschilo, Sofocle, EuripideI tre grandi tragediografi greci sono Eschilo, Sofocle ed Euripide. Eschilo è considerato il padre della tragedia e le sue opere sono caratterizzate da un forte senso del destino e della giustizia divina. Sofocle è noto per le sue opere complesse e psicologicamente profonde. Euripide, invece, si distingue per la sua rappresentazione realistica dei personaggi e delle loro emozioni. 6. COMMEDIA- AristofaneIl principale rappresentante della commedia greca è Aristofane. Le sue opere sono caratterizzate da un umorismo satirico e da una critica sociale e politica. 7. FILOSOFIA- Socrate, Platone, AristoteleI tre filosofi più importanti della Grecia antica sono Socrate, Platone e Aristotele. Socrate è noto per il suo metodo di insegnamento basato sul dialogo e sull'interrogazione. Platone è famoso per le sue teorie filosofiche e per il suo concetto di "forma ideale". Aristotele, invece, è considerato uno dei fondatori della logica e ha contribuito a molte discipline scientifiche. 8. STORIA- Erodoto, TucidideI due storici più famosi della Grecia antica sono Erodoto e Tucidide. Erodoto è noto come il "padre della storia" e ha scritto le "Storie", una raccolta di resoconti storici e mitologici. Tucidide, invece, è considerato il primo storico critico e ha scritto la "Guerra del Peloponneso", un'opera che analizza le cause e le conseguenze della guerra tra Atene e Sparta. 9. FILOSOFIA POLITICA- Platone, AristoteleEntrambi Platone e Aristotele hanno scritto opere di filosofia politica. Platone ha scritto "La Repubblica", in cui esplora il concetto di giustizia e descrive la sua visione di una società ideale. Aristotele, invece, ha scritto "La Politica", in cui analizza le diverse forme di governo e discute i principi di una buona governance. 10. MATEMATICA- Pitagora, EuclideI due matematici più famosi della Grecia antica sono Pitagora ed Euclide. Pitagora è noto per il suo teorema, che stabilisce una relazione tra i lati di un triangolo rettangolo. Euclide, invece, è l'autore degli "Elementi", una raccolta di teoremi e dimostrazioni che è stata fondamentale per lo sviluppo della geometria. 11. MEDICINA- IppocrateIppocrate è considerato il padre della medicina occidentale. Ha sviluppato un approccio scientifico alla medicina e ha introdotto il concetto di "etica medica". Le sue opere, come il "Giuramento di Ippocrate", sono ancora oggi considerate fondamentali per la pratica medica. 12. ASTRONOMIA- Aristarco di Samo, TolomeoAristarco di Samo è noto per aver proposto un modello eliocentrico del sistema solare, in cui la Terra ruota intorno al Sole. Tolomeo, invece, ha sviluppato un modello geocentrico, in cui la Terra è al centro dell'universo. Entrambi hanno contribuito allo sviluppo dell'astronomia e hanno influenzato le teorie successive. Questi sono solo alcuni dei principali campi di studio e delle figure di spicco della cultura greca antica. La loro eredità è ancora oggi presente e influente nella nostra società.

450 a.C.

Premessa: non esiste indizio dell'esistenza di un solo componimento poetico nella Grecia arcaica e poi nella Grecia classica, quindi almeno da Omero a Euripide, che non sia stato elaborato in vista di una cornice specifica quindi per una situazione orale convenzionale e per un pubblico determinato che poteva essere una festa religiosa, un simposio, un matrimonio, un funerale, le grandi feste legate al teatro. Esempi:

  • Omero recitava in simposi (il simposio è questo gruppo di uomini che si ritrovano a parlare) o anche in grandi feste.
  • Nelle sale simposiali di case aristocratiche venivano recitate, lette le poesie di Archiloco, di Arceo, di Teonide.
  • Il simposio si poteva accompagnare con strumenti musicali, la lira, la cetra.
  • Oppure per quanto riguarda la lirica corale c'erano proprio i cori in vista di esecuzioni festive specifiche, che potevano essere delle gare.
  • Feste dionisiache in cui si hanno le rappresentazioni
tecnologia moderna, possiamo formattare il testo utilizzando i tag HTML appropriati. Ecco come potrebbe apparire il testo formattato:

SAFFO

  • Poetessa molto celebre, è una delle poche donne della letteratura greca e anche successiva.
  • Nacque nel 612 a.C., la collochiamo quindi tra il VII e il VI secolo a.C. Ci stiamo avvicinando al V secolo che è quello più fecondo dal punto di vista letterario e non solo.
  • Contemporanea e compatriota di Alceo. Si conobbero. E lo sappiamo perché nel frammento 61 di Alceo la apostrofa come "Saffo divina, chioma di viola, sorriso dolce come il miele".
  • Sappiamo che visse a Lesbo e fu autrice di poesie per il coro come i già citati epitalami, appartenenti alla lirica corale, ma anche di poesie in cui è lei stessa a cantare da sola e che quindi si ascrivono alla lirica monodica.
  • Temi principali della poesia di Saffo:
    • Eros
    • Il culto di Afrodite
    • Rivalità femminile, tra donne
    • Legami famigliari
  • Sappiamo che ebbe una figlia, Cleide, che ha lo stesso nome della madre.
  • Grazia alla tecnologia moderna, possiamo apprezzare e studiare le sue opere ancora oggi.

Recentissima scoperta di un frammento, nel 2014, sappiamo anche che ebbe due fratelli, Carasso Laricoche era noto da tempo mentre viene fuori proprio da questo frammento.

  • Da Saffo stessa sappiamo che Carasso fu irretito da una cortigiana di nome Dorica a Naucrati, città dell'Egitto dove probabilmente il fratello di Saffo si era recato per ragioni commerciali e invece si è lasciato spogliare del suo patrimonio da questa donna.
  • Di Larico non abbiamo praticamente nulla oltre al nome.
  • Marito, Ebbe un Cercila di Andro.
  • Di famiglia aristocratica.
  • Saffo scrive in metrica eolica, lirica monodica eolica.
  • Abbiamo dei componimenti scritti sempre con lo stesso numero fisso di sillabe che si sono poistrofe saffica.imposti al punto da definire una struttura metrica che si chiama.
  • Di Saffo ci sono giunti soltanto dei frammenti. Circa 200.
  • Questi frammenti come ci sono giunti? È un po' un caso anomalo perché di
decifrati. Nel 2014 uno studioso di Oxford ha dato la notizia della scoperta di questo nuovo frammento. Questo frammento lo potremmo chiamare la nuovissima Saffo. Noi vedremo uno dei frammenti che si chiama la nuova Saffo che è stato scoperto nel 2007. A livello archeologico le nuove scoperte di papiri e la loro decifrazione è ancora in atto. Speriamo quindi che il numero di frammenti di Saffo aumenti. Saffo all'interno delle sue poesie parla di varie occasioni di performance. Alcune delle sue poesie sono scritte per feste matrimoniali, ce lo dice lei stessa. Altre sembrano scritte per una dimensione più privata, più intima quindi per un gruppo più ristretto di persone. Non dimentichiamo però che in questo periodo c'è sempre un contesto, un'occasione specifica per scrivere. Generalmente i manuali parlano di Saffo in due modi differenti, o relativamente sl Tiaso oppure ascrivono a lei.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
74 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/02 Storia greca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AnitaD77 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Introduzione alla civiltà letteraria greca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Rosso Nadia.