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PERIODO AZUCHI-MOMOYAMA
XVI SECOLO (1568-1603)
Opere importanti:
//
Periodo molto breve, di cui si ricordano però degli eventi storici molto importanti, ove i 3
protagonisti e “unificatori” (è in questo periodo che si darà il via alla campagna di conquista e
unificazione del Giappone, dal Kyūshū al Kanto) sono Oda Nobunaga, Toyotomi Hideyoshi e
Tokugawa Ieyasu. Il nome è dato dalla dimora di Azuchi dove risiedeva Nobunaga e Momoyama
era la collina dove invece abitava Toyotomi Hideyoshi.
Si cercherà il modo di poter tenere unito tutto il paese, e Hideoshi, per il suo eccesso di sfarzo
tenterà anche di conquistare la Cina con la spedizione verso la Corea del 1594. Toyotomi
Hideoshi stabilisce riforme catastali e “katanagari” (togliere le armi ai contadini per diminuire le
possibilità di rivolte). Nel 1589 muore Hideyoshi, mentre nel 1600 nella battaglia di Sekigara si
avrà la vittoria di Tokugawa Ieyasu che stabilità il Bakufu Tokugawa nel 1603.
Altro avvenimento importante è, nel 1543, l’arrivo dei mercanti portoghesi e in seguito i gesuiti
che influenzeranno il Giappone per quasi un secolo (per questo il periodo viene chiamato anche
“Kirishitan no seiki”). Gli occidentali erano chiamati “Nanban bunka/jin” (barbari del sud) e sarà
Alessandro Valignano a prodigarsi in tutti i modi per veicolare il messaggio cristiano, ma non solo,
a differenza di altri si interessò a capire e studiare il Giappone cominciando a far studiare il
giapponese ai gesuiti per cercare di interagire veramente con il paese. Quest’azione ebbe un
grande successo, e verrà realizzata anche la prima ambasciata in occidente che organizzerà la
“spedizione dei 4 ragazzi”, ovvero 4 ragazzi giapponesi che, con Valignano, visiteranno l’occidente
per un periodo complessivo di 8 anni. (In seguito vi sarà una seconda spedizione organizzata dai
francescani, ma non avrà molto successo, poiché nel tempo i giapponesi avevano sviluppato un
antipatia per gli occidentali, e i gesuiti in particolare).
Approfondimenti: “L’era dei Cristiani”, ebbe un forte impatto in Giappone, e si ottennero vari
Kirishitan no Seiki:
risultati anche fuori dalla sfera della religione:
Fondazione di ospedali, seminari, chiese
- Abilità linguistica notevole
- Traduzioni di altissimo livello (vocabolario “da lingoa de japam”)
- Esopo no fabulas e feige no monogatari -> lingua vicina a quella parlata.
-
Mentre Oda Nobunaga era favorevole alla presenza degli occidentali (1576), Toyotomi Hideyoshi
(1587) vede nei gesuiti un pericolo, poiché predicano che chi non è cattolico è nel peccato.
Inoltre il numero abbastanza elevato all’interno del paese potevas scatenare un possibile rivolta.
Per questi motivi Hideyoshi emanerà un editto “anti-Cattolici”. Seguito da Tokugawa che, nel
1614, vieterà il cristianesimo e comincerà a perseguitare i cristiani (vi sarà anche qualche
martire).
Nel 1639 il paese si chiuderà definitivamente (il cosidetto “Sakoku”), nessuno può uscire, nessuno
può entrare. Gli unici contatti vennero mantenuti con i mercanti cinesi, inglesi e olandesi (poiché
avevano confermato il loro interesse meramente commerciale) nella piccola isola di Dejima a
Nagasaki. Isola che verrà costantemente tenuta sotto controllo, ma che desterà l’interesse di
studiosi giapponesi che cercheranno spesso di entrare in contatto con gli Olandesi nell’isola.
Avremo i “Rangaku” (Studi Olandesi) – anche se possono essere definiti come ‘studi occidentali’
poiché l’interesse era rivolto agli Olandesi in quanto occidentali.
PERIODO TOKUGAWA / EDO
XVII-XIX SECOLO (1600-1867)
Opere importanti:
Nanshoku ōkagami
Kōshoku ichidai otoko (1682)
Kōshoku ichidai onna
Kōshoku gonin onna
Iwatsutsuji (1713)
Hagakure (1716)
Fūryū Shidōkenden (1763)
Nenashigusa (1763-1769)
Ugetsu monogatari
Nansō Satomi hakkenden (1814-1842)
Tokugawa Ieyasu instaura il sistema chiamato “Bakuhan” (supporto ufficiale alla scuola
confuciana) che determinerà un nuovo interesse nei confronti della lingua cinese e fonte di
ispirazione alla poesia. in base all’estrazione sociale dei poeti e ai temi trattati la produzione di
kanshi del periodo passa attraverso tre fasi: nella prima, che dalla fine del XVI secolo si protrae
fino agli inizi del XVIII, gli autori appartengono alla classe dei burocrati confuciani e al clero
buddhista. Le rime prodotte traggono ispirazione dal primo periodo Tang, e nel complesso
rispecchiano più l’ideologia di governo che le emozioni e la sensibilità individuali. Le personalità
più rappresentative di questa fase sono Fujiwara Seika (1561-1619), Ishikawa Jōzan (1583-1672),
e il monaco Gensei (1623-1668). La seconda fase è rappresentata dall’operato dei bunjin i
文人,
<<letterati>> che inseguivano uno stile di vita al di fuori degli schemi della società samuraica
componendo poesie e disinteressandosi degli aspetti politici del confucianesimo. Esponente di
spicco fu Gion Nankai (1677-1751) il quale, oltre a comporre un manuale per la corretta
versificazione in cinese, Shigaku Hōgen, in tarda età riunì le sue rime nella raccolta Nankai
Shishū (Raccolta poetica di Nankai). Nel corso del XVIII e XIX secolo la poesia in cinese si tinge
di una forte componente realista che riflette una concezione del mondo prettamente giapponese;
frutto di questo nuovo indirizzo è il chikushi, il genere poetico incentrato sulla vita nei quartieri
di piacere, di cui il primo e forse migliore esempio è rappresentato da Hokurika (Canti di
Yoshiwara) di Ichikawa Kansai. Mentre nei secoli precedenti i testi dedicati all’amore tra uomini
rimangono circoscritti ad ambienti ristretti ed elitari, con il periodo Tokugawa la <<la via dei
ragazzi>> (wakashudō si svincola dagli ambienti monastici e militari per diffondersi negli
若衆道)
strati della nuova borghesia cittadina, dove la mutata realtà culturale e sociale favorirà una sua
radicale quanto rivoluzionaria trasformazione. La commercializzazione del sesso, la passione per i
giovani attori kabuki e l’avvento della stampa favoriscono la conoscenza e la diffusione dell’amore
tra uomini in ogni strato della popolazione, stimolando la nascita di nuove mode e influenzando la
produzione letteraria e artistica. Tra le opere più importanti dedicate al tema troviamo
Nanshoku ōkagami di Ihara Saikaku, Iwatsutsuji (Azalee di roccia, 1713) di Kitamura Kigin,
岩躑躅
Nenashigusa (Erba senza radici, 1763-68) di Hiraga Gennai, Hagakure (All’ombra
根無草 葉隠
delle foglie, 1716) di Yamamoto Tsunetomo, Keisei kintanki (alle prostitute è vietato
傾城禁短気
perdere la pazienza, 1711) e Ugetsu monogatari di Ueda Akinari.
KANAZŌSHI
La narrativa che si è sviluppata tra il 1600 e il 1682 è stata definita all’epoca come kanazōshi 仮
in quanto contraddistinta da una prevalenza di segni sillabici kana sui kanji; dal periodo
名草子,
Meiji in poi viene usata a indicare una vasta gamma di opere che si colloca tra gli otogizōshi e il
primo ukiyozōshi di Ihara Saikaku: il Kōshoku ichidai otoko (vita di un
浮世草子 好色一代男
libertino, 1682). Kanazōshi fa dunque riferimento alla scrittura del testo, ma il contenuto è
estremamente vario, tanto da rendere vano ogni tentativo di classificazione e difficile
individuare con questo termine un vero e proprio genere letterario. Esso comprende un corpus di
circa quattrocento opere molto disomogenee: testi di ispirazione buddhista o confuciana, guide
di viaggio (come il Tōkaidō meishoki), parodie (come il Nise Monogatari); guide che davano una
valutazione degli ambienti allora più popolari, i quartieri di piacere e i teatri, traduzioni o
adattamenti di testi stranieri (come lo Isoho Monogatari-Favole di Esopo), testi che riprendono
il modello dei setsuwa o dei monogatari del periodo Muromachi.
Se dal punto di vista formale è problematico classificare questi testi, tuttavia è utile tenere
presente la suddivisione per categorie che ne evidenziano le finalità:
1) Testi a carattere ludico
Chuseifu Monogatari -> monogatari d’amore con riflessi della nuova società
o Gi monogatari: parodie come Nise monogatari (Ise monogatari), Inu Makura
o (Makura no soshi), Inu Hojoku, Inu Tsurezuregusa
Hon’yaku: traduzione o adattamenti: molti racconti fantastici della tradizione
o cinese ma anche Isoho Monogatari (cfr. gesuiti)
Hanashihon
o
2) Testi a carattere educativo
Testi articolati su domanda e risposta, incentrati su temi di carattere religioso
o Testi di educazione femminile, doveri della donna. (Jokunshō, Onna Daigaku)
o
3) Testi a carattere pratico
Kenbuki: cronache di fatti avvenuti realmente
o Meishoki: Guide di viaggio (Tokaido meishoki)
o Hyobanki: guide che davano una valutazione agli ambienti più popolari, i quartieri
o di piacere e i teatri
Yujo Hyobanki: valutazione delle cortigiane
o Yakusha Hiyobanki: valutazione sugli attori
o
Gli autori di questi testi erano intellettuali, studiosi confuciani o monaci buddhisti, o samurai che,
non essendo scrittori di professione e scrivendo questi testi per diletto, non hanno lasciato
traccia della loro autorialità. Perciò ci sono pervenuti anonimi. Un’eccezione è Asai Ryōi, un rōnin
(samurai rimasto senza signore) che si dedica alla letteratura come professione e diventa
浪人
uno scrittore popolare grazie ai bassi costi che la stampa su matrice in legno offre e a un
sistema di distribuzione attraverso le biblioteche circolanti (Kashihon’ya che permette di
貸本屋)
raggiungere un maggior numero di lettori.
UKIYOZŌSHI
Gli ukiyozōshi – il primo datato 1682- sono l’esito di una lunga esperienza letteraria e rivelano nel
linguaggio, nella struttura, nelle convenzioni letterarie e la formazione poetica di Ihara Saikaku,
tale denominazione (ukiyozōshi) è usata solo dopo la morte di Saikaku per designare i suoi primi
testi di narrativa, libri che descrivevano le relazioni amorose dei quartieri di piacere. Ihara
Saikaku è l’autore più famoso del XVII secolo, attivo nella regione del Kamigata (Kyōto-Ōsaka)
ed espressione della cultura della classe dei chōnin. Nato in una famiglia di commercianti ne seguì
l’attività, per poi diventare maestro di haikai e infine narratore di successo. Dagli Ukiyozōshi
derivano anche i titoli di Kōshoku ichidai otoko (Vita di un libertino), Kōshoku ichidai
好色一代男
onna (Vita di una donna licenziosa), Kōshoku gonin onna (Cinque donne
好色一代女 好色五人